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Lezione per ragazzi – 24.10.2010

Lezione per ragazzi
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Felici sono quelli che studiano Kabbalah

Lo Zohar, CapitoloLech Lecha (Vai avanti), punto 356: “La legge di Dio è perfetta”, perché contiene tutto quanto. Felici sono quelli che si occupano della Torà e non si separano da essa, perché quelli che si separano dalla Torà perfino per un’ora sola, è come se fossero separati dalla vita nel mondo. Ed è scritto “Perché è la tua vita e la lunghezza dei tuoi giorni” ed è scritto “Per lunghezza di giorni, e anni di vita, e pace, ti saranno addizionati”.

Nella Saggezza della Kabbalah, noi studiamo due componenti della creazione: La Luce ed il desiderio. La Luce influenza il desiderio, laddove il desiderio risulta semplicemente dall’impatto della Luce su di esso, com’è scritto “La Luce muove i desideri”.

La Luce universale, chiamata “Il Creatore” (Kadosh-Baruch-Hu), la Luce dell’Infinito guida l’intera evoluzione del desidero attraverso diversi stati, passo dopo passo, in un ordine di causa ed effetto ad equivalenza con il Se. È fatto cosi, perché anche se il desiderio è stato creato come “esistenza dall’assenza”, possa raggiungere la stessa condizione della Luce, “esistenza dall’esistenza”.

Le azioni prese dal desiderio di ricevere piacere mentre si avanza nei diversi stati verso il traguardo (equivalenza con il Creatore, la qualità di dazione) sono chiamati “discernimenti”, “correzioni”, “sentimenti” il cui proposito è “adesione” (Zivugim). “Adesione” significa equivalenza parziale o completa (alla fine di tutte le correzioni) con la Luce. Durante queste adesioni, il vincolo tra “desiderio di ricevere con lo scopo di dazione” e la Luce, la proprietà di dazione, si manifesta.

Tutte le nostre azioni vengono chiamate lavoro spirituale, durante il quale il nostro desiderio con l’aiuto dell’intenzione di dazione raggiunge per lo meno qualche equivalenza con la Luce, adesione parziale con essa, finché queste azioni raggiungono il più alto livello di adesione chiamato correzione completa.

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L’accesso alla preghiera

Per poter accedere al nuovo livello io ho bisogno di acquisire un nuovo desiderio, la pesantezza del cuore. Dopo potrò esaminarlo attentamente e fare un appello con una preghiera completa, realizzando che non posso rimanere in questo egoismo, e che quello che in realtà mi manca è la qualità di dazione. Io non dico al Creatore che mi sto sentendo male ne li chiedo di migliorare le cose per me. La mia preghiera può soltanto dire questo: “é un bene che Tu mi abbia dato questo male in modo che io possa desiderare la dazione ed innalzarmi per amare gli altri”.

Non chiedo che il male mi venga tolto perché è l’unica base sulla quale io possa costruire qualcosa, altrimenti io rimarrei come una bestia. Invece, io devo esaminare questo male, questa sensazione di vuoto, per poter riconoscerlo come un aiuto contro il mio egoismo, costringendomi a collegarmi agli altri.

Io ringrazio per questo “male” e spero che rimanga perché altrimenti potrei cadere nuovamente nel mio egoismo. Ma sopra il male io voglio costruire una attitudine di dazione verso tutti quanti. Perciò, io vedo il male come un aiutante che mi libera dai miei desideri egoisti dato che il sentimento di spiacevolezza mi permette di scollegarmi da loro.

Se una persona si brucia, non vorrà più toccare l’oggetto che ha provocato la bruciatura. In modo similare, io inizio a non volere questi desideri, e su di essi io costruisco un’attitudine di dazione. Questo richiede un nuovo inizio, Rosh HaShana (il nuovo anno) uno stato dove io non desidero più i riempimenti del passato perché li sento come male.

Per il contrario, al di sopra io adesso voglio costruire un’attitudine di dazione verso gli altri. Questa trasformazione, la transizione da una all’altra, viene chiamata l’Inizio del nuovo anno.

E allora, dopo aver verificato che sono incapace di farlo da me, io arrivo a Yom Kippur, avendo soltanto il desiderio ma sentendo la mancanza della forza. È cosi che arrivo alla preghiera, e questo è chiamato Il giorno di espiazione. In questo stato non giudico il Creatore, ma piuttosto me stesso per la mia mancanza di forza di dazione, ed è li che risiede il mio peccato.

Questo è quello che io grido quando in Yom Kippur io faccio ammenda di tutti miei peccati: “Il vero significato del Giorno di espiazione è la rivelazione del Kli che è pronto per la correzione. È una svolta a Rosh HaShana quando io decido di rifiutare il vecchio desiderio ed avvicinarmi e decidere di lottare per la dazione. E adesso, per la prima volta, mi volto verso il Creatore con una genuina richiesta ed acquisisco contatto con Lui.

Questa richiesta arriva finalmente a Lui perché io non chiedo riempimento, ma soltanto la forza di correzione. E cosi io arrivo alla porta della preghiera.

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 24.10.2010

Scritti di Rabash, Shlavei ha Sulam
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “BeShalach” (Quando Faraone mandò), Punto 102 , Lez. 5
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Beit Shaar Ha-Kavanot, Lez. 6
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Articolo: Matan Torah (Il Dono della Torah), Punto 1, Lez. 1
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Un meraviglioso ponte dentro Lo Zohar

Abbiamo difficoltà nel percepire Il Libro dello Zohar perché anche se Rashbi lo scrisse per i nostri tempi, lo fece dall’altezza della sua anima ed utilizzò uno stile antico di duemila anni fa. Ovviamente questo libro non si adatta a noi in questa forma perché siamo alla fine dell’esilio finale, completamente staccati dal mondo spirituale. Per cui non sappiamo come aprire questo libro e come utilizzarlo per lavorare su di noi.

È per questo che Baal HaSulam ha creato la “scala” (Sulam) per noi, affinché possiamo salire con essa verso l’altezza del Libro dello Zohar. Questa scala è scritta in modo che ci sia un commentario su ogni frammento del Libro dello Zohar. E non importa quanto comprendiamo di questo libro! La verità è che non comprendiamo il commentario o il libro stesso. Ciò nonostante, il commentario crea un collegamento tra me ed il testo originale dello Zohar.

Succede la stessa cosa ad ogni livello. Mentre ascendiamo per i diversi gradi, entriamo nel Libro dello Zohar attraverso il Commentario Sulam. Senza questo commentario sarebbe impossibile collegarci al Libro dello Zohar.

Il Sulam non è necessario per comprendere, ma per far si che noi raggiungiamo l’unità interiore. Anche se io non capisco il Commentario Sulam o il Libro dello Zohar, ma io li utilizzo per collegarmi alla fonte, Lo Zohar inizia ad influenzarmi.

Al inizio il Sulam è necessario per poter collegarci alla Luce che Riforma. Senza di questo non avremmo nessuna possibilità di usare questo mezzo meraviglioso.

Mentre leggo, io sono influenzato dalla Luce attraverso la lettura, lo studio ed il gruppo, e la Luce risveglia in me delle nuove qualità. Queste nuove qualità mi abilitano a ristabilire realmente il collegamento con il Libro dello Zohar e ad iniziare a sentire quello che succede li, quello che c’è scritto. Solo allora possiamo parlare di capire Lo Zohar.

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Sempre un nuovo inizio

Il lavoro spirituale inizia di nuovo costantemente. Dobbiamo capire questo, accettarlo, ed essere grati per questo nuovo inizio. Una persona inizia sempre come se non avesse avuto niente in precedenza. Tutto viene cancellato.

Nukva ritorna sempre al suo stato vergine” Questo significa che io non conservo nessuna esperienza di vita vissuta nel mio percorso verso di Lui: l’intero contatto con lo “Sposo” o il Creatore scompare. Uno non dovrebbe prendere niente con se dal passato. È proprio l’opposto: Dobbiamo pregare per avere l’abilità di dimenticare tutto. È meglio se non so niente.

Essendo nel desiderio egoista, noi siamo incapaci di immaginare come possa uno rifiutare la propria esperienza. Tuttavia, non abbiamo bisogno di nessuna conoscenza. Abbiamo bisogno della mente solamente per lo scopo di iniziare da zero ogni volta come un pezzo di carta in bianco. Se siamo capaci di fare questo, allora ci stiamo infatti avvicinando alla fede o alla dazione.

Non ho bisogno della mente per la dazione. Ho bisogno soltanto di un’attitudine pura che non lega niente allo stato precedente che era sicuramente corrotto perché non avevo raggiunto l’Infinito e la Fine della Correzione. Perciò, Nukva e Zeir Anpin ritornano sempre allo stato minimo, un punto e sei Sefirot.

Uno deve imparare questo come una condizione per l’avanzamento e cercare di capirlo con comprensione, amore e gioia ogni volta che s’inizia dal livello più basso.

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I Kabbalisti sui Kabbalisti, Parte 23

Cari amici, per favore, fate le vostre domande su questi passaggi degli scritti dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

Principali Fonti kabbalistiche: Commenti del Baal HaSulam sui lavori dell’ARI e sul Libro dello Zohar

Perché i nostri occhi hanno visto che tutte le interpretazioni precedenti sul Libro dello Zohar, non hanno chiarito nemmeno il dieci per cento dei passaggi difficili dello Zohar. Ed è anche una piccola quantità quella che hanno rivelato, le loro parole sono quasi così diffuse quanto le parole dello stesso Zohar.

Però, nella nostra generazione, siamo stati ricompensati con il commento “HaSulam” (la Scala), che è un’interpretazione completa di tutte le parole dello Zohar. E non soltanto non lascia una sola questione confusa in tutto lo Zohar senza interpretarla, ma anche i chiarimenti sono basati su un’analisi semplice, tanto che ogni studente comune può capire. E dato che lo Zohar è stato rivelato nella nostra generazione, qui c’è una chiara evidenza del fatto che già ci troviamo nei giorni del Messia (la correzione completa e generale dell’umanità), all’inizio della stessa generazione sulla quale fu detto “la terra (“Eretz”, deriva dalla parola “Ratzon” o desiderio) sarà piena della conoscenza del Signore”.

Baal HaSulam, Articolo per la conclusione dello Zohar.

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Il Congresso contiene un grande potere

Domanda: Quando siamo al Congresso, come possiamo progredire nella fede al di sopra della ragione, come possiamo “fare e sentire”?

Risposta: Il Congresso è un grande raduno di persone. Ci sono migliaia di partecipanti che saranno presenti fisicamente, e centinaia di migliaia di persone che ci circondano in tutto il mondo. Tutte queste persone creano un ambiente per lei, che valuta la qualità della dazione e dell’amore, e capisce che questo è il futuro del mondo e senza di essa il mondo non avrebbe futuro.

Il mondo sta iniziando a rivelarsi a noi oggi come parte integrante e interconnessa in un unico sistema. Eppure, se ogni elemento del sistema cerca di “tirare la coperta su se stesso” il sistema si disintegra.

Pertanto, essendo in condizioni di crisi globale, dobbiamo capire che la correzione del mondo si trova in una relazione armoniosa tra le persone. Quando raggiungiamo una tale unità potente tra persone che capiscono questo, ogni persona guadagna la possibilità di assorbire il comune sentire e ricevere le forze sufficienti per acquisire la qualità della dazione. Dobbiamo solo fare lo sforzo, cercando di chinare le nostre teste davanti all’ambiente, e farsi ispirare da esso.

L’influenza dell’ambiente può essere così potente che una persona sente la qualità della dazione comune che si trova nell’interconnessione. Poi ci rivelerà questa qualità, che normalmente è invisibile al nostro egoismo. Quando tutti noi cerchiamo di unirci in un tutto, si genera una forza grande che possiamo avere questa rivelazione.

Stiamo studiando le opere dei cabalisti, che sono persone che hanno già raggiunto la qualità della dazione e che la descrivono a noi. Stiamo studiando proprio le sezioni che si riferiscono all’influenza di questa qualità su di noi. Lo studio e l’aspirazione generale ci consentirà di connettersi a questa forza.

Pertanto, il Congresso contiene un enorme effetto e beneficio per lo sviluppo spirituale di una persona.
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Come possiamo influenzare i nostri bambini?

Domanda: Cosa significa “elevare un bambino con la Torà ed i comandamenti e con l’intenzione di dare al Creatore, invece dell’amore per se stesso?

Risposta: I comandamenti sono le fasi della correzione del nostro desiderio egoistico, il desiderio di ricevere piacere che viene rivelato di più in ogni fase siccome ostacola l’amore fra di noi. Tuttavia, quando correggiamo questo egoismo che ci separa e lo trasformiamo in dazione, l’amore si manifesta proprio in esso, cioè, esso diventa il nostro alleato. Questo è ciò che chiamiamo la Torà ed i comandamenti.

La Torà è la Luce che Riforma, l’amore e la dazione, ed i comandamenti sono le azioni della correzione dei desideri umani in amore e dazione. La Torà è il metodo che ci permette di raggiungere l’amore, l’unione e la dazione perché essa contiene la Luce, la forza della correzione. Questa Luce ha creato il desiderio, e solo la Luce lo può correggere. Tuttavia, c’è una condizione: dobbiamo desiderare la correzione, dobbiamo fare in modo che la Luce agisca. Questo è il ruolo dell’uomo.

I bambini non vengono elevati né dai loro padri né dalle loro madri, e neppure dal loro insegnante a scuola. Anche se tu fossi il più grande dei kabbalisti, non potresti elevare un bambino; solo la società corretta può farlo. Non importa quanto i genitori mettano nei loro figli, i bambini non prendono niente dai loro genitori, piuttosto cadono sotto l’influenza del loro ambiente della strada o della scuola e lì, ricevono tutti i loro modelli di comportamento ed i valori della vita.

Loro percepiscono i loro padri e le madri come un sistema e non come il loro ambiente. L’ambiente è qualcosa che è vicino al bambino; parla un linguaggio che il bambino capisce ed anche esso li capisce. Sono su un solo livello. Il bisogno per l’ambiente nasce all’incirca all’età di tre o quattro anni ed è necessario posizionare i giusti confini intorno a loro.

Nella saggezza della Kabbalah, impariamo che percepiamo o il Partzuf che è uguale a noi, oppure uno più elevato che è disceso fino a noi. Noi non percepiamo oltre il livello uguale al nostro. Ecco perché un bambino percepisce il padre e la madre come quelli che lo devono servire.

Ecco perché è possibile educarli solo attraverso l’ambiente; create un ambiente corretto per i vostri figli. Allora, potrete influenzarli.

(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 10/10/2010. L’amore del Creatore e l’amore degli esseri creati)
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