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Lezione quotidiana di Kabbalah – 31.01.2017

Preparazione alla lezione
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Lezione sul Tema: “Daat baalei baitim afuha midaat Torah” (La conoscenza del padrone di casa è opposta alla conoscenza della Torah), Parte 1
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Lezione sul Tema: “Daat baalei baitim afuha midaat Torah” (La conoscenza del padrone di casa è opposta alla conoscenza della Torah), Parte 2
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Perché ognuno di noi è unico?

Dalla Torah, (Deuteronomio 15:11): “Poiché qualche povero non mancherà mai in mezzo al paese. Per questo ti comando, dicendo: ‘Devi aprire generosamente la tua mano al tuo fratello afflitto e povero nel tuo paese’.”

La Torah chiama ognuno di noi alla rivelazione, attraverso la connessione con tutti gli altri, allora tutti potremo diventare il meccanismo del riempimento degli altri, perché siamo una parte del sistema generale. Ognuno deve farlo, perché siamo unici proprio in questo. E “non cesseranno mai di essere bisognosi” fino alla correzione finale, fino a quando tutti saranno riempiti gli uni dagli altri, uno attraverso l’altro.

Pertanto, di fronte a ciascuno di noi c’è il resto dell’umanità, tutte le altre anime. Essi sono i “bisognosi” che ognuno di noi deve riempire. Dopo tutto, tutti gli altri sono in me! Solo che adesso io ancora non li sento, ma non appena comincerò a riempire i loro desideri, io sentirò che tutti sono dentro di me.

Ognuno di noi è unico, perché la Luce passa attraverso di noi e arriva poi al resto delle anime. Nessuno può evitare questo lavoro. Ognuno è obbligato a compiere la propria missione e il risultato complessivo dei nostri singoli lavori sarà il raggiungimento della perfezione.

[199487]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 10/08/16

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 30.01.2017

Preparazione alla lezione
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Lezione sul Tema: “Daat baalei baitim afuha midaat Torah” (La conoscenza del padrone di casa è opposta alla conoscenza della Torah), Parte 1
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Lezione sul Tema: “Daat baalei baitim afuha midaat Torah” (La conoscenza del padrone di casa è opposta alla conoscenza della Torah), Parte 2
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Qual è la causa della sofferenza?

Domanda: Perché, se per una persona non è ancora arrivato il momento della correzione, essa ha comunque bisogno di soffrire ancora? E, durante le migliaia di generazioni che si sono succedute fino al 1995, quando la saggezza della kabbalah era nascosta, cosa avrebbero potuto fare le persone, oltre a soffrire?

Risposta: La sofferenza è provocata dal fatto che il nostro egoismo si deve sviluppare al punto in cui esso vorrà veramente i piaceri superiori, speciali, ed eterni.

Quindi abbiamo avuto una lunga strada da percorrere, a partire dalla creazione degli atomi, delle molecole, del suolo e dell’acqua, poi sono arrivati gli organismi primitivi, le piante, gli animali, e, infine, l’essere umano nel suo stato attuale. Questo è stato davvero un lungo cammino e tutto questo è avvenuto nella sofferenza.

Solo oggi abbiamo cominciato a svilupparci nella nostra fase finale. Ma noi ora abbiamo la possibilità di progredire con l’aiuto della saggezza della Kabbalah, che è un metodo speciale con il quale è possibile attirare la Luce Superiore.

E allora noi potremo avanzare per la via dell’Achishena (affrettando il tempo), accelerando il nostro sviluppo senza che la natura ci spinga attraverso la sofferenza, ma con il desiderio di andare avanti anticipando l’arrivo al traguardo finale. È in questo modo che la sofferenza si ferma. Ciò significa che è possibile “correre” in avanti verso l’obiettivo della creazione più veloce del “bastone” che è sempre alle nostre spalle, in modo che non ci colpisca.

[197485]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 28/08/16

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“Fare del male agli occhi di Dio”

Dalla Torah, (Deuteronomio 17:2 – 17:5): “Nel caso che si trovi in mezzo a te, in una delle tue città che il signore tuo Dio ti dà, un uomo o una donna che pratichi ciò che è male agli occhi del Signore tuo Dio in modo da trasgredire il suo patto, e vada ad adorare altri dèi e si inchini davanti a loro o al sole o alla luna o a tutto l’esercito dei cieli, cosa che io non ho comandato, e ti sia stato riferito e tu lo abbia udito e abbia indagato con cura, ed ecco, la cosa è stabilita come verità, questa cosa detestabile è stata fatta in Israele! Allora devi far uscire alle tue porte quell’uomo o quella donna che ha fatto questa cosa cattiva, sì, l’uomo o la donna, e devi lapidare tale persona con pietre, e tale persona deve morire.”

Se scopro dentro di me delle qualità negative che prima non potevo vedere perché non ero ancora a questo livello di correzione, devo farle uscire fuori da me, isolarle e cominciare a lavorare con loro. Queste invenzioni egoistiche vengono chiamate “un uomo o una donna che fa il male agli occhi del Signore, tuo Dio, trasgredendo il Suo patto.”

Le esamino sino a che le uccido, perché così avviene la loro correzione. Quindi, è scritto, “Allora devi far uscire alle tue porte quell’uomo o quella donna che ha fatto questa cosa cattiva, sì, l’uomo o la donna, e devi lapidare tale persona con pietre, e tale persona deve morire.”

Una pietra o “cuore di pietra” è la sensazione interiore attraverso la quale una persona determina come insignificante la propria natura e decide di cambiarla.

Domanda: Tuttavia, le organizzazioni dello “Stato Islamico” interpretano questo alla lettera, proprio come è scritto: lanciano pietre, tagliano teste, e così via.

Risposta: Questa non è correzione. Non si può ottenere nulla in questo modo, perché alla fine uno distrugge l’altro e non c’è scopo per questa faida senza fine.

Domanda: Ma loro dicono che seguono il Corano alla lettera, senza sospettare che questo, in realtà, significherebbe giustiziare il loro stesso egoismo. E’ possibile almeno spiegarglielo?

Risposta: Lo capiranno subito dopo che lo avrà compreso il popolo di Israele. Non dobbiamo spiegare nulla al mondo. Dovremmo solamente parlare apertamente della saggezza della Kabbalah.

La correzione dovrebbe essere fatta dal popolo di Israele e, attraverso di loro, la Luce arriverà all’intero mondo. Ma tutta l’umanità dovrebbe conoscere la saggezza della Kabbalah.

[200068]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 24/08/16

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La legge della purificazione dell’egoismo

Dalla Torah, (Deuteronomio 14:21): “………non devi cuocere il capretto nel latte di sua madre”.

È impossibile iniziare la correzione se non c’è la giusta separazione fra la linea di destra e la linea di sinistra. Il latte rappresenta la linea di destra e la carne o il sangue, la linea di sinistra. Perciò, la carne e i latticini devono essere consumati in pasti separati con un certo intervallo di tempo fra loro al fine di consentire una netta separazione fra loro: fra la carne e i latticini e fra i latticini e la carne. E’ vietato consumarli insieme o consumare il sangue animale in qualsiasi forma.

Queste leggi per la purificazione dell’egoismo umano vengono spiegate sulla base della materia esterna poiché è impossibile spiegare nulla solo basandosi sulle proprie sensazioni interiori. Esse sono chiare solo a coloro che capiscono la conformità dei segni esteriori alla propria struttura interiore spirituale, morale, sensoriale e verso i desideri. E coloro che non lo capiscono, percepiscono il pesce, la carne, il latte, e le leggi della kashrut solo dal punto di vista gastronomico.

Per tutti coloro che comprendono ciò che viene detto, tutta questa “gastronomia” è una caratteristica interiore. Ogni persona deve creare settori dentro di sé per dividere il latte, la carne, il pesce, i volatili e altri desideri, nei livelli inanimato, vegetale, animale ed umano. Sale, acqua e anche alcuni tipi di minerali commestibili appartengono al livello inanimato.

Le qualità dei latticini in me sono le qualità di dazione, e il capretto è un animale, la linea di sinistra, la qualità della ricezione. Pertanto, si dice, “Non devi cuocere il capretto nel latte di sua madre”, cioè non connettere la linea di destra con quella di sinistra, altrimenti tu connetti il più e il meno e provochi un corto circuito.

Domanda: In che modo si manifesta la linea di mezzo?

Risposta: Quando tu vuoi dirigere entrambe le linee a vantaggio degli altri al di fuori di te, esse si connettono attraverso la dazione di ogni linea, non dentro di te ma nel ricevente, perché tu dai questo vantaggio alla terza linea.

Il ricevente non sente entrambe le linee insieme, ma le percepisce solo come dazione. Quando tu dai di tua spontanea volontà, la dazione perde apparentemente le sue qualità iniziali. Non importa da quale linea arrivi, dalla tua linea di destra o da quella di sinistra, nel ricevente viene percepita esattamente come dazione. Quindi, tu puoi dare da entrambe le linee.

Questa è una qualità molto interessante. Noi studiamo ciò che accade nella terza linea come se avvenisse l’allestimento delle due linee che si inglobano una nell’altra attraverso l’esempio dell’influenza reciproca dei sistemi spirituali Aba ve Ima (padre e madre). Anche se il padre dà la qualità di Hochma e la madre dà la qualità di Bina ed essi sono opposti l’uno all’altro come la carne e i latticini, insieme si connettono nella parte inferiore (Zeir Anpin) e si rivestono gli uni negli altri nel padre.

E’ possibile aggiungere il latte alla carne e la carne al latte? Essi si connettono simultaneamente nella linea di mezzo quando si sentono completamente realizzati in tutta la loro opposizione.

[198671]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 27/07/16

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E’ tutto nelle tue mani

Dalla Torah, (Deuteronomio 15:09 – 15:10): “Guardati affinché non ci sia nel tuo cuore parola vile, dicendo: ‘Il settimo anno, l’anno della remissione, si è avvicinato’, e il tuo occhio divenga in realtà ingeneroso verso il tuo fratello povero, e tu non gli dia nulla, ed egli debba invocare il Signore tuo Dio contro di te, e ciò divenga un peccato da parte tua. Devi dargli in ogni modo, e il tuo cuore non deve essere tirchio nel tuo dargli, perché a motivo di ciò il Signore tuo Dio ti benedirà in ogni tua opera e in ogni tua impresa.”

Non voler dare ad un fratello bisognoso rappresenta la nostra psicologia materialistica. Il Creatore ci incoraggia a fare l’opposto. Una persona però non è in grado di dare anche se vuole, inoltre deve attraversare tali stati, nei quali sente che questo è suo fratello, il più vicino ed il più caro ma non riesce a dargli nulla.

Nel corso della storia ci sono state persone che hanno fatto morire di fame i propri figli. Esse hanno contribuito attivamente in questo. Ma ciò non è derivato da disturbi mentali bensì dalla malvagità.

E’ scritto “……ed egli debba invocare il Signore tuo Dio contro di te, e ciò divenga un peccato da parte tua. Devi dargli in ogni modo, e il tuo cuore non deve essere tirchio nel tuo dargli, perché a motivo di ciò il Signore tuo Dio ti benedirà in ogni tua opera e in ogni tua impresa”. Questo significa che tu devi dare a lui, non solo perché altrimenti commetteresti peccato, ma perché devi dare dal tuo cuore, con devozione, disinteressatamente e senza alcun profitto per te. Nel lavoro interiore di una persona il “fratello bisognoso” è qualsiasi azione di dazione, diretta alla società o al Creatore.

Dato che il riempimento della Luce Superiore può giungere a chiunque tramite me, le persone e persino il Creatore hanno sempre bisogno di me. Il loro riempimento è nelle mie mani. Significa che la qualità della dazione ha sempre delle necessità.

Oggi io riesco anche solo a pensare di dare agli altri senza alcun beneficio per me? A me non interessa assolutamente se qualcuno si trova in una brutta situazione. Anche se lo vedo, io tiro avanti senza notare nulla. E anche se lo noto, io comunque mi giustifico per non occuparmene e se me ne occupo, sarà solo per trarne beneficio o perché in futuro il mondo dirà di me: “E’ così caritatevole”.

Ma se non c’è beneficio in questo o nel mondo futuro, allora io non vedo nulla, perché io guardo tutto attraverso la mia visione egoistica. Questo è un problema.

Domanda: E’ questo il motivo per cui oggi c’è un tale divario fra ricchi e poveri?

Risposta: Oggi siamo in una situazione tale per cui una persona non è in grado di rinunciare a nulla di sua spontanea volontà. Nel momento in cui un altro zero viene aggiunto sul suo conto bancario, la persona prova piacere ma dopo un istante quella sensazione svanisce e si torna a rincorre lo zero successivo. La persona non sente che c’è gente che muore a causa di quell’ennesimo zero.

Commento: Ma tu non incolpi mai nessuno.

Risposta: No. Noi dobbiamo incolpare solo il Creatore. Egli ha detto “Ho creato l’inclinazione maligna” ma ha subito aggiunto “Ho creato la Torah per la sua correzione, cioè la Luce, perché la sua Luce riporta le persone alla Fonte, a Me. Usatela e trasformerete tutto il male in bene e diverrete simili a Me, eterni e perfetti. Tutto vi verrà rivelato, uscirete dai confini di questo piccolo mondo e vivrete in una dimensione completamente diversa”.

Commento: Significa che sono ricco, e che tutto è nelle mie mani.

Risposta: La ricchezza di tutti gli altri dipende da ciascuna persona, poiché tramite ciascuno di noi, come tramite una conduttura, la Luce passa a tutti gli altri e nessuno può sostituire nessuno.

[199385]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 10/08/16

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La Kabbalah in tempi di crisi ad Altamura – Bari

Il prossimo 9 febbraio, i miei studenti, nonchè docenti dell’Accademia di Kabbalah, presenteranno in un evento gratuito il libro “La Kabbalah in tempi di crisi” con workshop esperenziali e sezione di domande e risposte.

Maggiori informazioni su: https://kabbalah-altamura.eventbrite.it