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Il centro oscuro dell’universo infinito

Baal HaSulam, Shamati # 127: “La differenza tra Kernel, Essenza, e Abbondanza Aggiuntiva”: … Malchut non ha più di un punto, un punto oscuro che non contiene del bianco.

E se si accetta questo punto come il nucleo e non come qualcosa di superfluo di cui ci si vuole sbarazzare, ma per di più, lo si accetta come ornamento, questo viene chiamato “una bella dimora nel proprio cuore”. Questo avviene perché egli non condanna questa servitù, ma la rende indispensabile per lui. Questo viene chiamato “sollevare la Divinità dalla polvere”. E quando uno sostiene le basi come un qualcosa di essenziale, non può mai cadere dal proprio grado, poiché non vi è alcuna deviazione nell’essenza.

E quando uno prende su di sé un punto oscuro per lavorare, dove anche nella più grande oscurità del mondo, la Sacra Divinità dice: “non c’è posto per nascondersi da voi”. Quindi, “Sono legato con un nodo a Lui”, “e questo non sarà mai sciolto”. A causa di ciò, non si ha una pausa dalla Dvekut (adesione).

Se alla persona si rivela un punto oscuro, che è chiamato il punto nel cuore, allora non le si rivela niente’altro. Il resto si basa sul suo auto-annullamento relativo a questo punto oscuro. Per la persona comincia a splendere una piccola luce, che gioca con lui intorno a questo punto, che viene sentito come la sete di aderire al superiore.

La luce arriva a intermittenza, provocando nella persona alti e bassi che, lavorando su di lui, formano varie qualità in lui da destra e sinistra. Dopo qualche tempo, sente che questo punto è molto importante, che è necessario aggrapparsi a lui, e questo significa auto-annullamento.

Dopo tutto, tutto l’avanzamento spirituale si basa sul fatto che la persona rifiuta il mondo intero che la Luce sta attirando per lui ora, da quello spazio nel suo desiderio di godere che si rivela a lui come le immagini di questo mondo in cui apparentemente vive. È come un sogno, ma appare come vita a causa delle immagini che compaiono nella sua mente.

Poi, comincia a capire che il processo che ha bisogno di attraversare è di fede al di sopra della ragione, cioè, nella dazione al di sopra della ricezione, della ragione, della comprensione, quando l’adesione viene valutata superiore ad ogni altra cosa. Poi, inizia a lavorare metodicamente, passo dopo passo, costruendo se stesso, sulla base di questo punto, del suo mondo spirituale al di sopra di tutte le condizioni che il Creatore stabilisce per lui.

Questo mondo è costruito dallo stesso spazio in cui, precedentemente, lui o gli altri erano i padroni, e ora egli rivela che solo una forza superiore, con la quale è in comunicazione reciproca, regna in quella zona. Il Creatore lavora per tutto il tempo su di lui, inviandogli diversi problemi, difficoltà, ma la persona comincia a capire che solo attribuendo questo al Creatore, oltre cui non esiste nessun altro, e che Egli invia tutti questi problemi apposta affinché la persona Gli presti attenzione. Solo in questo modo si può trasformare tutti i cattivi eventi in buoni, le tenebre in luce.

Tuttavia, è sotto la condizione in cui la persona capisce ed è grata per tutto ciò che accade. Anche lui, lui stesso, sta aspettando il buio prima dell’alba in modo da trasformarla in luce, attribuendola al Creatore, che ha organizzato apposta per dare alla persona la possibilità di superare i suoi sentimenti e giustificare il Creatore, ringraziandolo per tutti gli esercizi. Solo allora potranno diventare compagni, e la persona aderirà al Creatore.

Quindi, il punto oscuro diventa il centro dell’universo. L’universo, le prime nove Sefirot in relazione al punto di Malchut, è lo spazio stesso che la persona ha dato al Creatore di sua iniziativa, in virtù del suo amore. Così, ha costruito il centro dell’universo infinito a partire dal punto nel cuore che si è rivelato in lui all’inizio del suo cammino.
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(Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah del 31.07.2013)

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Domanda: Ci potresti dire riguardo al tuo primo incontro con la Luce e la tua esperienza nell’ uscire da te stesso. Per favore dimmi che chiarimenti e pensieri hai avuto quel giorno.

Risposta: E’ sucesso quando guidavo, stavo andando a una lezione dal mio maestro. E’ stato sotto la pioggia battente, un muro di pioggia. A metà strada, la mia macchina si è rotta.

Erano le due del mattino in un posto desolato in giro non c’ era nessuno. Chi sarebbe uscito con quel tempo? Mi sono fermato. Non c’èra niente che potevo fare. Sono uscito della macchina, ho aperto il cofano, ma è stato peggio. La pioggia aveva allagato il motore, e il carburatore si era incrinato. Maldicevo me stesso e il mondo intero. Sono tornato in macchina, e tutto ad un tratto sopra a tutta questa disperazione ho sentito il Creatore.

Seriamente!Non sto scherzando. E’ una storia vera. Certamente, prima e dopo tale situazione ho sperimentato varie sensazioni come tutti voi fate. Perchè vi dico questo esempio? E’ perchè questo tipo di incontro di solito accade in un momento in un tempo totalmente inadatto e sembra che non è legato alla nostra condizione interna.

Passiamo attraverso un processo di accumulazione che dura per un periodo piuttosto lungo a seconda della nostra ispirazione, uno stato precedente, e numerose altre condizioni; allora traspare in noi. Come regola, avviene senza alcuna commozione esterna. Per questo, non dobbiamo meditare nè dobbiamo avere alcuna sensazione specifica.

Quando si suppone accada, arriverà. Tuttavia, è necessario continuare a lavorare sistematicamente.
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(Dal Congresso di San Pietroburgo del 12.07.2013, Lezione 1)

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