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Yeshivat Haverim Mondiale – 18.11.2012

Yeshivat Haverim Mondiale
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Un buon inizio del nuovo anno

La correzione dei desideri rotti avviene passo dopo passo, grazie alle azioni della Madre Superiore (Ima Ilaa), Bina del mondo di Atzilut. Ci lavora un sistema molto complicato, che permette l’influenza per raggiungere le anime. Tuttavia, dietro a tutto questo agisce la Luce di Hochma vestita della luce di Bina, che corregge i desideri, le anime frammentate.

Quando preghiamo, raggiungiamo la Luce di AB-SAG, cioè la Luce di Hochma vestita della luce di Bina, glorifichiamo la sua bellezza (“bellezza” in aramaico è “Shufrah“). È per questo che durante la festività di Capodanno esiste una tradizione di far suonare un corno speciale chiamato Shofar.

In questo modo, noi lodiamo e proclamiamo il governo del Creatore, che è, la supremazia della forza che ci controlla e ci conduce, la Luce di Hochma vestita della luce di Bina, che si chiama bella. La Luce di Hochma (sapienza, bellezza) si manifesta in noi al grado della nostra aspirazione di acquisire la proprietà della dazione (Bina). È considerato il principio dell’ uomo (Adamo), colui che si sforza per diventare simile (Domeh) al Creatore.

Questo spiega il perché uno shofar simboleggia un nuovo anno: esso glorifica il regno della forza superiore, è la nostra richiesta affinchè la Luce di AB-SAG giunga, per correggerci, per riempirci, e per elevarci attraverso la scala della correzione fino al Re superiore. Tutte le correzioni che aspettiamo che accadano nel nuovo anno sono raccolte in un giorno chiamato “Testa dell’Anno” (Rosh Hashanah, Capodanno), in quanto contiene già potenzialmente la tendenza che in pratica vorremmo implementare durante l’anno a venire.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 16.09.2012)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 18.11.2012

Preparazione alla Lezione
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KFS, Rav Yehuda Ashlag, Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot, Pagina 322, Punto 16, Lezione 6
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Il Libro dello Zohar, Parashat “Emor”, Punto 112, Lezione 12
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TES, Volume 3, Parte 8, Punto 54, Lezione 35
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Scritti di Baal HaSulam, “L’ Essenza della Saggezza della Kabbalah”, Lezione 4
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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L’egoismo in sostegno all’amore per gli altri

Opinione (Barry Schwartz, Il paradosso della scelta): “Quanto è profonda questa preoccupazione per lo status? Qualche anno fa, è stato condotto uno studio dove ai partecipanti gli venivano presentate due ipotetiche condizioni personali e gli si chiedeva che esprimessero le loro preferenze. Per esempio, è stato chiesto di scegliere se guadagnare $50.000 dollari l’anno con altri che guadagnavano $25.000 e guadagnare $100.000 dollari l’anno con altri che guadagnavano $200.000. È stato chiesto di scegliere tra 12 anni di istruzione (scuola superiore) quando gli altri ne fanno 8 e 16 anni di istruzione (università) quando gli altri ne fanno 20. È stato chiesto di scegliere tra un QI di 110, quando il QI degli altri è 90 e un QI di 130, quando il QI degli altri è 150. Nella maggior parte dei casi, più della metà degli intervistati hanno scelto le opzioni che hanno dato loro una migliore posizione relativa. Meglio essere un pesce grosso, guadagnando $ 50.000, in un piccolo stagno che un pesce piccolo, guadagnando 100.000 dollari, in uno grande”

Il mio commento: In altre parole, una persona è disposta a dare soldi, istruzione, e intelletto solo se cosi gli altri ne hanno meno! Questa è la nostra natura: Noi percepiamo e apprezziamo tutto relativamente all’ambiente. Pertanto, scegliamo l’ambiente migliore, invidiamo le opzioni migliori, raggiungiamo le più grandi conquiste. E’ inutile andare contro la natura. Hai solo bisogno di imparare come utilizzare tutto ciò che è stato investito su di noi.

Come è possibile  con queste qualità egoistiche ottenere l’interazione integrale, la partecipazione fraterna, l’amore per gli altri, che ci viene richiesto a noi ora nella nuova fase dello sviluppo umano?

Ecco perché la Kabbalah ci insegna come organizzarci in piccoli gruppi e creare comunità integrali, come la connessione dei gruppi di cellule nell’ organismo del corpo, e poi la connessione dei gruppi nel sistema, come in un corpo vivente, fino a che tutti si colleghino in un unico organismo – Adamo.
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