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Il Segreto Essenziale degli Ebrei, Parte 23

Dal libro: Il Segreto Essenziale degli Ebrei, M. Brushtein.

“I Principi Fondamentali della Teoria Integrale”

L’Altruismo non è Egoismo

Sembra che siamo in un vicolo cieco. Da un lato, l’umanità, anche senza rendersene completamente conto, si sta unendo; d’all’altro, non è in grado di unirsi perché le manca l’altruismo necessario per questo scopo. Per coloro che ancora pensano che l’altruismo può essere insegnato, vi proponiamo di guardare questo:

“L’altruismo è una condizione sociale in cui l’individuo è completamente assorbito dal gruppo e non ha obiettivi diversi da quelli del gruppo; l’adempimento del dovere e il rispetto delle norme del gruppo sono considerati i valori più alti”. (Dizionari accademici ed enciclopedie).

Che cosa possiamo fare? Prima di tutto, non dovremmo essere sconvolti. Non sappiamo come affrontare l’altruismo? Niente paura. Guardiamolo da un’altra prospettiva. Cominciamo da qualcosa che è molto più vicino e più comprensibile per noi – l’egoismo, perché è il rovescio della medaglia dell’altruismo.

L’egoismo è una delle manifestazioni dell’individualismo; l’altruismo è l’opposto.

Prima di tutto, noi, ovviamente, siamo interessati alla natura dell’egoismo, alla sua essenza.

I filosofi dicono che stiamo parlando delle qualità morali insite nell’essere umano. Gli scienziati dicono che l’egoismo è un comportamento. Gli psicologi sostengono che i valori sono nascosti dietro di esso. Altri psicologi la chiamano una tendenza, e i sessuologi – uno stato psicologico. Inoltre, gli scienziati politici sono d’accordo con gli scienziati della cultura, gli scienziati sociali – con i primi, gli psicologi e gli insegnanti – con gli scienziati sociali. (Dizionari accademici ed enciclopedie)

In generale, ci sono tante opinioni quanti sono i dizionari. Allo stesso tempo, è stata sviluppata una certa attitudine a queste definizioni. Sulla base di queste, ne consegue che l’egoismo, naturalmente, è una cosa molto grave, ma – come dirlo in parole più semplici? – non fatale e non necessario affatto. Cioè, una persona può avere egoismo e può non averne.

Tuttavia, esiste una diversa e radicale opinione che appartiene a Richard Dawkins, biologo evoluzionista, l’autore de Il gene egoista:

“Noi siamo macchine di sopravvivenza. Robot ciecamente programmati per preservare le molecole egoistiche note come geni”

Inoltre, nello stesso libro, egli rende chiaro ciò che ha in mente.

Lui guarda i geni come le “unità fondamentali della selezione naturale”.

Non è niente di più, né niente di meno. Non si tratta di un comportamento o di uno stato mentale.

Eppure c’è un altro parere, e questo parere sembra essere non rivoluzionario.

“L’egoismo, definito come la forza del desiderio di ricevere, è l’essenza dell’uomo.” (Yehuda Ashlag “La Libertà”)

Questo speciale opinione appartiene a coloro che continuano l’opera di Abramo – i Kabbalisti. Questo è ciò di cui discuteremo nel prossimo capitolo.
[141207]

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Adesso o mai più

Dr. Michael LaitmanQuando usciamo per disseminare, e più in generale, durante tutto il giorno, dobbiamo preoccuparci con tutto il cuore della forza della nostra unione. Questa è la sola cosa che determina la forza della Luce, che passa attraverso di noi alla nazione di Israele ed al mondo. E’ come se stessimo cercando di tener su qualcosa, spaventati di lasciarlo cadere e rompere. Dobbiamo sempre tenere l’unità perché la Luce si riverserà solo attraverso di essa. Questa è la garanzia mutua.

Altrimenti le nostre parole saranno solo dei suoni vuoti. Cosa significa unirsi? Sedersi ed abbracciarsi gli uni con gli altri? Significa parlarne? Ne abbiamo parlato per anni, ma è forse servito a qualcosa? Forse ciascuno di noi deve essere messo al muro, con una pistola puntata alla testa per sentire il bisogno di unirsi?

Per voi, “unirsi” significa sedersi e parlare di quanto questo sia importante. Ma a me non piace sedermi e non mi diverto a parlare di queste cose.

Domanda: Allora come possiamo superare questi millimetri finali tra di noi? Ci sentiamo indifferenti, scollegati e abbiamo repulsione gli uni per gli altri. Tutte le persone giacciono nel loro angolo, nella loro propria nicchia, con i loro pensieri ed i loro piani. Ma noi non vogliamo tornare indietro, allora cosa dovremmo fare?

Risposta:Avete bisogno di un lamento di una preghiera.

Dovete capire che non ci sarà perdono, non ci sarà un’altra opportunità. Se volete ottenere il successo, allora questo è il momento. E se non siete all’altezza allora è meglio che ve ne andiate secondo le vostre vie separate. Almeno lungo quel cammino sarete sicuri di essere sulla via sbagliata e di non star facendo nulla per la correzione della vostra anima.

In questi casi, le parole non servono. Quando una persona sente il vero amore, non ne parla. Le persone non mettono in mostra le cose più vicine al loro cuore – le tengono segrete. Ecco perché non posso andare in giro ad urlare riguardo all’unità. E’ diverso quando ne parli scientificamente, anche se l’emozione non può essere comunque espressa visto che essa giace in livelli molto più profondi.

Ad ogni modo, adesso avete un’occasione unica e tocca a voi realizzarla. Da parte mia, vi ho dato tutto quello che era possibile e non posso fare più nulla per voi. Il pallino è dalla vostra parte. Se vi ritirate ora, il futuro di Israele ed il vostro proprio futuro dipenderà dal verdetto del superiore…

Non ci sarà nessun altro momento. Avete sempre aspettato il momento per fare questo lavoro. Ma questo non giungeva. Baal HaSulam ha detto a questo proposito: Colui che rifiuta l’occasione di questo momento se ne accorgerà qualche anno più tardi. Proprio in questo momento siamo semplicemente obbligati a lavorare 24 ore al giorno 7 giorni su 7, sostenere l’unità ad ogni occasione. Non c’è altra scelta. Questo deve essere il nostro solo obbiettivo personale e comune.

Lasciatemi perdere. Avete già tutto quello di cui avete bisogno, e quindi agite, se questo è quello che volete. E se non lo fate, non ho più nulla da aggiungere. Ci sono delle cose che un padre non può fare per il proprio figlio. Adesso è il vostro turno. Tutto dipende da voi.

Quello che è importante non è il materiale che distribuiamo od i discorsi che facciamo riguardo alla necessità di unirsi. Questo deve essere trasmesso in modo sincero da cuore a cuore. Spero che accetterete questa cosa e che lo sentirete sinceramente nel profondo. Spero che voi otteniate la preghiera, un lamento ed il supporto reciproco. In bocca al lupo!
[140912]

Dal discorso  su “L’importanza della Disseminazione” 3.08.2014

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Ci dobbiamo correggere gli uni con gli altri, nonostante tutte le contraddizioni.

Le nostre interazioni possono essere utilizzate sia positivamente che negativamente.

Diversamente dagli animali, l’essere umano è in grado di portare consapevolmente sia il bene che il male al proprio ambiente.

Le leggi dell’ecologia, della società umana e, in generale, di tutta la natura sono interconnesse per mezzo di connessioni integrali globali.

L’umanità è diventata grande e forte. Allo stesso tempo, sembra un bambino piccolino che si è perso e non sa dove andare.
[141097]

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Il tempo della correzione Babilonese

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come dovremmo relazionarci al nostro stato attuale?

Risposta: Oggi, “partendo” da Babilonia 3500 anni fa, ancora una volta ci sentiamo di nuovo nello stesso luogo, nell’antica Babilonia. Ecco perché il nostro tempo è il tempo della correzione babilonese; abbiamo cercato di fuggire da Babilonia, ma questo non è successo perché Babilonia (vale a dire, la nostra società egoista) deve essere corretta!

Quindi, dobbiamo guardare alla storia nel suo complesso, ed è irrilevante che sia stata 3.500 anni fa da quando Abramo ha tentato di creare una società unificata. Questi eventi riflettono sul destino dell’umanità. Questi eventi vengono trasformati, trasportati, e concentrati in una aspirazione: raggiungere l’unità. Finora, noi continuiamo a rivelare la nostra opposizione ad esso.

Dobbiamo essere collegati con il Creatore nei nostri studi e le attività. Il Creatore, la forza della Luce, la proprietà della dazione, che ci corregge e senza il quale non siamo in grado di far fronte al compito, deve essere implicito in tutto ciò che facciamo.
[140443]

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“I Principi Fondamentali della Teoria Integrale”

Si realizzerà il Socialismo?

Molto è stato detto sul fallimento del socialismo. Il Dizionario della Scienza Politica lo descrive nel modo seguente:

“La dominazione del sistema totalitaristico ha portato ad una crisi economica, politica e spirituale, determinando un arretramento rispetto ai paesi sviluppati, e un isolamento dal mondo della cultura”. (Dizionario Accademico).

Un altro dizionario aggiunge:

“L’incapacità delle autorità di controllare la situazione ha portato alla distruzione del socialismo e dell’Unione Sovietica, una caduta della produzione, e molte altre serie conseguenze.” (Dizionario Accademico).

Il problema di queste spiegazioni è che, in sostanza, parlano delle conseguenze e non delle cause. Queste spiegazioni non riescono a spiegare chiaramente la radice del problema. Inoltre, queste e altre simili interpretazioni apparvero dopo il collasso dell’Unione Sovietica. Come sapete, è facile essere saggi dopo che le cose sono accadute.

Tuttavia, non è chiaro. Se l’umanità si sta muovendo fermamente verso l’unificazione, perché questo sistema, che si basava sui valori del collettivismo, ha fallito?

Questa potrebbe essere la causa:

“Se una società non si è sviluppata nella giusta misura, il governo collettivo diventerà il regime peggiore possibile per questo genere di società”. (HaUma http://www.kabbalah.info/rus/content/view/frame/4573)

Potrebbe apparire vero perché questo è stato scritto quando la ex- URSS era al suo massimo – nel 1940. Però, forse all’autore non piaceva affatto il socialismo? Si dimostra che è proprio il contrario.

“L’idea socialista, che consiste in una giusta ed equa distribuzione, mi appare come la più vera possibile”(HaUma http://www.kabbalah.info/rus/content/view/frame/4573)

“… le difficoltà in Russia non hanno dimostrato che l’idea socialista è di per se stessa ingiusta…Ciò che li ha danneggiati non è niente altro che il loro inadeguato sviluppo e, di conseguenza, la loro impreparazione a questa idea”. (HaUma http://www.kabbalah.info/rus/content/view/frame/4573)

Se tutto è giusto, perché è andato così male?

Quindi gli uomini non erano pronti per questa idea? E allora? Gli uomini non erano pronti nemmeno per altre idee. Per esempio, le idee religiose. Beh, usando la carota ed il bastone, le religioni si sono diffuse con successo e hanno preso piede. Tuttavia, l’autore sottolinea cosa ha in mente.

“… Non hanno tenuto conto che alla fine avevano anche bisogno della logica del proletariato perché funzionasse; questa cosa era necessaria per creare la qualità dell’altruismo, che avrebbe permesso la realizzazione degli slogan. Ed è assolutamente impossibile.” (Yehuda Ashlag “La Soluzione,” http://www.kabbalah.info/rus/content/view/frame/3812)

Allora, è una strada senza uscita?
[141023]

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La disponibilità numero uno

Dott. Michael LaitmanDomanda: In uno dei nostri incontri sei o sette anni fa, ha detto che se avessimo continuato a studiare la saggezza della Kabbalah e accelerato i nostri sforzi, alla fine questo ci avrebbe portato alla riunione con il Creatore, allo scopo di correzione. E’ cambiato qualcosa da allora?

Risposta: Durante questo tempo, abbiamo attraversato cambiamenti innumerevoli dei quali non si può neanche sognare. Non vedete come sta cambiando il mondo? Cinque anni fa, abbiamo detto: “Guardate cosa accadrà in un anno.” infatti, non è stato neanche un anno ma cinque anni, ma è successo. Se fosse stato prima, sarebbe stato meglio, certo, ma il mondo non può fare nulla.

Il punto non è il mondo, ma noi. Siamo gli unici che possono accelerare il nostro sviluppo. Il mondo è materia semplice, e non c’è nulla in esso. La gente crescerà e cambierà a secondo di come noi la “nutriremo”, ma andiamo attraverso tutti i cambiamenti consapevolmente.

Qui, sono essenziali la preoccupazione e la nostra percezione interiore e il riconoscimento di cosa sta succedendo a noi, ma ci vuole tempo perché stiamo sprecando le nostre risorse su azioni che sono totalmente irrilevanti e inefficienti.

Se chiariamo solo quello che sta succedendo fra noi correttamente solo nella percezione di avvicinarsi o tirarsi da parte, nella nostra giusta inclinazione che mira a creare la base spirituale per la percezione del Creatore e per unirsi a Lui, inizieremo ad avanzare molto più velocemente. Dobbiamo provare a guardare in alto per l’ascolto interiore e la vista interiore, i sensi interiori. Comunque, non sono in ciascuno di noi, ma fra noi poiché non sono sensi corporali ma adesso sensi integrali che appariranno nella connessione tra noi.

Se non c’è tale connessione, significa che non ci sono tali sensi, però, nel momento in cui c’è una connessione, i corpi spirituali nuovi cominciano ad apparire fra noi proprio come la materia ha cominciato a svilupparsi nel passato. I nostri sensi spirituali si sono sviluppati gradualmente in quei corpi spirituali in modo che l’entità generale chiamata “l’anima” possa apparire.

Dobbiamo sviluppare questo, e ci stiamo avvicinando in quello già almeno nel nostro riconoscimento e nel nostro sentimento. Prima, non potevo trasmettere qualsiasi sentimento in pensieri e parole, ma ora posso perché state già sperimentando gli stati di correlazione. È già possibile comprendere ciò e sperimentarlo.

Ora, possiamo capirci l’un l’altro meglio e giustificarci l’un l’altro, non importa in quale stato sia l’altro, dato che siamo passati attraverso gli stessi stati noi stessi: discesa, distacco, debolezza, umiltà, e così via.

A meno che non saremo in grado di giustificare ogni stato che l’altro attraversa, non saremo pronti per la connessione con il Creatore poiché, su tutto, è il Creatore che richiama tutti questi stati in noi, e dobbiamo giustificare tutte le Sue azioni e, così, anche tutte le nostre azioni. Questo non è facile.

Ho visto come il mio insegnante Rabash ha attraversato questi stati. E’ sembrato sacro! Comunque, infatti, a me, sembrava totalmente diverso, e non potevo fare nulla contro di essi finché ho capito che è il Creatore che sta facendo tutto ciò per me, e non succede a lui, ma nella mia coscienza poiché il mondo intero è dentro di me.

Allora, ci siamo avvicinati alla comprensione, a riconoscere e a giustificare questi stati. Siamo pronti per loro, e li possiamo sperimentare ed essere d’accordo con loro. Questo è importante.
[141244]

Dalla conversazione ad un pasto al Congresso di Toronto del 04.08.2014

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Dal libro: Il Segreto Essenziale degli Ebrei, M. Brushtein

I Postulati della Teoria Integrale

Quanto più avanziamo nel processo storico, la struttura della società diventa più complessa. Più interazioni si manifestano in essa.

Una mancanza di comprensione e la sensazione di sentire l’altro ha raggiunto un punto critico.

Il compito di formare dell’essere umano è davanti a noi.

Per gli ultimi duecento anni, siamo stati ad indulgere sul nostro egoismo crescente.

Solo la graduale educazione cambierà gli esseri umani e porterà cambiamenti positivi nelle strutture sociali e nazionali.
[140966]

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Una peste spirituale

Dott. Michael LaitmanDomanda: Ogni giorno portiamo il nostro desiderio alla lezione del mattino e in particolare durante lo studio de Lo Zohar. Come possiamo raccogliere e elevare la nostra domanda, la nostra richiesta al Creatore, durante la lezione in modo da non concentrarsi sull’immagine descritta ma vedere oltre ad essa?

Risposta: Certo, non dobbiamo concentrarci sulle immagini che sono descritte, ma dobbiamo venire alla lezione con le impressioni che abbiamo accumulato durante il giorno:

  • In che misura sono riuscito a superare il mio attaccamento alla mia percezione rigida pensando che do alle persone che loro concedono a me;
  • In che misura ho provato a sentire il Creatore in tutto quello, e che tutto deriva da Lui;
  • In che misura ho provato a vedere solo il lato positivo di tutto in modo da poter avanzare spiritualmente, nonostante i sentimenti negativi diversi, e la rabbia;
  • In che misura ho provato a dirigere tutto verso l’importanza della connessione con il gruppo in modo da trovare la connessione con il Creatore.

Devo portare tutte le impressioni e le esperienze che accumulo, alla riunione con il gruppo e durante la lezione provare a concentrare tutti i miei sforzi sull’unione con il Creatore tramite gli amici, che significa sentire il corpo spirituale cioè tra noi, fra me e gli amici.

Se non ho accumulato potenziale negativo, non ho niente da portare alla lezione. Ho bisogno di venire alla lezione come se fosse un evento speciale nel quale correggo quello che non potevo fare da solo senza la connessione con gli amici, senza l’apertura del Libro dello Zohar con loro e ricevere attraverso quello la Luce che ci incolla e ci salda insieme.

È perché ho provato a farlo senza la connessione fisica con gli amici, senza leggere Lo Zohar insieme a loro, ma non ci sono riuscito! O avrei potuto riuscirci un po’, ma solo per imparare che manco ancora della loro partecipazione e così devo venire alla lezione. Vengo non perché mi sono forzato e obbligato, ma perché anelo a farlo. Mi sono preparato ad essa.

Forse sembra che parlo di qualche stato ideale, dobbiamo aspirare a ciò. Certo se vengo alla lezione in questo modo, mi aspetto molto da essa; tremo e ho paura di perdere questa opportunità. Questo è quello che dobbiamo raggiungere e possiamo farlo solo nella forma di un virus, infettandoci l’un l’altro con esso. Se questo è lo spirito fra gli amici, una persona vedrà come tutto funziona per lui e come riesce in tutto quello che fa.
[141352]

Dalla conversazione durante un pasto al Congresso di Toronto del 04.08.2014

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