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New Life n.1033 – Superare le difficoltà nelle relazioni


New Life n.1033 – Superare le difficoltà nelle relazioni
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Tal Mandelbaum ben Moshe

Riepilogo

Per superare le difficoltà nelle relazioni dobbiamo provare ad accettarci reciprocamente, invece di criticare, voler dominare e cercare di cambiare il nostro partner in base ai nostri desideri. L’amore nasce fra due persone che si comportano secondo il principio “L’amore copre tutti i crimini” (Proverbi 10:12). Questo significa che quando qualcosa non mi dà piacere, la copro con l’amore, come se il mio partner fosse parte di me; in pratica è la stessa cosa che facciamo con i nostri figli. Solo quando ammettiamo di avere una natura egoistica, possiamo costruire un ambiente amorevole di connessione e persino raggiungere un potere superiore.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1033 – Superare le difficoltà nelle relazioni”, 10/07/2018

L’educazione nella saggezza della Kabbalah

Domanda: Molte volte l’ho sentita parlare della necessità di un’educazione adeguata, cos’è l’educazione secondo la saggezza della Kabbalah? L’egoismo può essere educato oppure abbiamo bisogno di un nuovo egoismo, adeguatamente educato?

Risposta: Un’educazione kabbalistica è istruzione per mezzo della Luce Superiore. L’educazione kabbalistica si realizza quando io, assieme ai miei amici, con l’aiuto di diverse azioni descritte nella metodologia kabbalistica, attraggo la Luce Superiore. La Luce Superiore ci influenza e ci porta ad uno stato di unione nel quale il Creatore si rivela e dove tutti noi diventiamo un tutt’uno. Questo è lo stato che dobbiamo raggiungere.

Si suppone che l’istruzione kabbalistica ci unisca sotto l’influenza della Luce Superiore, rivelando così la Luce, ma a patto che la nostra connessione e la nostra dazione reciproca assomiglino alle sue qualità. In seguito, nell’unione fra noi e la Luce, riveleremo la sua origine, il Creatore.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa 29/04/2018

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New Life n.1032 – L’armonia nelle relazioni di coppia


New Life n.1032 – L’armonia nelle relazioni di coppia
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Tal Mandelbaum ben Moshe

Riepilogo

Molte famiglie non vivono in armonia e serenità perché non ci è stato insegnato a comunicare correttamente fra noi. Le difficoltà nel sistema di relazione derivano dal nostro essere egoisti; ognuno vuole controllare tutto ed è critico verso gli altri.

L’ego si sviluppa continuamente, le differenze tra noi crescono e si moltiplicano e non sappiamo come comunicare al di là del nostro egoismo. Abbiamo bisogno di imparare cos’è la natura umana e come costruire una buona relazione reciproca nonostante l’ego. Non vale la pena parlare di ciò che non amo del mio partner perché devo raggiungere una situazione in cui amo tutto di lui o di lei. Ogni partner deve imparare a vedere solo le caratteristiche positive dell’altro e accettarlo completamente, così com’è. Dobbiamo imparare come comunicare al di sopra delle nostre differenze e sentire ciò che l’altro pensa e desidera, senza parole.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1032 – L’armonia nelle relazioni di coppia”, 10/07/2018

La perfezione

Domanda da Facebook: Che cos’è la perfezione?

Risposta: La perfezione è l’armonia assoluta tra le creature e il Creatore, allorché essi si completano reciprocamente in modo tale che non resti alcuna imperfezione fra di loro.

La perfezione è il Creatore. Ma non si tratta di Lui singolarmente; piuttosto si tratta di come noi Lo definiamo nelle nostre sensazioni.

Domanda: Qual è la persona perfetta?

Risposta: La persona perfetta è quella che è del tutto simile al Creatore. Il Creatore è la perfezione assoluta in natura.

La perfezione è lo stato generale di tutto l’universo, che è in connessione assoluta in tutte le sue manifestazioni. La fonte della perfezione che noi conseguiamo si chiama Creatore.

Domanda: Significa che nel nostro mondo non vi è perfezione?

Risposta: Ovviamente no! Nel nostro mondo tutto è opposto alla perfezione perché ciascuno agisce a scapito degli altri. Il nostro mondo è il più basso, il peggiore dei mondi. Dobbiamo solo elevarci al di sopra di esso. Non vi è nulla di peggio del nostro mondo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Le notizie con Michael Laitman”, 17/04/2018

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New Life n.1031 – L’unicità della lingua ebraica


New Life n.1031 – L’unicità della lingua ebraica
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo

La lingua ebraica è stata sviluppata con lo scopo di registrare gli stati spirituali ed è la formula che rappresenta la nostra connessione con gli altri e, attraverso di essa, al Creatore. Il numero delle lettere, la loro forma e la connessione tra le lettere e le parole sono stati determinati secondo leggi spirituali. Le lettere sono Kelim (vasi) e sono divise in cinque gruppi corrispondenti ai cinque tipi di Luce che li riempiono. Quando i Kelim vengono riempiti dalla Luce, si realizza l’interiorità del linguaggio superiore e viene rivelata la presenza del Creatore.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1031 – L’unicità della lingua ebraica”, 5/07/2018

Lo sport del calcio nel 2018

Considerazione: Il calcio è la religione dell’umanità. I ragazzi corrono ed inseguono la palla in Iran, Israele, Francia, Turchia e Germania. C’è un certo tipo di unione intorno al calcio.

Il mio commento: La gente ne ha bisogno. Meglio il calcio della guerra.

Sono favorevole al fatto che le persone giochino invece di impegnarsi in guerre e litigi. Ma dovremmo aggiungere a questo un rapporto differente, dovremmo rendere questo gioco privo di egoismo così che le persone inizieranno a comunicare, poiché nel calcio c’è ancora troppo spirito competitivo.

Credo che se i giocatori stessi, dopo la rispettiva sconfitta o vittoria, organizzassero tutti insieme una gustosa cena festosa, in un simbolico abbraccio, questo sarebbe un buon esempio di come il mondo dovrebbe svilupparsi.

Come a voler dire che l’amicizia vince sempre. Spero che in qualche modo, un giorno, ci arriveremo, e poi la gente vedrà che ci sono le basi per arrivare al bene in tutti gli sport.

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Dalla trasmissione di KabTV “Le notizie con Michael Laitman”, 26/06/2018

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New Life n.1030 – Il linguaggio umano

New Life n.1030 – Il linguaggio umano
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo

Il linguaggio è ciò che ci connette fra noi; dobbiamo comunicare fra noi sino a diventare un tutt’uno, così che ci sarà un linguaggio interiore tra di noi, allora i nostri desideri comunicheranno fra loro e riceveremo l’abbondanza dall’alto. Quando apriremo i nostri cuori e ci connetteremo gli uni con gli altri ad un livello più profondo, saremo in grado di sentire i nostri desideri e pensieri. Costruiremo una nuova anima corretta che somiglierà al Creatore e Lo raggiungerà.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1030 – Il linguaggio umano”, 5/07/2018

Dal Times of Israel: “Un’analisi sull’antisemitismo in America dopo la 2° commemorazione dei fatti di Charlottesville”

Il Times of Israel ha pubblicato il mio nuovo articolo “Un’analisi sull’antisemitismo in America dopo la 2° commemorazione dei fatti di Charlottesville

Cerchiamo di essere realistici. Le entità del razzismo e dell’antisemitismo in America non possono essere misurate dalla scarsa partecipazione al recente raduno “Unite the Right II”, la commemorazione per i diritti della supremazia bianca, avvenuta ad un anno dalle violente proteste di Charlottesville, in Virginia, che avevano portato ad una scia di morte e violenza. Poche persone potrebbero aver partecipato questa volta, ma le statistiche mostrano che la miccia dell’odio è appena stata riaccesa.

Alla manifestazione dello scorso anno, centinaia di nazionalisti bianchi avevano brandito le torce cantando “Gli Ebrei non ci sostituiranno”, ma era solo la punta dell’iceberg. Secondo la “Lega Anti-Diffamazione”, nel 2017 e nel 2018, negli Stati Uniti ci sono stati 3.023 casi di estremismo o antisemitismo.

Se guardiamo un po’ più in profondità vedremo che questa lotta trascende l’affiliazione politica e il colore della pelle. Al centro del sentimento di odio viscerale c’è un gruppo di persone molto specifico, ovvero gli Ebrei. Lo storico della University of Chicago, David Nirenberg, afferma che questo fenomeno “Non deve essere visto come un vecchio armadio relegato in un angolo dei vasti edifici del pensiero occidentale. Si tratta piuttosto di uno dei materiali principali con i quali è stato costruito quell’edificio”.

L’odio nei confronti degli Ebrei non ha bisogno di spiegazioni. Risiede nel subconscio collettivo delle nazioni del mondo. Come ha scritto il kabbalista Yehuda Ashlag nel suo saggio “Gli scritti dell’ultima generazione”: “È un dato di fatto che Israele sia odiato da tutte le nazioni per motivi religiosi, razziali, capitalistici, comunisti o cosmopoliti, ecc. Questo avviene perché l’odio ha la meglio su tutte le altre ragioni, ma ognuna di esse riesce a porre fine solo al proprio odio e in base alle proprie caratteristiche psicologiche”.

Un’analisi approfondita delle sfide affrontate dagli ebrei richiede una visione ingrandita della questione nel contesto dello sviluppo dell’umanità. La saggezza della Kabbalah spiega che le pietre miliari vennero poste per la prima volta nella metà del 1900, periodo che rappresenta un punto di svolta per l’umanità, quando terminò il suo sviluppo egoistico e passò a un’esistenza interdipendente e interconnessa.

Questa nuova realtà si manifesta a tutti i livelli dell’attività umana: economia, tecnologia, commercio e comunicazione. Per svilupparsi ulteriormente e armoniosamente è necessario un nuovo atteggiamento verso una connessione umana positiva, che corrisponda al livello di interdipendenza che vediamo raggiunto attraverso tali sistemi.

A poco a poco, persone di ogni ceto sociale, razza, religione, credo e nazionalità devono acquisire le capacità per integrarsi positivamente in una società interdipendente, cioè creare un’atmosfera di sostegno, incoraggiamento e amicizia al di sopra delle tendenze separatistiche. Torniamo all’antica Babilonia, durante il periodo di Abrahamo il Patriarca, quando il popolo ebraico ricevette il metodo per la connessione che dava ad ogni essere umano gli strumenti per unirsi agli altri, al di sopra delle differenze. Il popolo ebraico fu il primo a riceverlo ed era obbligato a trasmetterlo al mondo diventando “Una luce per le nazioni”.

Questo speciale metodo di connessione è la saggezza della Kabbalah. Essa ci insegna come superare il nostro ego, la potente forza che ci fa a pezzi. Usando la tabella di marcia della Kabbalah, creiamo un campo magnetico positivo, una forza altruistica per bilanciare la nostra inclinazione e le nostre azioni egoistiche.

Pertanto, non appena gli Ebrei creeranno un modello di società basato sulla solidarietà e sulla comprensione reciproca, saliranno alla stessa frequenza di connessione e amore che sta alla base della natura. Si armonizzeranno con la forza positiva, il potere supremo che poi permeerà la realtà.

Così i rapporti corrotti fra le persone, noti come Nazismo, razzismo e odio di ogni tipo, si trasformeranno in una coesistenza equilibrata per tutta l’umanità.

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New Life n.71 – Il denaro e la mente ebraica – 1° Parte

New Life n.71 – Il denaro e la mente ebraica – 1° Parte
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo:

La prosperità di Israele deriva da un tesoro spirituale piuttosto che da pozzi petroliferi o riserve di gas. Il commercio è basato sulla connessione. Ogni ebreo è un commerciante perché la caratteristica ebraica è connettersi. I padri fondatori della nazione ebraica erano persone con un’inclinazione spirituale a connettere le persone, proprio come Abrahamo. Il potere spirituale che la nazione aveva in passato generò saggezza e abilità speciali. Gli ebrei studiavano scienza e medicina per essere ricchi interiormente ed essenziali ovunque. I membri della nazione ebraica furono esiliati dalla terra di Israele dopo che la loro natura egoistica crebbe a tal punto che non poteva più essere incanalata verso la reciproca connessione. Al giorno d’oggi l’antisemitismo protegge gli ebrei e li porta a svolgere il loro ruolo negli affari: connettere tutte le nazioni in un’unica famiglia spirituale.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.71 – Il denaro e la mente ebraica – 1° Parte”, 10/09/2012

Trump potrebbe investire duecento milioni di dollari in Israele


Dalla mia pagina Facebook – Michael Laitman 27/08/2018

E un nuovo Re salì al potere e il suo nome era Trump. Governò su Israele con il pugno di ferro, imponendo sanzioni economiche ai suoi cittadini e soffocando il suo commercio internazionale. E le Nazioni Unite festeggiarono quando finalmente riuscirono a delegittimare Israele.
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Uno scenario così orribile sembra lontano anni luce dalla realtà di oggi. Trump è visto da molti come un avido amico di Israele, in un mondo che invece gli sta diventando sempre più ostile. Tuttavia, l’uomo che ha dichiarato Gerusalemme capitale d’Israele, che continua a proteggere la posizione di Israele nello scenario internazionale e che ama il popolo ebraico, sta certamente tenendo le redini del gioco. Ogni giorno che passa, il futuro di Israele sembra essere sempre più dipendente dal suo continuo sostegno.

Ma dietro all’immagine di simpatizzante per Israele, c’è il Trump astuto uomo d’affari. Come un buon venditore, prima ti dà l’idea di essere disposto a concederti tutto quello che vuoi, ma poi pretende in cambio il suo lauto compenso. Col suo modo stravagante di agire, Trump sta aprendo la strada (sia da parte israeliana che da parte palestinese) per un accordo di pace che potrebbe garantirgli un livello di prestigio che nessun Presidente degli Stati Uniti ha mai raggiunto prima.

Tuttavia, Trump è destinato a fallire in questo campo proprio come è successo a tutti i suoi predecessori. La pace tra Israele e i palestinesi sarà possibile solo se si baserà sulle leggi della Natura.

Secondo la saggezza della Kabbalah, la pace tra gli esseri umani, in generale, è possibile solo attraverso l’attivazione della forza vincolante intrinseca della Natura, e qualsiasi piano che non ne tenga conto fallirà.

Il popolo di Israele è l’unica nazione fondata sull’unione basata sulle leggi della Natura. Essi vissero con il sistema naturale della connessione umana per centinaia di anni fino a quando non vennero cacciati per un lungo esilio, vagarono per il mondo e persero le loro origini.

La creazione del popolo ebraico è stata il mezzo col quale la Natura ha voluto creare un mini-modello di unione tra gli esseri umani, che sarebbe poi stato esteso all’intera umanità. Pertanto, i conflitti di Israele con i suoi vicini e con il resto del mondo gradualmente si intensificheranno fino a quando il popolo di Israele non adempirà al suo ruolo naturale, che è quello di connettere le persone.

L’unico modo per raggiungere un accordo di pace praticabile e duraturo è innanzitutto quello di riportare in superficie quelle che furono le origini del popolo ebraico, altrimenti gli sforzi di Trump falliranno miseramente e cambierà gradualmente il suo atteggiamento nei confronti di Israele.

Quindi, tornando allo scenario negativo con cui abbiamo iniziato, i problemi di Israele si intensificheranno fino a diventare insopportabili, finché essi non avranno altra scelta che evocare dolorosamente il potere dell’unione dalle profondità della Natura con tutte le loro forze. E solo allora, la pace verrà in Israele e si diffonderà nel resto del mondo.

Tuttavia, uno scenario molto più ideale sarebbe quello di risvegliare l’unione in anticipo, facilmente e piacevolmente, avviando un programma educativo che aumenti la consapevolezza del ruolo unico del popolo ebraico e lo convinca a realizzarlo.

Sarebbe una mossa vincente per Trump quella di investire i duecento milioni di dollari che egli ha tagliato agli aiuti palestinesi, nell’attuazione di un processo educativo che spingerà Israele ad attivare il piano di pace intrinseco alla Natura. Questo sarebbe il miglior colpo di Trump per passare alla storia come la persona che ha portato la pace nella regione.