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Workshop di Unità – 23.08.2013

Workshop di Unità, Solo Domande
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Workshop di Unità
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 23.08.2013

Preparazione alla Lezione
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Zohar per tutti, Introduzione
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 1, Parte 1
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “Il Corno del Messia”
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Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “Occultamento e Rivelazione del Volto del Creatore
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 3, Parte 9
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Un laboratorio per correggere l’ego umano

Quando parliamo della Luce che si avvicina, la caratteristica di dazione e amore, si solleva la questione di come possiamo trovare questo, come possiamo sapere di cosa si tratta?

Davanti a noi c’è un laboratorio molto semplice, noi stessi, recisi uno dall’altro dal nostro ego e nella stessa situazione di come la Luce sta rispetto alla sostanza, cioè in opposizione. Se voglio capire come relazionarmi alla Luce, è mia responsabilità’ capire come avvicinarmi ad ogni persona, agli altri, ed evidentemente esiste lo stesso rapporto fra le persone come tra noi e la Luce.

Allora, se chiedo come posso avvicinare la Luce prima che mi spinga con l’aiuto di un bastone, devo mantenere la condizione della Torà, “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Nient’altro è richiesto.

Ci sono tante persone vicino a me con le quali posso provare a sistemare rapporti come questi, e forse posso anche trovare persone che mi capiscono in modo da poterci aiutare a vicenda. Noi possiamo ottenere l’aiuto reciproco fra noi. Siamo in grado di suggerire a vicenda come potersi avvicinare nonostante l’ego che esiste fra noi. Così impariamo.

Nella misura in cui vogliamo avvicinarci l’ un l’altro, si giocherà ad essere buono, simpatico, ad essere in dazione, e amorevole. Ci avviciniamo alla Luce. Attraverso quest’approccio attraiamo molta altra Sua attenzione verso noi stessi.

L’incremento del flusso della Luce mi cambierà, ma non negativamente. Essa non risveglierà più nuovi desideri egoistici in me. Piuttosto, cambierà le mie caratteristiche. Le giuste intenzioni appariranno in me. E’ chiaro che sto giocando con le intenzioni di dazione e amore per un altro, che in realtà non ho. Comunque, provo a fare questo meccanicamente come se mi sto avvicinando alla Luce, che comincia a influenzarmi, inizia a risvegliare l’intenzione giusta in me. Questo succede, gradualmente.

Come la Luce compie qualche tipo di cambiamento positivo, avanzerò; allo stesso tempo, risveglia caratteristiche negative in me, ciò significa che scoprirò parti addizionali con le quali devo lavorare.

In ultima analisi, diventerà chiaro che sto prendendo la responsabilità’ del mio sviluppo personale nelle mie mani, non sono lasciato completamente privo di struttura, ciecamente controllato dalla natura. Invece, io controllo il mio avanzamento.

Malgrado questo, devo capire che tutto dipende dall’ambiente che scelgo, dai miei tentativi a connettermi con i miei amici nel lavoro spirituale, nella costruzione di un laboratorio di noi stessi per correggere insieme la natura umana. Tutte le condizioni, tutte le regole, che impariamo nella saggezza della Kabbalah sono derivate da questo. In linea di principio, questo è tutto il nostro metodo.

E’ chiaro che ci sono tante condizioni e addizioni varie: come possiamo cambiare noi stessi, come siamo in grado d’ispirare un amico per influenzarci positivamente e portarci avanti, che cosa si può fare per influenzarlo di più, e come possiamo aiutarci l’un l’altro a salire sopra la nostra natura.

Tutto il nostro approccio è il metodo di brama per la Luce. Non abbiamo bisogno di aspettare invano che la Luce abbia effetto su di noi, obbligandoci a fare qualcosa tramite le sue influenze negative.

Allora, si organizzano gruppi e studenti, e proviamo a organizzare grandi congressi con specifiche preparazioni dove sia molto importante capire che tutto dipende da me, da noi, dalla somma delle nostre intenzioni. Tutto dipende da tutti, uomini e donne che sono nell’ apprendimento già da qualche tempo e da coloro che sono arrivati da poco ma che già hanno delle comprensioni chiare in loro, che hanno più o meno cristallizzato, in modo che l’intenzione giusta porterà la nostra essenza più vicino alla forza maggiore.

Così, dal nostro desiderio, avanziamo velocemente a uno stato dove cominceremo a sentire la Luce che ci influenza; perché se io la desidero, allora sono il primo e lei è la seconda, e così dal grado di avanzamento verso di Lei, io sentirò la Sua influenza su di me e comincerò a scoprirla. Questo è il modo in cui lavoriamo.

Assieme a questo, la realtà è cambiata. Comincio a scoprire la forza della natura in natura –come agisce dentro una sostanza dell’inanimato, vegetale e animale dentro di noi e come si collega tutto questo in un complesso, intero globale– e poi comincio a capire l’essenza di ciò. Le masse di esseri umani e di tutto ciò che esiste sono permeati da un unico potere all’interno di una rete di forze, questo mi è rivelato secondo la mia intenzione.

Pertanto, siamo riuniti qui per provare a lavorare seriamente fra noi con un’intenzione, uno scopo, che è quello di sentire la connessione fra noi, questa rete di forze che passa tramite l’intero universo, una rete che gestisce e da vita a tutto ciò che esiste, e quando si comincia a scoprirla, inizieremo a rivelare le sue leggi, le vere leggi naturali di tutta la creazione. Cominciamo a impararle.

Questo ci aiuta a rinforzare le nostre intenzioni ancora di più, per capire meglio la natura della Luce, la potenza superiore della natura. Possiamo perfezionare i rapporti fra noi e i nostri rapporti con la natura, con La Luce, ancora di più. Vedremo che i rapporti fra noi, quali desideri, capacità e caratteristiche sono più utili ed ottimali.

In questa maniera, cominceremo a scegliere nuovi modi per noi stessi: come dare, come manovrare all’interno delle nostre caratteristiche egoistiche, come cambiarle gradualmente, cominciando da una caratteristica, e a seguire cambiando il resto con l’aiuto delle peculiarità che abbiamo corretto precedentemente, e così via. Questo per dire, cominciamo a imparare una psicologia interiore, personale e profonda.

L’integrazione interna della persona, dopo che lui comincia a sentire tutte queste caratteristiche dentro di sé e come può controllarle, sarà scoperta fra noi sempre più. E più importante, ci sentiremo l’un l’altro più chiaramente, e improvvisamente sentiremo come siamo tutti incollati in una rete unica. La cooperazione in questo modo fra noi sarà così forte che, con l’intenzione giusta dentro di noi, connetteremo tutta la nostra materia, che assorbirà e sarà riempita con le caratteristiche di dazione e amore, con le caratteristiche della Luce, nell’unica rassomiglianza ad Adam (l’Uomo).

Questo è il nostro scopo prioritario, e lo scopo minimo è di cominciare ad agire in questo modo fra noi, per assomigliare alla Luce quanto più possibile con tutto il potere a nostra disposizione. Questo è abbastanza. Se noi realizziamo questo scopo, sia quantitativamente che qualitativamente, con quello che abbiamo accumulato dentro di noi, anche per un breve momento, se siamo in grado di scoprire un po’ della nostra equivalenza della forma con la Luce, allora La scopriremo dentro di noi.

Esiste solo una precisa legge della fisica qui, la legge dell’equivalenza della forma. Questo è lo stato che tutti noi vogliamo raggiungere dopo il congresso. Spero che ci riusciremo. Tutto dipende da ciascuno dei partecipanti, coloro che sono qui oggi e quelli che arriveranno domani, e inizierà il nostro congresso insieme.

Abbiamo trovato adesso un posto speciale. In questa città, hanno provato spesso a fare connessioni varie, rivoluzioni, e cambiamenti durante il corso della storia umana, e penso che ora tutto dipende da noi. Vogliamo fare una rivoluzione interna dentro di noi, per diventare dispensatori, amatori, come le religioni e le leggi della natura ci hanno richiesto e che in sostanza sono la stessa cosa.

Mi auguro che ognuno si relazionerà in modo responsabile al compito che sta davanti a noi, e lo faremo.
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(Dalla Lezione Preparatoria del Congresso a San Pietroburgo 11.07.2013)

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I Kabbalisti sulla Nazione di Israele e le Nazioni del Mondo, Parte 4

[I commenti tra parentesi quadre sono miei]

Baal HaSulam “L’Arvut” (La Garanzia Mutua)”: L’intera Nazione di Israele è Responsabile per Un altro

Questo è parlare dell’ Arvut (La Garanzia Mutua) [che può essere raggiunto solamente] quando tutto Israele diventa responsabile di un’ altro.

Perchè la Torà non è stata data a loro [per il gruppo che è stato fondato da Abramo e portato alla decisione di rimanere in Arvut da Mosè] prima di tutti e di ciascuno da Israele è stato chiesto se avessero accettato di prendere su di sè la Mitzvà (precetto) di amare gli altri in misura piena, [come risultato del loro lavoro sul raggiungimento dell’ unità ] espressa nelle parole: “Ama il tuo amico come te stesso”…

[L’ essenza del comandamento è] Ognuno in Israele avrebbe preso su di sè per prendersi cura [per tutti i partecipanti del gruppo] e lavorare per ciascun membro della nazione, [per ogni amico] e per soddisfare tutte le loro esigenze non meno che la misura impressa in lui per la cura per le proprie necessità.

E una volta che l’intera nazione concorda all’unanimità [ad essere in uno stato di completa unità nei loro desideri] e disse: “Faremo e ascolteremoOgni menbro di Israele è diventato responsabile che nulla deve mancare a qualsiasi altro membro della nazione. [siginifica il loro sviluppo spirituale] Solo allora essi diventano degni di ricevere la Torà, [La Luce della correzione che avrebbe gradualmente portato loro all’ Arvut] e non prima [perchè non c’èra la prontezza per implementare la Garanzia Mutua e il desiderio di unire come c’èra stato prima della frantumazione di un’ anima unificata.]
[107336]

Cosa fa girare la ruota

Il Creatore lascia il posto per Se Stesso dentro di noi, dandoci una sensazione di freddezza. Però essenzialmente non è freddezza o lontananza. Noi eravamo in uno stato di coesione nel nostro piccolo gruppo. Adesso il Creatore ha allargato il nostro circolo, e sentiamo di non avere il controllo dello spazio vuoto che si crea.

Prima abbiamo sentito soltanto noi stessi dentro il nostro circolo dove il senso di convenzione regnava. E adesso, dopo la fine del congresso, sentiamo questo posto vuoto che cresce ogni giorno di più.

Se continua in questo modo, in ultima analisi, tutti i ricordi del passato spariranno e torneremo ancora allo stato bestiale. Perché il Creatore fa questo? Così, mentre sentiamo la Sua lontananza da noi e come le nostre sensazioni di unità si dissolvono, vorremo riempire questo posto vuoto con il Creatore. Perché adesso comprendiamo di non essere pronti a trattenere e conservare i sentimenti caldi che erano lì con i nostri poteri e che si stanno allontanando sempre più. Questo è come il Creatore svuota un posto nuovo dentro di noi dove la Sua presenza e il Suo controllo devono essere sentiti.

La prima cosa è che noi vogliamo tornare a una sensazione di connessione. La seconda cosa è che al fine di rimanere in essa, abbiamo bisogno del controllo del Creatore invece del vuoto che è stato creato.

Il nostro obiettivo è la connessione, e il mezzo per ottenerlo è il Creatore. E adesso abbiamo bisogno di cambiare il loro posto, il Creatore diventa lo scopo e la connessione diviene il mezzo. Così facciamo un chiarimento nuovo tutto il tempo e implementiamo il contrario.
[112708]

(Dalla Preparazione alla Lezione  quotidiana di Kabbalah  19.07.2013)

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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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“Falsi ricordi piantati nel cervello”

Notizie (da The Sydney Morning Herald): “Non solo i ricordi falsi o sbagliati sono comuni nella vita normale, ma dei ricercatori hanno scoperto che è relativamente facile produrre dei ricordi, delle immagini o delle parole false nei soggetti umani[…]

“Ora, gli scienziati del Riken-MIT Centre for Neural Circuit Genetics del Massachusetts Institute of Technology dicono di aver creato dei falsi ricordi in un topo, estrapolando così delle dettagliate indicazioni su come questi ricordi possono essere formati nel cervello umano.

“Steve Ramirez, Xu Liu e altri scienziati, guidati da Susumu Tonegawa, così si leggeva giovedì sul giornale Science, hanno fatto in modo che un topo si ricordasse di aver subito uno shock in un posto, quando, in realtà, gli era stato praticato uno shock elettrico in un posto completamente diverso.

“A questo livello dell’attività celebrale, ha detto, ‘la differenza tra un topo e un umano è assolutamente piccola.’ La parte del cervello nel quale si trovano i ricordi è una zona dell’Ippocampo chiamata dentate gyrus, che è uguale nel topo e negli umani.

“Tonegawa ha detto che, poiché i meccanismi della formazione dei ricordi sono quasi certamente uguali nei topi e negli umani, parte dell’importanza della ricerca è stata ‘far sì che gli uomini si rendessero conto, ancora più di prima, di quanto sia inaffidabile la memoria umana’, soprattutto nei casi criminali quando c’è così tanto in gioco.”

Il mio commento: Tutto può essere modellato, tutto quello che succede nel nostro mondo, tranne l’esperienza spirituale, perché non è programmata nel cervello, nella mente, nel desiderio, e nei pensieri per “ricevere”, ma lo è nella proprietà della “dazione”- nell’anima.
[114154]

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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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I Kabbalisti sulla Nazione di Israele e le Nazioni del Mondo, Parte 2

Diretto al Creatore

Baal HaSulamL’Arvut” (La Garanzia Mutua)”: Rabbi Elazar, figlio di Rabbi Shimon, amplia ancora di più il concetto dell’Arvut, e non si accontenta che tutta la gente di Israele sia garante l’una verso l’altra, ancorché il mondo intero entra nell’Arvut (La Garanzia Mutua) . In verità non v’è una disputa a proposito, dato che tutti ammettono che in primo luogo sarebbe stato sufficiente che una sola nazione osservasse la Torà, almeno all’inizio della correzione del mondo, e non sarebbe stato possibile, in una sola volta, cominciare con tutte le nazioni, secondo quanto dissero i nostri Saggi, il Signore si rivolse con la Torà ad ogni nazione e stirpe ma essi non vollero riceverla. Il che significa che erano immersi nello squallore dell’amore per se stessi, alcuni nell’adulterio, altri nel furto ed omicidio e così via, fino al punto che a quei tempi non sarebbe stato possibile nemmeno considerare di chiedergli se approvavano di rinunciare all’amore per sé stessi.

Pertanto il Creatore non trovò nessun popolo e nessuna lingua degni di ricevere la Torà a parte i figli di Abramo, Isacco e Giacobbe, i quali furono sorretti dal merito dagli avi. Come dissero i nostri saggi: “Gli avi osservavano l’ intera Torà per intero ancor prima che fosse loro consegnata”, il che significa che grazie all’elevatezza delle loro anime, essi ebbero l’abilità di conseguire tutte le vie del Signore nella distinzione della Spiritualità della Torà, che deriva dall’adesione a Lui, senza l’anticipazione della scala dei (precetti) pratici della Torà pur non avendo affatto la possibilità di osservare com’è scritto in “Matan Torà , Punto 16.
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L’educazione integrale nei college americani

Alla Westchester Community College in New York sono state completate una serie di lezioni di Educazione Integrale, in base ai due corsi del programma intensivo dell’Istituto di Lingua Inglese. Entrambe le classi sperimentali a cui hanno partecipato circa quaranta studenti hanno permesso loro di costruire la parvenza di un buon ambiente.

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Questi corsi informali che non danno credito si basano sull’insegnamento intensivo della lingua parlata agli studenti che sono venuti negli Stati Uniti per studiare economia, ingegneria, medicina, ecc… Tra di loro c’erano diversi futuri sacerdoti cattolici, un istruttore di immersioni subacquee, dei tutor, e delle tate, così come tanti ragazzi, che si preparavano a una varietà di occupazioni negli Stati Uniti.

L’età media del gruppo era di 25 anni, il livello di istruzione precedente variava dal liceo fino agli studi universitari. La demografia geografica includeva: il 30% di Asiatici (Cina, Corea, Giappone), il 40% di Latino Americani, il 5% di Medio Orientali (Siria, Iran, Emirati Arabi Uniti), il 2% di africani, il 3% di Haitiani, il 20 % di europei, nord-americani e russi.

Il livello avanzato della lingua e dell’educazione degli studenti ha permesso la costruzione di un programma basato sull’educazione integrale e sulle interviste “Una Nuova Vita” con il Dr. Michael Laitman riguardanti la vita nel mondo futuro. Gli studenti si sono incontrati con l’insegnante e tra di loro presso la classe per tre ore al giorno, cinque giorni alla settimana per tre mesi, permettendo al docente di usare il linguaggio più liberamente come strumento per presentare il nostro materiale e dare agli studenti un senso di interrelazione, il desiderio di integrazione, e una comprensione del nuovo mondo e il loro ruolo e il potenziale per raggiungere la felicità e un buon futuro insieme.

Agli studenti è stato consegnato del materiale di formazione per diffondere l’educazione integrale, degli articoli e dei video per la discussione. Gli studenti si sono divertiti a giocare, hanno lavorato costantemente in gruppi, e creato cinque progetti di gruppo con presentazioni visive che dimostrassero la loro comprensione e percezione di ciò che avevano imparato condividendo i loro sentimenti e le loro impressioni con la classe.

Il corso contiene più di dieci argomenti, tra cui: la differenza tra leadership e l’autorità, un modo migliore per il successo, se la competizione fa bene ai bambini, come trovare l’equilibrio tra noi e la natura, cos’è una persona adulta, e altri. Più lavoravano insieme, più si avvicinavano e più si sentivano profondamente simili, nonostante le differenze etniche e sentivano quanto sono simili le loro speranze per il futuro.

Due settimane fa, il direttore del programma è venuto ad osservare il lavoro in classe per un’ora e mezza, e gli è capitato di assistere alla presentazione di gruppo sul tema del successo. Gli studenti hanno studiato il successo di vari personaggi famosi e hanno scoperto che il loro successo è dipeso dal contributo complessivo di persone connesse a un solo obiettivo, una sola visione, leali verso la causa come una famiglia.

Ciò che ha sorpreso il direttore, così come l’insegnante, è stato che alcuni dei partecipanti hanno completato la loro porzione di presentazione dicendo che le scuole insegnano loro molte cose, ma nessuno insegna loro a vivere e ad amare e questo è ciò che vorrebbero continuare a studiare. Più tardi, il direttore del programma ha detto che è stato colpito dal fatto che gli studenti avevano imparato a lavorare bene insieme, armoniosamente su problemi complessi.

La sessione si è conclusa con proiezione del film Crossroads con discussioni di gruppo in cerchio, la condivisione di esperienze e l’utilizzo di giochi. Il film Crossroads è stato utilizzato come materiale visivo, accademico, e gli studenti hanno amato il film. Dopo il caffè, dopo aver visto il film, e dopo le attività, gli studenti sono stati invitati a condividere le loro conclusioni riguardanti il tema: di cosa abbiamo bisogno per sopravvivere nel mondo e per costruire un futuro migliore.

Quasi tutti hanno risposto “cambiare se stessi e iniziare ad essere integrati con le altre persone.” Anche se durante l’intero periodo erano immersi nel tema di educazione integrale, dopo aver visto il film, hanno trovato formule più accurate di come cambiare il mondo attraverso se stessi – cominciando da piccole azioni nel loro ambiente, in classe, a casa, con gli amici, al lavoro, e nei loro paesi dove potrebbero presto tornare.

Si spera che un paio di mesi di formazione di educazione integrale e un buon ambiente abbia dato a questi giovani, rappresentanti della gente di tutto il mondo, informazioni utili sulla vita e sui sentimenti che li aiuterà a determinare ciò che vogliono dal loro futuro e ciò che deve essere fatto per smettere di averne paura.

Attualmente, alcuni docenti universitari stanno lavorando insieme per strutturare un corso ufficiale di formazione integrale, possibilmente con credito nel nuovo futuro, per inserire il corso nel college, e poi di fare una proposta al New York State Education Department e altri stati negli Stati Uniti, al fine di favorire il lancio di una riforma del sistema di istruzione.

Le foto mostrano: una presentazione di squadra “Come raggiungere un equilibrio tra uomo e natura”, la proiezione del film Crossroads ed eventi correlati.
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