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Un grande vuoto e come trattarlo

Domanda: Come è connessa la divulgazione esterna al lavoro interiore?

Risposta: senza divulgazione il lavoro interiore oggi è impossibile. In realtà, la piramide generale dell’umanità si divide in due parti: la parte superiore chiamata “Israele” (YasharEl dritto al Creatore), e la parte inferiore chiamata “le nazioni del mondo”.

Le persone che appartengono a “Israele” hanno un “punto nel cuore” (•) e, di conseguenza, sono in contatto con il Creatore. Coloro che appartengono alle “nazioni del mondo” hanno solo un grande vuoto (-) e si sentono male, ma non sanno cosa fare.

Quindi “Israele” deve portare la correzione a coloro che sono chiamati “le nazioni del mondo.” Questo è la ragione per cui esiste, altrimenti non esisterebbe affatto.

La “creatura” è in realtà la parte inferiore del desiderio di ricevere, mentre “Israele” è “la parte divina dall’Alto.” Nel complesso, “Israele” si chiama “un punto”, “una scintilla”, nel desiderio e non il desiderio stesso. D’altra parte, “le nazioni del mondo” sono la “materia” principale della creazione. È per loro che il mondo è stato creato, tutto esiste per loro, e la correzione dovrebbe prendere parte in loro. È qui che il terzo Tempio sarà costruito. “Israele” è il collegamento, i sacerdoti e gli educatori. Ogni persona con un “punto nel cuore” appartiene a questo gruppo.

Nel complesso, l’intera piramide si chiama “Babilonia“, in quanto tutto in essa è confuso (stessa radice in ebraico) e mescolato dopo la frantumazione.

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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 07.02.2013, “Discorso per il completamento dello Zohar”)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 28.02.2013

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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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Un nuovo rapporto spezzerà i legami dei politici e dei super ricchi

Opinione (Dani Rodrik, Professore di Politica Economica Internazionale alla Scuola di Governo Kennedy presso l’Università di Harvard): “C’è stato un tempo in cui noi economisti stavamo alla larga dai politici. Consideravamo il nostro lavoro come un mezzo per descrivere come i mercati economici funzionano, quando vanno a gambe all’aria, ed in che modo delle politiche ben costruite possano far crescere l’efficienza. Abbiamo analizzato i compromessi tra obbiettivi in concorrenza (come l’equità contro l’efficienza) e prescritto delle politiche che incontrassero gli sperati risultati economici, compresa la redistribuzione.[…]

“Frustrati dalla realtà dei fatti che molti dei nostri consigli sono stati inascoltati (molte soluzioni del mercato libero aspettano ancora di essere portate avanti), abbiamo rivolto il nostro sistema di indagine alla condotta dei politici e degli stessi burocrati. Abbiamo incominciato ad esaminare la condotta politica usando lo stesso schema concettuale che usiamo per decisioni dei consumatori e dei produttori nel mercato economico. I politici hanno cercato di far rendere al massimo la politica dei favori; ed i cittadini hanno preso l’abitudine di prendere tutto a noleggio dalle lobbies e ad interessi speciali; ed i sistemi politici sono diventati dei mercati nei quali i voti e l’influenza politica sono commercializzati per i benefici economici.[…]

“Perché così tante industrie sono tagliate fuori dalla competizione reale? Perché i politici sono nelle mani di coloro che raccolgono i profitti. Perché i governi erigono delle barriere al commercio internazionale? Perché i beneficiari della protezione del mercato sono pochi e politicamente influenti, mentre i consumatori sono sparpagliati e disorganizzati. Perché le elite politiche bloccano le riforme che farebbero partire la crescita e lo sviluppo economico? Perché la crescita e lo sviluppo ridurrebbero la loro presa sul potere politico. Perché ci sono le crisi finanziarie? Perché le banche rallentano i processi politici decisionali in modo che possono assumersi dei rischi eccessivi a spese delle popolazioni.[…]

“Se la condotta dei politici è determinata dagli interessi legittimi verso i quali sono obbligati, la difesa dell’economia in sostegno delle riforme della politica è destinata a perdersi nel venti”.

Il mio commento: Fortunatamente, niente rimarrà della vecchia economia egoistica al momento del suo collasso; quindi, non ha senso tentare di individuare tutti i segreti dei clan e delle elite e come ci lavorano. La crisi pulirà tutto! Quello che rimarrà degli uomini e del mondo prenderà una nuova forma: l’appagamento necessario delle cose materiali e l’infinito appagamento nella rivelazione del significato della vita. Questo stato potrà essere raggiunto con l’educazione, cioè, cambiando l’uomo. Nello sforzo di ammorbidire l’atterraggio del mondo a queste nuove condizioni, dobbiamo considerare l’educazione integrale, proposta dalla Kabbalah.
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Accelerare il tempo

Baal HaSulam, “La Pace”: E oltre ai colpi di cui soffriamo oggi, dobbiamo anche considerare la spada sguainata per il futuro. Deve essere tracciata la giusta conclusione, che la natura alla fine ci sconfiggerà e saremo tutti costretti a unire le mani per seguire le sue Mitzvot con tutta la misura necessaria per noi.

Siamo in una forza chiamata “natura“, la forza della dazione. Noi siamo la seconda forza, la forza di ricezione. In base alla sua dimensione, dobbiamo mantenere l’equilibrio, l’equivalenza della forma con la forza della dazione.

Anche se non conosciamo la forza della dazione, dobbiamo lavorare con l’ambiente. Se in questo mondo mantengo l’equilibrio tra il ricevere e il dare, allora vuol dire che va tutto bene. Se voglio dare all’ambiente più di quanto sia necessario per mantenere l’equilibrio, vuol dire che avanzo nel percorso “io lo affretto”, accelerando il mio sviluppo. Allora la forza del mio ego viene evocata in me, più velocemente che negli altri, ed è come se mi precipitassi in avanti lasciandoli dietro dato che sono attratti dalla forza della dazione. La forza di ricevere crescerà dentro di me, accelerando così l’emergere delle Reshimot (i geni spirituali) in modo che possano essere soddisfatte.

D’altra parte, se io rallento il ritmo dello sviluppo generale del sistema di Malchut, che significa l’ “assemblea di Israele” e l’unione, poi sento la pressione. La Luce superiore evoca le Reshimot frantumate volendo elevarle alla correzione. Se questa catena di Reshimot si sviluppa più velocemente, allora è buono, e se si sviluppa più lentamente, allora percepiamo la Luce come male.

Nel complesso, l’intero sistema è chiamato “questo mondo”. In esso vi è Malchut, l ‘”assemblea di Israele”, cioè coloro che vogliono correggere se stessi e vogliono raggiungere la connessione e anche le “nazioni del mondo.” Qui tutto è incluso in Malchut. Questo si chiama il mondo. Ma per me è difficile lavorare con tutto il mondo e quindi c’è una piccola parte davanti a me, il gruppo, nel quale io compio le mie correzioni.

Il Creatore, la Luce superiore, ha un inizio (0) e una fine (100%). E non abbiamo altra scelta tranne che raggiungere la fine. La domanda è solo come ci si arriva esattamente. Si tratta solo di questo.

Siamo passati attraverso tre fasi della nostra evoluzione: inanimato, vegetale, e animato. Queste fasi sono essenziali e nessuno ha chiesto il nostro consenso.

Ma a partire dal livello del “parlante,” dobbiamo essere coscienti e attraverso il nostro stesso consenso, alziamo una richiesta per la correzione (MAN) e non altrimenti. Ciò significa che la Luce superiore ci farà pressione ogni passo del cammino fino a quando ci rivolgiamo ad essa con la nostra richiesta.

È impossibile avanzare attraverso le sofferenze. Al contrario, esse ci costringono a stare fermi fino a quando non si accumulano e cambiano il nostro atteggiamento verso ciò che sta accadendo. Solo allora saremo pronti a chinare le nostre teste.

In ogni caso, senza la mancanza preliminare, non saremo in grado di attraversare la fase del “parlante” nella nostra evoluzione. Ciò avviene perché questa fase richiede la comprensione e il riconoscimento, che è possibile solo se ho una mancanza per questo. Tuttavia, i livelli di inanimato, vegetale, e animato, io avanzo e mi sviluppo senza alcuna comprensione e riconoscimento.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 08.02.2013, “La Pace”)

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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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Europa senza religione?

Notizie (da Rethinking Europe): “Congresso Internazionale “Ripensare l’Europa con (senza) Religione” 20.2-23.2.2013, Vienna. Il Congresso Internazionale ‘Ripensare l’Europa con (senza) Religione’ riflette sui processi di trasformazione politici e religiosi nelle società contemporanee europee in un contesto di crescita del pluralismo. Indaga sul ruolo politico che la religione può giocare nel processo di unificazione dell’Europa in tempi di crisi. ‘Ripensare l’Europa’ è più che una sfida economica. Significa cercare ‘l’anima dell’Europa’ (J. Delors). Tuttavia, è molto controverso il fatto se la o le religioni possano effettivamente dare un contributo all’Europa e se sì, in cosa potrebbe costituire questo contributo”.

Il mio commento: Questo è ciò che la Kabbalah dice. Secondo la definizione della Kabbalah “Religione è l’amore per il proprio prossimo!”. Tutto il resto, tutte le religioni e le credenze sono state inventate dall’uomo per evitare di osservare questa sola legge della natura. Se l’Europa accetterà questa religione, riuscirà a sopravvivere e prosperare; altrimenti sarà la fine!
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Workshop di Unità – 26.02.2013

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Workshop con Rav, Solo Domande
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Un tronco che soffre

Baal HaSulam, “Un discorso per il completamento dello Zohar”: In quel momento raggiungerete l’equivalenza della forma con il Creatore – come tutte le Sue azioni sono per donare e per beneficiare gli altri, così voi, tutte le vostre azioni saranno solamente per donare e per beneficiare gli altri. Questo è il totale Dvekut.

Domanda: Che cos’è l’equivalenza della forma? Come posso essere uguale nella forma se io sono il desiderio di ricevere?

Risposta: Supponiamo che tu voglia assomigliare a me. Interagisco con te, mi presento a te in qualche forma, e allora tu cerchi di essere come me: fai quello che faccio, pensi come me e parli come me. Il giorno dopo ti presento una forma nuova e tu ti devi adattare a quello che sono io ancora di più, sia nel modo di parlare che nelle azioni e nei pensieri. Ti pongo degli esempi e tu li devi seguire; questo è ciò che si chiama equivalenza della forma.

A questo punto potresti chiedere: “Ma come posso assomigliare al Creatore se non Lo vedo?” E’ scritto: ‘Ritornate al Signore, vostro Dio’. Come posso ritornare a Lui, come posso diventare sempre più come Lui? Fammi almeno degli esempi…”

Chiedi. Chiedi al Creatore di darti un esempio, di mostrarti che Egli è e cosa Egli è, in modo che tu possa essere come Lui. Se non chiedi, significa che non vuoi essere come Lui. Quando tutto ciò di cui hai veramente bisogno è un esempio, lo riceverai.

Domanda: Ho un gatto, posso insegnargli tutto quello che so, ma alla fine diventerà come me?

Risposta: Un gatto non ha il punto nel cuore. Non lo si può insegnare, lo si può solo addomesticare. Ci si può creare qualcosa, ma non ci si può ricavare un essere umano, poiché l’essere umano, Adam, significa “Domeh– uguale” al Creatore. Un gatto non ha il punto di partenza che lo porta a questo, non ha la scintilla iniziale; non ha il punto nel cuore.

Se non fosse stato per il punto nel cuore che è entrato nel desiderio di ricevere durante la frantumazione dei vasi, anche noi non ci potremmo sviluppare fino al livello animato. Ma quando completiamo questa fase, il punto del livello parlante esplode in noi. Questo è ciò che sta succedendo oggi all’umanità: ha raggiunto la fine del suo sviluppo a livello “animato”.

Tutto ha avuto inizio da un punto zero, dal caos. Poi è apparso il livello della natura inanimata, poi il livello vegetativo, e poi il livello animato. Se non ci fosse stato il punto della parola nel livello animato, cioè l’essere umano che appartiene al livello della parola, allora non ci sarebbe stato nessun riferimento verso cui svilupparsi, tutto sarebbe terminato lì.

Questa è la sorpresa ed il problema del nostro mondo: gli uomini non capiscono che stanno affrontando un nuovo livello. Non capiscono perché non lo vedono; non è tangibile, è spirituale. Tutti i livelli precedenti erano concreti, mentre il livello della parola non lo è.

Se mi trovo al livello della natura inanimata, non posso individuare i livelli che sono più elevati del mio: i livelli vegetativi ed animati. C’è un collegamento tra di essi che è visibile sia a colui che è inferiore che a colui che è superiore, ma io non ho idea di cosa sia il livello umano, e come elevarmi verso questo livello è per me un grande mistero. Cosa posso fare, se non ho alcun sistema per attaccarmi ad esso, nessun esempio, ma solamente una grande incognita?

Questa è la ragione per cui il mondo intero non capisce cosa sta succedendo e non può accettare il messaggio della futura ascesa.

Inizialmente, il desiderio creato dal Creatore era la parte che funzionava da il punto nel cuore (•), Galgalta ve Eynaim (GE). Esso è chiamato Israele che significa “Yashar-El” (diritto al Creatore). Abramo portò fuori dall’antica Babilonia gli uomini che appartenevano a questa parte, mentre gli altri Babilonesi senza il punto nel cuore rimasero lì.

Poi con la frantumazione, la distruzione, i punti di Israele caddero e si mescolarono con la materia del desiderio. Questo è l’esilio del popolo di Israele, la reciproca incorporazione delle caratteristiche che si manifestano oggi in ogni uomo che ha il punto nel cuore.

Comunque, è molto difficile per gli uomini vedere che c’è un’altra fase nello sviluppo che è davanti a loro, un altro livello che è una qualità superiore ed è più importante e potente del livello “animato”. Immaginiamo di poter vedere solamente piante sulla superficie della terra. Sarebbe molto diverso questo scenario dal livello successivo, con gli animali, gli uccelli, i pesci e gli uomini con la loro civilizzazione.

Ora, quando ci troviamo davanti un nuovo livello, nessuno lo capisce e nessuno riesce a percepire il bisogno di elevarsi verso di esso.

Domanda: Se il punto nel cuore determina tutto, posso essere paragonato a Pinocchio oggi?

Risposta: Senza il punto nel cuore saresti un “tronco”, ma in questo tronco c’è qualcos’altro, e così quando Geppetto incomincia a tagliarlo con la sega, piange; questo è “il punto nel cuore” che innalza la voce dell’uomo. Tutto il resto che c’è in noi, in verità, è solamente un “tronco”.

Il livello successivo non può essere formato dal niente. Così, quando gli uomini che sentono il bisogno di svilupparsi vengono da noi, a Bnei Baruch, al fine di poter progredire per mezzo dell’amore, con una inclinazione che punta in alto. Altri uomini dovranno evolvere attraverso il cammino della sofferenza per raggiungere questo livello.

Se il punto nel cuore non si fa sentire e non ricorda agli uomini che esiste, sarà solamente la sofferenza a spingerli in avanti. Il punto attira gli uomini in avanti mentre la sofferenza li spinge da dietro. E’ come una corda con due vertici opposti e tutto dipende da quale scegliamo di muovere – se la Torà o la sofferenza.

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(Dalla 4.a parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah del 03.02.2013 ” Un Discorso per il completamento dello Zohar”)

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Non sento di essere distante da voi

Baal HaSulam, Lettera 27: Certo che voglio unirmi a voi anima e corpo. Anche se non posso lavorare se non nella spiritualità e nella mia anima, io conosco la vostra anima e posso unirmi ad essa, ma voi non potete lavorare nei vostri cuori, ma solo con il corpo in quanto non conoscete la mia spiritualità per poter unirvi ad essa, e se comprendete questo, capirete anche che io non mi sento affatto distante da voi, ma voi naturalmente avete bisogno di essere vicini al corpo e al luogo, ma è per voi stessi e per il vostro lavoro, e non per il mio lavoro.

Ma io prego il Creatore affinché vi conduca attraverso la via della verità e che sarete salvati dagli ostacoli che troverete lungo la strada e che il Creatore sarà con voi in tutto ciò che fate.

E da parte vostra dovete stare attenti a seguire il percorso che ho preparato per voi, in materia, dei desideri del cuore e della mente e preghiere, e allora il Creatore ci aiuterà certamente e presto saremo uniti nel nostro cuore e nella nostra anima.

Naturalmente, per un kabbalista che è in grado di comprendere lo stato interiore dei propri studenti, le distanze sono prive di significato e non fa nessuna differenza in che mondo si trovi: in un corpo o senza un corpo, lontano da quel mondo o nelle vicinanze. Se tra l’insegnante e gli studenti esiste una connessione, allora nulla può influire. Si scopre che il problema riguarda solo gli studenti, per i quali è difficile cavarsela senza la sensazione fisica dell’altro o dell’insegnante. Quindi l’unica soluzione è, per quanto sia possibile, quella di accelerare l’avanzamento.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 17.02.2013, Scritti di Baal HaSulam)

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