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Su cosa si poggia il mondo

Lo Zohar, CapitoloLech Lecha (Vai Avanti)”, Articolo 4: La gente dovrebbe osservare il lavoro del Creatore. Dopotutto, tutta la gente non conosce e non considera su cosa risiede il mondo e su cosa risiedono loro.

Su cosa si poggia il mondo? Si poggia sul desiderio. Su cosa si basano le persone? Si basano sul desiderio. Lo Zohar parla di tutti i tipi di desideri, del mondo su cui poggiamo e di come possiamo cambiare questi desideri. Dopotutto, tutto ciò che succede all’interno del nostro desiderio costruisce la realtà che sperimentiamo.

La nostra percezione del mondo dipende da come possiamo cambiare i nostri desideri. Nel suo articolo “L’Occultamento e la Rivelazione del Creatore”, Baal HaSulam scrive che non cambia niente al di fuori di noi; è soltanto nostra responsabilità rimpiazzare la nostra percezione di questo mondo con la percezione del Mondo dell’Infinito.

Lezione quotidiana di Kabbalah – 17.09.2010

Dal Libro di Shamati: Articolo 52 “Un peccato non cancella un Precetto”
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “VaYechi”(E Giacobbe visse nella terra d’Egitto) Punto 333, Lez. 20
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Introduzione alla Saggezza della Kabbalah, Punto 86, Lezione 38
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Brani selezionati dal Libro dello Zohar e dagli Scritti di Baal HaSulam, Lezione: “Yom Kipur”
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Come puoi aiutare un amico?

Domanda: Come posso aiutare un amico ad acquisire l’intenzione corretta?

Risposta: Quando un principiante arriva per la prima volta alla Kabbalah, egli non vede, ascolta o sente di cosa si sta parlando. È immerso nei suoi pensieri e desideri. Egli si siede e studia insieme a tutti come un bebè che è appena nato e non percepisce niente o non capisce in che tipo di mondo si trova; Oppure può essere comparato ad una persona malata che ha perso la coscienza.

Mi ricorda me stesso dopo un incidente d’auto, quando ero nel letto incosciente. Certe volte recuperavo leggermente conoscenza o sentivo voci al di fuori di me. Certe volte potevo persino rispondere, ma non vedevo niente o non reagivo in nessuna maniera. Ciò è simile ad una persona che arriva a studiare la Kabbalah: è presente e non lo è. Ha bisogno di tempo e dell’attenzione degli altri, alla maniera in cui le persone si occupano di qualcuno gravemente ammalato o di un bebè. Questo tipo di attenzione può aiutarlo ad avanzare velocemente.

Se le attenzioni non aiutano, allora la persona deve essere lasciata in pace e darle il tempo affinché, gradualmente, si metta in ordine. Questo può prenderle diversi mesi o anni, fino a che comincia ad ascoltare la Kabbalah invece di se stessa.

Quando una persona comincia ad ascoltare realmente per la prima volta? Quando sente che l’unità con gli altri le apre sensazioni spirituali ed è lì che risiede esattamente l’ingresso al mondo spirituale.

Per tanto, quanto più grande e forte è l’ambiente, più accelera lo sviluppo di una persona e la influenza, forzandola a muoversi più rapidamente per conto suo.

(Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 31 Agosto 2010, sullo Zohar).

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