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L’ascesa dell’intelligenza artificiale

Domanda: Oggi l’intelligenza artificiale sta sostituendo vasti ambiti dell’attività umana, anche quelli creativi.

Secondo le previsioni, molte professioni semplicemente non saranno necessarie. Una persona non sarà in grado di realizzarsi in nulla. In tal caso, cosa faranno le persone?

Risposta: Autoeducazione, penseranno più profondamente, desidereranno più profondamente e si sintonizzeranno più profondamente per raggiungere gli strati più profondi della natura.

Domanda:  Sam Altman, CEO di Open AI, ha parlato di  Chat GPT e di  GPT-4 in un podcast. In esso ha affermato di “credere che l’AI (Intelligenza Artificiale) possa diventare cosciente, ma definire l’AGI (Intelligenza Artificiale Generale) e la coscienza è complesso”. Egli suggerisce che un’AI cosciente deve mostrare comprensione di sé, avere memoria e possedere la capacità di soffrire. Mentre lavoriamo verso l’AGI, è vitale considerare questi aspetti della coscienza e garantire che i sistemi di AI siano in linea con i valori e le preferenze umane” (medie).

Pensi che l’intelligenza artificiale abbia una coscienza?

Risposta: Il fatto è che dobbiamo prima determinare cos’è l’intelligenza artificiale. L’intelligenza può essere artificiale? Possiamo in qualche modo controllarla, o è solo una specie di giocattolo meccanico per i corpi viventi?

Domanda: Gli scienziati nel campo dell’intelligenza artificiale hanno coniato un termine per descrivere l’ascesa dell’intelligenza artificiale: General Artificial Intelligence Takeoff (decollo dell’Intelligenza Artificiale Generale). Dicono che ad un certo punto ci sarà la completa confisca di tutte le iniziative umane da parte dell’intelligenza artificiale. Sostituirà assolutamente tutto e avrà il controllo di tutto.

Hai qualche paura di un tale stato?

Risposta: Assolutamente no. Non ci credo. Una macchina del genere, un robot del genere può davvero fare molto, ma non potrà mai elevarsi al di sopra dell’uomo. Certo, può confonderci. Ci confondono anche le sciocchezze che inventiamo e creiamo oggi. Ma non abbiamo nulla da temere dalla rivolta delle macchine.

 

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Da “Kabbalah nel moderno mondo turbolento” di KabTV 8/3/23

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La Kabbalah: la scienza del dare

Domanda: Per molti anni abbiamo attraversato uno sviluppo inconscio durante il quale il nostro desiderio di essere riempiti, di ricevere piacere, si è costantemente evoluto. E cos’è lo sviluppo cosciente?

Risposta: Lo sviluppo cosciente è quando cominciamo a capire che non possiamo vivere solo con il desiderio di godere, di essere riempiti. Oltre al desiderio di ricevere, vogliamo anche essere nel desiderio di dare. E qui sorge il problema: Come possiamo svilupparci nel desiderio di dare?

Qui ci viene in aiuto la Saggezza della kabbalah. Attraverso lo studio diventa chiaro come sviluppare questo in noi stessi.

La scienza del dare è la Saggezza della kabbalah. È in contraddizione con tutte le scienze, i metodi, e le teorie che, senza eccezione, si occupano solo del desiderio di ricevere, su cui si basa l’intera natura del nostro mondo.

 

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Dalla “Prefazione alla Saggezza della kabbalah” di KabTV’s 27/8/23

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Cosa esiste nello spazio che non riusciamo a percepire?

Domanda: Che cosa esiste nello spazio che ci sembra vuoto nella nostra percezione egoistica, ma che in un’altra percezione è densamente riempito di tutto?

Risposta: Sono i tipi di desideri: inanimato, vegetativo, animato e umano che non percepiamo dai gradi successivi, dal grado del mondo di Assiya, Yetzira, Beria, Atzilut, Adam Kadmon e così via fino al livello dell’infinito.

E lì, proprio come nel nostro mondo, vediamo i gradi inanimato, vegetativo, animato e il grado di “umano”, osserviamo questi tipi di forze, ma solo forze nel mondo di Assiya, Yetzira, Beria, Atzilut e Adam Kadmon.

La cosa più importante è che in ognuno di questi mondi si scopre la forza che li lega e li guida. Si chiama Bore, colui che crea in questo mondo. Ci si fonde con esso, ci si connette con esso, ci si adatta e si  diventa simili.

Di conseguenza, si scopre che un individuo ascende al grado più alto dell’intero universo e include tutto in sé. Ma questa è un’immagine onnicomprensiva di un uomo, quando tutti i nostri corpi scompaiono al livello del nostro mondo e tutti i nostri desideri, forze, conoscenze e qualità appena acquisiti si fondono in un’unica immagine “Adamo”.

È a questo che stiamo andando incontro. Ciò che sta accadendo nel mondo segna l’inizio di questo percorso, l’inizio dell’elevazione spirituale dell’umanità. Spirituale significa al di là della materia. Questo è il cammino verso l’informazione, verso un nuovo cambiamento dentro di noi, nel nostro “io”.

 

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Da KabTV “Ho ricevuto una chiamata. Come vedere l’altro mondo?“. 12/1/12

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Come le religioni hanno sostituito la Kabbalah

Ora siamo noi ad entrare in scena, una religione universale per così dire.  Questa non è una religione, ma è ciò che Baal HaSulam chiama Kabbalah nell’articolo “L’essenza della religione e il suo scopo”. Questo significa che non si tratta di ebraismo, ma specificamente di Kabbalah, che si fonda sulla realizzazione del principio “ama il tuo prossimo come te stesso”.

Duemila anni fa, quando fu distrutto il Secondo Tempio, la gente cadde dal realizzare questo comandamento, e di conseguenza caddero nella religione.  È  così che le religioni iniziarono a sostituire la Kabbalah.

La Kabbalah dice “Amando il prossimo come se stessi, ci si apre alle sensazioni del mondo superiore, qui e ora. Non esiste il tempo, non esiste la morte, esiste solo ciò che si percepisce.  Ora percepite un mondo piccolo, una dimensione piccola, ma potete innalzare le vostre sensazioni alla dimensione successiva: quindi iniziate a sentirlo, ora”.

Quando le persone caddero nell’egoismo e smisero di sentire ciò che si dovrebbe dire sull’amore per il prossimo, dimenticandolo, allora scelsero vari comandamenti e rituali materiali per se stessi e una ricompensa dopo la morte per questo.

Innanzitutto, questo non è un lavoro sulla propria correzione, non si riceve immediatamente una ricompensa per il proprio sforzo nel cambiamento, percependo di conseguenza il mondo superiore, ovvero la ricompensa.  Secondo le religioni, presumibilmente, compiendo certe azioni fisiche qui, si riceve una ricompensa dopo la morte del corpo.  Ma perché c’è questa interferenza? Che tipo di paradiso esiste per cui è necessario essere privi di un corpo?

In generale, le religioni hanno distorto un po’ tutto.  Credo che presto le persone inizieranno a comprenderlo.

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From KabTV’s “I Got a Call. America vs. Europe” 6/2/12

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Di cosa è fatto tutto ciò che esiste?

Domanda: Sappiamo che la struttura del nostro mondo è costituita da atomi. Essi sono costituiti da nuclei, nuclei di protoni, neutroni ed elettroni. E qual è la struttura della materia spirituale?

Risposta: La materia spirituale è  il desiderio.

Domanda: Di che cosa è fatto?

Risposta: Il desiderio esiste di per sé. È stato creato dal Bore e quindi non possono esserci altre domande su cosa sia. È il desiderio stesso che esiste in natura, e tutta la natura consiste di esso.

Oltretutto, questo desiderio è  solo quello di essere soddisfatto, di godere, di ricevere, di essere riempito con qualcosa che è al di fuori di esso. E poi, c’è il desiderio di dare, di colmare, di riempire. Tutto ciò che esiste è costituito da questi due desideri.

 

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Da “Lo studio delle dieci Sefirot (TES)” di KabTV del 2/12/23

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La Kabbalah come scienza integrale

Commento: Quando ho incontrato la Kabbalah per la prima volta, e ho ascoltato le tue conversazioni, ho sentito che c’è una verità, che null’altro mi aveva aperto gli occhi alla realtà così tanto. L’ho provato davvero su di me.

La mia risposta: Ma non si può dire cosa sia.  Ti è stato rivelato che si tratta, certamente, di una conoscenza molto seria, ma non ancora cosa rappresenta. Hai avuto semplicemente una sensazione di qualcosa che si apre.

Commento: Avevo visto, letto e studiato varie cose prima, ma è stata la Kabbalah a sembrare vera e autentica.  Mi mancano le parole per spiegarlo.

La mia risposta: Ti dirò io da dove arriva. La Kabbalah è una scienza integrale che assorbe ogni cosa. Parla della radice Superiore da cui discendono tutti i rami nel nostro mondo: i sistemi di controllo, di educazione, la natura inanimata, vegetale, animale e umana, sistemi che percepiscono ogni cosa. Ovvero, si tratta di una scienza che spiega il controllo del nostro mondo.

Quindi, qualsiasi cosa si dica sul nostro mondo, la Kabbalah ha la propria opinione molto chiara, a riguardo, con una radice di gestione molto profonda. Riesco sempre a trovare la radice, come avviene, come si è sviluppato in passato, quali qualità ha, il luogo, com’è controllato dall’esterno, e cosa succederà nel futuro- in generale, su ogni cosa.

 

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From KabTV’s “I Got a Call. Kabbalah About Cults” 12/18/13

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Lasceremo le nostre impronte sulle strade polverose di pianeti lontani?

Ci sono stati soltanto una mezza dozzina di eventi veramente importanti  nella saga di quattro miliardi di anni di vita sulla Terra: la vita unicellulare, la vita multicellulare, la differenziazione in piante e animali, lo spostamento degli animali dall’acqua alla terraferma e l’avvento dei mammiferi e della coscienza.

Il prossimo grande passo dovrebbe essere l’idea della vita interplanetaria – un viaggio senza precedenti che ci cambierà e ci arricchirà radicalmente. (Elon Musk).

La mia risposta: non sono per nulla d’accordo con questo. Che cosa ci darà?  Perché le fasi precedenti di sviluppo dovrebbero portarci a quest’ultima fase?  Voleremo da stella a stella? Perdipiù, ci troviamo in una condizione energetica e fisica tale che questi voli ci costeranno centinaia di anni! Perché abbiamo bisogno di volare da un campo all’altro?

Domanda: Egli considera lo sviluppo interplanetario come il prossimo grande passo. Tu cosa pensi sia il prossimo grande passo?

Risposta: Il prossimo grande passo sarà rivelare il significato della vita. Perché è apparsa dal nulla e perché i passi di cui parla  iniziano a svilupparsi da essa?

Domanda: Una persona quindi arriverà alla domanda: “perché vivo?”

Risposta: Sì. Più ci sviluppiamo, più vogliamo sapere qual è la nostra radice, la nostra fonte.  È questo ciò che ci interessa.  Questa è la ricerca del  significato della vita, dato che ogni cosa è racchiusa nella nostra radice.

Oggi quando facciamo qualcosa, sviluppiamo le forze e i dati che si trovano nella nostra fonte.

 

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From KabTV’s “News with Dr. Michael Laitman” 6/30/22

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Superare i disaccordi interiori

Il Creatore è la Natura che ci circonda e null’altro. Scrivete “Natura” anziché Creatore, ma sempre con la lettera maiuscola per non attribuirlo a qualcosa di puramente meccanico.

Il Creatore è il gradino superiore, la luce superiore e la qualità della dazione in relazione a noi, che rappresentiamo la qualità della ricezione. Ovvero, ogni cosa è basata su concetti molto semplici che sono vicini a ognuno di noi.

L’unica cosa è che siamo tutti molto confusi. Dopotutto, l’atteggiamento verso la Kabbalah nel corso dei secoli è stato appositamente confuso e ostacolante. Siamo inoltre confusi da ogni tipo di usanza esterna, oggetti e articoli, oltre all’apparenza degli Ebrei religiosi, come se avesse qualcosa a che fare con la Kabbalah. In generale, tutto questo è così esagerato, che,ovviamente, è difficile che le persone capiscano.

Vedo quanto sia difficile per i miei studenti in paesi diversi del mondo che appartengono a diverse religioni e razze. Vedo che c’è un’enorme quantità di lavoro che devono fare internamente e che dovranno fare per molto tempo.

Una persona cresciuta con una religione diversa, che appartiene a una razza diversa e pensa in maniera completamente diversa , con una mentalità opposta e una lingua differente, e bisogna superare tutto questo. La qualità dell’anima è necessaria per la sua correzione e non esiste uno stato più o meno favorevole in confronto agli altri

E’ così che siamo separati e distanti tra di noi. Vedo che tanti dei miei studenti provengono da ogni parte del mondo e vorrebbero veramente essere qui, vicino a noi. Se dicessimo che fosse possibile, mille persone arriverebbero tutte in una volta. Ma devono superare grossi problemi tra di loro, grandi disaccordi interni.
Quando una persona sopprime qualcosa in sé, dato che la verità non è ancora stata totalmente rivelata in lui o in lei, si trova in uno stato semi-compromesso: “quindi, cosa posso fare? Non farò attenzione a questo, come se non lo vedessi, non lo capissi, e non lo osservassi, come se non fosse in me. Lo lascerò da parte”. E’ molto difficile. Ma la vità è così.

Questo è molto simile a come vivono gli Ebrei tra le altre nazioni. Esattamente lo stesso sentimento “siamo opposti a loro, ma vogliamo esserlo. Possiamo o non possiamo? Come ci trattano e come dovremmo trattarli?” Tutta questa omissione, questo atteggiamento speciale, è esattamente ciò che attraversa una persona che arriva allo studio della Kabbalah.

Lo capisco. Ci sono tanti problemi. ll mondo è ancora in uno stato di transizione.
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Da KabTV “Ho ricevuto una chiamata. Critiche alla Kabbalah” 2o/2/13

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La natura è un singolo organismo

Domanda: L’accademico Garyaev ha trovato due tipi insoliti di memoria delle molecole del DNA. Ha presentato la teoria che il pensiero della natura, o il pensiero generale di sviluppo contenuto del DNA, è indistruttibile. Ha scoperto e scritto dell’effetto DNA fantasma che conferma che una persona non muore completamente. Contende che nulla di vivente sparisce senza traccia, qualcosa rimane sotto forma di informazioni, o forse è veramente immortale. Che cos’è il “pensiero generale”?

Risposta: E’ l’immenso sistema generale della natura che realmente esiste ma del quale percepiamo soltanto una piccola parte attraverso il nostro filtro egoista. Quindi ci sembra che tutto nasce, vive, muore. E’ così che noi, essendo ricercatori piccoli limitati, percepiamo ogni cosa attraverso il prisma del nostro egoismo.
In realtà, la natura è un unico organismo, un vasto sistema integrale analogo dentro il quale ogni cosa agisce istantaneamente, collegando ogni cosa.

Non esiste tempo, distanza, o movimento dato che ogni particella contiene in sé ogni cosa, come un ologramma, e quindi tutto esiste in forma ideale, immobile, dato che il movimento significa transizione dall’imperfezione alla perfezione. Ma, in realtà, questo non esiste in natura.
Il tempo, il movimento e lo spazio sono le coordinate delle nostre percezioni difettose.
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Da KabTV “Close-Up.  Genoma Umano” 17/7/11

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In un sistema integrato chiuso

Commento: Gli scienziati si domandano come avvengano le trasmissioni istantanee di informazioni. Il concetto di tempo nella comunicazione tra cellule scompare; quindi i ricercatori affermano che il paradigma di trasmissione da parte del sistema nervoso non sia corretto dato che la velocità di impulso del sistema nervoso è molto piccola. Ogni cosa succede istantaneamente.

Si trovano davanti a un problema che, in linea di principio, non riescono a spiegare, e tendono a considerarlo una trasmissione a onda di informazioni.

La mia risposta. Ci sono molte teorie su questo tema. Ma nessuna di queste può spiegarlo, neanche con l’aiuto delle onde, dato che le onde sono tempo, lunghezza e frequenza. Non riusciremo a trovare una soluzione a questo problema.

Ma, come gli scienziati intuiscono, sembrerebbe un’immagine olografica del mondo in un unico volume. Il sistema è assolutamente chiuso, integrale e analogico in cui ogni cosa è totalmente connessa all’altra, al di fuori del tempo, ovvero il tempo è zero.

Praticamente non esiste lo spazio tra gli oggetti. E noi li percepiamo come esistenti a una certa distanza l’uno dall’altro, come se interagissero in una sorta di onda, di processo temporale. In realtà, non avviene nulla di tutto ciò. La distanza, il tempo, il movimento, l’interazione, tutto questo è sovrapposto in una singola immagine integrale della natura dalla nostra percezione egoistica.

Quando osservo un oggetto, comincio a dividerlo in parti con il mio egoismo, a vedere la distanza tra queste parti, a dipingere la connessione tra gli oggetti. È così che lo percepisco perché sono costruito in questo modo.

E se fossi organizzato allo stesso modo di questo oggetto, integrale, globale e situato al di fuori del mio egoismo che divide ogni cosa e tratta tutto dalla posizione di quanto sia vicino o lontano da me l’oggetto, e quanto sia utile o dannoso questo fenomeno per me, allora non condividerei nulla.

Percepirei questi oggetti come un tutt’uno e non avrei alcuna distanza tra di loro, nessun tempo, né movimento, nessuna trasmissione di informazioni e tutto sarebbe istantaneo, in un unico posto.

Dipende tutto dalla persona. E fino a quando non si correggerà verso un sistema integrale, non sarà in grado di percepire correttamente il sistema della natura, dato che essa è integrale.
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Da KabTV “Close-Up. Human Genome” 17/7/11

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