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Il Faraone buono e maligno

Dr. Michael LaitmanDomanda: Che cosa è il Faraone buono che hanno ricevuto gli ebrei?

Risposta: Dobbiamo esaminare questo concetto in relazione ad una persona.

Noi crediamo che l’ego ci porti avanti: civiltà, espansione, e la crescita. “Voliamo verso le stelle, otteniamo e conosciamo tutto, scopriamo! Noi, noi, noi!” Questo è l’egoismo buono, sano. È essenziale poiché altrimenti non potremmo svilupparci.

Se non siamo pazienti con un bambino, per esempio, e lo limitiamo continuamente, egli non si può sviluppare. Tuttavia costantemente dobbiamo permettergli di svilupparsi, anche egoisticamente, non importa come, e quando lui raggiunge una certa età, diciamo 13 anni, cominciamo ad insegnargli come limitare se stesso.

Non dimentichiamo che fino a quest’età una persona è immersa solo nella sua inclinazione del male, e dall’età di 13 anni in avanti, il buono può apparire sotto l’influenza dell’educazione. L’età di 13 anni è un termine relativo. Baal HaSulam parla di questo nella “Introduzione al libro dello Zohar.”

Ricordo che mio figlio che studiava in una scuola religiosa diceva: “Che cosa vuoi da me? Ho solo 9 anni, aspetta finché ne ho 13.”

Questo si chiama i sette anni di sazietà quando la nazione è soddisfatta con tutto. Proviamo a unirci e in un primo momento tutto va bene. L’ego ha pazienza con noi e ci dice: “ Cooperare, tutto è buono, tutto è giusto.” Poi dispute e conflitti cominciano a uscire tra noi.

Questo sta succedendo anche con le persone che sono innamorate, quando cominciano a vivere insieme, o nei rapporti internazionali: “Ora lavoriamo insieme e facciamo certe cose e otteniamo qualcosa! Noi, noi, noi!” Tutto è buono, tutto è meraviglioso, e all’ improvviso qualcosa di negativo filtra dall’interno. Non importa che cosa facciamo, alla fine apparirà un ostacolo; il Faraone maligno sorgerà.

Quando si comincia qualcosa si deve sapere che se si eseguono azioni che non portano, con l’aiuto dell’amore e della connessione reciproca usando il metodo della saggezza della Kabbalah, a bilanciare fra il bene e il male, il male, che sembra essere più attraente e affascinante in un primo momento, più tardi ti uccide. L’angelo della morte attrae e ti attira, ti dà una goccia di veleno e sei morto.

Questo è il motivo per cui si deve cercare il punto di equilibrio fra le forze del bene e del male, ovunque, e in ogni azione.
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Da Kab.TV “Una discussione di Pesach” 18.03.2015

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Una guida alla saggezza nascosta della Kabbalah

Una guida alla saggezza nascosta della KabbalahPer molti secoli la Kabbalah è stato un argomento “proibito”.

Rav Yehuda Ashlag, il Gaon di Vilna (GRA) e molti altri importanti Kabbalisti hanno sentenziato che la fine del ventesimo secolo segna un fondamentale cambiamento nella storia della Kabbalah. Oggi è aperta a tutti. Noi, l’umanità del ventunesimo secolo, siamo pronti a vedere la Kabbalah per cosa è in realtà: un metodo scientifico, empirico e sperimentato per conseguire la spiritualità mentre viviamo in questo mondo. Non abbiamo bisogno di cercare qualcosa al di fuori di noi, ma dobbiamo coltivare una percezione che esiste già dentro di noi e che giace dormiente.

La Kabbalah è un viaggio di scoperte che avvengono dentro di noi e che si ripercuotono a tutti i livelli della vita: le nostre relazioni con la famiglia, gli amici e i colleghi di lavoro.

La sola cosa necessaria per imbarcarsi in questo viaggio spirituale è il desiderio di fare ciò. L’evoluzione nei gradi spirituali deve essere volontaria e cosciente.

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Una pace difficile che strapperà l’economia globale a pezzi

Dr. Michael LaitmanOpinione (Mark Leonard, direttore, consiglio europeo sulle relazioni con l’estero): “Nel 1914, l’ordine dell’economia mondiale è crollato perché le sue più potenti nazioni sono andate in guerra. Un secolo più tardi, le grandi potenze sono contrarie allo spargimento di sangue – e perversamente, dicono che potrebbe essere l’innesco per un disfacimento dell’economia globale.

“I governanti una volta mandavano la cavalleria quando volevano ridisegnare la mappa. Adesso, il campo di battaglia principale è economico. In tanti teatri, le sanzioni hanno preso il posto di attacchi militari. Regimi commerciali concorrenti diventano quasi importanti come le alleanze militari. Lo storico americano Edward Luttwak chiama questo una gara di geoeconomia, definita dalla ‘grammatica di commercio ma la logica di guerra.’

“I negoziati commerciali sono diventati anche un’arma economica. Con il dissolversi della speranza per un accordo globale, un labirinto di negoziati commerciali bilaterali e regionali è in atto. Però piuttosto che collegare i mondi in un sistema unico, i giocatori regionali forti stanno provando a creare mercati recintati con un accesso di favore per le proprie aziende a scapito degli stati più deboli.

“Una volta una teoria ottimistica ha dichiarato che le multinazionali farebbero nazioni un tempo ostili più dipendenti l’una dall’altra, e che questo le renderebbe una forza di pace. I governi, hanno avuto un interesse illuminato a garantire regole aperte, prevedibili che permetterebbero alle aziende di prosperare, senza impedimenti da confini politici.

“Però salendo fra i poteri maggiori delle tensioni stanno trasformando questi cavalieri del mondo aziendale a volte in pedine. Le istituzioni multilaterali che avrebbero dovuto essere sorveglianti benigni di una nuova era di cooperazione win-win [vincita di entrambi] stanno diventando un campo di battaglia per la competizione geopolitica.”

Il mio commento: Non può essere altrimenti poiché il mondo si sta sviluppando attraverso lo sviluppo dell’egoismo, così il male sta spingendo il mondo avanti. Così, essere ottimisti significa non conoscere la base per lo sviluppo del mondo. È scritto, “Ho creato l’egoismo e ho creato la Torà per la sua correzione,” e senza la sapienza della correzione dell’egoismo dalla forza opposta, abbiamo solo una forza negativa nel mondo, che lo controlla e lo spinge verso la distruzione.

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