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L’universo è indifferente alla nostra sofferenza?

Non è che l’universo sia indifferente. Esiste una legge di interconnessione e interdipendenza nell’universo e, se non ne realizziamo l’uso positivo, ci distruggeremo a vicenda e l’universo non avrà nulla da rimpiangere.

Non c’è alcuna misericordia da parte dell’universo.  Se osserviamo i livelli inanimato, vegetativo e animato della natura, non vediamo alcuna particolare misericordia all’opera. Come esseri umani, la nostra caratteristica peggiore è quella di inventare l’esistenza intorno a noi e il nostro futuro in un modo che desideriamo per noi stessi. In questo modo, chiediamo violentemente all’universo: “Dammelo!”.

Se dovessimo ragionare in modo sobrio sull’universo, non gli chiederemmo nulla. Preferiremmo pretendere da noi stessi di sviluppare un atteggiamento premuroso, rispettoso e di sostegno reciproco, verso la natura e l’universo. Potremmo quindi essere in grado di comprendere come funzionano le leggi dell’universo e come possiamo elevarci al di sopra di noi stessi per adeguarci a tali leggi.

Pertanto non dovremmo chiedere all’universo: “Sii misericordioso con me”, ma chiedere a noi stessi: “Sii misericordioso con gli altri”. Faremmo bene ad esercitare un atteggiamento buono e gentile verso gli altri, come vorremmo augurarci per noi stessi, senza immaginare nel frattempo tutti i tipi di ricompense per noi. Se iniziamo a muoverci in questo modo, saremo sulla buona strada per raggiungere l’equilibrio con l’universo. Una vita di armonia e pace sostituirà allora l’attuale tendenza che è diretta ad aumentare la sofferenza e la distruzione.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

L’universo è indifferente alla nostra sofferenza?

Non è che l’universo sia indifferente. Esiste una legge di interconnessione e interdipendenza nell’universo e, se non comprendiamo il suo uso positivo, ci distruggeremo a vicenda e l’universo non avrà nulla di cui pentirsi.

Qui non c’è pietà da parte dell’universo. Se osserviamo i livelli inanimato, vegetativo e animato della natura, non vediamo alcuna particolare misericordia all’opera. Come esseri umani, la nostra caratteristica peggiore è che inventiamo l’esistenza intorno a noi e il nostro futuro nel modo che desideriamo per noi stessi. In questo modo chiediamo violentemente: “Dammelo!” all’universo.

Se dovessimo ragionare in modo sobrio sull’universo, non gli chiederemmo nulla. Preferiremmo pretendere da noi stessi di sviluppare un atteggiamento premuroso, rispettoso e di sostegno reciproco, verso la natura e l’universo. Potremmo quindi essere in grado di comprendere come funzionano le leggi dell’universo e come possiamo elevarci al di sopra di noi stessi per adeguarci a tali leggi.

Pertanto non dovremmo chiedere all’universo: “Sii misericordioso con me”, ma chiedere a noi stessi: “Sii misericordioso con gli altri”. Faremmo bene ad esercitare un atteggiamento buono e gentile verso gli altri, come vorremmo augurarci per noi stessi, senza immaginare nel frattempo tutti i tipi di ricompense per noi stessi. Se iniziamo a muoverci in questo modo, saremo sulla buona strada per raggiungere l’equilibrio con l’universo. Una vita di armonia e pace sostituirà allora l’attuale tendenza che è diretta ad aumentare la sofferenza e la distruzione.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

La sofferenza è una punizione di Dio?

La punizione da parte di Dio è una delle tante teorie che sono state elaborate per spiegare perché soffriamo, cioè che Dio ci punisce per certe azioni che abbiamo (o non abbiamo) compiuto nella nostra vita attuale o in quelle passate. Tuttavia, a prescindere dalle teorie, nessuno sa davvero perché soffriamo.

Soprattutto nell’epoca attuale, possiamo vedere che siamo interdipendenti e interconnessi a livello globale. Più ci evolviamo, più la nostra interdipendenza globale ci viene rivelata.

Viviamo in un unico sistema globale e ognuno di noi condivide una responsabilità reciproca per il benessere dell’intero sistema.

In modo analogo a come funziona il nostro corpo, sentiamo una ferita nel mignolo del piede come un dolore in tutto il corpo e, se si tratta di una ferita importante, richiede la nostra completa attenzione. È così che ci riveliamo sempre più spesso nel mondo di oggi.

Se comprendessimo e sentissimo tutta la portata della nostra interdipendenza, allora arriveremmo subito alla conclusione che dobbiamo sistemare i nostri legami: migliorare i nostri atteggiamenti reciproci come se fossimo membri di un’unica famiglia, anche più vicini. Se lo faremo, allora inizieremo a percepire che viviamo in un mondo assolutamente perfetto, privo di sofferenza.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

Cosa dovrei chiedere quando soffro?

Domanda: Cosa dovrei chiedere quando provo una forte sofferenza fisica?

Risposta: Quando sei soggetto ad un grande dolore fisico, rivolgiti al Creatore chiedendogli: “Qual è la ragione per questa sofferenza?”

La ragione è l’egoismo, l’opposizione alla Luce. Non c’è nient’altro.

Puoi chiedere la tua stessa correzione in modo da trasformare il dolore in gioia, in salute, e così via, perché gli stati di sofferenza ci portano ad allontanarci dal Creatore.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 04/11/2018

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Allontanarsi dalla via della sofferenza

Dr. Michael LaitmanLa Torà, “Levitico” 26:36 – 26:37: A quelli che fra di voi saranno superstiti infonderò nel cuore costernazione, nel paese dei loro nemici: il fruscio di una foglia agitata li metterà in fuga; fuggiranno come si fugge di fronte alla spada e cadranno senza che alcuno li insegua. [37] Precipiteranno uno sopra l’altro come di fronte alla spada, senza che alcuno li insegua. Non potrete resistere dinanzi ai vostri nemici.

Se la nazione di Israele non sceglie di correggersi volontariamente, allora si viene a creare la necessità di una forza molto potente che sopprima l’ego e che lo forzi a comportarsi in modo adeguato. Questa è detta la via della sofferenza. Lungo questa via le persone realizzano quello che stavano facendo e come si sono allontanate dal loro obiettivo e che devono comprendere tutto questo in modo completo per poter tornare a fare il loro dovere. Ma per far questo, i loro occhi devono essere aperti in modo da diventare consapevoli delle due forze della natura e di come questo operino.

Puoi richiedere qualcosa a qualcuno solo nella misura del suo grado di sviluppo. Quad’è che un bimbo comincia a capire di essere in un certo sistema? Prima va all’asilo dove gli viene insegnato quello che è permesso e quello che è vietato. Questo continua a scuola. Solo a 14-15 anni diventa responsabile per le sue azioni e capisce che ci sono certe leggi del comportamento e che, se le infrange, può essere arrestato dalla polizia. Dopo l’età di 18 anni egli è un adulto, anche se non è ancora completamente maturo.

In ogni caso dobbiamo portare una persona a riconoscere quello che è necessario fare in modo che egli possa realizzare questo requisito. Solo allora potremo ritenerlo responsabile. Questo è il motivo per cui dobbiamo trascorrere un periodo di preparazione così lungo per migliaia di anni. Il problema oggi è che anche le sofferenze che subiamo non ci aiutano.

Il punto è capire se sono state abbastanza. Per esempio all’inizio del diciannovesimo secolo sono arrivati i primi coloni ad Israele. Erano pronti a vivere in condizioni difficili come un clima secco e molto caldo, paludi che avevano bisogno di essere drenate, e le sofferenze della Malaria, per poter costruire i Kibbuzim. In 10 o 20 anni le persone hanno iniziato a dimenticare tutto. La seconda Aliya (ondata di immigrazione) iniziò e poi la terza, ma queste erano persone diverse visto che l’ego continua a rinnovarsi. Una persona non crede che quello che le è successo ieri possa tornare a ripetersi oggi. Non è nemmeno colpa sua visto che tutto viene cancellato dalla sua memoria visto che è una nuova persona ogni giorno. Quindi, la cosa principale è l’educazione e l’insegnamento dei principi dell’unità nazionale e globale.
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Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 10.12.2014

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Il percorso verso la dazione

Dr. Michael LaitmanDomanda: Che cosa spinge una persona ad andare avanti, l’impurità o la santità?

Risposta: Una persona che è ancora nell’intenzione allo scopo di ricevere, il quale si chiama Egitto, è spinta ad avanzare dall’impurità. Dopo tutto, lui non ha ancora alcun desiderio allo scopo di dare. Lui non dà valore alla dazione poiché non sembra molto attraente, e così avanza solo perché vede una perdita corporale e un guadagno spirituale.

Io posso dirti quanto meravigliosa sia la spiritualità a tempo indeterminato, ma non puoi sentirlo perché non hai nessun sapore di essa. Così sarete d’accordo che sembra essere molto allettante, ma non si può percepire in modo da capire che è attraente secondo i piaceri a cui sei abituato: cibo, sesso, famiglia, denaro, rispetto e sapienza, o almeno una parte di essa!

Il percorso verso la dazione-1

Così a una persona gli vengono dati problemi in modo da spingerlo alla spiritualità, ma sono intenzionali. Eventualmente è il Faraone che subisce i colpi, ma prima di questo, la nazione d’Israele soffre durante i setti anni di fame. Non sono dati mattoni, ma si è forzati a prepararli da soli e lavorare dalla mattina alla sera senza riposo.

Tutto è secondo il percorso di sofferenza e tutto dipende dalle sofferenze che scegliamo. Le sofferenze spirituali sono il risultato del mio disegno della spiritualità. Più avanzo, più qualitative diventano le mie sofferenze fino a che eventualmente raggiungo l’esodo, ma ci sono ancora sofferenze. Una persona non può avanzare vivendo una vita confortevole. Se lui sente piacere, il piacere si riempie e si ferma. Questo succede in tutto il mondo. Date alla gente abbondanza e vivranno senza pensare a nulla, come le bestie.

È solo se la mancanza in loro cresce, che sono forzati a cercare un modo per riempire o scappare dal dolore che non solo manca di qualcosa ma che fa male veramente. In questo caso raggiungono il riempimento. Guidare l’essere creato con i colpi e le sofferenze è il modo più sicuro, perché la natura di creazione è un desiderio di ricevere e non di dare.

Dobbiamo sia aumentare la sensazione di mancanza nel desiderio di ricevere che aumentare la tentazione di ricevere. Una persona è una macchina che sente il vuoto nella sua pancia. Invece possiamo preparare una tavola piena di delizie e così risvegliare l’appetito di una persona, anche se non ha veramente fame.

Ciò significa che possiamo aumentare le mancanze in due modi, ma entrambi operano dall’aspetto di ricevere e non dall’aspetto di dazione. Possiamo tirare una persona con la forza di dazione solo attraverso il gruppo. Se sono incorporato nel gruppo, comincio a capire che il mio progresso non dipende dal vuoto che sento nella mia pancia e non nel piatto bello davanti a me. Il progresso prende luogo su una dimensione più sublime e comincia dalla mancanza di dazione e avanza verso una capacità sempre maggiore di dazione.

Così comincio a lavorare con il gruppo, ignorando quello che sento nella mia pancia o sul piatto che sta davanti a me, e passo a una nuova dimensione. Finora avanzavo su una dimensione a seconda del percorso su un livello basso. Sono scappato dal vuoto che sento nella mia pancia verso il pieno.

I cancelli d’impurità di ricezione, sono sul livello più basso e i cancelli della santità, di dazione, sono sul livello superiore.
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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 28.04.2014, Scritti di Rabash

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Manipolazione delle masse attraverso i media

Dr. Michael LaitmanOpinione (Noam Chomsky, linguista americano, filosofo, scienziato cognitivo, logico, commentatore politico e attivista anarco-sindacalista):

“Sulla base del lavoro del linguista americano Noam Chomsky, ecco qui un elenco di “10 strategie della manipolazione” da parte dei media:

1. UNA STRATEGIA DI DISTRAZIONE.

L’elemento chiave di controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élite, politici ed economici, tramite la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e informazioni insignificanti. ‘Portare l’attenzione del pubblico lontano dai veri problemi sociali e affascinarlo da questioni di nessuna importanza. Tenere il pubblico occupato, occupatissimo, senza il tempo di pensare, torna alla fattoria con gli altri animali (citando il testo “”Armi silenziose per guerre tranquille”).’

2 – CREARE PROBLEMI E DOPO L’OFFERTA DI SOLUZIONE.

Questo metodo si chiama anche ‘il problema-reazione-soluzione.’ Questo crea, una ‘situazione’ che causa qualche reazione nel pubblico, in modo che sia la misura principale che vorranno accettare. Per esempio: lasciar sviluppare o intensificare la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, in modo che il pubblico si concentri sui principi di sicurezza, le leggi e le politiche a discapito della libertà. O anche creare una crisi economica per accettare il male necessario della recessione, la perdita dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3 – STRATEGIA DI GRADAZIONE.

Per far accettare un limite inaccettabile, semplicemente applicarlo gradualmente, una goccia alla volta, negli anni consecutivamente. Questo è il modo in cui nuove condizioni socio-economiche radicali (neoliberismo) furono imposte durante il 1980 e il 1990: lo stato minimo, privatizzazione, la precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, inabilità a pagare uno stipendio decente, e tanti altri cambiamenti che causano una rivoluzione non devono essere implementati tutti in un colpo.

4 – LA STRATEGIA DI RINVIARE.

Un altro modo di applicare una decisione sgradevole accettabile è quella di presentarla come ‘dolorosa e necessaria’ per ottenere immediata accettazione pubblica per una futura applicazione. È più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato.

5 – RIVOLGENDOSI AL PUBBLICO COME A BAMBINI PIÙ PICCOLI

La maggior parte della pubblicità diretta al pubblico in generale usa discorso, argomenti, personaggi e soprattutto l’intonazione dei bambini, spesso siamo vicini alle loro debolezze, come se lo spettatore fosse un bambino molto piccolo o mentalmente compromesso. Più induce in errore lo spettatore, più la pubblicità tende ad adottare un tono infantile.

6 – USANDO L’ASPETTO EMOZIONALE PIU DELLA PONDERAZIONE.

Fare uso dell’aspetto emotivo è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale, e finalmente al senso critico degli individui. Inoltre, l’uso del registro emotivo ti permette di aprire la porta all’inconscio, di distribuire o trapiantare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti…

7 – TENENDO IL PUBBLICO NELL’ IGNORANZA E MEDIOCRITÀ

Rendere il pubblico incapace di capire le tecnologie e i metodi allo scopo di tenerli controllati e in schiavitù. ‘La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile in modo che il divario di ignoranza che si trova tra le classi inferiori e le classi sociali superiori è, e rimane, fuori dalla portata delle classi inferiori.’

8 – STIMOLARE IL PUBBLICO AD ESSERE COMPIACIUTO DELLA MEDIOCRITÀ.

Promuovere il pubblico a pensare che la moda è l’atto di essere stupidi, volgari e ignoranti.

9 – RAFFORZARE LA RIVOLTA CON SENSO DI COLPA.

Far sì che l’individuo creda che solo lui ha colpa per la propria disgrazia a causa del fallimento della propria intelligenza, capacità, o sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, gli individui stessi sono impotenti e la colpa se stessi, che porta ad uno stato depressivo, con i suoi effetti è di inibire la sua azione.

Il mio commento: Uno può vedere quanto grande è il ruolo di Internet nella manipolazione della gente. Tuttavia questo accelera solo l’uscita dal potere del faraone o dell’egoismo, perché i nostri desideri e pensieri si sviluppano non dai media, ma dalle leggi di sviluppo, che portano necessariamente all’obiettivo della creazione.
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La crescita secondaria del terrore, Parte 3

Dr. Michael LaitmanDomanda: Oggi l’ISIS sta attirando un gran numero di giovani provenienti da diverse nazioni, inclusi coloro che non sono musulmani, ma che trasformano improvvisamente tutta la loro vita. Cosa spinge un giovane moderno europeo a partecipare a una strana organizzazione che ha caratteristiche assolutamente diverse?

Potrebbe essere che la sua “forza di attrazione” sia legata al vuoto che abbraccia l’Occidente? A quanto pare, l’ISIS è pronta a fornire una sensazione di calore, unione, fratellanza, famiglia, scopo e soddisfazione.

Con quali mezzi possiamo attirare un giovane a noi? Come potrebbe ai suoi occhi l’unione del mondo far pendere la bilancia verso il nostro lato invece delle idee di questi estremisti orientali?

Risposta: È necessario reclutare lui a un altro esercito, un esercito in cui si lotta per l’uguaglianza, per una vita migliore per tutti, e di unione che include una base comune per il bene. È necessario creare forze speciali, che saranno un’organizzazione che superi l’ISIS su un fronte ideologico.

Questo perché, in realtà, stiamo offrendo alla persona una rivoluzione mondiale, che è la trasformazione del mondo nel giardino dell’Eden, dove tutti sono uguali, felici, e dotati di tutti i bisogni e di sicurezza per oggi e domani. Tutti possono essere di buon umore e pensare a come fare le cose bene e in modo piacevole per gli altri. Ci sarà una linea di equilibrio tra di noi in cui nessuno ha bisogno di essere preoccupato per quello che succederà a se stesso nel presente e nel futuro. Qui, la nostra salute, i bambini, e tutti gli aspetti della nostra vita sono a posto.

Domanda: Ma per il giovane, a volte è necessario qualcosa che vada oltre il pastorale, una possibilità di essere selvaggi, usando la forza, buttando fuori la loro energia.

Risposta: Molto bene, una persona deve combattere, ma invece che combattere i nemici, egli combatte l’ego stesso che non è interessato e non vuole nulla di tutto questo.

Fondamentalmente io non voglio unirmi e connettermi agli altri; non sento una particolare spinta verso questo. Sì, io sono pronto a ricevere i benefici che abbiamo delineato in precedenza, ma a dare qualcosa in cambio, no. Quindi devo lottare contro me stesso per questa unione.

Domanda: Perché l’ISIS ha un tale potere di attrazione?

Risposta: Questo è il potere della sicurezza. In piedi sotto una bandiera nera, una persona è sicura che di avere supporto e uno scopo. Così va a conquistare il mondo con la testa sollevata piena d’orgoglio.

Domanda: Come è possibile creare un simile orgoglio positivo riguardo l’unione?

Risposta: Questo avviene attraverso un processo educativo che dobbiamo attuare. È possibile fare questo.

Esiste la conoscenza e l’istruzione, e questi due metodi devono essere utilizzati qui in parallelo.

Se i terroristi stanno organizzando decine di migliaia di persone per i loro scopi, allora noi, con l’aiuto di vari paesi e istituzioni internazionali, siamo in grado di raggiungerne miliardi, di tenere congressi e metterci al lavoro in tutta Europa, Africa, America, ecc . Dopo tutto, se siamo aperti e le nostre intenzioni sono chiare, possiamo mobilitare ingenti risorse e il sostegno di tutto il mondo per l’attuazione.

In linea di principio, stiamo dicendo a tutti: “Non ci saranno più guerre; non ci saranno più confini. Questa è una famiglia, tranne per i terroristi, tutti. Sono gli unici che dobbiamo frenare in questa fase, fino a scomparire”.

Domanda: C’è una sorta di significato riguardo al fatto che un’unica forza, un nemico, minaccia tutti noi, costringendoci ad unirci contro di esso? Questo sarà utilizzato per cambiare il pensiero globale?

Risposta: Non credo che lo scopo della nostra unione debba essere una guerra contro questa forza. Unirsi contro il male significa imparare alcune delle sue caratteristiche. Certamente l’esercito deve stare contro i terroristi, ma non abbiamo alcuna reale possibilità di fermarli una volta per tutte attraverso questo.

Così, allo stesso tempo noi, i cittadini, dobbiamo prenderci cura di noi stessi e dobbiamo unirci gli uni con gli altri.
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 07.09.2014

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Il progresso è senza senso e senza pietà

Dr. Michael LaitmanNelle notizie (Expert): “Per il 60° anno del 20° secolo, la società occidentale ha raggiunto un elevato livello di consumo, e le persone hanno capito che il denaro non è la principale misura di felicità.

“Così è nato il concetto di qualità della vita multidimensionale, il quale in aggiunta al reddito, è determinato dalla sicurezza, l’accesso alla conoscenza, allo sviluppo della medicina, l’aspettativa di vita, le condizioni ambientali, ecc.

“Ma come potrebbero questi diversi dati essere raccolti? Gli scienziati hanno proposto di passare dagli indicatori oggettivi a quelli soggettivi, come misurato dai sondaggi di opinione pubblica. Però essi dipendono dalla misura del proprio stato rispetto allo stato del loro vicino, e si scopre che coloro che non vivono vicino ai ricchi sono più felici.

“Dal punto di vista soggettivo, la qualità della vita delle persone nel millennio scorso non è aumentata, ma è caduta a causa della differenziazione della popolazione in base al livello di consumo nell’Egitto o nella Francia medievale, il quale era più basso che oggi.

“Cioè, da un punto di vista soggettivo, non c’è progresso. Peraltro, la diffusione di innovazioni causano squilibrio in termini di consumo, insoddisfazione e conflitti.

“Il progresso, invece di migliorare la qualità della vita, la riduce a causa della crescente disuguaglianza e al contrario, stabilizza la società. Lo sviluppo è un processo privo di senso, simile ad un cane che si morde la coda, che produce null’altro che invidia e sofferenza.”

Il mio commento: Non possiamo fermare il progresso. Il suo ruolo è di condurci alla riflessione sul significato della nostra esistenza in modo che dopo aver formulato le domande sul significato della vita, ci muoviamo in avanti per rivelare il Creatore.
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Non rivolgervi agli stregoni

Dr. Michael LaitmanDomanda: La Torà dice, “Non rivolgervi agli stregoni. “Perché questo è vietato?

Risposta: In principio, una persona deve rivolgersi solo alla Luce Superiore per l’aiuto; non aspettare aiuto da sotto, ma cercare sopra. Questo è il problema. Abitualmente corriamo dai medici e cerchiamo qualcosa al fine di rendere la nostra situazione più facile.

Certo, questo non è escluso. La Torà dice che è impossibile gestire senza di essa, ma solo nella misura in cui è necessaria, nell’ambito della direzione accettata dalla società. Tutti gli altri sforzi hanno bisogno di essere diretti verso il Creatore, la fonte dei problemi.

Domanda: Nella Torà si dice che se ti ammali, poi vai dal medico. Lei ha detto che il suo insegnante sarebbe prima andato da un medico, poi da un altro medico, e solo in seguito avrebbe cominciato il trattamento. Perché?

Risposta: Si deve sentire l’opinione di entrambi i medici e quindi scegliere uno di loro. Certo, devono essere rispettati e seri. E se entrambi non sono d’accordo, poi si va dal terzo, poiché dai primi due si impara quale deve essere il terzo. La scelta è nelle tue mani. Non fidatevi ciecamente!

In questo modo, è vietato fidarsi degli stregoni. Gli stregoni sono quelli che non si rivolgono al Creatore ma a tutti i tipi di metodi di guarigione con l’aiuto di tutti i tipi d’incantesimi e altre simili tecnologie, che non sono in grado di correggere la persona stessa.

Tuttavia, è possibile ottenere la pace, la tranquillità, e la buona salute senza correggere se stessi, ma invece attraverso qualche tipo di mezzo alternativo. Così, con le persone operatori sanitari alternativi, bisogna essere molto attenti. Senza saperlo, rendono più lungo il nostro percorso e aumentano le sofferenze. Dobbiamo cercare di evitare esperienze con loro.

Purtroppo, una persona si abitua ad agire come agiscono gli altri nel suo ambiente e non c’è niente da fare perché una persona deve vivere dentro la società. Come detto “Mi sono trovato all’interno del mio popolo.”
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Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 16.04.2014

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