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Lezione virtuale – Fondamenti della Società Integrale – 25.11.2012

Fondamenti della Società Integrale, Introduzione al TES
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 25.11.2012

Preparazione alla Lezione
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KFS, Rav Yehuda Ashlag, Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot, Pagina 328, Punto 27, Lezione 10
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Il Libro dello Zohar, Parashat “Emor”, Punto 177, Lezione 14
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TES, Volume 3, Parte 8, Punto 59, Lezione 39
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Scritti di Baal HaSulam, “L’ Essenza della Saggezza della Kabbalah”, Lezione 7
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Riassunto della Lezione Giornaliera
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La mancanza di comunicazione ostacola le connessioni cerebrali

Notizie (tratte da Sciencemag): “Durante gli anni 80, migliaia di bambini negli orfanotrofi rumeni trascorrevano fino a 20 ore al giorno nelle loro culle, privi di contatto umano.Una volta cresciuti, i test neurologici e psicologici hanno confermato un fenomeno inquietante osservato anche in altre specie, come i topi e i macachi: l’isolamento precoce e l’abbandono può produrre danni cognitivi permanenti, che vanno da una grave instabilità emotiva al ritardo mentale.

“Ora, i ricercatori dicono di aver scoperto una possibile spiegazione del motivo per cui l’abbandono precoce crei una tale devastazione – l’isolamento potrebbe arrestare la crescita delle cellule cerebrali che isolano i neuroni, con conseguente rallentamento della comunicazione tra le diverse aree del cervello. […]

Corfas afferma che: “I bambini che hanno sperimentato l’abbandono precoce mostrano nella loro materia bianca – in particolare nella corteccia prefrontale, una zona del cervello legata al processo decisionale, alla memoria di lavoro, e alla funzione sociale. Per monitorare come l’isolamento potrebbe influenzare lo sviluppo delle cellule che producono mielina-gliali, che sono chiamate oligodendrociti, i ricercatori hanno allevato topi in cui queste cellule sarebbero luminose: hanno aggiunto agli oligodendrociti delle creature una proteina fluorescente verde. […]

John Cacioppo, neuroscienziato sociale presso l’Università di Chicago, afferma: “Le scoperte del team hanno implicazioni importanti per come l’isolamento colpisce il cervello a livello molecolare, con un meccanismo che è probabile che sia lo stesso tra le diverse speci. Sebbene questo studio si concentra solo sugli effetti dell’isolamento nei primi anni di vita, egli osserva che per gli esseri umani, anche la percezione di essere da solo a lungo termine può compromettere seriamente la salute. La solitudine non è solo angoscia, dice, si tratta di un segnale emotivo che si è evoluto e che ci spinge a riparare e mantenere le relazioni, che sono di vitale importanza non solo per la nostra salute e per il nostro benessere, ma per «la sopravvivenza dei nostri geni”.

Il mio commento: Un essere umano è una creatura sociale, e la misura della sua evoluzione ha sempre più bisogno del giusto ambiente che definisce la sua visione del mondo, e quindi il suo comportamento e  destino.
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La salvezza si trova nella connessione

Rabash, Lettera 34: Come è detto: “E il Signore sarà per voi una luce eterna.” Quando? Quando sarete tutti una sola società, come è scritto, “ognuno di voi viva questo giorno.”

Di solito, se qualcuno prende un mucchio di rami, può romperli tutti in una volta? Se presi uno alla volta, però, anche un bambino può romperli. Allo stesso modo, troviamo che Israele non sarà ricompensato fino a quando non saranno tutti una società, come si dice, “In quei giorni e in quel tempo, dice il Signore, i figli d’Israele verranno, loro e i figli di Giuda insieme. “Così, quando sono uniti, ricevono il volto della Divinità. Ho presentato le parole del Midrash in modo che non crediate che il problema di un gruppo, che è l’amore degli amici, si riferisca al chassidismo. È piuttosto l’insegnamento dei nostri saggi, che hanno visto come è stata necessaria per la ricezione del volto della Divinita’, l’unione dei cuori in un unico gruppo.

Possiamo solo sentire la connessione con la Luce da un vaso intero e perfetto, un vaso in cui tutti i desideri per lo scopo di ricevere sono coperti da un Masach (schermo), che li trasforma in desideri con lo scopo di dare. Questo è possibile solo quando vi è la connessione, in quanto a chi posso esprimere la mia intenzione di dare? Solo verso gli altri! Quindi, attraverso la connessione dei nostri desideri e intenzioni nel cuore e nella mente, ricostruiamo il vaso in frantumi e attraverso ciò ci avviciniamo alla Luce, fino a quando alla fine essa può illuminaci.

Se, nel frattempo, cerchiamo solo di avvicinarci ad un altro, evochiamo su di noi un’illuminazione a distanza, che si chiama la Luce Circostante. Questa è la legge che conosciamo dalla saggezza della Kabbalah, che è la legge di tutta la realtà, la legge della natura.

Quindi la condizione per ricevere aiuto dall’Alto per la rivelazione della Luce è la nostra connessione. Se vogliamo migliorare la nostra condizione, non ci sono altri metodi, tranne quello. Non ha senso cercare qualcos’altro sprecando i nostri sforzi. Dobbiamo solo anelare per la connessione attraverso cui evocheremo e attireremo la Luce che Riforma.

Se non agiamo in direzione della connessione, non verrà fuori nulla di buono dai nostri sforzi. Quindi, nella situazione così difficile e tesa in cui oggi si trova il popolo di Israele, dovremmo provare a connetterci più che possiamo e raggiungere l’unione. È attraverso questo che attiriamo la Luce più vicina a noi, e la avviciniamo a tutti. Di conseguenza avanziamo ad uno stato migliore in modo migliore, attraverso la Luce.

Dovremmo farlo prima che le sofferenze ci raggiungano e ci obblighino a connetterci facendo pressione su di noi. Dobbiamo sempre avere la tendenza a connetterci grazie alla nostra buona volontà e non perché siamo costretti a farlo. Questa è la differenza tra la “via della Luce” (affrettare il tempo) e la “via della sofferenza”, il processo naturale di sviluppo (nel suo tempo).

Cerchiamo di capire che la connessione attira su di noi l’influenza della forza del bene e spieghiamolo a tutti. Più persone si uniranno a questa connessione e unione, per sentir questa condizione e comprensione che più divulghiamo e pubblicizziamo attraverso ogni canale disponibile, attraverso Internet e TV, più persone sentiranno di essa e si uniranno ad essa, più vicini saremo alla Luce buona. La luce è l’unica cosa che funziona. È uno spreco di energie pensare che esistano altre azioni che possano migliorare la nostra situazione, tranne la connessione e l’unione.
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L’attuale fase di sviluppo della Kabbalah

Le più recenti fonti scritte della saggezza della Kabbalah sono datate circa 500 anni fa. Questi sono i libri scritti dal Santo ARI. Circa 20 volumi dei suoi scritti rivelano nel dettaglio l’intero sistema di controllo di questo mondo e la sua interazione con il mondo superiore.

I libri dell’ ARI spiegano non solo il modo in cui questo mondo è controllato dalle forze superiori, ma anche il nostro impatto su di loro, l’influenza inversa, e come questo influenza ancora una volta l’innesco delle azioni delle forze superiori su di noi. I libri dell’ ARI descrivono tutte queste interazioni tra il controllo superiore e noi, il nostro libero arbitrio, i nostri destini, le precedenti reincarnazioni e così via. Essi forniscono una descrizione molto seria e dettagliata di tutto quello che c’è.

Tuttavia, si sono rivelate insufficienti. Nel XX secolo (400-500 anni dopo l’ARI), un altro Kabbalista, Baal HaSulam (“il padrone della scala” in ebraico), appare. Perché? Perché lui ha descritto dettagliatamente la “Scala” che uno deve salire per ascendere da questo mondo, dallo stato massimo in cui una persona ordinaria si ritrova, al culmine del suo sviluppo.

Non si tratta di crescita fisica, nemmeno si parla del suo sviluppo intellettuale. Vediamo che non c’è niente di cui vantarsene in questo mondo. Piuttosto, si tratta di avanzamento che ognuno di noi deve compiere: per raggiungere il mondo superiore, il sistema di controllo. Si tratta della nostra realizzazione del mondo eterno, perfetto, che è oltre la nostra percezione. Baal HaSulam ha presentato una metodologia moderna che noi stiamo usando in questo momento.

Suo figlio Rabash ha sviluppato il metodo del padre ulteriormente e l’ha reso più pratico. Egli ha creato un metodo concreto, passo dopo passo, con istruzioni descritte in numerosi articoli. Questi articoli mostrano chiaramente come cambiando noi stessi, espandendo i nostri organi di percezione, possiamo cominciare a percepire l’universo nascosto a noi dalle nostre limitazioni.

È risaputo che siamo limitati. Possiamo sentire solo entro una certa gamma di suoni, vediamo un limitato spettro di luce e così via. In altre parole, tutti i nostri sensi, visione, udito, odore, tatto e gusto — sono limitati. Mentre qui stiamo parlando di altri organi di percezione, non quelli che abbiamo attualmente.

Al fine di ampliare i nostri organi di percezione, abbiamo inventato più periferiche, quali telescopi e microscopi per gli occhi, numerosi tipi di radar, localizzatori e così via. Tuttavia,è più importante per noi capire quali ulteriori organi di percezione abbiamo bisogno al fine di percepire il mondo intorno a noi.
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(Dal congresso in Georgia 05.11.2012, lezione 1)

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Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, Articolo 257
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Il Libro dello Zohar, Parashat “Emor”, Punto 167, Lezione 13
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KFS, Rav Yehuda Ashlag, Pagina 71, “Un discorso per il completamento dello Zohar
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“Il Ruolo della Nazione di Israele”
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Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Volume 3, TES, Parte 8
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Conversazione sulle relazioni tra lavoro e spiritualità
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Libro di Shamati, Pagina 15, Articolo 1 “Non Esiste Nulla Tranne Lui”
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Workshop con Rav, Solo Domande
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Workshop di Unità
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Workshop di Unità (Non esiste nessuno tranne Lui)
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Workshop con Rav, Solo Domande (Non esiste  nessuno tranne Lui)
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Preparatevi a varcare la soglia del Palazzo del Re

Rabash, “Le tre linee:” Prima che ad una persona le sia concesso di uscire dall’amore di sé stesso e di fare tutto al fine della dazione, che si chiama Lishma (per il Suo nome), la persona studia diverse cose così come sono, ma sono solo nomi senza commenti, quindi lui non ha nessun raggiungimento nella materia che sta studiando, poiché non sa nulla circa le radici superiori che sono chiamate con i nomi Santi delle Sefirot o Partzufim.

E possiamo imparare la materia superiore, chiamata la saggezza della Kabbalah, solo sulla via del merito, dal momento che questa puo’ portare alla persona il desiderio e la passione di aderire al Creatore, poiché queste sono questioni Sante riferendosi ai Santi nomi … e quando la persona studia la materia superiore al fine di avvicinarsi alla santità, viene portato alla vicinanza delle luci, quindi egli vuole che questo studio lo porti al fatto che gli sarà concesso di puntare tutte le sue azioni al fine della dazione, e questo è chiamato lavorando in preparazione, come quando una persona si prepara per essere pronto a entrare nel Palazzo del Re e di aderirsi a lui.

Ci sono diverse fasi nel lavoro di preparazione. Nella prima fase di studio una persona ascolta, ma lui non sente, poiché egli non sa di cosa si parla. Tutti i termini di cui si parla nei libri di Kabbalah sono nascosti alla persona — egli non li sente e non li vede; Egli non discerne se stesso o il suo ambiente. Quindi egli immagina ciò che sente e ciò che desidera.

Lui non lavora con questi concetti e non può discernerli o rispondere a loro, lui pensa che il faraone è una persona che regna nell’Egitto, che è un paese lontano, che il Creatore è molto distante e che Israele è qualcuno che è nato da una famiglia ebrea. Gli mancano i concetti e le regole spirituali, quindi lui non può sentire immediatamente una reazione interiore, quando li ascolta.

Se lui sente parlare di un dolore nel cuore, alla testa, al braccio o alla gamba, egli può subito immaginarlo. Sentirebbe subito una reazione alla parola che sta sentendo, ma i termini Kabbalistici non evocano alcuna reazione in lui, e quindi, nel frattempo, lui studia senza attribuire tutto questo a se stesso. Ma la Luce circostante opera su di lui e lo riforma, e nella misura in cui la persona fa tutto quanto in suo potere, lo porta sempre più vicino al mondo superiore.

La cosa principale è che in un primo momento la persona non sa che l’unico modo per avanzare è sottomettendo se stesso al gruppo, l’insegnante e ai libri. Dopo tutto, egli è come un bambino che deve rispettare il più grande, il livello superiore a lui. Da questo accorcia o allunga il tempo. La preparazione può richiedere diversi anni, fino a quando lui si avvicina abbastanza alla luce e inizia a sentire come la luce opera in lui e comincia a discernere ogni attributo in lui. Questo può durare 20-30 anni.

Tutto dipende dalla misura in cui la persona può sottomettere se stesso prima all’insegnante, al gruppo e allo studio con tutti i mezzi che ha. È il periodo di studio di Yenika (infanzia) quando uno deve aderirsi e dedicarsi al livello superiore, quando deve annullare la sua mente e tutto ciò che sa quanto più possibile. Poi c’è la fase di maggiore consapevolezza, quando una persona inizia già a discernere questi attributi in lui e ha l’esperienza delle salite e delle discese.

Nella terza fase già capisce che è il Creatore che evoca queste salite e discese in lui, come quando lo chiama, “Vieni al faraone!” Il Creatore è sempre sul lato destro e Faraone è sul lato sinistro, e la persona rimane in mezzo tra queste due forze. Ma fino a quando questo non è in realtà rivelato dentro di lui, egli può solo immaginare che questo è il modo in accordo alle proprie reazioni. Alla fine lui grida dal momento che non può uscire da se stesso e liberarsi della dominazione del Faraone e allora le viene concesso il riscatto.

Da questo momento in poi la strada non è affatto più facile. La persona vede semplicemente tutto ciò che le accade lungo questa strada in modo diverso. La redenzione diventa l’occasione per la dazione per lui, per salire sopra se stesso e lavorare trascurando le proprie spiacevoli sensazioni interiori.

Così egli avanza e il suo avanzamento è determinato dalla rivalutazione dei suoi valori.
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(Dalla preparazione alla lezione di Kabbalah del 15.11.2012)

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La visione pessimistica del futuro

Opinione (E. Greyrts, amministratore di GoldSwitzerland): Entriamo nel periodo più frenetico di tutti i millenni della storia. Vedremo una svolta lunga ed estremamente pesante della situazione economica mondiale. Vedremo un collasso economico che porterà ad un aumento di agitazione sociale e questo porterà alle guerre, ad una emissione illimitata di denaro, al crollo delle obbligazioni e all’ aumento dei tassi di interesse, al crollo del mercato azionario.

Alla fine- l’iperinflazione. Il 2013 sarà l’inizio di un disastro in tutto il mondo. La stampa del denaro non avrà molto effetto con una crescente disperazione e il silenzio dei governi, l’oro raggiungerà vertici inimmaginabili . La disoccupazione in Grecia tra i giovani é il 58%, in Spagna il 54%, in tutto il mondo la disoccupazione giovenile sarà del 25-50%, avranno bisogno degli alimenti, e cominceranno a ribellarsi.

Il mio commento: Il futuro è ottimistico, luminoso, felice, senza limiti! Solo il percorso è duplice: con la sofferenza o con la mente arriveremo ad una decisione, la necessità di rispettare la legge fondamentale della natura – la legge di equilibrio che viola solo l’umanità.

La natura ci richiede di rispettare la sua proprietà principale – la concatenazione di tutte le sue parti. Per questo, è necessario controllare il proprio ego per iniziare tutti i buoni rapporti con gli altri. Ciò si ottiene con la rieducazione integrale dell’umanità. Non abbiamo altro modo – dice la nostra natura.
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Anche chi legge questa lettera è stato scelto

Baal HaSulam, Lettera 9: Ora so che il Creatore mi ha concesso una preferenza speciale sulle altre persone della mia epoca, per il quale ho indagato per un po’, per conoscere la ragione per cui sono stato scelto secondo la volontà di Dio, e dopo tutte le umiliazioni subite dai malvagi, che è la struttura che domina il mio tempo, e dopo aver realizzato la sua vera misura, sarò grato al Creatore che è con me, per aver distratto il mio cuore ora e sempre, dal sentire la domanda dei malvagi, “Cos’è questo lavoro che fai?” Dato che ho scoperto che sono costretto e che in questi giorni devo essere come un bue al lavoro e un asino al carico. Non riposerò per tutto il giorno e tutta la notte alla ricerca di un modo per portare soddisfazione al mio Creatore, anche il giorno in cui sento che mi piace il lavoro e il carico grande, anche 70 anni insieme, non sapendo il suo successo, anche tutti i giorni della mia vita, seguirò la via che mi è stata ordinata di percorrere, seguire tutte le sue vie e aderire a Lui, dopo aver sentito tutto in anticipo.

Allo stesso tempo, a causa della mia bassezza non posso esonerare me stesso da qualsiasi riflessione e contemplazione di non fare nessun tipo di lavoro per il Creatore. E penso e bramo tutto il giorno all’altezza del lavoro del Creatore, e l’essenza dell’ altezza è tale da non poterla esprimere per iscritto adesso.

Nessuno conosce a cosa è destinato e quale sia la radice della sua anima. Tutti noi partiamo da un piccolo desiderio verso la spiritualità, e noi dobbiamo svilupparlo, ciascuno secondo la misura in cui opera in lui il desiderio. Una persona cerca di ascoltare ed effettuare questo requisito adempiendolo attraverso l’ambiente.

Il ruolo di una persona è quello di costruire l’ambiente in cui può svilupparsi. Per noi è come un grembo materno, ma dobbiamo costruirlo da soli. In base al nostro progresso, costruiamo gradualmente il grembo materno, costruiamo l’ambiente, il gruppo, lavorando costantemente per aderire al maestro, agli amici, ai libri dal momento che questi sono i mezzi per raggiungere l’adesione con il Creatore.

Se una persona sente e usa correttamente solo questi mezzi, costruendo un ambiente che si prenderà cura del suo sviluppo spirituale, questo lo rafforzerà gradualmente e si nutre di questo. Egli aderisce al gruppo e attraverso questa adesione si unisce al potere della fonte che scorre in lui attraverso l’ambiente e lo eleva portandogli di volta in volta nuove intenzioni, aiutandolo a sviluppare e vedere le cose da una nuova prospettiva. In tal caso egli avanza.

Tutti iniziano in questo modo, sia i grandi Kabbalisti che la gente comune. Nessuno sa esattamente quale sarà il suo percorso. Il ruolo di una persona è solo quello di utilizzare i mezzi che gli vengono dati, per costruirsi un gruppo, per scegliere il giusto ambiente, e attraverso ciò, realizzare il suo libero arbitrio.

Se una persona effettua solo questi sforzi, risparmia un sacco di energia e ha sufficienti opportunità per raggiungere l’obiettivo. Se non lo fa, egli finirà per scoprire che la vita è passata, e che non è riuscito a fare nulla. Dipende tutto da come egli è concentrato su questo obiettivo, al fine di sottomettere se stesso innanzi all’unico mezzo che ha.
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(Dalla preparazione alla Lezione del 14.11.2012)

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Cosa manca al popolo d’Israele?

Edizione Speciale: Eventi nel Sud d’Israele

Oggi al popolo ebraico manca l’unione nel livello umano di sviluppo. Questo è l’ “esilio egiziano”- nel quale una persona soffre del suo egoismo. In un primo momento, sembra un buon “re”, ma col tempo diventa chiaro che egli succhia tutto il succo del pianeta e di noi stessi.

Attraverso il volere di questo “Faraone,” abbiamo inquinato quasi tutto ciò che è possibile, in natura, così come nei rapporti fra di noi. C’è una crisi, ciò che viene chiama i “sette anni di vacche magre”, quando ci rendiamo conto che il nostro ego ci sta letteralmente uccidendo. Vogliamo usare gli altri, invece di essere un garante per loro.
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