Pubblicato nella '' Categoria

Il ciclo perpetuo della vita

Domanda: Quando una persona termina il suo gradino anteriore che scompare e diviene la sua “tomba”, sa che ritornerà alla vita cominciando dallo stesso gradino?

Risposta: Ciò non la preoccupa; non può restare nel suo vecchio desiderio. Questo desiderio diventa ripugnante per lei!

Tutto muore, è impossibile vivere in questo gradino, perché diventa un gradino di ricezione mentre lei vuole vivere con una grande dazione.

Non la preoccupa ciò che la attente in avanti, lei non può restare dove è perché significa la morte per lei.

La sensazione della morte nel suo livello anteriore gli porta la rinascita nel successivo livello. La tomba diventa l’utero e tutto comincia a svilupparsi di nuovo, fino a che l’utero diventa un’altra volta la sua tomba (l’utero, “rechem”= tomba, “kever”). In questa maniera il gradino inferiore diventa il gradino superiore. Così noi avanziamo.

Però non riceviamo niente di preparato dall’alto, lavoriamo con lo stesso desiderio che investighiamo nella sua profondità grazie alla luce che riporta alla fonte e riveliamo che non possiamo restare di più in questo desiderio e che dobbiamo nascere nel nuovo livello, costi quello che costi!

Stiamo correndo al buio! Non vediamo davanti a noi un gradino nuovo che sia illuminato dalla luce! Questo è come l’esilio in Egitto: in oscurità, di fretta, con un desiderio di fuggire.

Poiché il mio stato attuale diventa totalmente intollerabile per me, meglio una morte invece di una tale vita. Dunque allora io nasco …

Materiale correlato:

Laitman blog: Nuovo desiderio, nuovo gradino
Laitman blog: L’Egitto e il serpente sono il nostro egoismo
Laitman blog: Tutta l’umanità sta uscendo dall’Egitto

La somministrazione per il cammino che ancora resta

Domanda: Può avanzare il gruppo che resta senza maestro?

Risposta: Tutto il necessario si trova nelle decine di migliaia di lezioni che si trovano nel nostro archivio. Quanto più si uniscono, più gradini scopriranno in esse.

Tutto dipende dal Kli, dal vaso e non da chi lo sta riempiendo. Nelle lezioni di dieci anni fa scoprirete cose nuove in altri di dieci (anni). Tutto dipende dal “utente”, dalla sua sensibilità e dalla sua apertura.

Negli stessi materiali scoprirete nuovi livelli. I cambiamenti interiori vi permetteranno di fare scoperte sempre più profonde. Grazie all’unione scoprirete nelle lezioni precedenti tutti gli stati posteriori.

La scomparsa del maestro non è una fine. La vita continua, dall’alto arriva la nuova forma di direzione ed il gruppo avanza. Così deve essere il processo di crescita.

Seguiamo lo stesso principio rispetto alla nostra attitudine verso il bambino, man mano che va crescendo. Con il tempo, lui stesso comincia a sentire la necessità della separazione.

Durante un periodo, all’uomo viene dato un maestro, però dopo gli viene tolto. Il maestro riceve un altro compito ed anche l’alunno. Bisogna trattare questo argomento come una corrente infinita delle connessioni tra i Kelim