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Perché la gente è così preoccupata dal sesso?

Una domanda che ho ricevuto: Perché la gente è così preoccupata dal sesso?

La mia risposta: Nel mondo spirituale, l’anima è nello stato di “Zivug” (accoppiamento, fusione) con la Luce. Questa è l’unità di due parti della creazione, una maschile ed una femminile, che porta il più grande piacere che esista: il riempimento dell’anima con la Luce. Un prototipo della fusione spirituale nel mondo materiale è l’accoppiamento fisico. Ecco perché l’attrazione per il sesso opposto è considerato un fondamento, una radice di tutti i desideri e piaceri del nostro mondo e ci preoccupa così tanto.

Il piacere sessuale nel nostro mondo dimostra perfettamente la differenza tra la fusione spirituale e quella fisica. Una persona (un uomo) pensa sempre al sesso ed immagina l’enorme piacere che la aspetta, ma dopo il picco, la soddisfazione scompare immediatamente. Una caccia dopo l’altra, il piacere inizia di nuovo …

Perché? Perché la Luce ed il desiderio si annullano a vicenda. In altre parole, riempiendo il desiderio, la Luce neutralizza la sensazione di piacere, allo stesso modo in cui il positivo ed il negativo si cancellano a vicenda. La scomparsa di entrambi conduce ad un doppio vuoto. Ecco perché è scritto “Morendo, una persona non riceve neppure la metà del desiderato”.

Il piacere spirituale lavora in noi in maniera differente. Essere nel mondo spirituale significa avere l’intenzione (lo schermo) – un’abilità di ricevere piacere (Luce) in un desiderio (vaso, Kli) in modo da portare piacere agli altri (un amico, il Creatore). Ciò richiede che una persona acquisisca la proprietà del Creatore, la proprietà dell’amore e della dazione. Allora, una persona raggiunge l’accoppiamento spirituale, la fusione continua, che continua e si intensifica costantemente, dandole la sensazione della vita eterna.

Essenzialmente, da qualche parte nel profondo, nell’anima, noi tutti inconsciamente aspiriamo a questa particolare fusione, e siamo creati per essa.

Torah, Porzione Settimanale – 28.05.10

Il Libro dello Zohar, Porzione Settimanale “ Bealutcha”, Brani Selezionati
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 28.05.2010

Dal Libro dello Zohar: Capitolo “VaYikra”(Il Signore ha Chiamato), punto 373, lezione 16
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Shamati : Articolo 16: “Che cos’è il Giorno del Signore e la Notte del Signore nel lavoro
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L’unione pacifica delle forze opposte nella linea di mezzo

Lo Zohar, Capitolo “VaEra (Ed io Sono Apparso)”, Articolo 41: Anche, il sud aderisce all’est perché il calore nel sud aderisce al calore nell’est. E l’est aderisce anche al nord perché il suo vapore umido aderisce al vapore umido nel nord. Ne risulta che il sud e l’est sono legati reciprocamente attraverso il calore in entrambi; l’est ed il nord – attraverso il vapore umido in essi; il nord e l’ovest – attraverso il freddo in entrambi; l’ovest ed il sud attraverso il secco in entrambi; e tutti sono inclusi gli uni negli altri, appesi in giù l’uno nell’altro.

Se non stiamo costruendo la linea di mezzo, allora le forze (del nord e del sud) che sono reciprocamente opposte stanno crescendo. Poiché esse non giungono alla riconciliazione attraverso la linea di mezzo, si scontrano e tentano di cancellarsi reciprocamente. Questo causa un’esplosione. Allora proprio come un vulcano esplode in Islanda nel nostro mondo, una guerra comincia a divampare all’interno di una persona oppure all’esterno tra persone. Tutto avviene perché queste due linee, la destra e la sinistra, hanno raggiunto una certa grandezza e si sono scontrate piuttosto che unirsi pacificamente nella linea di mezzo.

Le persone sono le sole a dover compiere la connessione attraverso la linea di mezzo al nostro livello. Allora la pace arriverà anche per tutti i precedenti livelli inferiori. Abbiamo pronta per noi la capacità di creare la linea di mezzo. Se non la costruiamo, allora un corto circuito avverrà tra i due poli e ciò condurrà a disordini su tutti i livelli: inanimato (problemi di l’ecologia), vegetale, animale ed umano, oppure su tutti i livelli contemporaneamente. Tutto ciò avviene perché non abbiamo raggiunto la corretta connessione nella linea di mezzo.

La linea di sinistra e quella di destra nascondono un grande pericolo quando sono in connessione diretta. Se la Luce ed il vaso si connettono senza lo schermo, allora avviene “la frammentazione dei Kelim”, ma solo su bassi livelli. Lo Zohar dice che anche se il Nord ed il Sud, l’Est e l’Ovest sono opposti gli uni agli altri, ciascuno di essi ha la capacità di complementare l’altro. Tuttavia, se non forniamo loro una connessione attraverso la linea di mezzo, si incontreranno comunque, senza equilibrio e mancanti di pace, come nemici …

Lezione serale di Kabbalah – 27.05.2010

Rav Baruch Ashlag – Articolo: “L’Amore degli Amici”
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “VaYikra”(Il Signore ha Chiamato), punto 364, lezione 15
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Leggere il libro della vita

Il Creatore ci ha disegnati con il desiderio di ricevere piacere. Il riempimento che sentiamo in questo piacere può essere dentro di noi – egoista, o all’interno di altre persone – per dare. Questo è ciò che si chiama la nostra vita, o più correttamente “il libro della nostra vita”, perché tutto il tempo necessita di essere rinnovato.

Questo libro si rinnova secondo un’informazione inclusa in noi sotto forma di Reshimot. Se queste si rivelano per conto loro, in maniera naturale, diciamo che avanziamo nella vita a suo tempo (Beito);

ma, se noi stessi svegliamo la forza che accelera la rivelazione di nuovi avvenimenti (Reshimo), allora avanziamo nella vita accelerando il tempo (Ahishena).

Se desideriamo progredire in questo mondo o nel nostro sviluppo spirituale, dobbiamo appropriatamente accelerare la rivelazione degli avvenimenti (Reshimot).

Lo sviluppo spirituale comincia quando si sveglia “il punto nel cuore”, il Reshimo spirituale.

Gradualmente, grazie ad un aiuto dall’alto, l’uomo passa dallo sviluppo naturale di questo Reshimo, al modo in cui comincia, per conto suo, ad accelerare lo sviluppo di questo Reshimo, con l’aiuto di una forza esterna, con l’influenza dell’ambiente. In questa maniera egli passa al cammino di Ahishena, il cammino della Luce.

Non riveliamo un nuovo libro; esiste già ed include in sé tutto il Mondo dell’Infinito: un desiderio che è pieno di Luce fino all’infinito.

Tutto però dipende dalla velocità con la quale lo “leggiamo”, cioè, in che misura riveliamo le Reshimot di questa realtà infinita che denominiamo libro.

Io divento il suo autore, perché per rivelarlo devo scrivere questo racconto della vita nel mio cuore, cioè, al di sopra dei miei desideri.

Racconto significa rivelazione; e per questo esigo la Luce Circondante che sveglia in me il prossimo Reshimo. In questa maniera, avanzo verso la meta.

Per questo, vedo tutto attraverso la luce che sviluppa, e non come passi obbligatori che non danno la possibilità di scegliere, cioè, attraverso l’oscurità.

Lezione quotidiana di Kabbalah – 27.05.2010

Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Vayikra”, punto 323, lezione 14
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Rav Yehuda Ashlag: Prefazione al commentario del Sulam, punto 24, lezione 9
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Rav Yehuda Ashlag: Introduzione allo studio delle Dieci Sefirot, punto 12 , Pag. 319, lezione 5
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Rav Baruch Ashlag: Articolo: “L’Amore degli Amici
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La spiritualità è l’unione dell’oscurità e della Luce

Lo Zohar, capitolo VaEra, punto 90: … “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore”, significa con ambedue le inclinazioni, l’inclinazione al bene e l’inclinazione al male, affinché le cattive qualità dell’inclinazione al male diventino buone …

Allora certamente non ci sarà differenza tra l’inclinazione al bene e l’inclinazione al male ed esse saranno una.

Nel nostro mondo non ci accorgiamo della differenza qualitativa tra il male ed il bene. Per questo non capiamo che queste due qualità si decretano l’un l’altra e si assecondano e non può esistere l’una senza l’altra.

Vorremmo immediatamente annientare tutto il male e lasciar esistere solo il bene; ciò che in questo istante consideriamo come bene.

La spiritualità si rivela nella differenza tra qualità opposte e non nell’aspirazione ad escludere od eliminare una di esse.

Entrambe le qualità esistono per la loro rivelazione e lo stesso stato spirituale si allinea ad entrambe le qualità unite, alla Luce e all’oscurità.

Inizialmente, non abbiamo le corrette definizioni interiori e non ci è chiaro cosa è la Luce e cosa è l’oscurità.

Dopo averle distinte, chiariamo che questa è la Luce e questa è l’oscurità, e preferiamo la Luce al posto dell’oscurità. Allora, prendiamo tutta la Luce e tutta l’oscurità, e dalla totalità di queste due, creiamo il nostro stato spirituale.

Non sopprimiamo nessuna di esse, perché se ne annulli una, scompare l’altra. Per questo creiamo la linea media tra queste due.

Nel nostro mondo una tale struttura non esiste, questo fenomeno, la linea media, non è conosciuto. Tentiamo sempre di sradicare i fenomeni indesiderati e sgradevoli. Ci sembra che non dovrebbero esistere in questo mondo;

ma nella spiritualità c’è posto per tutto e tutto deve esistere eternamente. Solo quando si uniscono tra loro in modo corretto, ci sarà un luogo per la loro esistenza unita e non separata.

Per questo i peccatori ed i giusti, la ricezione e la dazione, la fede e la conoscenza, si basano gli uni sugli altri.

Per questo, per il conseguimento dell’obbiettivo, sono ugualmente importanti. Come è scritto: “L’uomo deve ringraziare tanto il male, quanto il bene”.

La correzione del male si rivela nel suo uso corretto, insieme al bene, dove ambedue, uniti ed uguali, partecipano alla rivelazione della loro Fonte, il Creatore.

La linea media, l’anima, si crea da queste due e rivela la loro Fonte, il Creatore.

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Lezione serale sullo Zohar – 26.05.10

Il Libro dello Zohar – Capitolo “Vayikra,” Punto 305, lezione 22
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L’importanza di diffondere la saggezza della Kabbalah, parte 2

Baal HaSulam, “La Futura Generazione”, Prefazione (accorciata): C’è una leggenda su un gruppo di persone che si perse nel deserto e soffrì per la fame e la sete. Uno di loro trovò un luogo abitato pieno di abbondanza e cominciò a gridare e soffiare nel suo corno in modo che i suoi amici meno fortunati potessero sentirlo e raggiungerlo il quel luogo pieno di abbondanza.

Tutta l’umanità è persa in un orribile deserto, ma noi abbiamo scoperto i libri di Kabbalah, una fonte che può riempire le nostre anime di vita. Ricordiamoci dei nostri amici che sono ancora persi nel deserto, e quindi, soffiamo nel corno sperando che essi possano udirci, avvicinarsi a noi e diventare felici come lo siamo noi.

In questo mondo, la conoscenza ci aiuta a provvedere ai nostri bisogni fisici. A parte ciò, ci sviluppiamo attraverso le avversità e l’afflizione, cercando disperatamente di prevenire il dolore e la sofferenza. Immaginate che ci sia un libro che descriva il modo di raggiungere l’ordine, la fiducia e la tranquillità, un libro che garantisca la pace nel mondo e nella nostra vita quotidiana. Con esso, abbiamo una chance di correggere il nostro futuro.

L’ appello a studiare la Kabbalah
Non mi considero una persona speciale, così se io sono riuscito a trovare qualcosa di cui ho bisogno per la felicità in questi libri, allora lo potete fare anche voi.

Perché “Soffio nel corno”?
Prendo tutto ciò che accade e l’opportunità che ci si è presentata adesso è così vicina al mio cuore che io non posso semplicemente esitare ancora. Ho deciso di divulgare la via per raggiungere la felicità. Così ho raggiunto la gente ed ho soffiato nel corno perché, a mio parere, vale la pensa di farlo in modo da riunire assieme tutti “gli eletti”, i quali, studiando e comprendendo questi libri, porteranno se stessi ed il mondo intero sul piatto dei meriti.

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