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Qual è il modo migliore per realizzare un desiderio?

Innanzitutto, dovresti avere un grande desiderio che ciò che vuoi diventi realtà.

Inoltre, dovresti esaminare se il tuo desiderio è in linea o è in contraddizione con il corso evolutivo della natura, che porta tutti e tutto a stati di connessione più elevati.

Dopo questo esame, dovresti trovare e circondarti di persone che desiderano raggiungere uno stato di connessione positiva. Acquisirai quindi una comprensione di come avanzare verso il risultato desiderato di una connessione armoniosa e pacifica con gli altri e la natura.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

Cosa c’è prima del pensiero?

Il fondamento di tutto, l’unica materia che è stata creata, è il desiderio.

Il desiderio è quindi primario, e il pensiero è un risultato del desiderio.

Tuttavia, per ottenere ciò che desideriamo, la mente si sviluppa accanto al desiderio, in corrispondenza con esso.

Non importa quanto possiamo resistere all’idea che il desiderio precede il pensiero, nondimeno la mente, e quindi il pensiero, è la serva del desiderio, sviluppandosi unicamente per il gusto di servire il desiderio.

Non possiamo quindi mai rendere le nostre menti obiettive e indipendenti dai nostri desideri. Ma possiamo cambiare i nostri desideri sotto l’influenza dell’ambiente (vedi l’articolo “La libertà” del Kabbalista Yehuda Ashlag [Baal HaSulam]), cioè sotto l’influenza dell’impeto educativo sociale, culturale e di altro tipo che ci circonda. In altre parole, possiamo osservare esempi nel nostro ambiente che promuovono l’importanza di soddisfare un desiderio piuttosto che un altro e, così facendo, possiamo cambiare ciò che desideriamo.

Comprendendo questo principio e l’enorme importanza dell’influenza dell’ambiente su di noi, quindi sotto l’influenza di un ambiente che ci conduce allo scopo ultimo della nostra vita, a una connessione armoniosa in cui riveliamo la forza positiva nascosta nella natura, possiamo sviluppare costantemente sia i nostri desideri che le nostre menti in armonia.

Inoltre, se abbiamo grandi desideri ma la nostra mente non è sviluppata per realizzarli, potremmo perdere la nostra capacità di controllarci sensatamente.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Non Essere Un Asino Nel Banchetto Del Re

Domanda: se il Creatore ha creato tutto così perfetto, perché dobbiamo correggere qualcosa?

Risposta: si, ma non siamo ancora nello stato che Lui ha creato; ne siamo al di fuori, dietro ogni genere di veli, di occultamenti. Questi schermi hanno a che fare solo con noi, poiché siamo noi a sentire l’occultamento.

Il Creatore ha creato solo uno stato considerato come il Mondo dell’Infinito. Tuttavia, per sentire di essere in realtà in questo Infinito, dobbiamo accumulare ogni tipo di esperienza.

Supponiamo che qualcuno voglia allettarmi con un piatto esotico, però per far si che io apprezzi realmente il suo sapore, ho bisogno di desiderarlo. Si suppone che io abbia un’idea di cosa sia e di come si mangi, altrimenti, non lo capirò; allo stesso modo del fattore menzionato nel Libro dello Zohar, che visse tutta la sua vita in una fattoria, seminava il grano e finché non visitò una città, neppure sospettava quante cose deliziose si potevano fare partendo dalla fattoria. Tutto quello che conosceva era il grano non lavorato.

Quindi, anche stando nel Mondo dell’Infinito, lo sentiamo come fa un asino, masticando il grano non lavorato. Eccetto il semplice “grano” e “l’acqua”, non desideriamo altro. Non sentiamo nella Luce dell’Infinito tutte le delicatezze che il Creatore ha preparato per noi.

Allora, come cominciamo a desiderare la Luce che riempie l’Infinito ed a sentirla in tutte le sue manifestazioni, in tutta la sua profondità, con totale chiarezza? Non abbiamo questa necessità. Dobbiamo crearla dentro di noi.

Con il fine di costruire un desiderio di odorare la torta più dolce invece del grano non lavorato, per sentire l’Infinito invece della Luce più piccola Nefesh di Nefesh, rimanendo nello stesso stato e la stessa Luce, abbiamo bisogno di coltivare il desiderio. Questo cresce mediante l’occultamento, quando gli viene mostrata un po’ di Luce, la quale dopo si occulta un’altra volta, è esposta e dopo nascosta. Ciò è considerato “civettare”, è un gioco.

Questo è un gioco molto serio, visto che l’occultamento incrementa il desiderio. È così che la Luce gioca con noi, mostrandosi ed occultandosi. Per questo ci ritiriamo dal Mondo dell’Infinito e ce ne separiamo mediante numerosi occultamenti, fino a quando arriviamo in questo mondo, nel suo occultamento totale.

Tutto quello di cui abbiamo bisogno è il desiderio e nell’istante in cui lo otteniamo, riceveremo la preziosa “torta”. Non appena cresce un po’ di più, mi sarà data una delizia ancora più grande. Ad ogni nuovo passo, ho bisogno di incrementare il mio desiderio e la Luce superiore comincia ad illuminarmi in tutta la sua forza. Il mio desiderio mi apre per connettermi a Lui, permettendo a Lui di entrare in me.

Il Creatore ha creato tutti questi stati dall’inizio, però, di tutto l’Infinito, in questo momento, puoi sentire solo la più piccola Luce di Nefesh. Questo perché non hai un tuo desiderio di desiderarlo specificamente, affinché tu senta dolore per la sua mancanza.

Il desiderio deve essere totalmente nuovo, a differenza del tuo desiderio istintivo. Lo ricevi forzandoti, dominandoti e lottando contro tutta la tua natura. Quando cominci a volere tanto questa Luce, allora sarà un desiderio autentico. In altre parole, hai bisogno di desiderare la dazione!

In questo momento, sembra qualcosa di completamente stupido, un certo tipo di dazione ed un amore strano. Tuttavia, queste sono semplicemente parole che ci sono familiari, però rappresentano un nuovo tipo di desiderio che non esiste ancora in noi.
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(Dalla 3° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 4 Maggio 2011, Talmud Eser Sefirot)

Come si adatta l’uomo all’interconnessione del mondo

drugsLa Kabbalah osserva attentamente l’intero universo – il nostro mondo e il Mondo Superiore che è nascosto- come un unico mondo, separato in due parti solo per quel che riguarda noi. Attraverso la propria correzione, l’uomo può rivelare la seconda parte dell’universo.

La materia della correzione è il desiderio di ricevere piacere. Perciò, tutta la creazione è un singolo organismo, sensibile, vivente e creativo. Niente nella creazione è una conseguenza o una coincidenza di un evento meccanico, ma piuttosto, ogni cosa, incluso il nostro mondo, è presente come parte di un progetto generale: portare tutte le parti della creazione alla perfezione.

La correzione dell’uomo determina l’operatività del sistema, cioè se sarà attivo, intelligente e sostenibile. C’è una legge che dice, “L’intero è identico a tutte le parti” (“Prat u Klal Shavim”), e perciò, tutti i principi che operano nella correzione verso la completezza operano anche nei corpi individuali, nell’intero ecosistema, in ogni famiglia e in ogni società, e nell’economia globale.

A causa della generale interconnessione di ogni cosa nell’universo, ogni organismo e tutti i livelli del sistema devono essere in buono stato, altrimenti abbasseranno lo stato di salute del sistema in generale. La loro interconnessione, la reciproca inclusione di tutte le parti nelle altre parti, li obbliga a fare così.

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Come far entrare la Luce dentro di noi

laitman_2006-11_ba-iam_016_wpDomanda: Le scrivo perché non ho più le forze, anche se mi riempio di sensi di colpa per doverla distrarre. La mia depressione lunga e profonda viene scambiata con la non voglia di vivere e il vuoto. Non c’è niente altro. Ascolto le lezioni tutti i giorni, ma se per caso sento e capisco qualcosa, questo svanisce immediatamente, non faccio in tempo a ricordare e percepire.

Partecipo ai progetti di Bnei Baruch, ma questo non mi da le forze. Sto cadendo giù precipitosamente. Tutti pensano alla crisi e a come uscirne fuori, io invece non riesco ad uscire fuori da me stesso. Sento soltanto un insopportabile dolore e rancore. Non so cosa fare. Le chiedo per favore: mi risponda attraverso il blog!

La mia risposta: Nella creazione agiscono la Luce e il desiderio – solo da loro viene composto tutto ciò che esiste. Loro interagiscono in modo tale da alternare il potere della Luce e del desiderio, dentro di noi sentiamo ciò come il contrasto di gioia/riempimento e amarezza/svuotamento. Siccome lei non riesce ad uscire fuori dalla depressione le posso dare un consiglio: si immerga nella sua depressione ancora di più, si metta artificialmente ancora di più nell’autodistruzione, nella percezione del rancore, nei senso di colpa – così terrà la depressione sotto controllo.

Cerchi di schiacciarla su se stessa con tutte le forze e scoprirà quanto sono artificiali tutte le sue sensazioni che dipendono solo dai suoi regolatori soggettivi. Vedrà che dal fondo della caduta sentirà la gioia e la Luce!

Preparati ad avvicinarti al Creatore

doIl Creatore è una legge inclusiva dell’universo. Chiedendo la correzione, non ci stiamo dirigendo a qualcuno, stiamo preparando il nostro desiderio di trasformare un desiderio egoista di ricevere, in un desiderio altruista di dare.

Non appena lo desideriamo, esso si trasformerà. Ciò si deve al fatto che il Creatore, la legge generale dell’universo, influenza immediatamente il nostro desiderio. Il Creatore è un campo spirituale di dazione ed amore, all’interno del quale cambiamo, nella misura in cui il nostro desiderio cambia. Il Creatore, tuttavia, si trova in un punto specifico in questo campo, relativamente a noi. Inizialmente siamo opposti ad esso, ed a causa di ciò, siamo situati nel cerchio più esterno di questo campo, che si chiama “questo mondo”.

Nella misura in cui abbiamo il desiderio di avvicinarci al centro, verso gli attributi di amore e dazione del Creatore, facciamo in modo che il campo influisca su di noi e possa mobilitarci. Possiamo vedere che il Creatore non agisce per capriccio e non abbiamo nessuna ragione per aspettarci un trattamento speciale da parte Sua.

Il mio rispetto per la legge della gravità non cambierà i suoi effetti sul mio corpo. Allo stesso modo, se seguiamo le leggi spirituali, entriamo nel mondo spirituale, altrimenti restiamo fuori.

Non esiste protezione ed è inutile cercare di adulare il Creatore. Il Creatore è una Forza, che legge i miei desideri più intimi, invece di ascoltare le mie parole. Progredisco nella misura in cui sono in armonia con questa Forza.

La scienza della Kabbalah esamina le leggi dei Mondi Spirituali. Si tratta di fisica spirituale, non lirismo. Esistiamo nella Natura, il Creatore è la Natura e le Sue leggi sono le leggi della Natura.

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Un infinito che si espande all’infinito

untitled4Ho ricevuto una domanda: è scritto che la Natura continuerà il suo sviluppo secondo le condizioni stabilite dal Creatore, fino a che il suo piano si realizzi con successo. Allora, quali sono le condizioni che il Creatore ci pone?

La mia risposta: tutto deve raggiungere l’adesione con il Creatore, il quale non ha creato niente al di fuori di un unico punto di desiderio nel quale esistiamo. Questo punto si trova in un oceano di Luce all’interno del Creatore. Tutto ciò che dobbiamo fare è sentire tutto il potere, il riempimento e l’unicità con il Creatore che esistono in un unico stato. Tutti gli eventi che seguono, avvengono all’interno dello stesso punto che è stato creato “dal nulla”.

Tutte le nostre esperienze e sensazioni avvengono all’interno di questo punto. Tutte le esperienze che sperimentiamo si realizzano mentre immaginiamo che il mondo siamo noi, la natura circostante e la gente. Però in realtà, tutto ciò è contenuto all’interno di un punto che sperimenta ogni tipo di cambiamento al suo interno, con la finalità di rivelare il suo vero stato.

Il Creatore desidera che questo punto attraversi questo cammino coscientemente, con intendimento e con il proprio sforzo.

È in questa maniera che riusciremo a comprendere cos’è la Luce del Creatore, che ha creato questo punto dal nulla. Dobbiamo capire cosa significa “dal nulla”, cos’è “il punto” e cos’è “la Luce”, e perché ha creato tutto così come lo ha fatto.

Noi non sappiamo ciò che accadrà dopo che arriveremo a questa comprensione, però apparentemente, una volta raggiunta la perfezione, si riveleranno altri nuovi orizzonti.

Però, questo realmente non importa. Dopotutto, avanziamo passo dopo passo ed ogni passo precedente è solo la fase preparatoria di quello successivo. Non possiamo saltare i passi. Tuttavia, dobbiamo sempre aspirare all’Infinito perché questo è il luogo verso il quale dirigiamo la nostra preghiera (MAN) e dal quale riceviamo la risposta (MAD). Questa è l’unica maniera, attraverso la quale possiamo riuscire ad avere l’attitudine corretta, per realizzare le azioni adeguate e per meritare un risultato. Si deve al fatto che tutto aspira all’Infinito e da lì, discende fino a noi e non importa che esistano molti gradi che ci separino da questo stato. Tutti questi gradi sono i vostri stati futuri che sono occultati per il momento. Il grado immediatamente davanti a voi è quello che si considera essere l’Infinito.

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La nostra unica preghiera deve essere di avere il desiderio corretto (Avanzato)

laitman_2009-03_79261Una domanda che ho ricevuto da uno dei miei studenti: il Superiore può passare il Suo desiderio all’inferiore?

La mia risposta: questo è esattamente ciò che Lui fa, però solo in risposta alla nostra supplica: “Concedimi di avere i desideri corretti”. La nostra preghiera si riferisce unicamente al nostro desiderio, affinché sia come il Suo, cioè di fare in modo che il nostro desiderio sia simile a quello del Creatore.

Lei non ha bisogno di nient’altro da Lui, che di un nuovo programma di comportamento per sapere come agire. Lei deve ricevere una nuova mentalità, un nuovo potere e una nuova conoscenza da Lui, affinché sia capace di lavorare con la sua “materia” correttamente. Per essere più precisi, lei deve riconoscere quanto difettoso sia il suo programma di condotta presente, perché è opposto al programma con il quale Egli agisce. Dopo deve chiedergli di rimpiazzare il suo programma con uno simile al Suo; in quel momento lei sarà corretto e diventerà simile al Creatore.

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Perché quando sembra che ho tutto mi sento male?

michael-laitman_231Ho ricevuto una domanda: cosa deve fare una persona se vuole salvarsi in questo mondo? Fino ad ora doveva solo pensare a sé stessa, però adesso scopre che deve unirsi con gli altri nelle azioni. È sufficiente solo la sua intenzione per la sua salvezza?

La mia risposta: si, è sufficiente. Il punto di partenza di una persona è la domanda: quale è lo scopo della mia vita? Però, quando pone questa domanda, è importante capire precisamente ciò che significa. O sta facendo male dal punto di vista materiale: è stato licenziato dal lavoro ed ha ogni tipo di problemi, malattie e difficoltà; oppure si sente male perché, a prescindere dal fatto che ha tutto, si sente vuoto e nessuna cosa della vita lo riempie, niente ha senso.

Ci sono persone che stanno facendo male dal punto di vista materiale, e questa è la parte dell’umanità che è localizzata nella parte più bassa della piramide. Riescono solo ad ascoltare come riempire sé stessi nel mondo materiale. Poi ci sono persone che si sentono male, non solo perché sentono la mancanza dei piaceri materiali, anche se hanno tutto, si sentono come se non avessero niente. La ragione di ciò, è che un nuovo desiderio non materiale si è svegliato in loro: il punto nel cuore.

Quando il punto nel cuore si sveglia in una persona, significa che è nato in lei un nuovo desiderio o un nuovo attributo. Questo desiderio è ciò di cui parla la Kabbalah, che spiega perché non può più trovare la felicità in questo mondo. Così, venga avanti e riveli il Mondo Superiore. Venga a vedere quanto è meraviglioso il Creatore. Dopotutto, non ha più altra scelta.

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La libertà proviene dalla capacità di donare

laitman_2009-05-28_8354_w1Ho ricevuto una domanda: come può spiegare il significato di libertà ad una persona che è nata in schiavitù ed è seduta in una cella? Come fa a sentirsi libero?

La mia risposta: lei può sperimentare la libertà, unicamente quando desidera dare e le viene concessa questa opportunità. Se qualcuno non glielo permette, significa che le sta rubando la sua libertà e la sta opprimendo.

La mancanza di libertà non significa che lei non possa fare qualsiasi cosa desideri.

È scritto che tutti saremo “persone libere su questa terra”. Sulla nostra terra significa “nel nostro desiderio” (terra, aretz, dalla parola ratzon, desiderio). È stata preparata la nostra libertà proprio nel nostro desiderio di dare.

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