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Lezione quotidiana di Kabbalah – 20.08.2013

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “Il Significato di Concezione e Nascita”
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Zohar per tutti, Introduzione, Articolo “Tra i Saggi delle Nazioni del Mondo, Non c’è ne sono come te
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 6, Parte 15
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Conversazione riguardo le Decine
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I benefici per la salute del cantare in un coro

Notizie (da BBC News): “Uno studio indica che i cantanti di un coro non solo armonizzano le loro voci, sincronizzano anche il battito dei loro cuori. Alcuni ricercatori svizzeri hanno monitorato il tracciato del cuore dei cantanti mentre si esibivano in una varietà di canti corali.

“I ricercatori hanno scoperto che mentre i membri del coro cantavano, i loro battiti hanno iniziato a correre e a rallentare alla stessa velocità[…]

“I ricercatori hanno anche scoperto che il cantare in un coro ha l’effetto generale di abbassare il battito del cuore.

Questo, dicono i ricercatori, è un altro effetto del controllo della respirazione[…]

“I ricercatori adesso vogliono indagare se il canto potrebbe avere un impatto sulla nostra salute.

“Ci sono stati degli studi sulla respirazione yoga, che si avvicina molto a quanto detto, e ancora sulla respirazione guidata e hanno rilevato degli effetti a lungo termine sulla pressione del sangue…e si è visto che possiamo abbassare la nostra pressione del sangue.

“Si presume quindi che con il canto si possano avere anche dei benefici”.

Il mio commento: Quando le persone interagiscono tra di loro, iniziano a connettersi tra di loro attraverso gli organi, come un solo corpo e, in questo caso, possiamo trattare i pazienti includendoli tra i sani.
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“Quale Comunità Internazionale?”

Dichiarazione (Richard N. Haass, Presidente del Ufficio degli Affari Esteri, USA): “Ogni volta che succede qualcosa di brutto- l’Iran che si avvicina ad avere le armi nucleari,…qualche funzionario od osservatore richiamerà all’azione la comunità internazionale. C’è solamente un problema: non c’è nessuna ‘comunità internazionale’.

“L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si avvicina molto a questo concetto, ma ci si può aspettare poco da un’organizzazione che equipara gli Stati Uniti o la Cina con, diciamo, le Fiji o la Guinea-Bissau[…]

“Nessuna quantità di riforme dell’ONU potrebbe rendere le cose fondamentalmente diverse. I poteri più importanti di oggi non sono d’accordo sulle regole che dovrebbero governare il mondo, meno ancora sulle sanzioni che in caso di violazione. Anche dove c’è accordo in linea di principio, in pratica l’accordo si riduce a poco. Il risultato è un mondo più incasinato e più pericoloso di quello che dovrebbe essere”.

Il mio commento: Il totale avanzamento verso la perfezione giunge dal “riconoscimento del male”: la rivelazione dell’imperfezione della nostra natura egoistica. Solamente quando l’essere umano, gli uomini, ed il mondo finalmente si convinceranno della totale corruzione di questa natura, l’io, ed il mondo saranno felici di arrendersi. Allora, la forza superiore della natura sarà rivelata nelle loro sensazioni. Gli uomini chiedono di cambiarle, e questo le corregge. Tutto quello che ci succede serve solo per portarci in questa situazione.
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Destinati all’estinzione?

Oggi Io comprendo il quadro della realtà nel desiderio di ricevere, e in conseguenza a ciò mi sento sempre stanco e non voglio aprire di più le finestre della mia percezione; e ci sono coloro che preferiscono chiuderle completamente. Limito sempre me stesso perché il mio desiderio è molto piccolo, molto ristretto.

Costruiamo ogni genere di marchingegno per allargare la nostra visione del mondo: telescopi, microscopi, radio riceventi, e scopriamo una realtà che è molto più ricca della realtà che percepiamo per conto nostro. Ma tentiamo di contrarre e anche di limitare questo segmento della realtà che troviamo nello spazio della nostra visione.

Alla fine, mi stanco e mi chiudo fino a quando non muoio. Muoio perché mi trovo d’accordo con la morte e voglio contrarre i miei strumenti di percezione. Il quadro mi diventa ripugnante e piano piano io svanisco insieme allo svanire della mia vita. Questo è quello che succede con il desiderio di ricevere.

Dall’altra parte, invece, con il desiderio di donare, che costruisco al di sopra del desiderio di ricevere, apro me stesso e scopro una realtà che trovo al di fuori di me, al di fuori del desiderio di ricevere. Questa è la realtà eterna che incomincia a rifornirmi di forze di vitalità. Ora, anche se il mio corpo morirà in un modo naturale, io già vivo in un’altra “regione” che si trova al di là del tempo e dello spazio. E qui ricevo la Luce che fluisce da ogni parte.

Nel nostro mondo ci muoviamo da un posto ad un altro e qui vediamo un genere di realtà. Ma, se potessi muovermi quasi alla velocità della luce, allora, in conseguenza del cambiamento nella percezione dello spazio, vedrei la realtà che mi circonda da ogni prospettiva. E qui il problema non è la mia visione; piuttosto, la Luce stessa sembra che mi raggiunga in una forma come questa. In base a questo, io emergo da una comprensione “lineare” ed entro in una comprensione “circolare” nella Luce Circostante (OM-Ohr Makif).

Contraiamo il tempo precisamente in questo modo. Perché così facendo la distanza ed il tempo sono “azzerati”, ed io non ricevo soltanto la Luce da tutte le parti, invece incomincio a percepire in circoli tutta la realtà esistente; mi elevo al di sopra del tempo. Adesso non esiste più per me; semplicemente non può esistere. Non ci sono più spazi tra “oggi” e “domani”, nessuno spazio tra due momenti. Ricevo tutto in modo uguale da tutte le direzioni, tutto è in equilibrio, reciprocamente annullato, ed io mi ritrovo sempre in un solo insieme integrato, nella realtà unificata della creazione.
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(Dalla 4.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 19.03.2013 “Introduzione al Libro dello Zohar”)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 18.08.2013

Preparazione alla Lezione
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Zohar per tutti, Introduzione, Articolo “Tra Tutti i Saggi delle nazioni del Mondo, Nessuno è Come Te”
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 6, Parte 15
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Preparazione alle Serate di Unità
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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I Kabbalisti sulla Nazione di Israele e le Nazioni del Mondo, Parte 1

Diretto al Creatore

Uno desidera completare la propria anima e restituirla alla sua radice, la quale è considerata Israele.
Baal HaSulam, Lettera 17

Seguendo il percorso che conduce al Creatore è chiamato Isra-el (diretto al Creatore). Ciò significa che le intenzioni della persona in tutte le sue azioni dovrebbero mirare dritto al Creatore.
Rabash, Shlavey HaSulam (I gradini della Scala), Articolo 20, Chi ha rafforzato il loro cuore?
[104509]

Io invidio significa io cresco

Una persona non ha la forza di compiere una sola azione spirituale. Dobbiamo dare un’occhiata pratica alla realtà, capire che agiamo in uno schema di rigide leggi e forze, che dobbiamo organizzare da noi. Questa è la ragione per cui se un uomo non si connette correttamente all’ambiente, in modo di connettersi attraverso l’ambiente alla fonte del metodo della correzione, cioè, con l’insegnante, e attraverso l’insegnante con la Luce che Corregge, allora l’uomo girerà costantemente dentro ai suoi desideri e aspirazioni che lo trattengono in questo mondo.

Egli non si spingerà mai oltre i limiti di questo mondo. E anche se imparerà qualcosa, alla fine rimarrà con la stessa natura con la quale è nato e rimarrà allo stesso livello. E’ possibile elevarsi ad un livello più elevato solamente a condizione che un uomo riceva un’ aggiunta di desiderio qualitativamente nuova, piuttosto che facendo crescere le comuni necessità terrene per il denaro, per la casa, per la famiglia, il potere e la conoscenza.

Egli può ottenere tutto questo nel mondo fisico. Ma se deve muoversi dal piano terreno di “denaro-famiglia-potere-conoscenza” ad un piano successivo, ad una dimensione più elevata, allora egli ha bisogno di un desiderio completamente diverso – il bisogno della qualità della dazione – perché il nostro mondo si basa solamente sul desiderio di ricevere. Il mondo spirituale si basa sulla dazione, verso la quale un uomo deve farsi attirare e deve aspirare come al tesoro più grande: il desiderio che potrà servirgli come una leva, un trampolino.

Egli deve soffrire perché non è capace di amare e di dare, ma è possibile riuscirci? Solamente l’invidia degli altri uomini che gli appaiono grandi, attraenti, e importanti può essergli di aiuto. Egli scopre che essi sono contenti di avere la capacità di donare, essi trovano qualcosa di insolito in questa qualità della dazione, e rispetto a loro egli è il nulla.

Se ha il punto nel cuore, incomincia ad invidiarli. Senza questo punto non ha nulla a cui aggrapparsi, non ha alcun organo sensoriale per sentire che loro hanno qualcosa di speciale che lui non ha. Ma non sentirà che gli manca qualcosa. E’ come una persona che ama la musica e sogna di diventare un musicista, non invidierà chi vuole diventare un medico. La medicina e la poesia sono mondi completamente diversi.

L’aspirazione spirituale funziona allo stesso modo. Solamente se un uomo ha il punto nel cuore, egli ha almeno un’opportunità di invidiare gli uomini che si trovano nella qualità della dazione. All’inizio, egli ne è attratto perché sembra una cosa mistica, che promette certe capacità soprannaturali, il potere della mente, la capacità di gestire la propria vita e la vita degli altri, il potere sopra l’intera creazione.

Vale a dire che, all’inizio, la qualità della dazione è rivestita in tutti i generi di rivestimenti materiali, non al livello corporale “cibo-famiglia”, ma al livello di “denaro-potere-conoscenza”. In sostanza, il tutto porta ad una cosa sola: al potere del dominio (il potere del denaro, il potere della conoscenza). Si tratta di un desiderio puramente egoistico, ma un uomo spera che riuscirà a farcela nella rivelazione del mondo spirituale.

Se l’uomo ha un forte desiderio allora, inizialmente, gli sembrerà di avanzare velocemente e con successo, ma in seguito scoprirà improvvisamente di essere indietro, e che non riesce a connettersi veramente agli altri. D’altro canto, egli sente dire che la connessione è lo strumento principale per avanzare. Egli incomincia ad odiare questo metodo, ma non ha nessun posto dove andare.

A questo punto avviene una battaglia risolutiva, dalla quale molti scappano. Ma ci sono quelli che rimangono. Costoro fanno crescere il loro punto nel cuore perché, grazie alla disperazione, essi si arrendono all’ambiente. Allora, finalmente, essi incominciano a capire che la spiritualità non è nel denaro, nel potere, nella conoscenza, ma solamente in via transitoria si riveste in questi abbigliamenti materiali al fine di far andare avanti una persona.

Ed ora la spiritualità spinge l’uomo ancora più in alto, perché incomincia ad apprezzare da sé la qualità della dazione e dell’amore per gli altri. Egli sente che questa precisa forza, questa qualità, viene insolitamente esaltata ed è straordinaria; è al di sopra di questo mondo e possiede l’essenza divina. Sono esattamente queste forze della dazione che dominano il mondo.

Piano piano, l’uomo si abbassa ancora di più e cancella la sua natura egoistica, ed è d’accordo ad annullare se stesso davanti alla qualità della dazione. Tutto questo lavoro avviene dentro il gruppo. L’influenza dell’ambiente è il solo fattore di questo cambiamento di valori nei quali la dazione e l’amore per l’altro diventano più importanti di quello che sono le normali cose positive: cibo, denaro, famiglia, potere e conoscenza.

Egli viene sempre di più pervaso dal desiderio di donare da parte dell’ambiente, ed in questo modo egli arriva alla fase del cammino che è chiamata “Lo Lishma.” Egli investe tutti i suoi sforzi e fa tutto ciò che è possibile per far crescere la parte di “Lishma” in “Lo Lishma”; vale a dire, egli dona e dona, desiderando di essere assorbito dalla qualità della dazione, anche se si aspetta comunque di ricevere qualcosa in cambio. In questo periodo, si tratta ancora di dazione egoistica, al fine di ricevere; tuttavia, è un avvicinamento alla dazione altruistica.

A questo punto, egli ha bisogno dell’umiltà; dell’auto-annullamento; della grandezza dello scopo, del gruppo, dell’insegnante, del Creatore. Tutto questo diventa per lui molto importante e, a parte tutto questo, non c’è niente altro…Tutto ciò che egli sognava prima perde piano piano di valore: prima il denaro, poi l’onore, e poi il potere. Chi ha bisogno di dominare e per quale scopo? Egli vuole che la Luce Superiore lo domini. Vale a dire, non si tratta solamente del desiderio di dominare in se stesso, ma il desiderio di inchinarsi davanti alla Luce in modo che Essa possa fare il suo lavoro.

L’uomo scopre la sua debolezza in tutto: egli non riesce né a cancellare se stesso né ad acquisire la qualità della dazione. Egli non trova dentro di sé una briciola di dazione e di amore per l’altro, ma non riesce nemmeno a dominare il suo egoismo. Egli sente di essere nudo e senza aiuto. Poiché egli non è più interessato alla ricchezza, all’onore, e alla conoscenza, non resta altro che il punto nel cuore che è chiamato il segno del patto con il Creatore. Mettiamo che egli arrivi a conoscere tutto quello che avviene nel mondo, tutta la scienza inventata dall’umanità. Ma tutto questo è incluso nella stessa Luce, e nella sua vera e diretta forma, invece che nella sua forma alla rovescia, sulla quale tutta la scienza e conoscenza terrena si basano.

Di conseguenza, l’uomo si ritrova a dipendere solamente dalla Luce che Corregge che gli arriva attraverso tutta la scala dei mondi spirituali, attraverso l’insegnante, il gruppo, a condizione che egli voglia restituire tutto quello che ha, al Creatore. La Luce Diretta e Riflessa si rivestono l’una nell’altra.
[111003]

(Dalla 1.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 24.06.2013, Shamati 175)

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“In calo la domanda di Mariti”

Notizie (dal The New York Times): “Tanto tempo fa le donne sembravano essere più desiderose di sposarsi degli uomini. Oggi, non si applicano più generalizzazioni di questo genere.

“Sta nelle preferenze delle donne (nella richiesta di mariti) o nelle preferenze degli uomini (che forniscono i mariti) che la tendenza si sta spostando verso una diminuzione dei matrimoni? E’ difficile da dire, ma certe asimmetrie del genere sessuale sono apparenti. Per esempio, un recente sondaggio sui neri non sposati in età di matrimonio ha stabilito che solo il 25% delle donne cercavano una relazione a lungo termine rispetto al 43% degli uomini[…]

“Come impegno contrattuale, il matrimonio ha un prezzo. Offre sia dei costi che dei benefici ai potenziali coniugi. Il contratto prevede degli impegni per il sostegno finanziario e per la cura della famiglia in termini che possono essere completamente egualitari[…]

“Le donne sono disposte a pagare un prezzo più alto degli uomini per sposarsi se hanno alcune alternative, come nel caso in cui le loro possibilità di indipendenza economica sono ristrette. Un aumento nell’offerta delle donne che vogliono sposarsi abbassa il costo del matrimonio per gli uomini.

“Se l’offerta delle donne che vogliono sposarsi diminuisce, le condizioni del matrimonio si spostano a favore delle donne. E’ probabile che riceveranno una parte maggiore delle entrate comuni e maggior tempo libero. I mariti saranno più portati a cedere il loro ruolo in alcune decisioni importanti e faranno più lavoro casalingo e si prenderanno cura dei figli.

“Le dinamiche del mercato del matrimonio indicano che la forza contrattuale della sposa è determinata parzialmente dal numero delle altre scelte che lo sposo ha (e vice versa). Il cambiamento delle condizioni del matrimonio complica gli effetti della migliorata posizione economica delle donne. Da una parte, gli uomini dovrebbero gradire la prospettiva di condividere le entrate con una donna che ha alti guadagni. Dall’altra parte, gli uomini potrebbero trovare difficile adeguarsi al nuovo ruolo sociale[…]

“Questi economisti sostengono anche che le coppie nelle quali la moglie guadagna più del marito sono meno soddisfatte del loro matrimonio e sono più portate al divorzio[…]

“La richiesta di impegni a lungo termine sembra in calo costante sia tra gli uomini che tra le donne. Philip Cohen sostiene con convinzione che dovremmo smettere di lamentarci di questo cambiamento e dovremmo adattarci al mondo nel quale sempre meno adulti si sposano”.

Il mio commento: La famiglia è la base fondamentale della civilizzazione ed esisterà finché esisterà la civiltà. In passato, i bolscevichi sognavano il sesso libero e di educare i loro figli in scuole pensione, ma la natura rimette sempre tutto al suo posto. La cosa principale è provare continuamente a cercare con forza l’armonia con la natura studiandola.
[113181]

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 16.08.2013

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Scritti di Baal HaSulam, “Introduzione alla Saggezza della Kabbalah”, Punto 136
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Domande e Risposte con Rav
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Workshop di Unità
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Un’operazione in “Fede al di sopra della ragione”

Domanda: Se la saggezza della Kabbalah è una scienza, come possiamo legarla alla “fede al di sopra della ragione”. Dopo tutto, la fede sembra negare la scienza.

Risposta: Noi ci troviamo ad un livello corporeo insieme alle scienze, le arti, e così via, e in esse ci possiamo sviluppare.

Tuttavia, come possiamo svilupparci? Solo all’interno dell’ego. L’ego si sviluppa, e noi con lui, ma a partire da oggi, l’ego in realtà ha terminato il suo sviluppo.

Di quali scienze e arti stiamo parlando? Vediamo che oggi tutto sembra essere bloccato, in ritardo, e arrivato a un punto morto, ad una crisi. È in corso da diversi decenni. Forse la gente semplicemente non comprende, ma gli scienziati si.

L’ego ha raggiunto il suo picco e dopo 6000 anni ha smesso di svilupparsi, avendo iniziato da un punto zero fino ad oggi. Nell’arco di questo periodo abbiamo attraversato un processo di evoluzione e siamo giunti ad un certo livello nei settori delle arti e delle scienze in cui l’ego si è già esaurito.

Noi in realtà sentiamo di non volere più niente. Oggi, noi non prestiamo attenzione più a nulla, e anche la ricerca spaziale e le altre scienze non ci interessano più.

Quindi, come si passa alla fase successiva adesso? La fase successiva è un livello completamente diverso, e anche noi dobbiamo crescere in esso in quanto anche lì, ci potrebbe essere un nuovo ego sconosciuto o certi desideri.

Questo passaggio deve essere molto speciale. Non capiamo nemmeno cosa sia. È una transizione verso una nuova dimensione.

È totalmente diverso nei suoi attributi, ci sono forze totalmente differenti e connessioni diverse. È come il nostro mondo, ma in un modo totalmente diverso. I livelli di inanimato, vegetale, animato e parlante della natura sono collegati in base alle diverse leggi, le leggi di una nuova dimensione, le leggi di ciò che chiamiamo il mondo spirituale.

La nuova dimensione si chiama il mondo spirituale, poiché la fede al di sopra della ragione lo domina, il che significa dazione al di sopra della ricezione. Lo scopo dell’esistenza corporea è ricevere. Nel mondo spirituale, invece, l’obiettivo è la dazione.

Quindi, come possiamo passare a una percezione opposta in cui Keter dell’ inferiore diventa Malchut del superiore? Come possiamo passare dalle dieci Sefirot egoistiche alle dieci Sefirot altruistiche? Solo se eseguiamo un’operazione su noi stessi nella fede al di sopra della ragione.

La parola “Ragione” si riferisce a quello che ho avuto a livello corporeo, e “fede” è ciò che mi guida a livello spirituale. Perciò, io elevo me stesso.

È per questo motivo che in tutte le fonti si dice che la cosa più importante per noi è la fede al di sopra della ragione.

Qual è il significato pratico della fede al di sopra della ragione? Significa che la nostra ragione precedente si raffredda gradualmente. Ci viene dato un aiuto qui dato che non siamo in grado di avanzare dalla nostra ragione precedente e immediatamente iniziamo a salire sopra di essa. Questo è il motivo per cui vi è una certa discesa dopo il congresso, l’aggiunta dell’ego.

Nonostante e insieme a questo, dobbiamo salire e avanzare più potentemente verso la connessione tra di noi. È per questo che dobbiamo studiare, provare a connetterci, divulgare, e fare di tutto per ottenere una connessione più forte tra noi.

Dovremmo sentire inclinazioni opposte poiché dobbiamo fare di tutto per scavare più profondamente in essa. Il nostro gruppo globale deve connettersi con più forza. Questo è il motivo per cui dovremmo studiare, divulgare e fare tutto ciò che deve essere fatto. È tutto solo al fine di collegare interiormente la stessa sensazione che abbiamo avuto durante il congresso, ma a un livello superiore, a un livello più alto.

Che cosa ci manca per raggiungere questo? Ci mancano le azioni reali.

C’è Isra-el, che significa “Yashar Kel” (dritto al Creatore). Questo vuol dire che Israele è ogni amico che anela la realizzazione spirituale. C’è un’altra parte chiamata “Torà“, che deriva dalla parola aramaica “Oraita – Ohr -. Luce” Il concetto di Torà comprende il gruppo, le connessioni, la mutua garanzia, e così via, l’adesione di tutti in essa, il nostro scopo. Questo è il percorso esatto attraverso il quale dobbiamo avanzare.

[112960]

(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 21.07.2013, “Fede al di sopra della ragione“)

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