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Congresso di Connessione – 31.05.2013

Congresso di Connessione, Lezione 1
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Congresso di Connessione, Lezione 2
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Congresso di Connessione, Workshop 1
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Congresso di Connessione, Workshop 1 – Solo Domande
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Congresso di Connessione, Workshop 2
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Congresso di Connessione, Workshop 2 – Solo Domande
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Libri con un sottotesto spirituale

Noi siamo abituati alla letteratura tradizionale. I libri possono essere di avventura, di fantascienza, ecc… In generale, quando apro un libro, voglio trarre da esso delle informazioni o delle impressioni.

I libri Kabalistici, tuttavia, agiscono in modo molto diverso. Nella Kabbalah un libro è un mezzo, l’elemento di connessione, l’adattatore, attraverso il quale posso connettermi all’autore. È così che dovrei vedere le opere dei Kabalisti: esse mi aiutano a connettermi ad un immenso sistema spirituale allargato con la Luce dell’Infinito, riempito con il Creatore.

Questo sistema è composto da anime, cioè, dai desideri corretti dei più grandi spiriti che, attraverso grandi sforzi, hanno raggiunto la somiglianza con il Creatore, e essi contengono la Sua rivelazione nei loro vasi, nei loro desideri. Inoltre, alcuni di loro formano un sottile “tubo” per me, un canale attraverso il quale posso collegarmi a loro e ricevere ispirazione, notizie, correzione, tutto ciò che mi fa appartenere a questo sistema.

La lettura di un libro Kabalistico, quindi, è molto diversa dalle altre letture. La ragione è che questi libri, in generale, sono chiamati “studiare” (la Torà) perché contengono la Luce (Ohr) che Riforma. Essi contengono un potere speciale, e posso farlo se aspetto il cambiamento, se voglio diventare come gli autori.

Se, in questi libri, cercassi solo la conoscenza e li trattassi come qualsiasi altro libro, disprezzerei gli sforzi dei Kabbalisti e quindi perderei un sacco. Naturalmente, in generale, questo approccio non porterebbe a nulla di buono per me o per chiunque altro.

Quindi, è molto importante connettersi al patrimonio dei Kabbalisti, sfruttare l’opportunità di unirmi che mi hanno dato. Qui, l’intenzione decide tutto. Se la mia mente “animale” nei loro libri vedesse diversi tipi di saggezza che servono solo a migliorare qualcosa nel nostro mondo, si tratterebbe allora di un approccio completamente inutile chiamato “la pozione della morte”. Non c’è niente di peggio di questo atteggiamento.

Se, invece, ci collegassimo e leggessimo questi libri solo per vedere al loro interno l’ “elisir di lunga vita”, ci apriremmo e quindi saremmo pronti a ricevere quello che avevano intenzione di darci. Non ci sono trucchi né scuse: tutto ciò che il Superiore ci dà è per il meglio. Così io avanzo, come si dice, “credere al saggio”.

Non è semplice, ma è imperativo. La mia intenzione determina la differenza tra l’ “elisir di lunga vita” e la “pozione di morte”, tra il “pipistrello” che vive al buio, e il “gallo” che elogia l’alba. Se non mantengo l’approccio corretto, posso restare nello stesso posto, o peggio ancora, cadere all’indietro. Anche se ho dedicato tutta una vita a questo, se ci fosse un errore nella cosa principale, allora la vita passerebbe invano, e peggio ancora, potrebbe gettarmi nelle forze di impurità (Klipot), dalla cui pulizia potrei prendere un paio di cicli.

È per questo che nel percorso spirituale la gente deve controllare se stessa costantemente.

Domanda: Cosa posso fare con la mia mente “materiale” e la mia sensazione per connettermi a questo “adattatore”, al libro Kabalistico?

Risposta: E’ necessario annullare se stessi davanti al gruppo e all’insegnante, questo è lo strumento che permette di collegarsi all’autore. Annullando se stessa davanti al gruppo e all’insegnante che sovrintende esso, una persona si connette apparentemente alla “presa” e stabilisce una connessione con il Kabbalista che ha scritto il libro. Il gruppo svolge il ruolo di “adattatore” tra di loro.

In generale, il concetto di “gruppo” rappresenta un legame tra il Creatore e l’umanità.
[99122]

(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 30.01.2013, “Introduzione al Libro dello Zohar”)

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Sette miliardi di bambini felici

Domanda: Quando la gente salirà al livello integrale, la loro personale visione rimarrà, oppure acquisiranno una visione  “condivisa” per loro, per così dire?

Risposta: Quando una persona sale ad un livello integrale, la sua comprensione personale espansa rimane in lui, ma in modo integrale. Cioè, egli comincia a vedere come può essere utile a questa società in generale e a ciascuno dei suoi membri individualmente.

Oggi, ognuno di noi guarda a come si possa ottenere qualcosa da ciò che ci circonda, prendere di più per se stessi, afferrare qualcosa, e così via. Questa è un cammino piuttosto ristretto: In che modo posso riempire me stesso, anche se io non ne ho bisogno di tutto questo? Questo perché non voglio lasciare qualcosa per gli altri. Io prendo tutto da loro, ma non perché questa è la cosa di cui ho bisogno per me stesso.

Le relazioni integrali aprono la persona, lui si espande tanto che i suoi bisogni diventano illimitati. Cioè, è come se avessi sette miliardi di bambini e voglio dare a tutti loro un riempimento, ho qualcosa in cui tutti devono essere coinvolti e tutta questa attività mi porta una sensazione di grande felicità. Solo in questo caso, si raggiunge davvero il successivo livello di esistenza, che è un livello di riempimento praticamente illimitato.
[108163]

(Da Kab.TV “La Saggezza della Moltitudine” 14.05.2013)

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Il libro “scolpisce” una persona

Domanda: Noi abbiamo solo bisogno di raggiungere un’equivalenza della forma con il Creatore. Quindi, perché abbiamo bisogno di tutti i libri e di tutto questo parlare dell’auto-annullamento e dell’unione? Dobbiamo semplicemente pretendere l’equivalenza della forma e il gioco è fatto.

Risposta: Vai avanti, pretendilo. Ma in che modo? I Kabbalisti hanno scritto libri solo allo scopo di farci avanzare. Nel complesso studiamo due tipi di libri:

– Ci sono libri che ci portano la Luce che Riforma, che sono soprattutto gli scritti di Baal HaSulam.

– Gli altri libri, i libri di Rabash, ci insegnano come approcciarci agli scritti di Baal HaSulam: in unione, con il gruppo, con la giusta intenzione.

Senza questa guida non potresti raggiungere nulla. Hai bisogno di qualcuno che ti guidi.

Domanda: E per quale motivo Baal HaSulam non ha scritto un libro su come raggiungere l’equivalenza della forma con il Creatore?

Risposta: E’ vietato. Devo cercare da solo l’equivalenza della forma, devo sentire il mio modo e trovarlo. Allora capirò cos’è e di che si tratta esattamente, cosa mi serve e ciò a cui esattamente aspiro.

E capirò come chiedere il potere di farlo. I desideri non possono venire dall’esterno, devo organizzarli interiormente. Nel nostro mondo è tutto il contrario: apro un libro di fisica, di matematica, di meccanica e lo studio. Ho la base necessaria per questo. Nella preparazione spirituale non vi è tale base, non esistono tali strumenti o desideri. Anche se i Kabbalisti avessero scritto un libro del genere, non avrei capito cosa vogliono da me. Che cosa significa elevare il NHY a HGT?

Questo significa che prima ho bisogno di estrarre dai libri dei nuovi livelli di percezione, dei nuovi poteri e delle nuove risposte interiori, per sviluppare la mia mente, e ampliare i miei sentimenti. Per prima cosa devo svilupparmi interiormente, e per fare questo, il libro deve eseguire determinate azioni su di me, deve “scolpire” qualcosa di me, impastare la mia materia e allungarla attraverso la dazione diretta e opposta. È solo allora che acquisisco abbastanza dolcezza e sensibilità in modo che in una seconda lettura capirò già di cosa si tratta.

Dopo diversi anni una persona non legge “Shamati” come faceva all’inizio. Ma questo come può essere spiegato ad un principiante? Questo significa che è impossibile cavarsela senza un orientamento e una formazione…
[99511]

(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 03.02.23013 “Un discorso per il completamento dello Zohar”)

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Un piano per combattere la disoccupazione giovanile nell’UE

Nelle notizie (da Bloomberg): “La Germania e la Francia annunceranno proposte congiunte per questo mese per affrontare l’impennata della disoccupazione giovanile in Europa, ha detto il Ministero del Lavoro a Berlino, a conferma di un articolo di giornale sul progetto ‘New Deal per l’Europa.’

“Il progetto sarà presentato a Parigi il 28 maggio e dovrà arruolare la Banca europea per gli investimenti a sbloccare miliardi di euro in prestiti alle aziende che creeranno nuovi posti di lavoro per i giovani.

“La BIE può ‘contare’ su 6 miliardi di euro (7,8 miliardi dollari) che potrebbero essere messi a disposizione fino al 2020 da parte dell’Unione europea per offrire finanziamenti fino a un totale di ben 60 miliardi, dice il giornale, citando funzionari anonimi. […]

“L’economia delle 17 nazioni della zona euro si contrarrà probabilmente per il secondo anno consecutivo, mentre la disoccupazione salirà a un record di 12,2 per cento, ha detto la Commissione UE il 3 maggio quando sono state presentate le nuove previsioni. La disoccupazione giovanile – definiti come persone di età inferiore ai 25 anni senza lavoro – è salita al 24 per cento nella zona della moneta unica a marzo, secondo l’Eurostat”.

Il mio commento: Chiunque capisce che questa non è la risposta, perché non c’è domanda, e non è chiaro che tipo di posti di lavoro creare e per cosa. Lo sviluppo ci spinge verso una società di consumo ragionevole e solo di quanto è necessario per la sopravvivenza: cibo sano, abbigliamento, e così via.

Non saremo più in grado di creare posti di lavoro artificiali solo per occupare le persone, producendo deliberatamente prodotti deperibili. Dobbiamo ammettere che siamo “arrivati” ad un nuovo futuro: non ci sarà il lavoro, ma la gente sarà impegnata nel costruire l’immagine del loro futuro comune “la persona del mondo integrale“. La correzione di se stessi è l’unico lavoro che ci rimane da fare.
[107638]

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 29.05.2013

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Le massicce morti di api potrebbero portare alla fame nel mondo

Notizie (tratte da MSN Money): “Il termine ‘collasso disordinato della colonia’ potrebbe suonare come qualcosa di fantascientifico, ma è un problema crescente con conseguenze economiche diffuse che colpisce uno degli insetti più benefici per l’umanità: le api.

“Intere colonie di api stanno morendo ormai da anni, e nessuno sembra esattamente sicuro del perché. E se pensi che la morte delle api non ti riguardi, pensa un’altra volta. Come il New York Times ha osservato, quelle api sono essenziali per impollinare gran parte dei raccolti di frutta e verdura dell’America.

Il Times afferma: “Il Dipartimento Agricoltura, dice che un quarto della dieta americana, dalle mele, alle ciliegie, ai cocomeri, alle cipolle, dipende dall’impollinazione delle api. ‘Meno api significa raccolti più scarsi e prezzi degli alimenti più elevati.’ “

Il mio commento: Questo è il modo in cui l’homo sapiens gestisce il suo pianeta! E, soprattutto, anche se lo abbiamo scoperto solo oggi, non saremmo ancora in grado di fermare questo processo, perché nessuno ascolta gli argomenti…
[106262]

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Le Lettere che presero vita

Domanda: Come possiamo affermare in qualunque istante, nonostante qualunque problema, che “Non c’è nulla tranne Lui” e che “Egli è Buono e Benefattore” se sento l’opposto in quel momento? Devo forse combinare i sentimenti con le parole?

Risposta: Iniziamo a lavorare da uno stato di totale incertezza. Sappiamo solo leggere e sentire che “Non c’è nulla tranne Lui”. Così inizia il primo articolo di Shamati. E’ scritto “Non c’è nulla tranne Lui”. Questo è quello che dicono i Kabbalisti! Ma queste sono solo parole per me e non hanno nessun significato. Così come le posso sviluppare?
Cerco di trasformare queste parole in azioni che mi impressionino. Così trovo un gruppo in questo mondo che esclama “Non c’è nulla tranne Lui”, e mi incorporo nel gruppo in modo che mi influenzi e mi convinca che in realtà non c’è nulla tranne la forza superiore. Almeno costoro parlano di quello che dicono i Kabbalisti.

Mi collego al gruppo e mi sottometto di fronte ad essi, innalzando i miei amici sopra di me, cosìche il principio del “Non c’è nulla tranne Lui” sia udito più fortemente e che io senta quanto questo è importante. Cerco di essere sotto l’impressione di questo slogan che al momento esiste solo sulla carta per me.

Ma se lavoro con i miei amici, inizio a ricevere la Luce che Riforma attraverso di essi. Questa luce risiede nelle loro parole, e nella misura in cui mi esercito nel gruppo e mi abbasso di fronte ad esso nel servire gli amici, la Luce modifica questo slogan. La Luce si riveste in queste parole e le porta in vita. Inizio a sentire la vita nelle lettere che compongono le parole “Non c’è nulla tranne Lui”.

Inizio a sentire le lettere come se fossero dei vasi vivi pieni di Luce, e poi i vasi, i miei desideri, iniziano a muoversi assieme a queste lettere secondo la Luce che li attraversa. Non è semplice Luce è invece una luce “formattata” che ha preso la forma di queste lettere. Succede che sono impressionato in diversi modi dalla frase “Non c’è nulla tranne Lui” ed inizio a vedere, a capire ed a sentire come si esprima in diversi stati e modi. Imparo a lavorare con questo.

La frase che prima sembrava morta per me, soltanto uno slogan scritto, inizia gradualmente a prendere vita. E di conseguenza cerco di realizzarla in diversi stati, quelli buoni e quelli cattivi. Mi aggrappo ad essa specialmente negli stati cattivi, visto che nel frattempo sono un egoista. Se l’unicità del Creatore “Non c’è nulla tranne Lui” ed “Egli è Buono e Benefattore” si rivela a me in modi spiacevoli significa che sto acquisendo i vasi della dazione e che mi innalzo al di sopra di questo dolore. Sto avanzando verso lo stato di “Non Fare al tuo Amico quel che è spiacevole per Te”. Odio questo stato e desidero innalzarmi al di sopra di esso. Non penso che il Creatore mi abbia causato questi problemi, piuttosto li attribuisco al mio ego. Così ottengo la qualità di Bina, “Dare al fine di dare”.

Poi, negli stati molto spiacevoli, inizio a ricevere stati piacevoli, che è molto più difficile, visto che devo innalzarmi al di sopra di essi. E’ già una fede al di sopra della ragione del secondo livello, non solo sopra il desiderio di dare ma che sopra il desiderio di ricevere. Sto già lavorando con l’AHP.

E’ come se stessi lavorando contro il Buono e Benefattore, il che significa che ricevo sia il bene che il male allo stesso modo, come se fossero la stessa cosa. Così raggiungo l’amore, riguardo al quale è detto:”Ama il tuo amico come te stesso”, e poi “Ama il tuo Signore”, il livello più elevato di questo stato, Keter.

Tutto questo lavoro è fatto nella “fede sopra la ragione”. La luna sta per Malchut, che si “santifica” negli stati più bui e da lì inizia ad illuminare con la Luce che ritorna. Non ha nulla di proprio e non ha bisogno nemmeno di nulla. Dice al sole di voler essere come lui. Più la luna diventa come il sole, più la terra stabilisce tutti gli aspetti della luna sino a che Malchut è adattata a Keter.
[106075]

(Dalla Prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 24.04.2013 , Scritti del Rabash)

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