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Cosa ci manca?

Domanda: Supponiamo che una persona si sieda e guardi se stessa: “voglio dell’acqua, quindi voglio qualcos’altro, e non so che cosa voglio”. Un semplice esperimento l’aiuterà a capire che l’essenza del suo desiderio è quella di godere?

Risposta: Una persona vedrà che, in ogni momento emergono in lei nuovi desideri. Egli non conosce la loro provenienza; prima egli vuole una cosa e all’improvviso un’altra e poi qualcos’altro ancora.

D’altra parte, egli può programmare se stesso, che significa mettere a fuoco in se stesso certi desideri per ricordarsi qualcosa che gli ha portato piacere. In questo caso si sviluppa in lui un grande desiderio per quel piacere così che egli comincia ad anelare ad esso: “che cosa voglio? Ah, dimenticavo, c’è del gelato in frigo,” e lui tira fuori il gelato o egli può ricordare che voleva andare da qualche parte interessante o incontrare qualcuno di interessante, o leggere qualche libro interessante o vedere un film che si è preparato a vedere e così via.

Questo significa che noi stessi evochiamo qualcosa quando non sentiamo il piacere. Non sentiamo il piacere quando riempiamo noi stessi. Ora sono pieno, il che apparentemente significa che tutto è andato bene, ma la mia vita è insipida. Anche quando apparentemente abbiamo tutto, ci manca l’aggiunta dell’eccitazione. Inventiamo nuove fonti di piacere e incentivi, ma in realtà è lo stesso ego.
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(Dalle “Conversazioni con Michael Laitman,” di KabTV 03.11.2012)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 19.11.2012

Preparazione alla Lezione
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KFS, Rav Yehuda Ashlag, Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot, Pagina 323, Punto 18, Lezione 7
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Il Libro dello Zohar, Parashat “Emor”, Punto 128, Lezione 10
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TES, Volume 3, Parte 8, Punto 57, Lezione 36
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Scritti di Baal HaSulam, “L’ Essenza della Saggezza della Kabbalah”, Lezione 5
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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Il mondo chiede la propria correzione

Edizione Speciale: Eventi nel Sud d’Israele:

Dobbiamo volerci unire. La striscia di Gaza non è la questione principale. La questione principale è l’unione tra di noi. E’ la soluzione di tutti gli altri problemi. Oggi gli uomini invitano “quelli del sud” a stare dalla loro parte, e questa è una bella cosa, ma finirà. Mentre dobbiamo ricostruire la nazione, vogliamo che l’unione continui. Questo è ciò che ci rende un popolo. L’amore reciproco deve diventare un istinto.

Il sostegno reciproco dovrebbe essere nutrito. Non vedremo la pace senza di esso. Fino a quando non ci uniremo saremo come delle noci in un sacco. Infatti, non abbiamo un altro posto dove vivere. Ci troveremmo davanti lo stesso problema ovunque: non stiamo adempiendo alla nostra missione. L’attuale crisi non è soltanto un brutto momento. Oggi l’umanità deve diventare “rotonda”, integrale, e siamo noi che dobbiamo fornire tutto questo con il metodo appropriato.

Ogni Giudeo ha questa responsabilità. E sebbene lui o lei potrebbe non avere alcuna idea della motivo per cui sono odiati dalla gente, in realtà, il mondo ci richiede una cosa essenziale: la correzione della società umana. Presto o tardi, eseguiremo questo compito, ed il punto è di “salvarci” dalla sofferenza. E non appena ci metteremo al lavoro, l’atteggiamento del mondo verso di noi cambierà. I mezzi di informazione parleranno in modo diverso, e nessuno dirà che Israele non ha diritto di esistere. Noi siamo speciali; lo siamo sempre stati, e dobbiamo capire quale soluzione ci oggi richiesta.
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Islanda: Tutti scrivono la costituzione

Notizie (tratte da CNET): “Un anno dopo che l’Islanda ha chiesto ai suoi cittadini di aiutarla a scrivere la sua nuova costituzione formulando suggerimenti tramite Facebook, gli elettori hanno deciso che questo nuovo progetto dovrebbe essere la base dell’imminente costituzione. […]

“Sulla scia di una frantumata recessione e di proteste che infuriano, il governo ha deciso di riscrivere la sua costituzione e ha chiesto aiuto ai suoi cittadini. Invece di petizioni che richiedono, lettere o telefonate, il governo ha chiesto alla gente di aiutare il progetto di una nuova costituzione attraverso Facebook, Twitter, YouTube e Flicker.

“Nel corso dell’anno, i cittadini islandesi hanno offerto al progetto della Costituzione circa 3600 commenti e 370 suggerimenti, che è stato poi elaborato da 25 membri di un consiglio costituzionale, secondo la Reuters.

“Due terzi della popolazione dell’Islanda è su Facebook, per cui durante il periodo di stesura del Concilio sono stati trasmessi in diretta incontri settimanali sul sito web del Consiglio, così come sul social network. I cittadini sono stati in grado di rendere i propri suggerimenti, impegnarsi in dibattiti on-line, e seguire il procedimento in tempo reale. “

“Il prologo della proposta di legge inizia con le seguenti parole: ‘Noi, abitanti dell’Islanda, vogliamo creare una società giusta, dove tutti sono uguali. Le nostre origini diverse arricchiscono tutti noi nel nostro insieme e insieme abbiamo la responsabilità per l’eredità delle generazioni, della terra e della storia, della natura, della lingua e della cultura.

“I temi principali che il Consiglio costituzionale ha osservato nel corso del suo lavoro sono stati questi tre: distribuzione del potere, trasparenza e responsabilità. […]

“Il Capitolo sui diritti umani è stato rivisto e ora si chiama: I Diritti Umani e la Natura. Il Principio di Uguaglianza è più dettagliato rispetto all’attuale costituzione e prevede in particolare che a tutti sia concesso il diritto di vivere con dignità.[…]

“Altri elementi nuovi nel Capitolo sui Diritti Umani e la Natura sono articoli sulla natura islandese e l’ambiente e un articolo sulle risorse, in cui si afferma che le risorse che non sono di proprietà privata appartengono alla collettività e in eterno al popolo islandese.” Sorgente

Il mio commento: Se questo non è accompagnato da un’educazione integrale, finiremo con l’essere in ritardo in tutti i settori della vita, con una società artificialmente chiusa e con una dittatura. Ripeto, in maniera artificiale non è possibile costruire nulla, con una società impreparata intendo. Avremo successo solo se il campo di applicazione della legge sarà adattato alle persone, alle loro capacità, ai loro requisiti, e alla loro coscienza, invece che ad ideali irrealistici.

La società dovrebbe essere altrettanto sviluppata, ma dovrebbe sforzarsi coscientemente di andare verso l’unione e l’uguaglianza. Queste proprietà devono essere inculcate in anticipo nelle persone. E solo dopo si può cominciare a realizzare il progetto. L’Istituto ARI offre all’Islanda il metodo di educazione integrale e volontari che forniscono assistenza nell’attuazione della medesima!
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