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La direzione spirituale del gruppo

Domanda: Quanto tempo ancora lei dirigerà il gruppo?

Risposta: L’alunno deve essere preparato in ogni momento, a restare senza maestro, sapendo che avrà appoggio. Avanza colui che, costantemente, esige di essere indipendente.

Hai il Creatore, il metodo ed il gruppo. Hai già tutto il necessario, quando ti trovi sempre nello stesso livello degli altri.

Ma come salire al successivo gradino senza una guida? Per questo è necessaria la decisione collettiva, perché lo stato successivo è un’unione più forte tra gli amici.

Può essere che non esista un capo riconosciuto, nominato dal maestro precedente o che si distingua in qualche modo. In ogni caso, nessuno può prendere la leadership con la forza, l’intelligenza o l’astuzia.

La cosa più sicura, idonea, è quando il gruppo prosegue il cammino unito, compiendo le decisioni collettive della sua “direzione spirituale”.

In questa direzione non ci sono le menti brillanti né gli specialisti emergenti, ma gente capace di prendere decisioni congiunte, comuni. Qui non c’è posto per gli altri, poiché manca loro la sensibilità verso il processo di sviluppo del gruppo.

Alcuni sono ancora accecati da interessi particolari. Non sono capaci di chinarsi davanti al gruppo. Non sono influenzati sufficientemente dallo spirito del cammino. Si sbagliano, perché ancora non si sono inclusi nella direzione comune.

È possibile che siano influenzati dall’ambiente esterno. Ci sono diverse cause.

Nella direzione spirituale ci deve essere gente che non commetta errori in merito alla decisione collettiva, che non dipenda dalla pressione di qualcuno di loro e ancora di più, di qualcuno dall’esterno.

Non solo hanno il diritto, ma devono cacciare immediatamente chiunque vada ad ostacolare il lavoro o a dichiarare la sua superiorità.

Così sono le leggi spirituali e dobbiamo crescere in accordo ad esse.

La casa della porta delle intenzioni

Domanda: Che libro è il Beit Shaar HaKavanot che abbiamo cominciato a leggere oggi? Quale deve essere la corretta attitudine durante il suo studio?

Risposta: Il titolo di questo libro dice tutto: Beit Shaar HaKavanot (La casa della Porta delle Intenzioni) significa “i principi delle intenzioni”.

L’intenzione durante il suo studio deve essere la stessa che durante lo studio di altri libri cabalistici, cioè, deve essere diretta allo sviluppo dell’anima.

Tutto ciò che leggo influenza in diversa maniera il mio cuore e la mia mente (a livello materiale) e dipende dallo stile dell’esposizione, in tutti i livelli del PARDES (pshat, remez, drush, sod: il semplice commento, l’allusione, la parabola, il mistero). Uno dei libri influenza di più i miei sentimenti ed un altro influenza di più la mia mente. In quanto al terzo, non lo capisco completamente.

Devo cercare di tirar fuori da questo libro solo una cosa: la forza della dazione, la luce che riporta alla fonte!

Insieme a questo, devo cercare di unirmi con questo libro il più forte possibile, cercare di comprenderlo.

Questa ultima cosa devo realizzarla una volta ottenuta l’intenzione corretta per poter ricevere detta forza o la luce della dazione nella massima forma.

Non si può aspirare alla conoscenza invece della correzione. In caso contrario, ciò viene definito “razionalizzare piuttosto che fare”.