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La condizione per il progresso spirituale

Domanda: Come la Torà che sta per la somma collettiva di tutti noi è differente dal Creatore, che sta per la connessione generale? Questi due concetti sembrano uguali per me.

Risposta: In una delle sue lettere Baal HaSulam dice che dobbiamo avanzare secondo la regola “Israele, la Torà, e il Creatore”. Cosa c’è di più, in ogni stato, il primo deve essere uguale al secondo e al terzo. E solo a questa condizione che una persona può avanzare correttamente.

1 = 2 = 3, questa è la condizione per il progresso spirituale.

Il primo termine “Israele”, Yashar-El (dritto al Creatore) è ogni amico che anela al Creatore. Il secondo termine è già il gruppo, lavorando in unione. Il terzo termine è la rivelazione del Creatore nella nostra unione.
[113070]

(Dalla 1 ° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 21.07.2013 , “Fede al di sopra della ragione”)

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Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 121 “Lei è come Navi Mercantili”
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Zohar per tutti, Introduzione, Articolo “Cielo e Terra
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 6, Parte 15
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “Esilio e Redenzione”, Lezione 3
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Nella Luce del sole e nel buio della notte

La Torà “Esodo,” 22:1 – 22:2: Se un ladro viene sorpreso mentre sta facendo una breccia in un muro e viene colpito e muore, non vi è vendetta di sangue. Ma se il sole si è già alzato su di lui, a suo riguardo vi è vendetta di sangue; il ladro dovrà pagare l’indennizzo.

Il ladro è il nostro ego. Esso tenta continuamente di insidiarsi dentro un uomo e prendersi qualcosa. Se lo fa inconsciamente, di notte, vale a dire quando tutto questo non è compreso e non è chiaro all’uomo, allora l’uomo ha il diritto di uccidere questo ladro, poiché in questo modo viene realizzata la sua correzione.

Ma con il “sole che brilla”, non si ha bisogno di uccidere l’ego, si deve correggerlo. Se ci si rapporta ad esso nel modo non corretto, allora si cade da questo livello, nel senso che si muore. Si viene uccisi. In questo modo non si ha il diritto di uccidere il proprio ego poiché si ha bisogno di correggere il ladro, l’azione egoistica in azione altruistica, non soltanto di ucciderlo.

Ci sono due grandi momenti della correzione o due parti di ogni azione:

  • “Ciò che non volete che sia fatto a voi, non fatelo agli altri” si ha quando un uomo passa dentro di sé dallo stato egoistico ad uno stato neutrale.
  • “Ama il prossimo tuo come te stesso,” si ha quando l’uomo sta già facendo del bene ad un altro uomo, desiderando per lui quello che desidera per se stesso.

In questo modo, se l’uomo agisce “di notte“, quando ancora non è pronto per la vera correzione, quando non ha forza, ma se combatte con l’ego, allora ha il diritto di ucciderlo, che significa semplicemente di neutralizzarlo – Io non ce l’ho. Ma se l’uomo agisce “di giorno” quando la Luce Superiore lo illumina e gli da’ forza, allora egli deve correggere l’ego e non deve ucciderlo. Così facendo, lo uccide. Se invece non compie la stessa azione che potrebbe compiere, in questo modo uccide se stesso, che significa che discende ad un livello inferiore.
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(Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 20.05.2013)

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