Pubblicato nella '' Categoria

New Life n.986 – Cosa è l’arte?


New Life n.986 – Cosa è l’arte?
Il Dott.Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Yael Leshed-Harel

Riepilogo

L’arte viene dall’impulso di una persona di esprimersi ed assomigliare al Creatore. Il Creatore non ha forma. È la forza della dazione e dell’innovazione. In base alla saggezza della Kabbalah, la vera arte espande i nostri orizzonti e si eleva al di sopra di tutti i limiti. Offre una nuova prospettiva del mondo, che può essere raggiunta solo attraverso il potere della fede. Il segreto della creatività è raggiunto quando ci connettiamo con la forza superiore e costruiamo forme di dazione per tutti.

[224157]

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.986 – Cosa è l’arte?”, 27/03/2018

Il popolo di Israele è pronto per la sua missione?

Perché siamo le persone elette per questo?

Dobbiamo dare il buon esempio al mondo perché siamo più qualificati di tutte le altre nazioni. Non è perché siamo più idealisti di loro, ma perché abbiamo sofferto di tirannia più di tutte le altre nazioni. Per questo motivo, siamo più preparati a cercare un rimedio che farà scomparire la tirannia dalla faccia della Terra. (Baal HaSulam, Gli scritti dell’ultima generazione)

Baal HaSulam non parla tanto della sofferenza fisica del popolo di Israele, anche se gli ebrei sono stati oppressi per migliaia di anni, parla della sofferenza per rivelare il Creatore, del cambiamento interiore che l’uomo deve intraprendere per liberarsi dalle leggi dell’egoismo.

Questo ci ha preparato al fatto che ora possiamo essere un gruppo che porta l’umanità all’obiettivo della creazione. Siamo arrivati a questo livello, anche se non è stato facile, essere il popolo scelto da Dio costa spargimento di sangue ad ogni generazione.

Domanda: Pensi che il popolo di Israele sia pronto a compiere la sua missione?

Risposta: No. Se una volta pensavo che tra 10 o 20 anni mi avrebbero compreso, non sono sicuro che nella generazione futura le persone saranno d’accordo con questo. Le nostre speranze di correggere il mondo sono certamente buone, ma per riuscirci dobbiamo concordare ciecamente con il programma del Creatore e andare avanti “come un bue al giogo e un asino al carico”. Non abbiamo altra scelta.

Tuttavia, più ci avviciniamo al punto critico, più la situazione diventerà grave. I kabbalisti saranno un gruppo particolarmente perseguitato all’interno del popolo ebraico, e gli ebrei saranno perseguitati da tutti i popoli del mondo. Quindi tutto sarà risolto.

È scritto, “E i figli d’Israele gridarono dal loro lavoro in Egitto.” La gente griderà: “Perché ci odiano?” E i kabbalisti grideranno al Creatore per dare l’illuminazione al popolo di Israele, così loro capiranno perché sono odiati. Questo si manifesterà quando le persone del mondo capiranno perché odiano gli ebrei.

Domanda: Nonostante questo atteggiamento, dovremmo continuare a diffondere valori kabbalistici?

Risposta: Non abbiamo scelta. Il Creatore ha indicato ognuno di noi per questo lavoro, e noi siamo obbligati a realizzarlo. Quando portiamo la Luce in questo mondo, diventa chiaro dov’è la verità e dove sono le bugie.

Perciò, sentendosi opposti ai kabbalisti, gli ebrei cominceranno a odiarci sempre di più, e le nazioni del mondo, a loro volta, odieranno gli ebrei. Questa è l’incarnazione dell’oscurità totale che si addensa prima di lasciare l’Egitto. Nelle fonti originali questo stato è descritto come grande sofferenza, tensione e minacce. Le persone smetteranno di capirsi le une con le altre ed i popoli del mondo insorgeranno contro Israele.

Quindi, la sofferenza aumenterà se non li spostiamo in tempo al livello successivo.

Domanda: Ciò significa che le persone hanno la libertà di scelta, che è quella di ascoltare i kabbalisti?

Risposta: Non ancora. Ognuno deve avere un certo background spirituale per questo. E questo può accadere solo attraverso la nostra divulgazione.

[226882]

Dalla trasmissione di KabTV “L’ultima generazione” 12/11/2017

Materiale correlato:
Le radici dell’antisemitismo, Parte 1
Le radici dell’antisemitismo, Parte 4
L’Anti-Semitismo come un fenomeno naturale

New Life n.985 – L’amarezza nelle relazioni

New Life n.985 – L’amarezza nelle relazioni
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo

Ci sentiamo amareggiati quando non otteniamo qualcosa che ci aspettiamo e di conseguenza il nostro ego è ferito. Invece di rimuovere l’amarezza abbassando le nostre aspettative, dobbiamo capire le radici del problema. I partner devono conoscere l’egoismo come “Tutti coloro che condannano, lo fanno per il loro stesso difetto.” La saggezza della Kabbalah ci insegna come avvicinare i nostri cuori e scoprire il mondo superiore in una struttura di gruppo. Spetta a noi guarire la nostra relazione col mondo con l’aiuto del potere dell’amore, poi l’amarezza scomparirà e tutto sarà corretto, buono, dolce e bello.

[223926]

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.985 – L’amarezza nelle relazioni”, 25/03/2018

 

Uno sguardo al mondo attraverso una diversa lente

Domanda: Può un kabbalista cambiare la realtà?

Risposta: Una persona può cambiare la realtà in cui si trova poiché essa dipende totalmente dalle proprie qualità. Oggi, noi tutti esistiamo nelle medesime qualità, all’interno di una cornice specifica, ed è la ragione per la quale tutti abbiamo una visione del mondo condivisa, preoccupazioni simili e simili esperienze, ecc.

Un kabbalista che inizia a capire la creazione, vede il mondo in maniera totalmente differente, anche se questa percezione animale tramite i suoi cinque sensi organici materiali, rimane la stessa di quella di tutti.

E’ come se due attrezzature comparissero, e lui vedesse in modo diverso attraverso di esse, come quando si guarda tramite lenti rosse o lenti blu.

Domanda: Vuol dire che c’è una doppia realtà per queste persone?

Risposta: No. Questa non è una divisione della personalità, come quando una persona in questo mondo non sa chi o cos’è. Non c’è qualcosa così nella Kabbalah.

Ricevendo due qualità opposte in sé, una persona va al di sopra di esse, nella linea di mezzo, e fa esperienza della realtà, in rapporto al livello spirituale raggiunto. Grazie a questa dualità, a questa percezione stereo, inizia a fare esperienza di tutto, non dal suo punto di vista, ma dal punto di vista del Creatore.

[227015]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 10/12/2017

Materiale correlato:
Come possiamo evitare di far confusione nello sviluppo spirituale?
Due canali per percepire la realtà
La percezione della realtà: Dai tempi antichi ai giorni nostri

New Life n.984 – Dolcezza e amarezza nella vita


New Life n.984 – Dolcezza e amarezza nella vita
Il Dott.Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi and Nitzah Mazoz

Riepilogo

Tutta la creazione è un desiderio di provare piacere. Tutto quello che provoca piacere è definito come dolce mentre ciò che provoca dolore è vissuto come amaro. Le persone provano piacere quando ottengono cibo, sesso, famiglia, denaro, onore e conoscenza. I kabbalisti, tuttavia, sanno che il vero piacere sta nel dare agli altri e dirigono il loro desiderio di provare piacere in questo modo. La saggezza della Kabbalah ci insegna come uscire dalla vecchia percezione della dolcezza per spostarci in una nuova percezione, in modo da poter vedere il mondo superiore.

[223923]

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n. 984 – Dolcezza e amarezza nella vita”, 25/03/2018

I premi son benefici o dannosi?

Nelle news (da NBC News): Lo scorso 5 Gennaio, negli Stati Uniti, un giovane ventenne residente in Florida, ha vinto 451 milioni di dollari alla lotteria, uno dei premi più grandi mai vinti nella storia. Come considera la Kabbalah questi casi? Questo è un incidente o una coincidenza? E se non è nessuna delle due, allora a chi arriva la fortuna? (NBC News)

Risposta: Non ci sono incidenti. Esiste un sistema chiaro di governo del nostro mondo, fino alle sue particelle più piccole. Questo sistema è chiamato “Il mondo superiore”.

Questo sistema governa l’umanità al fine di elevare ogni persona dai propri desideri verso un livello superiore. Questo è il programma di sviluppo di ognuno di noi individualmente e di tutti noi insieme.

In accordo con questo programma, esistono innumerevoli numeri di ordini che discendono sopra tutti noi in ogni momento. Riceviamo e portiamo a termine alcuni di essi in maniera istintiva, e alcuni di loro sotto forma semi-cosciente o cosciente.

Molti di loro ce li perdiamo, non si possono portare a termine, ma nonostante tutto, passano attraverso di noi in una certa maniera, formandoci e sviluppandoci.

Qualcuno muore soffrendo, qualcuno vince milioni o semplicemente vive tutta la propria vita senza vedere o sentire niente di male in essa, perché è così?

Il fatto è che non capiamo il lavoro del “computer” superiore. La saggezza della Kabbalah lo spiega; senz’altro, comprendere e percepire realmente questo programma è possibile solo accedendo al sistema di governo.

Dopo tutto, anche un’azione svolta dai nostri stessi programmi per computer non può essere spiegata in maniera diretta. Che cosa possiamo dire riguardo a questo programma che copre tutto e che gradualmente ci assembla in un tutt’uno unico e rivela questa cosa invisibile fin’ora chiamata “anima”?

Abbiamo bisogno di studiare questo sistema superiore in maniera molto seria. Ci stupisce la sua unicità, la sua logica, la sua assoluta interconnessione e armonia. Quando familiarizza con esso, una persona sente un grande piacere perché
questo la riempie con grandezza e perfezione.

Allora, anche lo stesso concetto di “fortuna” cambia. Per i kabbalisti, la “fortuna” è lo scoprire il mondo futuro, i suoi stati futuri, e così cercano il suo approccio. La saggezza della Kabbalah è necessaria esattamente per questo. Essa spiega che non c’è la vita dopo la morte, che ognuno deve ricevere e dominare il proprio mondo futuro ora, in questa vita.

Vivremo nel più basso e più “maldestro” dei mondi, fino a quando non riveleremo il mondo superiore di amore e dazione. Ma nessuno può arrivare lì solo facendo affidamento sulla fortuna. Non ci sono favori, lotterie o incidenti. Ogni persona deve cercare, fare sforzi, e la sua ricompensa non sarà in dollari, bensì nei livelli di una emozionante ascesa spirituale.

In riferimento a questa ascesa, ognuno è uguale a tutti gli altri e nessuno ha vantaggi di alcun tipo. Nella saggezza della Kabbalah, contano solo i fatti.

[224345]

Dalla trasmissione di KabTV “Le Notizie con Michael Laitman”, 16/01/2018

Materiale correlato:
Scegliere la Buona fortuna nel gruppo
Il ruscello che irriga le anime
Una lezione per le persone che non hanno fortuna

New Life n.983 – Sentire gli altri


New Life n.983 – Sentire gli altri
Il Dott.Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Tal Mandelbaum ben Moshe

Riepilogo

Siamo creature sociali e il nostro futuro dipende dalla nostra capacità di costruire relazioni reciproche in cui ognuno provi un senso di appartenenza. Le famiglie calde e connesse forniscono un esempio di come abbiamo bisogno di organizzare il mondo intero. Diventiamo insicuri, vuoti, isolati e sospettosi quando ci troviamo lontani dalla nostra famiglia. La sfida educativa che abbiamo di fronte è quella di costruire una società in cui tutti si sentano come se fossero all’interno di una famiglia affettuosa e amorevole.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.983 – Sentire gli altri”, 20/03/2018

Insegnanti armati

Domanda: Il senato della Florida ha approvato una legge, approvata con la maggioranza dei voti, che permette agli insegnanti di portare armi a scuola. Dove ci porterà tutto questo? Cosa succederebbe se un insegnante decidesse di iniziare a sparare?

Risposta: Non si può fare nulla a riguardo. Non c’è niente che possa sostituire un’educazione adeguata. Potremmo costruire ancora migliaia di prigioni, ma non servirebbe. L’unica cosa efficace è l’educazione e nessuno lo sta facendo. È un problema universale.

Domanda: Cosa deve accadere affinché la necessità di un’educazione adeguata penetri il cuore della gente come una scheggia, costringendo le persone a cominciare a fare qualcosa a riguardo?

Risposta: Soltanto la consapevolezza che senza la giusta educazione una persona porta il male su se stessa e sugli altri. Ciò deve essere compreso a tal punto che, tenendo conto di quanta più sofferenza, denaro e quant’altro ci costi, saremmo pronti ad essere rieducati.

Il primo requisito di un’educazione corretta è lo studio della natura umana. Dobbiamo farla conoscere alle persone attraverso i mass media, nelle scuole…..ovunque.

Domanda: Come possiamo superare una montagna di malintesi?

Risposta: Questo è il muro che c’è sulla strada dell’umanità, ma non c’è modo di aggirarlo.

Domanda: Il Creatore può cambiare all’improvviso il modo di pensare di una persona?

Risposta: Non può. Non ha ragione di farlo! L’intera creazione sarebbe priva di significato. Esiste un metodo di correzione dentro di te, agisci su questo. Se non lo cerchi da solo, realizzandolo seriamente dentro di te, correggendo te stesso e la società, non arriverai al prossimo livello educativo.

Una persona deve capire che se non cambia, né lei né il mondo avranno un buon futuro, e la vita sarà piena di sofferenze per i propri figli e per tutti gli altri.

[226392]

Dalla trasmissione di KabTV “Le Notizie con Michael Laitman”, 13/03/2018

Materiale correlato:
Un kit di conoscenza per La Società del Futuro
Educazione Integrale, Conversazione 1
L’università aperta del mondo integrale

Dove sono i tuoi pensieri …

Commento: Si dice che la persona si trova dove sono i suoi pensieri.

Risposta: E’ abbastanza naturale perché un luogo è il pensiero della persona, la sua mente, il suo desiderio.

Nella Kabbalah, non esiste un luogo fisico nel quale ci sembra che esistiamo adesso. Questa è una completa illusione!

Domanda: Allora che cos’è “l’io”?

Risposta: Anche quella è un’illusione. È una raccolta di onde corte che formano l’illusione del tuo corpo, della tua mente. Non è più di questo. Oggi i kabbalisti non sono gli unici a discutere di questo. Anche gli scienziati ne discutono. Nel passato i kabbalisti potevano essere accusati di eresia ed ignoranza, per la qual cosa restavano nascosti. Se apriamo le fonti kabbalistiche di 2.000 o 3.000 anni fa, scopriamo delle scritture che accertano che il nostro mondo è un’assoluta illusione. Non c’è niente nel nostro mondo, nemmeno le particelle elementari, solamente onde e tutto quello che vediamo intorno a noi è rappresentato in noi, nelle nostre sensazioni interiori. Noi studiamo questo argomento della percezione della realtà.

La persona che rivela il mondo spirituale comincia a comprendere che tutto questo si trova dentro di lei, all’interno della sua coscienza, perché non esiste nient’altro che la coscienza. Tutte le scene che certamente esistono intorno a noi, in realtà sono dipinte da noi nelle nostre menti.

[225134]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 26/11/2017

Materiale correlato:
Pensieri e sentimenti
Pensieri e desideri
Quando la luce incontra le Reshimot

Il corpo fisico e l’anima

Domanda: Il corpo umano è parte della creazione?

Risposta: Il corpo fisico non è parte della creazione e non ha niente a che vedere con l’anima. Puoi fare qualsiasi cosa con il tuo corpo, ma l’anima si sviluppa in conformità alle proprie specifiche leggi.

Domanda: Cosa significa “L’ho scritto sulle scintille dell’anima che caddero in questo mondo e si vestirono dei corpi?”

Risposta: Questo mondo rappresenta solo l’egoismo. Pertanto, le scintille dell’anima non caddero in questo mondo e nemmeno nei corpi, ma nell’egoismo.

Il nostro corpo e tutto quello che osserviamo, vediamo e percepiamo con i nostri cinque sensi corporei, appartengono al livello animale. La Kabbalah non parla mai del livello animale.

[225586]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 14/01/2018

Materiale correlato:
Il corpo e l’anima dal punto di vista degli antichi filosofi e della Kabbalah
Un’anima
Come si consegue l’anima?