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Una persona come strumento di ricerca

Tutti gli scritti sacri, la Bibbia, il Talmud, la Mishnà, parlano soltanto di una cosa: Come possiamo capire la nostra natura e come cercando di progredire gradualmente verso il Creatore, Lo possiamo scoprire assomigliandoci a Lui e diventando uguale a Lui.

Possiamo scoprire tutte le leggi fisiche nel nostro mondo soltanto essendo uguali a loro. Inventiamo strumenti per i quali noi imitiamo la natura e poi la scopriamo. Contemporaneamente, Io non cambio, io cambio lo strumento.

Qui, però io cambio me stesso come strumento. Io sono lo strumento stesso studiando ciò che dentro di me è opposto al Creatore. Se questi sono in realtà i miei desideri e tendenze, comincio a capire cosa deve essere cambiato dentro di me. Ma non posso cambiare me stesso da solo.

Tutto il mio lavoro è quello di vedere quanto è profondo il divario tra il Creatore e me, e dovrei trasformare questa breccia in una richiesta ogni volta, in una esigenza, una preghiera. Allora, se questa lotta è realmente vera, il che significa che voglio la forza, la Luce Superiore per correggermi, ricevo una risposta da essa sentendo tali cambiamenti in me.

Il lavoro spirituale è lo studio del problema della mia opposizione al Creatore e il mio avvicinamento a una preghiera, una richiesta. Nel momento in cui faccio la richiesta e chiedo che un determinato attributo sia davvero cambiato in me, questa richiesta è reale a l’attributo cambierà. E’ perchè la Luce è costante e attende soltanto il corretto desiderio chiaro e preciso da parte mia.

Non c’è nulla, ma quello! Nel nostro mondo tutto si riduce al fatto che dobbiamo creare una società che si basi soltanto nelle necessità di base della vita, mentre tutto il nostro lavoro dovrebbe essere focalizzato sulla correzione di se stesso. Allora ci innalzaremo al livello del Creatore.
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(Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 24.06.2013)

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Ritorno all’ amore

Domanda: Riconosco che il segreto della divulgazione è molto semplice. Dipende da noi di irradiare felicità come risultato della connessione tra di noi. Le persone saranno specificamente attratte da questo, non dalla sofferenza che li respinge, ma saranno attratti dalla felicità che dobbiamo diffondere. Come facciamo a mantenere la diffusione di felicità per tutto il tempo?

Risposta: Ti dirò cosa ho fatto. Ero seduto, scrivevo libri. Lavoravo sull’archivio che mi ha lasciato Rabash. Spetta a ciascuno sentire la propria missione. Ho raggiunto Rabash quando aveva 75 anni. Non sapevo quanti anni gli rimanessero da vivere, ma sapevo che dipendeva da me ottenere il più possibile da lui e se non lo avessi ottenuto, allora tutta la conoscenza che lui aveva, tutto, sarebbe andato in malora. Ho avuto la sensazione di essere costretto ad assorbire tutto, di registrare su nastri audio e di scrivere tutto quello che lui aveva. Potrebbe essere che questo era presunzione o anche audacia, ma questo mi ha tenuto.

Non aspiravo ad essere il numero uno dopo di lui. Anche ora, non mi sento in quel modo, Non mi piace molto questo poiché rende solo la vita complicata. Sentivo che ero obbligato a ricevere, a bere da questo bene fino alla fine, in modo che questa conoscenza non scomparisse. Invece, si sarebbe diffusa a tutti. Questo era il senso della mia missione. Questo mi ha davvero tenuto.

Più di questo, non ho nulla da aggiungere. Fate quello che ha scritto Rabash: connessione, la gioia dello scopo, avere una sensazione di bisogno e di essere stati scelti per una missione grande e difficile.

Pensateci. Cosa vuol dire essere genitori? Da un lato, siete felici di vedere i vostri figli svilupparsi, crescere, e dall’altro, siete molto preoccupati per loro. Certamente, si desidera loro che crescano con molto successo, ma se non è così? Come sarete delusi e frustrati? E molto di più in proporzione alla vostra mancanza di successo.

Vale a dire, la vostra preoccupazione è in altro. Essi ci danno un esempio di amore naturale nell’inanimato, il livello più primitivo. Se, come reazione, loro amano anche voi, allora questo amore per voi è molto più forte, e il dolore, la sofferenza della persona amata è molto più terribile e tragico, che la vostra sofferenza personale, per amore amplifica tutte le sensazioni 620 volte.

Pertanto, se avessimo un sentimento di amore tra di noi, allora il mondo semplicemente “esploderebbe di gelosia” a causa della nostra felicità . Quindi, l’intero segreto è sempre quello di tornare ad amare. Così, se ci rapportiamo in questo modo verso l’umanità , improvvisamente sentiranno che tipo di persone siamo e che cosa sta succedendo tra di noi. Tuttavia, ancora oggi, quando ci vedono insieme, si chiedono il significato delle strane relazioni “sovrumane” che esistono tra di noi.
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(Dal Congresso di San Pietroburgo del 14.07.2013, Lezione 5)

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