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Ricevere Al Fine Di Dare

Domanda: Sono una persona normale e voglio ricevere solo per me stesso. Che cosa significa “ricevere al fine di dare”?

Risposta: In effetti, una persona normale riceve solo per se stessa. Ma la saggezza della Kabbalah ci insegna che, come risultato del nostro sviluppo evolutivo, la ricezione per il proprio beneficio non può funzionare.

Oggi il mondo è in un tale stato che ricevere solo per se stessi non è più possibile perché stiamo girando in tondo, come il gatto che si morde la coda. Noi comprendiamo che, quando stiamo regredendo fino al livello della “bestia”, rubiamo a noi stessi. Non possiamo acquisire il senso della vita che si trova al di fuori dei confini della nostra esistenza fisica.

In questa vita giochiamo con tutta sorta di “giocattoli” tecnologici e alla moda, e con tutte quelle cose che la società produce per riempire la nostra esistenza, o almeno ci prova perché, in realtà, essa è completamente vuota. Se una persona dovesse calcolare la quantità di piacere che ottiene nella sua vita rispetto all’energia e alla forza impiegate, nonché alla sofferenza che ha provato per ricevere quel piacere, si renderebbe ovviamente conto che sarebbe stato meglio non inseguire quel piacere.

Dobbiamo capire che nella vita ci sono calcoli completamente diversi e che noi non siamo stati creati per vivere contro la nostra volontà. Se scopriamo il suo significato, vedremo che possiamo anche essere felici in questa vita e vivere anche infinitamente al di fuori dei suoi confini.

Il metodo per raggiungere questa felicità si chiama la saggezza della Kabbalah, la saggezza di come realizzare il vero piacere, non solo nella nostra vita terrena e fugace, finché esiste il nostro corpo, ma anche e oltre l’esistenza del corpo, nella vita eterna, che possiamo raggiungere mentre viviamo ancora in questo mondo. Questo è ciò che viene chiamato riceve al fine di dare. In questo stato, io continuo ad esistere al di fuori del mio corpo.

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Da KabTV “Le Notizie con Michael Laitman” 9/11/16

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“Perché Il Signore, Il Tuo Dio, Ti Sta Mettendo Alla Prova …”

Dalla Torah, (Deuteronomio 13:2 – 13:4): “E in effetti avvenga il segno o il portento di cui ti aveva parlato, dicendo: ‘Camminiamo dietro ad altri dèi, che non hai conosciuto, e serviamoli,’ non devi ascoltare le parole di quel profeta o il sognatore di quel sogno, perché il Signore tuo Dio ti mette alla prova per sapere se ami il signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima. Dietro al Signore tuo Dio devi camminare, e lui devi temere, e i suoi comandamenti devi osservare, e la sua voce devi ascoltare, e devi servire lui e a lui devi tenerti stretto”.

Il Creatore ha dato vita a tutto ciò che esiste in questo mondo. E lui è molto geloso. Egli ci manda continuamente ogni tipo di tentazione in modo che possiamo dimostrare che Gli siamo ancora fedeli. Inoltre, le tentazioni ci vengono mandate in modo tale da essere sicuri che stiamo facendo tutto nella maniera giusta e che non possiamo non essere d’accordo con loro.

Ad esempio, mi è stato detto, “Cosa c’è di sbagliato in te? Come puoi agire in questo modo?! Non può essere che il Creatore abbia fatto questo! Guarda, abbiamo le prove che Lui ci da! Come possiamo ascoltarti? Ci dispiace, ma noi preferiamo ascoltare noi stessi.”

E che significa questo? Non sono neanche degli estranei che mi dicono questo, ma le mie qualità interiori. A questo punto, esattamente queste qualità e forze hanno il potere e l’autorità che mi portano su una via laterale. Mi sembra che questo non sia l’egoismo ma, in apparenza, dei desideri corretti.

Le persone sapevano forse che stavano andando sulla via dell’egoismo durante la distruzione del Primo e del Secondo Tempio?! Ora noi stiamo leggendo di questo nei documenti storici, ma loro pensavano di agire nel modo corretto, che non c’era altro modo di fare, e che in questo “modo corretto” sarebbero andati sempre più vicino al Creatore! Erano su un alto livello spirituale e sono state chiamate la parte militante della società.

Dobbiamo capire che il Creatore gioca con noi sul serio, e dobbiamo cercare di ottenere in anticipo il sostegno esterno.

Ma oggi ci troviamo in una situazione diversa. La tendenza al tempo di entrambi i Templi era di portare le persone alla frammentazione, alla dissipazione e ad un’integrazione con il resto delle nazioni del mondo. Ora, al contrario, si raccolgono e si modellano le persone in un unico sistema e si sta distribuendo la forza della connessione da esso verso l’esterno. La connessione a poco a poco comincia ad emanare e a diffondersi al resto delle nazioni del mondo.

Tutti noi insieme e ognuno di noi personalmente deve cambiare la direzione, il paradigma, e correggere molte cose. Questa è la scelta del cammino spirituale invece dell’esistenza terrena egoistica.

Commento: Siamo abituati a prove dirette, esperimenti, e alla scienza che ci mostra risultati reali.

Risposta: Ora, grazie a questa stessa scienza, stiamo raggiungendo un punto morto, ci troviamo di fronte a un muro. La scienza alza le mani e non sa cosa fare. E questo avverrà su tutti i livelli.

L’ingegneria agricola, la zoologia, la biologia e le altre scienze basilari della terra nelle quali sono impegnate le persone, improvvisamente smetteranno di funzionare. Ci ritroveremo in un mondo dove non solo perderemo a poco a poco le redini del controllo, ma anche la comprensione di dove ci troviamo e di ciò che vogliamo controllare.

Prima di tutto, vedremo che non abbiamo le redini nelle nostre mani, e in secondo luogo non ci sono “cavalli” da governare, cioè il sistema che abbiamo usato per il controllo. Non c’è nessuno, noi non lo vediamo; qualcosa gira intorno, ma tutto è come in un sogno.

Solo nella saggezza della Kabbalah possiamo trovare una risposta alla domanda su ciò che ci sta accadendo e su cosa dovremmo fare, in modo di prendere davvero il controllo della situazione nelle nostre mani e diventare il Creatore del nostro destino e della meta alla quale dobbiamo arrivare.

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Da KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 13/07/16

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Un “Sandwich” Con Il Creatore

Dalla Torah, (Deuteronomio 12:22): “Solo nel modo in cui si può mangiare la gazzella e il cervo, così puoi mangiarne: ne possono mangiare l’impuro e il puro insieme.”

Gli stati mutevoli di puro e impuro si alternano in ognuno di noi, perché ci troviamo continuamente nel processo di correzione dalla completa frantumazione che è avvenuta all’inizio della creazione, sino alla correzione completa che avverrà alla fine.

Pertanto, tutti i nostri stati, sia puri che impuri, dobbiamo portarli alla completa unione. Inoltre, loro lavorano simultaneamente. Come è scritto, “l’amore copre tutti i crimini”, significa che le trasgressioni rimangono e l’amore le copre.

“Impuro” è colui che subisce un periodo di purificazione. Noi non distruggiamo in alcun modo i passati stati impuri, ma costruiamo quelli puri al di sopra di loro e insieme essi ci portano al contatto con il Creatore, che si trova fra loro come il ripieno tra le due fette di un sandwich. Il ripieno è la sensazione del Creatore, il contatto con Lui, e le due fette di pane sono gli stati puri e impuri.

Domanda: La sensazione dello stato impuro potrebbe arrivare subito dopo aver raggiunto lo stato di purezza?

Risposta: Certamente! Per poter continuare la correzione succede proprio così! Noi dobbiamo mantenere entrambi gli stati in continuo movimento, come se girassimo il volante di una macchina. Pertanto, il nostro progresso è chiamato Ofanim (“Ofen” significa ruota). In questo modo noi avanziamo: ciò che è in basso sale verso l’alto, e ciò che è in alto cade verso il basso. Non vi è nulla che non stia simultaneamente salendo e cadendo.

Dobbiamo capire che sia gli stati buoni che quelli cattivi, la notte e il giorno, sono collegati fra loro. E noi lavoriamo per renderli entrambi diretti alla connessione. Poi arriviamo alla rivelazione che “ne possono mangiare l’impuro e il puro insieme.”
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Da KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 06/07/16

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Le Immagini Degli Dèi

Dalla Torah, (Deuteronomio 12:3): “E dovete abbattere i loro altari e spezzare le loro colonne sacre, e dovete bruciare i loro pali sacri (Asherim) nel fuoco e tagliare le immagini scolpite dei loro dèi, e dovete distruggere i loro nomi da quel luogo”.

Le “immagini degli dèi sono dentro di me. E’ quello che immagino come mio obbiettivo, quello a cui rendo culto, dandogli importanza. Pertanto tali immagini hanno bisogno di essere distrutte totalmente.

Sono tutti punti di riferimento per i quali ho un luogo dove dirigermi. Devo farlo, raggiungerlo e realizzarlo. Tuttavia, quando stabilisco una sola meta per me e tutte le mie aspirazioni sono dirette solo a raggiungerla, allora tutto il resto deve essere distrutto.

Domanda: Questi dèi sono i nostri salari, le nostre carriere, i nostri fondi pensionistici, ecc.?

Risposta: No, l’essenziale per l’esistenza fisica ti deve rimanere, devi pensare a questo e con tutti i mezzi che hai devi provvedere a te per non cadere nelle mani della società. Tutto il resto lo devi dare per il raggiungimento della meta comune.
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Da KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 22/06/16

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Scrivi il mio programma sul tuo cuore

Dalla Torah (Deuteronomio 11:18): “Imprimi queste mie parole sul tuo cuore e sulla tua anima”.

Una persona deve saper riconoscere tutti i cambiamenti che hanno luogo in lei e muoversi in funzione a essi, percepirli come provenienti dal Creatore, come una necessità per il proprio avanzamento.

Con questi stati che sono, come dire, le “parole” del Creatore, deve formattare il proprio cuore e la propria mente, in altre parole, trasformarli in una struttura completamente diversa.

Come quando ci viene chiesto di cancellare un programma presente nel nostro computer, per installarne uno tutto nuovo; allo stesso modo noi, mentre avanziamo, dobbiamo cancellare ogni grado dentro di noi e registrarne uno nuovo per sostituire il precedente. Abbiamo bisogno di riscrivere pian piano tutta la nostra attitudine egoistica nei confronti del mondo, della vita, e verso tutti, in una tendenza altruistica. E abbiamo bisogno di fare tutto questo in maniera indipendente.

Tuttavia, è scritto, “imprimi queste mie parole sul tuo cuore e sulla tua anima”, che significa, scrivi il Mio programma, il programma della dazione e dell’amore, su quel tuo cuore egoistico.

Ma il cuore non vuole assolutamente accettare questo, così questo programma non può arrivare immediatamente al cuore! Davvero non è facile.
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Da KabTv “I Segreti del Libro Eterno” 15/06/16

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