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Siamo finalmente pronti per la correzione

Il processo della correzione mondiale è un percorso lungo che consta di diversi livelli che ogni anima acquista da se. Siamo passati dalla rottura dell’anima comune Adam HaRishon, dopo dall’Esilio di Babilonia, una nascita spirituale e la conseguente caduta dal grado spirituale durante la distruzione del Secondo Tempio. Questo ha avuto come seguito la resurrezione ad un livello spirituale nuovo, e dopo ancora una caduta durante i tempi del Secondo Tempio.

Adesso ci stiamo avvicinando a uno stato nel quale tutti i desideri intesi per la correzione sono pronti per questo. Dopo tutte le salite, discese, rotture e rivoluzioni che abbiamo sperimentato durante tutta la storia, tutti i desideri si sono mescolati. Come risultato di questo, ogni persona contiene dentro di se sia i desideri di dazione che di ricezione nella giusta combinazione. I desideri sono pronti per la correzione, e quello è quanto dobbiamo conseguire.

Perciò, l’obiettivo che abbiamo davanti è la correzione. Questo è il primo periodo nel quale non ci stiamo comportando come materia senza volontà, che passa dalle cose senza parteciparvi. Piuttosto, dobbiamo prendere parte nella nostra propria correzione con molta attenzione, con i nostri sforzi, e d’accordo alle nostre richieste. Dobbiamo effettuare la correzione con la virtù dei nostri sforzi, al grado che siamo autorizzati di questo dal Governo Superiore.

È per questo che questa è la prima volta che abbiamo iniziato a studiare, “Che siamo noi?”, e come ognuno di noi deve effettuare un cambiamento, cosi come tutti quanti insieme. La scienza della Kabbalah ci insegna come vivere correttamente nella realtà nella quale esistiamo.

Lezione quotidiana di Kabbalah – 16.05.2010

Preparazione alla Lezione: Shamati 140
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Il Libro dello Zohar, Capitolo “VaYikra”, Articolo 51, Lezione 4
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Rav Yehuda Ashlag, Prefazione al Commentario del Sulam, Punto 1, Lezione 1
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Scritti di Rabash,Shlavei HaSulam, Articolo “Lo Scopo della Società”
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Correggendo idee sbagliate sulla Kabbalah

È risaputo il fatto che quanto più facciamo ricerche sulla letteratura Biblica più scopriamo che la sua datazione tradizionale è corretta. I filosofi che fecero rivendicazioni infondate sul fatto che Il Libro dello Zohar fosse stato scritto in Spagna nel undicesimo secolo, o addirittura più tardi nel Medio Evo, hanno dovuto cambiare idea e accettare a denti stretti quello che è scritto nello stesso Zohar , cioè, che l’autore è stato Shimon Bar Yochai nel secondo secolo.

Un argomento comune sostenendo la più recente scrittura dello Zohar era che il vocabolario usato nello Zohar non appariva nel lessico prima del secondo secolo. Comunque, recenti ricerche su testi antichi facilitati dalle nuove tecnologie hanno fatto luce su una ricchezza di documenti scritti nell’antica lingua Aramaica.

In una relazione su questi ritrovamenti nelle Notizie dell’Università di Chicago, uno dei ricercatori del Progetto Archivio della Fondazione Persepolis nell’Istituto Orientale, una studentessa di Aramaico, Annalisa Azzoni, assistente della Divinità School, dell’Università di Vanderbilt afferma: “Non abbiamo tanti archivi di queste dimensioni. Molto di quello che c’è in questi testi è completamente fresco, ma anche cosi cambia quello che già sapevamo. Ci sono delle parole che io sapevo venivano usate in dialetti in tempi posteriori, per esempio, ma non sapevo fossero usate in quel tempo ed in quel posti, La Persia del 500 D.C. Per uno studiosa di Aramaico è una scoperta molto importante”.

Io voglio credere che nel prossimo futuro tutte le miscredenze sulla Kabbalah svaniranno e noi saremmo capaci di usarla per migliorare il mondo.