Pubblicato nella '' Categoria

La Via del Coraggio passa attraverso la Timidezza

Domanda: La Timidezza voleva nascondersi da se stessa. Ma dove? L’Astuzia gli consigliò: “Perché non ti stabilisci con il Coraggio, con lui non è così spaventoso”. La Timidezza andò dal coraggio, ma ebbe paura di bussare alla porta, quindi si sdraiò sull’uscio. Da allora, la strada per il coraggio passa attraverso la timidezza.
È vero?

Risposta: Sì, perché con una natura egoistica è impossibile raggiungere il coraggio senza la paura. Come affrontano tutto questo le persone coraggiose? È perché superano la timidezza.

Domanda: Quindi più una persona è timida e più supera la timidezza, più è coraggiosa? Quindi fondamentalmente siamo timidi?

Risposta: Sì, perché dentro di noi abbiamo l’egoismo. Questo ci impedisce di agire in modo sconsiderato contro noi stessi; dove c’è la possibilità di farci del male, non lo permette.

Domanda: Quindi c’è sempre un rischio?

Risposta: Sì.

Domanda: Ed è il nostro egoismo a causare tutto ciò? Perché allora la timidezza è così disprezzata?

Risposta: La timidezza è disprezzata, ma è importante capire che è un sentimento umano e molto forte. Ci protegge, tra l’altro, da molti problemi che potremmo causare a noi stessi e agli altri.

Domanda: Quindi una persona che ammette di essere timida non è disprezzata da te?

Risposta: No, non è disprezzata. Devi solo sapere come bilanciare questa forza e prenderti cura di te in ogni situazione tenendo conto di quanto è necessario.

Domanda: Esiste il coraggio senza la paura?

Risposta: No, solo se si tratta di uno stato patologico.

Domanda: Quindi la consideri una patologia quando c’è una totale incoscienza?

Risposta: Certo. Guarda gli animali, come si comportano. Non attaccano incautamente nessuno. Controllano, fanno dei cerchi e così via. E solo allora, se necessario, si buttano in avanti.

Commento: Sì, è vero. Solo nei cani rabbiosi, a quanto pare, questo è disabilitato.

La mia risposta: Sì.

Commento: Quindi è effettivamente una patologia se una persona è puramente spericolata, coraggiosa, come si suol dire.

La mia risposta: Questo non è coraggio.

Domanda: Come dovrebbero essere allevati i bambini? Quando diciamo a un bambino: “Non essere timido, sii coraggioso”.

Risposta: Pondera tutto.

Domanda: Con chi stai parlando in questo momento?

Risposta: Al bambino. Soppesa tutto ciò che è a favore e contro. E solo se sei convinto che non ci sia altra via, attacca.

Commento: Ora ti stai rivolgendo al bambino come a un adulto, come a qualcuno dotato di saggezza.

La mia risposta: Cosa puoi fare? Anche con gli adulti è così.

Domanda: Ma dovrebbe essere questo l’atteggiamento nei confronti di un bambino? Quindi valuta, pondera tutto, a favore e contro? E solo dopo questo…?

Risposta: Sì.

Domanda: È questa la cosiddetta educazione?

Risposta: Certo.

Domanda: Un bambino può farlo?

Risposta: Possono farlo. Dato che questa cautela, timidezza, può aiutarli.

Domanda: Di che età del bambino stai parlando?

Risposta: Un bambino piccolo. Dai tre anni.

Domanda: Puoi dire “ponderare” a un bambino di tre anni? Sederti davanti a loro e dire “pondera”? Si può trattare un bambino come un adulto già da una così giovane età?

Risposta: Sì.

Domanda: Se un genitore si comporta così, cosa dici riguardo al genitore?

Risposta: Che il genitore insegna al proprio figlio un approccio equilibrato col mondo.
[326191]

Da “Notizie con il Dr. Michael Laitman” di KabTV 22/01/24

Materiale correlato:
La libertà è una via d’uscita dall’egoismo
La differenza tra libertà ed anarchia
La triste verità della nostra esistenza e cosa possiamo fare al riguardo