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Lezione quotidiana di Kabbalah – 28.02.2014

Preparazione alla Lezione
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Zohar per tutti, Introduzione
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Scritti di Baal HaSulam “Prefazione alla Saggezza della Kabbalah”
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Scritti di Baal HaSulam “Introduzione al Libro dello Zohar”
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Shlavey HaSulam (I gradini della Scala) , Articolo 15 “La Preghiera dei Molti
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Workshop
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+125 Gradi secondo Lo Zohar

Recentemente molto è stato detto riguardo il Libro dello Zohar ma è ancora come una goccia nell’oceano in quanto come può la fonte della nostra vita spirituale, la forza che sostiene tutta la realtà, l’espressione e la rivelazione del Creatore all’essere creato, che è Il Libro dello Zohar, essere descritta in parole? Come può tutta l’abbondanza, tutta la Luce Superiore che deve essere trasmessa alla creazione tramite questo libro, tutto il Malchut dell’Infinito, l’anima generale totale, al fine di correggere e riempirlo, essere descritto a parole?

Il Libro dello Zohar ora è un sistema che lega il Creatore a tutti gli esseri creati, e così non abbiamo parole per esprimere la lode e il rispetto che abbiamo per esso. Com’è possibile che piccoli esseri umani come noi possono parlare di questo immenso sistema di mondi che si prende cura di noi nelle profondità di questa materia.

Però è precisamente quando veniamo in contatto con questo sistema immenso chiamato Il Libro dello Zohar che riceviamo un risveglio, sentiamo l’angoscia di venire in contatto con qualcosa di molto grande, una fonte eccezionale che è forte, potente, e speciale. Se adattiamo noi stessi a questo sistema, a questo meccanismo, a questo libro, anche per pochissimo, quanto più possibile, saremo ricompensati con un certo livello di contatto con esso, e tramite questo contatto, saremo ricompensati con la Luce che ci corregge, con una medicina che ci curerà, con la pozione della vita.

Al fine di conformarci al Libro dello Zohar, dobbiamo connetterci insieme come una persona. Questa è la prima condizione, ma soltanto se siamo concentrati sul Creatore. Se questo non viene fatto, non saremo organizzati come uno perché abbiamo bisogno della Luce per connettere tutte le particelle in un tutto. Questo deve essere focalizzato sul Creatore, per essere vicino a Lui, che significa vicino alla forza di amore e dazione.

Pero’il Libro dello Zohar ci aiuta ad avanzare verso questa condizione, anche da paesi molto lontani adesso si comincia da zero. Proprio come un termometro sulla scala spirituale, c’è un vantaggio, che è superiore a zero, e c’è un meno che è inferiore a zero. Ci sono +125 gradi sopra lo zero e – 125 gradi sotto zero. E’ impossibile salire a più se non si scende al meno dello stesso grado. Veramente è il meno che diventa un più.

Il Libro dello Zohar include tutti i livelli, tutti i nostri svantaggi. Tutto ciò che poi succede è lì. “Colui che è più grande del suo amico, il suo egoismo è ancora maggiore.” Il Libro dello Zohar può certamente aiutarci a correggere tutte le nostre trasgressioni minori, tutti i nostri errori stupidi, ci salva, e ci porta alla Santità, che significa amore e dazione.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 10.02.2014, Scritti di Baal HaSulam)

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Gli scienziati hanno scoperto una coscienza

Nelle notizie (Da The Independent): “Gli scienziati della Oxford University hanno fatto una scoperta sorprendente. Hanno trovato una regione nel cervello che ti fa chiedere se hai fatto qualcosa di sbagliato, e se sei stato ben consigliato di fare qualcosa di meglio.

“Ci sono alcune cose che si devono sapere di questa regione, che è dentro la tua testa[…] Uno, si chiama polo frontale laterale. Due, è unico per gli esseri umani – hanno fatto dei test sulle scimmie nel corso della ricerca alla Oxford ed esse, no, non ce l’hanno. Tre, ha la dimensione di un cavolino di Bruxelles. E quattro, è un salto al di là delle attuali conoscenze scientifiche in regni che possono essere definiti solo inquietanti. […]

“Per secoli abbiamo pensato che la coscienza era soltanto una qualche facoltà di intuizione morale nella mente umana, un senso innato che uno si stava comportando bene o male – benché il grande HL Mencken una volta l’abbia definita come: ‘la voce interiore che ci mette in guardia che qualcuno ci sta guardando.’ Veniva usata dalla religione come qualcosa di numinoso o altro, gentilmente donata da Dio, per darci una scelta fra peccato e Paradiso.”

Il mio commento: Il nostro mondo e il nostro corpo sono una copia dei mondi superiori. L’unica differenza è nel programma del loro lavoro: per il bene di me stesso nel nostro mondo e per gli altri, per il Creatore, nel mondo superiore. Però tutti i dettagli sono identici.
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Lo sforzo di scrivere le lettere del lavoro

Tutti i Mondi, I partzufim e le Sefirot sono rivelate nella connessione tra di noi. Tutto questo inizia dal livello di un embrione in cui una persona tratta tutti come se lei stessa non esistesse. E’ come nel caso della restrizione, dell’auto-annullamento. L’ego è soggetto alla restrizione come se non esistesse, e quindi la persona è incorporata nel suo ambiente come un embrione in sua madre.

Questo non succede tutto in una volta, visto che prima una persona deve attraversare i tre giorni di assorbimento del seme. L’auto-annullamento non è abbastanza qui visto che solo un modo per non disturbare il superiore. Comunque, per poter essere incorporato in Lui e diventare un embrione che aderisce alla parete dell’utero, devo attraversare i tre giorni dell’assorbimento del seme. Anche se faccio una restrizione su di me stesso, devo prendere le tre forme dell’ascesa, la linea di destra, quella di sinistra e quella del mezzo. Annullo me stesso anche dinnanzi ad esse ed accetto il dominio del superiore.

Il superiore per me è il gruppo. Non stiamo cercando il superiore da qualche parte su in Paradiso ma solo nel nostro ambiente. L’ambiente mi può trattare bene o male, ma non importa. Io sono pronto ad annullarmi di fronte ad esso rispetto a tutto quello che succede, sino a quando sarò aderito al gruppo nella fede sopra la ragione, e capisco che questo è il mio livello superiore. Il Creatore si rivolge a me attraverso gli amici.

Allora i tre giorni di assorbimento del seme trascorrono e sono pronto ad annullare me stesso di fronte al gruppo, continuo il mio sviluppo. Anche questo richiede auto-annullamento. L’embrione si annulla continuamente, ma attraverso di questo, inizio a sentire l’influenza del gruppo. Gli amici possono anche non sentire quello che mi danno, come nell’esempio di Rabbi Yossi Ben Kisma e dei suoi studenti, ma io ricevo dei veri discernimenti spirituali attraverso il mondo intero, attraverso tutto quello che mi circonda.

Dopo i primi quaranta giorni, raggiungo il livello di Bina. Questo periodo è detto i quaranta giorni di creazione dell’embrione visto che da quel momento in poi inizio ad assumere la forma del futuro essere umano. Bina attira la prima forma del Creatore per me. Quindi, il periodo di sviluppo dell’embione spirituale continua con tutti i riempimenti che riceve. La cosa principale è di annullarsi continuamente durante questo periodo. Più mi annullo al di sopra del mio ego, più riempimento ricevo. Il mio riempimento è il mio sforzo interno, il mio superare l’ego, che si trasforma nelle lettere del lavoro.

Le mie lettere del lavoro, ovvero il mio riempimento, vengono aggiunte nella forma di HaVaYaH. Il mio desiderio inizia a piegarsi per poter accettare la forma del futuro essere umano. E così iniziamo la nostra via spirituale.

Io credo che l’esempio della madre che insegna al suo bambino ad essere bravo ed a giocere in modo grazioso e seguire l’esempio dei più grandi, sia proprio un buon esempio. Se vogliamo diventare quelli che assomigliano al creatore, dobbiamo seguire il Suoi esempi. Il Creatore è il buono e benefattore, e anch’io devo provare che sono buono verso le persone. Se veramente mi sforzo in questa direzione, scoprirò che c’è una resistenza sempre più grande e che superandola, io inizierò a rivelare il Creatore.

Impariamo riguardo al Creatore dalla nostra inclinazione al male e non riceviamo nessuna forma già pronta da Sopra. La forma, il riempimento delle lettere, sono le lettere stesse! Noi costruiamo il Creatore attraverso i nostri desideri, attraverso l’auto-annullamento e l’auto-sottomissione, e attraverso lo sforzo di assomigliare al Creatore sempre di più al di sopra del nostro ego, che desidera l’opposto.
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(Dalla Preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah 13.02.2014)

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La gerarchia dei desideri

La Torà “Esodo” (Tetzave) 28:39, 28:42: “Tesserai pure la tunica di lino fino, lavorata a maglia; farai un turbante di lino e farai una cintura, un lavoro di un ricamatore. Farai pure loro dei calzoni di lino per coprire la loro nudità; essi andranno dai lombi fino alle cosce”.

Si sta parlando di correzioni che provengono dall’interno di una persona e appaiono in questa allegoria.

Una fascia che viene menzionata nella Torà è diversa da una fascia regolare dato che essa copre il corpo dall’ alto e separa la parte superiore dalla parte inferiore. La parte superiore rappresenta Galgalta ve Eynaim, i desideri di dazione. La parte inferiore sono i desideri di ricezione.

La nudità è un desiderio di ricevere che può essere corretto solo parzialmente. Quindi, solo dopo la correzione della parte superiore, che è simboleggiata dalla tunica, dal turbante e dalla fascia, si può iniziare a correggere la parte inferiore in modo parziale: dalla vita fino alle ginocchia. Questo significa la correzione dei desideri di ricezione.

Quei desideri che si trovano ancora più in basso, quasi non diventano corretti. Il loro utilizzo viene semplicemente fermato. Dato che la persona esegue una restrizione sul loro impiego. Questo è sufficiente.
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(Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno, 28.08.2013)

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Nove fasi del cammino verso l’unità, Punto 1

Al fine di capire meglio il processo relativo all’ educazione di una persona, abbiamo deciso di presentare le nove fasi che gli uomini in generale attraversano con l’analogia della radice presente nelle nove fasi di coloro che studiano la saggezza della Kabbalah.

Prendere confidenza con il Concetto del Sostegno Reciproco

Il sentimento del sostegno reciproco appare quando un uomo percepisce il gruppo e non se stesso, quando il concetto di gruppo gli appare grande e lo domina, sostituendo la percezione dell’io. Questo è esattamente il modo in cui la percezione dell’io scompare e compare il concetto del gruppo. Tutto questo non indebolisce l’uomo perché il sentimento del sostegno reciproco è più forte ed è effettivamente al di sopra di noi.

Questa sensazione è conseguita attraverso l’aiuto reciproco, attraverso la dazione reciproca di tutti verso ogni amico. Tutti si vogliono identificare con il gruppo, farne parte, abbracciarlo, ed esserne incorporati, essere come un solo uomo con un solo cuore ed una sola mente. Tutti sentono di essersi dissolti tra gli amici senza lasciare traccia. Tutti vogliono immergersi nel gruppo. E tutti si aiutano in questo.

Ognuno di noi si rivolge a tutti gli amici ed insieme parliamo di una cosa sola: di come connetterci. Come immaginare la connessione reciproca positiva tra di noi, nel modo in cui esisteva prima della frantumazione del vaso: un solo vaso, un solo desiderio, un solo pensiero, una sola intenzione, un solo sentimento, in cui ognuno percepisce gli altri come se si fosse una cosa sola.

Non dovremmo chiarire gli aspetti negativi perché vogliamo costruire quelli positivi, l’Arca di Noè. Vogliamo elevarci da questo mondo, allora perché dovremmo penetrarlo ancora più in profondità e immergerci dentro?! Noi vogliamo solamente il bene. Il Creatore porta un uomo verso il destino buono e dice: “Prendilo”. A cosa ci serve il destino cattivo?! E’ bene che non sappiamo quanto siamo opposti rispetto agli altri. Ci dobbiamo unire per entrare nella spiritualità. Ci uniamo ed è tutto qua, punto.

Raggiungiamo uno stato, come è detto: “come un solo uomo con un solo cuore”, “tutto Israele è fatto di amici”. Allora completeremo quest’ azione. Quindi, la prima fase è la fase del sostegno reciproco: diventiamo una cosa sola.

Ad una prima occhiata non resta niente da fare in seguito, ma è chiaro che parliamo solamente del sostegno reciproco secondo il principio de “la fine di un’azione sta nel pensiero iniziale”. La strada davanti a noi potrebbe essere lunga perché ci dobbiamo dare delle basi. E’ grazie a questa auto-costruzione che arriviamo a conoscere il Creatore.
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I venditori non devono governare

Opinione: (Anatoly Wasserman, scrittore, consulente politico, studioso): “Il concetto di liberalismo considera solo i rapporti dualistici tra gli individui, non tenendo conto che esistono ulteriori interazioni ad influenzarci a vicenda.

“Il desiderio di essere limitato da interazioni dualistiche è collegato al fatto che il concetto liberalistico è commerciale. La produzione e il commercio sono considerati parti di un unico processo, ma sono costantemente in competizione. Non si può vendere ciò che non è stato ancora fatto, e non ha senso produrre qualcosa che, ovviamente, non sarà venduto – da questo punto di vista, il processo è veramente unificato.

“Ma in ogni confronto, la posizione dei venditori è più forte della posizione dei produttori: $1  – all’inventore, $10  – al produttore, $100 – al venditore. Quando il mercato è in crescita, il confronto è piccolo perché c’è qualcosa da condividere. Ma nei momenti difficili, i venditori soffocano i produttori per garantire una maggiore prosperità per se stessi.”

Il mio commento: E’ necessario eliminare il processo di scambio e sviluppare l’industria su una scala che permette un equa distribuzione di prodotti e servizi essenziali.
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