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Siamo degli Schiavi?

Dr. Michael LaitmanDomanda: L’Hagada di Pesach, la storia dell’uscita dall’Egitto inizia con le parole “Eravamo Schiavi in Egitto…”

Risposta: Siamo ancora degli schiavi ma non ne siamo consapevoli. Pensiamo di vivere in un paese libero, nella “Terra di Israele”, ma questa non è la “Terra di Israele”. Non è nemmeno ancora l’Egitto. “Egitto” significa che abbiamo compreso l’autorità che il Faraone ha su di noi. Ma invece noi pensiamo in un modo differente.

Guardate cosa sta succedendo! Che tipo di gioco il nostro ego gioca con il popolo di Israele! Siamo sommersi da una serie interminabile di litigi e liti… Siamo completamente immersi in tutti i tipi di problemi. Il nostro governo e l’intero paese sono divisi in innumerevoli frammenti. Siamo quasi al punto di una guerra civile!

Siamo molto lontani da Pesach! Siamo ancora nella più buia e profonda schiavitù Egiziana dei “setti anni di carestia”. Non riusciamo a comprendere che è il nostro ego a comandarci, a giocare con noi, e ad opporci gli uni agli altri.

Pesach riguarda la decisione di fuggire dalla schiavitù, per uscire da potere dell’egoismo, dallo stato in cui ci “divoriamo” gli uni con gli altri, come è detto, “E i bambini di Israele si lamentarono per la fatica…”

Domanda: Siamo degli schiavi oggi?

Risposta: No,non lo siamo visto che uno “schiavo” indica colui che sente e realizza di essere uno schiavo della propria natura malvagia. Ammettiamo di odiare il nostro vicino e che siamo obbligati a litigare e combattere gli uni gli altri. Non sappiamo da dove venga questo desiderio, proviene dall’interiorità e nemmeno ce ne accorgiamo, o nemmeno sentiamo che la forza che ci governa è di origine esterna. Pensiamo sempre di essere noi ad aver scelto un certo comportamento.

Molte persone fanno cose cattive, ma non lo considerano sbagliate. Comunque, ci sono persone che ammettono; “ sono stufo della mia malvagità! Non so cosa fare con questo mio corpo, con la mia natura, i miei nervi, i miei umori… Guardo gli altri e desidero distruggerli. Non amo mia moglie e nemmeno la mia famiglia. Voglio scappare da questo mondo. Lasciar che bruci del tutto. Non ho alcuna idea di dove scappare via da questa vita! Non mi importerebbe vivere su di un’isola deserta”

La saggezza della Kabbalah spiega che la natura umana è stata creata malvagia appositamente di modo che noi possiamo giungere alla realizzazione della sua cattiveria. Prima di tutto noi non sentiamo di essere malvagi. Pensiamo che il comportamento cattivo sia naturale per gli esseri umani. Poi, impariamo gradualmente a fare le dovute differenze dentro di noi tra noi stessi e la nostra natura e realizziamo che siamo composti di due poteri – “noi” ed il nostro opposto, l’inclinazione maligna che è chiamato “il Faraone”.

A questo punto, noi consideriamo il Faraone come l’inclinazione maligna che abita al nostro interno e pensiamo: “Dovrei forse evitare il suo potere? Proviamo a trattare tutti bene. Non importa in che cosa finiscano questi tentativi, quel che conta è che sto cercando di imparare a controllare me stesso!” Il Faraone attiva costantemente la mia “visione duale” che è preposta a separare “noi” da “lui”. Questo ci fa trattare male gli altri.

Alla fine, arriveremo a capire che il Faraone è un potere cattivo ed ostile che ci ha preso per farci capire di essere estraneo a noi e per portarci al desiderio di scappare da lui. Non abbiamo la capacità di combatterlo, ma siamo in grado di separarci da lui. Questo distacco dal potere malvagio è detto “la fuga dall’Egitto”. Il male rimane intatto; siamo noi che smettiamo di associarci con lui.

Il male è ancora dentro di noi, da qualche parte negli strati più profondi, ma non gli permettiamo di “saltar” fuori; lo sopprimiamo e ci stacchiamo da esso. Il distacco dal male innalzandoci sopra è detto “l’uscita dall’Egitto, una fuga dal potere del Faraone”. A questo punto, raggiungiamo la redenzione. Non siamo ancora un popolo libero in una terra libera. Non siamo ancora passati dalla schiavitù alla libertà. Siamo solo fuggiti dalla schiavitù, ma non abbiamo ancora ottenuto la libertà.

A questo punto, abbiamo disperatamente bisogno di staccarci dal Faraone. Questo stato è chiamato “Pesach”. Iniziamo a correggere le proprietà che sono associate all’Egitto ed al Faraone. Non abbiamo un’altra natura. Tutto quello che abbiamo è l’inclinazione al male che dobbiamo correggere per trasformarla in benevolenza. Per poter ottenere questo stato dopo l’uscita dall’Egitto, abbiamo bisogno di un potere speciale che ci permetta di chiarire la nostra auto-correzione. Questo periodo è detto “contare all’indiero i giorni dell’Omer”.

In Egitto c’era un sacco di pane per noi. Durante la prima settimana di uscita dall’Egitto abbiamo mangiato il “pane frugale” detto “matza”. Poi siamo tornati al pane normale. Questo periodo è chiamato “conto alla rovescia dei giorni dell’ Omer”. “Omer” è un mazzo di spighe.

Controlliamo i nostri desideri maligni, tutte e 49. Questi desideri sono chiamati “Sefirot”. Sette sefirot o sette parti del nostro desiderio sono dette “Hesed, Gevura, Tifferet, Netzah, Hod, Yesod e Malchut” Ognuno di loro si divide in 7 parti. Ecco perché abbiamo 7×7 = 49 differenti desideri che siamo pronti a correggere.

Abbiamo “abbandonato” questi desideri nel momento del nostro esodo dall’Egitto, ovvero, abbiamo smesso di usarli. Ora, iniziamo di nuovo a fare dei test. Controlliamo ciascun desiderio e valutiamo se l’abbiamo usato per colpire qualcuno, calunniare, combattere, e così via. Dovremmo trovare un modo per usare gli stessi desideri per dar beneficio agli altri.

Dovremmo passare dall’inclinazione maligna a quella buona in ciascuno dei nostri desideri. Dobbiamo fare un “inventario” delle nostre malvagità”. Dobbiamo trovare un modo per usare i nostri desideri per scopi benevoli.

Al momento non ci stiamo ancora staccando dal nostro stato precedente. Durante la notte del Pesach, scappiamo e ci nascondiamo da tutti i desideri. Li controlliamo e cerchiamo di capire come appaiono adesso. Li contempliamo dal nuovo livello che è già “fuori dall’Egitto” e distante dal potere del Faraone.

Guardiamo i nostri desideri e ci spaventiamo del fatto che prima li avevamo. Comunque li abbiamo già distanziati da noi; non li consideriamo più nostri. Ci identifichiamo con quel punto che è uscito dall’Egitto e che è fuori da qualsiasi desiderio egoistico.

A questo punto, da una nuova “altezza” controlliamo ciascun desiderio, uno per uno, tutti e 49. Questo processo è detto i “49 giorni dell’Omer” visto che dal nuovo livello che abbiamo raggiunto, abbiamo iniziato a contare ed a mettere alla prova tutti i nostri desideri per vedere se siamo capaci di cambiarli ed usarli per buoni propositi invece che per propositi malvagi come facevamo prima.

Questo è possibile grazie al Faraone che ci rivela la nostra malvagità. Ora, possiamo gradualmente mutare il male in bene. Il conto dei 49 giorni dell’Omer è la preparazione per il cinquantesimo giorno che è chiamato “Shavuot” – Il Dono della Torà.

Da una parte è chiamato “Shavuot” perchè abbiamo contato tutti I nostril desideri e abbiamo fatto un “inventario” dall’altra parte è detto “la Dazione della Torà” visto che riceveremo la Luce che Riforma. Il Creatore ha detto: “Ho creato l’inclinazione al male e la Torà come spezia”.

A questo punto, vediamo chiaramente il male visto che abbiamo fatto un inventario dei nostri desideri. Ora abbiamo bisogno di una Luce speciale, una forza specifica, chiamata “la Torà” che ci aiuterà ad usare i nostri desideri uno dopo l’altro e tutti assieme per lo scopo della dazione e della benevolenza verso gli altri visto che la legge principale della Torà è “Ama il tuo prossimo come te stesso”. E questo è il livello che raggiungeremo alla fine.
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 24.03.2015

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Gli Stati Uniti hanno perso il loro ruolo di assicuratore del sistema economico globale?

Dr. Michael LaitmanOpinione (Lawrence H. Summers, economista americano, presidente emerito, Charles W. Eliot Docente – Harvard University, l’ex segretario del Tesoro): “Il mese passato può essere ricordato come il momento in cui gli Stati Uniti hanno perso il ruolo di assicuratore del sistema economico globale. Questo fallimento strategico e tattico è avvenuto da molto tempo, e quindi dovrebbe portare a una revisione globale dell’approccio statunitense all’economia globale. Con la dimensione economica della Cina che fa concorrenza all’America e ai mercati emergenti che rappresentano almeno la metà della produzione mondiale, l’architettura economica globale ha bisogno di adeguamenti sostanziali. Le pressioni politiche provenienti da ogni parte degli Stati Uniti l’hanno resa sempre più disfunzionale.

“Con gli impegni statunitensi inattesi e le politiche spalleggiate dagli USA che bloccano i tipi di finanza di altri paesi che vogliono fornire o ricevere attraverso le istituzioni esistenti, in questo modo è stato dato il via libera alla Cina di creare un’ infrastruttura Asian Investment Bank. Qui c’è spazio per la discussione circa l’approccio tattico che avrebbe dovuto essere preso una volta che l’iniziativa è stata presentata. Ma la domanda più grande ora è sulla strategia. Qui ci sono tre precetti che i leader statunitensi dovrebbero tenere a mente.

“In primo luogo, la leadership americana deve avere un fondamento bipartisan all’interno, essere completamente priva di ipocrisia ed essere contenuta nel perseguimento del proprio interesse. Fintanto ché uno dei nostri principali partiti si oppone essenzialmente a tutti gli accordi commerciali, e l’altro è resistente a finanziare le organizzazioni internazionali, gli Stati Uniti non saranno in grado di plasmare il sistema economico globale.

“Altri paesi sono legittimamente frustrati quando i funzionari americani chiedono loro di adeguare le loro politiche – quindi insistono sul fatto che i regolatori statali americani, agenzie indipendenti e azioni di vasta portata giudiziaria sono fuori dal loro controllo. Questo è particolarmente vero quando molte aziende straniere affermano che le azioni degli Stati Uniti sono sollevate dalla vera regola dei problemi legali.

“La legittimità della leadership degli Stati Uniti dipende dalla nostra resistenza alla tentazione di abusarne nel perseguimento di interessi parrocchiali, anche quando tali interessi appaiono convincenti. Non possiamo aspettarci di mantenere il ruolo primario del dollaro nel sistema internazionale se siamo troppo aggressivi nel limitare il suo uso nel perseguimento di particolari obiettivi di sicurezza.

“In secondo luogo, nella politica globale come anche in quella nazionale, la classe media conta di più. A volte sembra che l’agenda globale combini prevalentemente preoccupazioni dell’elite su questioni quali la proprietà intellettuale, la protezione degli investimenti e l’armonizzazione della regolamentazione con le preoccupazioni morali circa la povertà globale e posterità, offrendo poco a quelli della classe media. Approcci che non servono alla classe operaia nei paesi industrializzati (e crescenti popolazioni urbane in quelli in via di sviluppo), essendo inutili per lavorare bene nel lungo periodo.”

Il mio commento: Non voglio essere come un osservatore politico nella sua poltrona, riflettendo su come sia meglio per gli ebrei, ma la verità è che il bene a lungo andare sarà solo per ciò che è coerente con il programma della creazione, che è di portare tutta l’umanità a un solo corpo.

Negli ultimi 20 anni, gli Stati Uniti hanno svolto una funzione diversa: divide et impera. Quindi, non solo gli Stati Uniti perderanno il ruolo di leader economico, ma anche il loro ruolo di essere un esempio per il mondo.
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Un punto che si espande attraverso il lievito della luce

Dr. Michael LaitmanMalchut sta incluso in Bina—significa che il desiderio di ricevere che sta incluso dentro il desiderio di dazione —modifica il desiderio di dare riguardo a se stesso. Come risultato di quest’integrazione, il sistema dei mondi viene creato: Atzilut, Beria, Yetzira, e Assiya (ABYA), il sistema più alto di gestione che trasmette la Luce Infinita a noi dall’altro.

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Il risultato dell’integrazione fra Bina e Malchut, il desiderio di ricevere diventa complesso. Da adesso in poi, c’è un cuore in esso, il quale è  Malchut, il desiderio di ricevere, e il “punto nel cuore,” il quale è nel punto di Bina. Questa è l’anima, la creatura.

La creazione intera è divisa in due parti: Da fuori, c’è il sistema che viene circondato dalla Luce Infinita, e da dentro, c’è l’anima. Fino a che il sistema raggiunge l’anima, si passa attraverso 125 livelli di riduzione delle Luci, livelli di Ha’alama (Occultamento), per questa ragione sono chiamati Olamot (Mondi).

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La Luce che passa attraverso Yashar (immediatezza) si chiama Ohr Pnimi (Luce Interiore), e la Luce che brilla da fuori si chiama Ohr Makif (Luce che Circonda). La Luce di Yashar ci risveglia e ci dà la sensazione del presente, l’Ohr Makif che viene attraverso Igulim (Cerchi) ci da il senso del futuro. Se il futuro non m’illumina, poi non ho nulla per cui vivere; non sento nessuno scopo davanti a me, e questo è un problema.

Tuttavia, se non ho neanche la Luce nel presente, allora muoio. È auspicabile che il presente e il futuro m’illuminino. Tuttavia, se non sono connesso alla società, allora la Luce del futuro non può illuminarmi. Questo perché il futuro si illumina anche più forte quanto più mi connetto con il gruppo, e se non sono connesso con loro, poi non ho un futuro.

Allora qualcuno che non fa il lavoro di fortificare una connessione con il gruppo perde potere ed eventualmente lascia, e se una persona non lavora con la Luce del presente, poi non può neanche rilanciare se stesso allo stato attuale. Dobbiamo provare molto bene a provvedere a noi stessi sia con un futuro che con un presente.

La “linea diritta” e i “cerchi” sono due forme di gestione superiore. Se una persona lavora sulla sua connessione con il gruppo, poi scopre lì queste due forme. Specificamente per quell’obiettivo, le forme di gestione attraverso la linea diritta e i cerchi sono creati per portare una persona alla connessione che riempirà tutto il suo vaso. Però come ottiene questo grande vaso se lui è solo un punto interiore al centro del cerchio? Come una pasta levitata si espande, anche lui deve essere ampliato dalla Luce Superiore e riempire il vaso intero.

Il desiderio di ricevere è una parte piccola creata “dal nulla”. Tuttavia, se lo trasformiamo fino a diventare per il bene della dazione, si amplia alla dimensione della creazione intera.
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Dalla seconda parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah 30.03.2014, Scritti di Baal HaSulam

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I Segreti del Libro Eterno

laitman2I Segreti del Libro Eterno decifra alcune delle epoche più enigmatiche, eppure più citate, della Bibbia.

Se vuoi avere le risposte alle domande che non ti danno pace, se vuoi sapere perché sei nato e qual’ è lo scopo di questo immenso universo in cui vivi, significa una cosa sola: che non ti fermerai finché non arriverai alla radice del mistero che è la tua anima. E se le cose stanno così, allora è tutta un’altra storia, vuol dire che hai già iniziato a salire la scala spirituale.

Dobbiamo innalzarci al di sopra dell’ego ed iniziare il nostro viaggio verso il Creatore. Questo è il messaggio di tutti i libri scritti dai Kabbalisti. E nel momento in cui ci eleveremo al di sopra del nostro ego, tutto cambierà. Il processo della lettura è già di per sé un aiuto ma se lo incominci con il desiderio di cambiare, di essere come la Luce, di purificarti dall’ego, la Luce ti influenzerà in una misura ancora maggiore. Ed è proprio questa influenza della Luce che distingue i lavori dei Kabbalisti da tutti gli altri lavori del nostro mondo.

L’uomo ha un’enorme responsabilità su quello che succede nel mondo. Poiché ancora non lo capisce – e conduce una vita animata da desideri animaleschi – non lo si può proprio biasimare. Quando arriverà questa presa di coscienza, però, incomincerà il vero lavoro per il quale è stato creato.

Finalmente comprenderemo un’altra verità universale: il Creatore ci ha creati a Sua immagine e somiglianza e non abbiamo mai lasciato questo stato.

Siamo stati creati dal Creatore con il solo scopo di raggiungere il Mondo Superiore e di assumere il controllo sul nostro destino.

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Insieme amplificano il voltaggio di dazione

Dr. Michael LaitmanDomanda: risulta che nulla esiste oltre che la realtà spirituale?

Risposta: Certo. Questa è la stessa realtà in cui ci troviamo, e cominciamo a vedere come funziona il potere superiore dentro di essa. Ci sono solo due forze: la forza del desiderio e la forza superiore che la riveste.

Queste forze stanno diventando ancora più evidenti come si vede che sono le uniche forze che lavorano all’interno della realtà, che non ha nessuna sostanza, e viene anche chiamata energia. I fisici dicono che il mondo è un campo di forze e la materia non esiste.

Gli studi mostrano che c’è energia e potere dentro la materia. Allora la materia non ha un significato, eppure esiste. Solo dopo che tutti gli abitanti di questo mondo si sono connessi alla rete e rivelano di agire in un campo di accoglienza e la forza di dazione, tutta la materia svanirà e scomparirà da questo mondo, che si chiama “immaginario.” Tuttavia, succederà solo nel futuro, con il termine generale della correzione.

Domanda: Da dove ottiene il suo potere una persona per connettere tutto insieme e vedere la realtà vera?

Risposta: Non si può fare niente da solo. Non puoi cambiare la tua percezione, abituarti all’immagine giusta né studiarla. Questo è possibile solo se ti trovi nell’ambiente appropriato che sta lavorando verso di essa, e nel quale ogni individuo, insieme con tutti gli altri , capisce che devono costruire la rete appropriata di connessione per scoprire la Luce superiore.

Dobbiamo per tutto il tempo, lavorare tra di noi per trasformarci in un Kli unico, in un sistema unico e svilupparci costantemente, aggiungendovi più interazioni. La Luce di conseguenza, sarà rivelata dentro il Kli e attraverso salite e discese, che diventeranno anche più sincronizzate insieme. Cominciamo a sentirci interconnessi e ad avere più influenza a vicenda.

Ognuno vedrà quanto il suo carattere, la sua anima, il suo potenziale interiore, si sistema verso tutti gli altri, mentre alcuni di loro salgano e alcuni discendono. Anche se attraverso tutti, noi avanziamo insieme e attraversiamo salite e discese, ognuno agisce secondo il suo carattere, come gli elementi vari agiscono all’interno di un unico sistema elettrico. Uno è una resistenza, un altro è un condensatore, e il terzo è una bobina.

Ognuno attraversa una salita, ma la salita in un condensatore e in una bobina è completamente diversa, in un condensatore viene espressa in cambi di potenziale e in una bobina questa viene espressa in un campo elettrico. La salita è espressa in una forma diversa a secondo della radice dell’anima, e in principio, tutti passano attraverso la stessa situazione.

E poiché ci sono tante differenze fra noi, potrebbe essere che ci sia una salita incessante senza discese riguardo a tutti gli altri, ma è considerata una salita riguardo a se stesso. Ciascuno potrebbe essere in una salita o discesa per quanto riguarda tutti gli altri, ma è considerato essere in una salita riguardo se stesso. Una carica elettrica si sposta continuamente da un luogo all’altro, ma ogni cambiamento è per il miglioramento della salita, costantemente alzando il voltaggio dentro il sistema e alzandolo gradualmente.

In questo momento, non c’è una connessione fra noi, e a causa di questa mancanza di connessione, ognuno di noi sale e scende. Però se ci connettiamo, allora non abbiamo più tali discese. Come scritto, … e i figli d’Israele hanno sospirato per il lavoro. … (Esodo 2:23). Questo non era buio per mancanza di connessione, ma la causa di mancanza di dazione. Però questo era in realtà una salita, da ciascuno in collegamento con gli altri, ognuno ha preso il lavoro dell’altro su di sé. Un meno in un posto viene compensato da un più in un altro posto, e viceversa. Allora tutti sono in salita. Tuttavia, se siamo connessi, non ci sono più discese, solo salite!

Poiché si è connessi con gli altri elementi dentro un sistema, è come se si sta trasformando la corrente alternata in corrente continua. L’unica cosa che manca è la connessione. Non stiamo lavorando su questo abbastanza.
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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 20.04.2014, Scritti di Rabash

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Il mito del comunismo automatizzato

Dr. Michael LaitmanNelle notizie (da The Guardian): “In un momento in cui i robot affollano le linee di fabbrica, gli algoritmi pilotano le auto e schermi intelligenti sorvegliano le uscite dei corridoi, l’automazione è diventata il nuovo spettro. I robot, dicono, stanno arrivando a prendere il nostro lavoro. […]

“Situato all’estremità sinistra futurista dello spettro politico, il comunismo di lusso completamente automatizzato (FALC) mira ad abbracciare l’automazione per la sua completa estensione.

“‘C’è una tendenza nel capitalismo ad automatizzare il lavoro, per cambiare le cose in precedenza fatte dagli esseri umani in funzioni automatizzate,’ dice Aaron Bastani, co-fondatore di Media Novara. ‘Nel riconoscimento di ciò, l’unica domanda utopica potrebbe essere quella per la completa automazione di tutto e la proprietà comune di ciò che è automatizzato.’

“Bastani e alcuni colleghi comunisti di lusso ritengono che questo periodo di rapidi cambiamenti è l’occasione per realizzare una società post-lavoro, dove le macchine possono fare il lavoro pesante non a scopo di lucro, ma per la gente.

“‘L’esigenza sarebbe di una settimana da 10 o 12 ore di lavoro, un salario sociale garantito, alloggio universalmente garantito, l’istruzione, sanità e così via,’ dicono loro. ‘Potrebbe esserci qualche lavoro che ancora dovrà essere fatto da esseri umani, come il controllo di qualità, ma sarebbe minimo.’ L’umanità potrebbe avere il suo prato cibernetico, teso da macchine con amorevole grazia.[…]

“L’ideologia nasce da una matassa di tendenze ben osservate. In generale, il tasso di progresso tecnologico e la produttività del lavoro è in aumento, ma i salari ristagnano e le fabbriche stanno perdendo i posti di lavoro. Recenti ricerche indicano che il 35% dei posti di lavoro nel Regno Unito sono ‘a rischio’ di essere automatizzati. “

Il mio commento: Tutto sarebbe buono e anche meraviglioso se anche noi fossimo stati dei robot e non esseri umani, non creati da ferro e silicio, ma da egoismo. E questo è ciò che non ci permetterà di godere la vita. Vediamo che in tutto ciò che facciamo: tutto ciò che viene fatto con buone intenzioni si trasforma in male per noi. E’ detto, “Io ho creato l’egoismo e ho dato la Torà al fine di correggerlo “.

Cioè, solo correggendo la nostra natura, saremo in grado di raggiungere un buono stato. E ciò dovrebbe coincidere con il piano della nostra creazione. Lo scopo della Torà, come è scritto, è “Ama il prossimo tuo come te stesso”; è il comandamento principale della Torà. Quindi, nessun robot sarà in grado di rendere la nostra vita più facile; noi lo distruggiamo ogni giorno con la nostra mancanza di volontà di rispettare questa condizione principale della nostra creazione.

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Colui che ci è vicino è importante

Baal HaSulam, “Un Comandamento”: …per il più piccolo dei profeti è possibile avere ancor più successo nella sua profezia del profeta più grande – in riferimento alla suddetta velocità – poiché egli si basa sulle rivelazioni di profeti precedenti, che gli hanno aperto la strada. Ovviamente, questo dipende anche dallo sviluppo dei suoi ascoltatori, dato che le parole chiare e concise richiedono una generazione più sviluppata affinché lo possano capire. E se queste due aggiunte si uniscono ad un piccolo livello, egli può riuscire molto più di un grande.

La cosa principale è che la generazione sia in grado di accettare il nostro messaggio. Qui il tempo fa la sua parte, fino a quando arriva il tempo di agire, e poi proprio il piccolo può diventare un mediatore, trasportando giù l’idea spirituale.

Dopo tutto, un grande, nella sua perfezione, è come il signore che prende le decisioni al livello più alto e non è accondiscendente verso i dettagli “locali”. Tra lui e una persona media si trovano molti agenti, eppure questa persona ha bisogno di un aiuto specifico per la sua vita di tutti i giorni.

Ecco perché, in un certo senso, il piccolo è più vicino alla gente rispetto al grande. La ragione è che lui può parlare più semplicemente e condurli ai gradi di raggiungimento, spiegando il loro lavoro nel dettaglio.

Il grande è lontano dalle masse. Baal HaSulam scrive ne “La Profezia di Baal HaSulam“, che egli chiese di abbassare se stesso, in modo da essere in grado di spiegare alla gente. Per questo, scese ad un livello più basso e quindi passò il metodo verso il basso.

D’altra parte, ai massimi livelli non avrebbe potuto scrivere per noi. La realizzazione, in tal caso, non può essere espressa per iscritto, in una lingua comprensibile. È disponibile solo sotto forma di caratteri della Gematria o con le parole che scrisse nei suoi quaderni, parole che non esistono nel nostro mondo. Dopo tutto, le forze e le leggi, che regolano le combinazioni delle lettere alla fonte sotto la Parsà di Binà non funzionano nei livelli più alti, e quindi, è necessario scendere al di sotto di Chazeh del Partzuf AVI e procedere lì verso nuovi Zivugim.

Tuttavia, in ogni caso, non si tratta di persone ma di gradi e, naturalmente, sia il piccolo che il grande, scendendo ad un livello inferiore, possono portarci, in questa fase del percorso, molto più bene – in ogni caso.

Quindi, per noi, chi ci è vicino è importante, e non colui che è lontano. Se oggi, incontrassimo Baal HaSulam o qualcuno dai nostri antenati – se, teoricamente, potessimo entrare in contatto con l’anima, che è separata da noi diciamo da un centinaio di gradi – non avremmo potuto fare nulla. Non avremmo semplicemente nulla da chiedere.

La nostra generazione ha bisogno di connessione con un Kabbalista in una serie di salite, discese, e ogni sorta di stati da cui veniamo pervasi dai desideri dell’ambiente. Anche le nostre domande sorgono dal nostro studio. Se lui, infatti, non ci avesse insegnato, non avremmo avuto quasi nulla da chiedere, così come il resto del mondo…

Si scopre che colui che ci è vicino, è importante.
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Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 29.09.2013, Scritti di Baal HaSulam

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Nel mondo quantistico il futuro influenza il passato

Dr. Michael LaitmanNotizie di stampa (Hi-news.ru): “Un nuovo studio dice che adesso noi conosciamo tutto sulle particelle quantistiche, ma non le possiamo misurare con precisione. Nel complesso possiamo calcolare la probabilità statistica dei possibili risultati. Questo fatto non è un calcolo-non accurato in se stesso, ma la registrazione di un fenomeno naturale.

“Non solo non conosciamo lo stato delle particelle quantistiche, ma fino a quando non le misuriamo, sono del tutto indefinite e non chiare. Il diretto processo di misurazione costringe le particelle a cambiare approssimativamente il loro stato.

“Non tanto tempo fa, gli scienziati studiavano le qualità delle particelle solo attraverso degli esperimenti teorici, mentre una diretta osservazione ha forzato i soggetti studiati a nascondere le loro qualità quantistiche.

“Negli anni ’80 gli scienziati hanno predisposto degli strumenti speciali che misurano con molto attenzione questi sistemi sensibili, senza portarli a collassare. Gli strumenti hanno permesso agli scienziati di prevedere lo stato futuro con un’approssimazione vicina quasi al 90%, il che significa che sono riusciti a realizzare il processo in nove casi su dieci.

“La teoria quantistica suggerisce che nel mondo quantistico, il tempo cambia in due direzioni mentre secondo la fisica classica, proprio come nel mondo classico, tutto scorre solamente in una direzione. Il risultato dell’esperimento ha stabilito la simmetria del tempo.

“Le informazioni che sono state raccolte indicano che lo stato quantistico del sistema mette insieme le informazioni del passato e del futuro. L’illustrazione grafica del tempo nel mondo quantistico dovrebbe essere indicata con una freccia con due teste”

Il mio commento: E’ strabiliante come tutte le qualità tipiche della natura quantistica siano state descritte dalla saggezza della Kabbalah 5776 anni fa dal primo Kabbalista che scoprì il mondo dell’al di là, che si trova al di là del mondo fisico ed egoistico. Adamo (il primo uomo) ne scrisse nel suo libro L’Angelo Raziel (La forza nascosta), che si riferisce alla forza generale di connessione, che consiste nell’amore e nella dazione.
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Il ruolo delle religioni nel processo di correzione

Domanda: Il Corano dice: “L’Onnipotente non ha bisogno di aiutanti”. Perché invece la Kabbalah insegna che dobbiamo diventare i soci e assistenti del Creatore?

Risposta: Le religioni si originano dalla linea destra, sinistra e mediana. L’islam deriva dalla linea destra relativa al Creatore; il cristianesimo viene dalla linea sinistra; invece il giudaismo ha origine dalla linea mediana. E’ per questo che il calendario musulmano è basato sul movimento della luna, il calendario cristiano è basato sul ciclo solare, e il calendario giudaico è basato su entrambi, è costruito secondo la linea mediana.

E’ vero che il Corano dice: “Il Signore non ha bisogno di aiutanti”. E’ perché la partecipazione umana è impossibile nella linea destra e sinistra contemporaneamente. La gente inizia a prendere parte solo quando la linea centrale è costruita fuori dalla destra e dalle linnee di sinistra. Così, saliamo per diventare soci con il Creatore, diventando simili a Lui.

E’ per questo che la Kabbalah parla dell’associazione fra un uomo e il Creatore. Non è pratica usuale in giudaismo, come è emerso dopo la distruzione del Tempio e la gente di Israele cadeva dal proprio livello spirituale. Oggi, dopo duemila anni di esilio, cominciamo la correzione della devastazione che è avvenuta dopo il collasso del Primo e Secondo Tempio. Dobbiamo stabilire una linea mediana dentro di noi, cioè, dobbiamo superare il nostro ego.

Le religioni sono costruite in un modo che non richiedono alle persone di sbarazzarsi del proprio ego. Al contrario, le religioni usano l’ego per attirarci, coinvolgerci, calmaci, e promettono una vita tranquilla, salute, successo, e benessere. Le religioni sono una struttura associata con esilio: sono totalmente adatte per l’esilio. Noi non rifiutiamo questo fenomeno a tutti!

Tuttavia, ora viviamo in un’era in cui la gente di tutte le fedi inizia a passare sopra le proprie religioni e si sforza di raggiungere il Creatore. Da un lato, non hanno altra scelta, perché le loro vite sono proprio imprevedibili! Il nostro desiderio interno avanza e richiede di conoscere e rivelare il Signore. In ognuno di noi c’è una scintilla: nei figli di Israele, la scintilla è una conseguenza del passo spirituale precedente; nelle nazioni del mondo, è il risultato di una penetrazione reciproca con i figli di Israele durante il periodo di esilio.

E’ per questo che molte persone iniziano a risvegliarsi. Quando si è pronti per raggiungere il Creatore, non si ha bisogno di religione, ma si deve studiare la Kabbalah, in quanto la Kabbalah è la saggezza della rivelazione del Creatore alla creazione in questo mondo materiale. Questa è la differenza fra tutte le religioni (la linea destra, sinistra e mediana) e la religione ”autentica” (Kabbalah) come fu definita da Baal HaSulam nei suoi scritti. Nel suo articolo “L’essenza della religione ed il suo Scopo Baal HuSulam scrive che c’è soltanto una religione autentica: la saggezza della Kabbalah che ci porta al raggiungimento del Creatore ottenendo le Sue proprietà.

Tutte le altre religioni erano attive durante l’esilio. Il loro scopo era di portarci al nostro tempo in modo che d’ora in poi cominciassimo il processo di auto-correzione. Durante l’esilio, lo scopo della religione era di educare la gente, supportarla in modo civile, e fornire loro sapienza, moralità, ed etica. La religione ha adempiuto il proprio ruolo. Ha agito all’interno dell’umanità, permettendoci così di avanzare. Le religioni servono gli interessi umani.

Tuttavia, oggi il loro ruolo scade, questo fenomeno è ovvio in tutte le religioni. Presto, saremo testimoni della trasformazione enorme, dell’aumento della resistenza e di grandi lotte. L’epoca della correzione è stata lanciata. Nulla può fermarla. Il mondo sta degradando giorno dopo giorno, come una carretta rotolante in discesa ad una velocità tremenda. E così oggigiorno tutte le religioni si dovranno regolare e adeguarsi alla saggezza della Kabbalah. Speriamo che accadrà in modo civile, mite, e che le religioni finiranno per accettare eventualmente il loro nuovo ruolo e posto.

Le religioni sono importanti per la nostra auto-correzione purché comincino a implementare il principio di “amare il nostro prossimo come noi stessi”. Tutte loro hanno questo principio “su carta”. Loro devono soltanto cominciare ad attuare in pratica questa dottrina funzionale; non c’è nulla di più che possiamo aspettarci da loro. In seguito, esse rivedranno se stesse e verranno a supportare la saggezza della Kabbalah, dando così la possibilità di correggere tutti senza eccezione.
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Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 23.01.2014, Scritti di Baal HaSulam

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Opinione (Francis Fukuyama, politologo americano, economista politico e autore): “Molte istituzioni politiche degli Stati Uniti stanno decadendo. Questo non è paragonabile al fenomeno di declino più ampio della società o civiltà, che è diventato un argomento molto politicizzato nei discorsi che riguardano l’America. Questo è il risultato della rigidità intellettuale e del potere crescente di attori politici radicati che impediscono la riforma e il riequilibrio. […]

“La riforma istituzionale è, tuttavia, una cosa estremamente difficile da realizzare, e non vi è alcuna garanzia che essa possa essere realizzata senza gravi problemi di ordine politico. Quindi, mentre il degrado non è lo stesso del declino, nemmeno le due discussioni sono indipendenti. […]

“La gente comune sente che il loro governo apparentemente democratico non rispecchia più i loro interessi, ma invece rispecchia quelle di una varietà di élite in penombra.[…]

“Gli americani ordinari esprimono un diffuso disprezzo per l’impatto dei gruppi di interesse e del denaro nel Congresso. La percezione che il processo democratico è stato danneggiato o dirottato non è una preoccupazione esclusiva di entrambe le estremità dello spettro politico. Entrambi sia i Repubblicani del Tea Party di destra che i democratici liberali di sinistra credono che i gruppi di interesse le cui opinioni capitano non giovano e esercitando un indebita influenza politica alleggerendo i propri nidi. Ne risulta quindi che entrambe le posizioni sono corrette. Di conseguenza, la fiducia nel Congresso è scesa a livelli storicamente molto bassi, ora apertamente sopra i singoli numeri.”

Il mio commento: Ci sarà una piena integrazione delle élite e quelli al potere che manterrà lo stato e il controllo sulle persone se lo riterranno necessario, a patto che le persone glielo consentano. Le classi inferiori saranno interessati all’educazione integrale per la trasformazione della società. Forse, questo passerà verso l’alto, allo stesso modo come le religioni hanno colto l’elite attraverso gli schiavi e le masse. Altrimenti ci sarà una minaccia di guerra civile o mondiale. In ogni caso, o il metodo di formazione circolare o la sofferenza.
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