La scala per l’infinito

Lo Zohar ci parla del Mondo Superiore che riveliamo dentro di noi. Tutto ciò che è descritto in questo libro avviene dentro di noi. Infatti, percepiamo il nostro mondo alla stessa maniera. La differenza tra i mondi o percezioni, è che percepiamo questo mondo individualmente, dentro il nostro egoismo, mentre il Mondo Superiore viene percepito collettivamente, all’interno delle nostre relazioni e delle connessioni tra di noi.

La connessione attraverso la dazione mutua e l’amore viene chiamata anima, e quello che percepiamo in quest’anima è chiamato il mondo spirituale. Realizzando le correzioni in noi, correggiamo la connessione inizialmente frammentata (Kli) e così riveliamo le qualità differenti della connessione di cui parla lo Zohar. La connessione comune di tutte le parti dell’anima o creazione è chiamata il Creatore. Tutto il mondo spirituale comprende diversi tipi di connessioni che sono chiamate Abramo, Isacco, Giacobbe, diversi angeli, come pure gli oggetti inanimati, vegetali, animati e spirituali. Questi sono tutti rivelati nelle connessioni.

Oggi percepiamo il nostro mondo e pensiamo che esista per conto suo. Tuttavia, questa è un’illusione. La verità è che percepiamo un tipo di connessione tra di noi che chiamiamo con questo nome. L’ultimo o più basso livello di connessione tra le parti dell’anima (le anime particolari) procura la sensazione di una cattiva connessione che viene chiamata “questo mondo”. Quando raggiungiamo la connessione assoluta di tutte le parti dell’universo, questa connessione viene chiamata il Mondo dell’Infinito, perché è una connessione illimitata senza nessun limite circoscritto. Esso è invece al di là dello spazio e del tempo.

Tra la piena connessione nel Mondo dell’Infinito e la completa assenza di connessione in questo mondo, ci sono cinque livelli di connessione o cinque mondi chiamati Adam Kadmon, Atzilut, Berià, Yetzirà e Assiyà. Noi esistiamo effettivamente in una sola realtà che è il Mondo dell’Infinito, ma la nostra percezione di esso, dipende dalla nostra attitudine verso la connessione. Questo implica 1) egoismo o ricezione e 2) dazione o amore. La nostra vita è una sensazione della qualità della connessione tra le parti della realtà.

Se vogliamo rivelare il vero mondo e capirlo, raggiungerlo e gioirne, dobbiamo provare a vedere noi stessi più connessi mentre leggiamo Il Libro dello Zohar. Allora cominceremo a rivelare una connessione più grande ed il Mondo Superiore. Questo metodo di rivelare il Mondo Superiore è chiamato “Faremo e ascolteremo” (Naase ve Nishma).

(Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 18/08/2010, Lo Zohar).

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Un commento

  1. Lei parla de connessioni nel mondo spirituale chiamate Abramo,Isacco,Giacobbe…Voglevo sapere se queste connessioni se referiscono al discorso fatto nel talmud ,ritorno in ciascuna generazione ai giudici d’Israele.Se parla di Arone (Barak)Gdc. 4,1,di Samuelle (Iefte) Gdc.10,6 e Mose (Gedeone ) Gdc.7,1.Quando raggiungiamo la connessione assoluta,illimitata del tempo e dello spazio il Mondo Superiore percepito collettivamente ti puo arichire con percezioni che non apartengono alla tua realtà prezente ? Grazie per la sua pasienza

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