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Rimuovere il maleficio della stregoneria dalla nostra vita

Tutta la nostra vita è un incantesimo ed un grande inganno. Il desiderio egoista ci muove sempre e ci obbliga a lavorare per lui.

Noi amiamo questo desiderio sporco e desideriamo essere ingannati da lui.

Su cosa ci mente? Sulla fine del cammino, promettendoci che lì si trovano la gioia e la luce; però nel cammino riceviamo anche un po’ di piacere.

E anche se non ho niente eccetto le promesse, ne traggo beneficio!

Penso a ciò che otterrò e sento già come se lo avessi ottenuto. Ricevo scintille di gioia che mi danno speranza.

Però nelle scintille non c’è nessuna luce! Essa non discende al di là del Parsa, il limite del mondo di Atzilut!

La luce brilla su di me da lì e risveglia queste scintille, però ho la speranza di ricevere la luce, e così tutta la vita …

A prescindere dal fatto che siamo sempre delusi e non vediamo nessuna luce, ma solo alcune scintille, proprio a causa della disillusione cerchiamo di trovarle, per godere di queste e ricevere ancora un po’ più di denaro, fama, potere, conoscenza, cibo e sesso.

È in questo modo che tutto il tempo ci manteniamo nel cammino con la speranza riposta nel futuro! In quell’istante, quando deve arrivare la luce alla scintilla, questa non arriva ed istantaneamente tutto scompare.

Proprio in questo consiste il lavoro del desiderio egoista: attrarci per mezzo delle promesse di piacere, affinché lo aspettiamo e ci troviamo sempre nel cammino pensando che ne beneficiamo.

Non arriviamo mai al piacere stesso ma arriviamo alla disillusione, quando tutto scompare.

Nel mondo materiale l’uomo vive solo con le speranze per il futuro e crede che questa sia la felicità.

Egli crede che più in avanti lo aspettino alcuni piaceri egoistici e cerca di non pensare che in futuro ci sono l’oscurità e la morte.

Oggi però, l’umanità si è sviluppata ad un tale livello che comincia a capire che le promesse egoistiche non hanno nessuna base.

Allora cosa fare? Giacché non posso vivere di speranze! Non credo né al socialismo, né al futuro radioso nel quale tutto sarà buono.

Cominciano le depressioni e le disillusioni totali, però in qualche modo bisogna vivere; e allora, l’uomo comincia ad ingannarsi ancora di più, egli si ubriaca intenzionalmente per obbligarsi a credere.

Per questo scopo, lavorano tutti i mezzi di comunicazione. È un incantesimo completo, che è appoggiato dalla società.

Sarà così fino a quando questo inganno non arriverà a tal punto che sarà impossibile continuare.

Oltre la Risoluzione

Domanda: Yehuda Ashlag ha scritto di aver ricevuto il permesso di svelare la saggezza della Kabbalah. Che cosa significa “oltre la risoluzione?

Risposta:Un kabbalista raggiunge un tale livello di comprensione, che quando apre questa autorizzazione è vincolata da una missione particolare, si sente in dovere, e poi comincia ad agire.

Questo fa parte della missione affidata a tutti i grandi Kabbalisti, da Abramo a tutti gli altri. L’esempio più eclatante è Mosè, il leader spirituale del popolo.

La risoluzione comprende la conoscenza dell’universo, la creazione del metodo di divulgazione, l’educazione e il metodo di insegnamento della correzione nel suo tempo, e in parte anche nel futuro.

Riceve “l’autorizzazione dall’Alto sopra” e diventa un maestro d’orchestra della conoscenza verso il basso, per la sua capacità di abbassare questa conoscenza affinché tutti possano impararla.

La risoluzione include un vasto sistema di coordinamento tra il Creatore e l’umanità. “Dare il permesso” significa che una persona diventa un rappresentante del Creatore, del rapporto tra il Creatore e le sue creature.

Se non avesse ricevuto “l’autorizzazione dall’Alto”, confonderebbe la gente, perché l’importanza dello scopo, l’obiettivo stesso, il mezzo per raggiungerlo e l’importanza dei mezzi non sarebbero presenti in lui in maniera adeguata.

Lo Scopo è la fusione con il Creatore. Il mezzo per ottenere lo scopo è la correzione dei desideri umani, con l’aiuto della Luce di ritorno alla sorgente, che viene richiamata nel corso dello studio, il desiderio di migliorare, che raggiunge il desiderio di connessione (ad “amare il prossimo tuo”) tra i punti nel cuore “del gruppo”.

Se questo sistema è chiaro e comprensibile allora questo vuol dire che ha ricevuto il permesso dall’Alto.