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Anche chi legge questa lettera è stato scelto

Baal HaSulam, Lettera 9: Ora so che il Creatore mi ha concesso una preferenza speciale sulle altre persone della mia epoca, per il quale ho indagato per un po’, per conoscere la ragione per cui sono stato scelto secondo la volontà di Dio, e dopo tutte le umiliazioni subite dai malvagi, che è la struttura che domina il mio tempo, e dopo aver realizzato la sua vera misura, sarò grato al Creatore che è con me, per aver distratto il mio cuore ora e sempre, dal sentire la domanda dei malvagi, “Cos’è questo lavoro che fai?” Dato che ho scoperto che sono costretto e che in questi giorni devo essere come un bue al lavoro e un asino al carico. Non riposerò per tutto il giorno e tutta la notte alla ricerca di un modo per portare soddisfazione al mio Creatore, anche il giorno in cui sento che mi piace il lavoro e il carico grande, anche 70 anni insieme, non sapendo il suo successo, anche tutti i giorni della mia vita, seguirò la via che mi è stata ordinata di percorrere, seguire tutte le sue vie e aderire a Lui, dopo aver sentito tutto in anticipo.

Allo stesso tempo, a causa della mia bassezza non posso esonerare me stesso da qualsiasi riflessione e contemplazione di non fare nessun tipo di lavoro per il Creatore. E penso e bramo tutto il giorno all’altezza del lavoro del Creatore, e l’essenza dell’ altezza è tale da non poterla esprimere per iscritto adesso.

Nessuno conosce a cosa è destinato e quale sia la radice della sua anima. Tutti noi partiamo da un piccolo desiderio verso la spiritualità, e noi dobbiamo svilupparlo, ciascuno secondo la misura in cui opera in lui il desiderio. Una persona cerca di ascoltare ed effettuare questo requisito adempiendolo attraverso l’ambiente.

Il ruolo di una persona è quello di costruire l’ambiente in cui può svilupparsi. Per noi è come un grembo materno, ma dobbiamo costruirlo da soli. In base al nostro progresso, costruiamo gradualmente il grembo materno, costruiamo l’ambiente, il gruppo, lavorando costantemente per aderire al maestro, agli amici, ai libri dal momento che questi sono i mezzi per raggiungere l’adesione con il Creatore.

Se una persona sente e usa correttamente solo questi mezzi, costruendo un ambiente che si prenderà cura del suo sviluppo spirituale, questo lo rafforzerà gradualmente e si nutre di questo. Egli aderisce al gruppo e attraverso questa adesione si unisce al potere della fonte che scorre in lui attraverso l’ambiente e lo eleva portandogli di volta in volta nuove intenzioni, aiutandolo a sviluppare e vedere le cose da una nuova prospettiva. In tal caso egli avanza.

Tutti iniziano in questo modo, sia i grandi Kabbalisti che la gente comune. Nessuno sa esattamente quale sarà il suo percorso. Il ruolo di una persona è solo quello di utilizzare i mezzi che gli vengono dati, per costruirsi un gruppo, per scegliere il giusto ambiente, e attraverso ciò, realizzare il suo libero arbitrio.

Se una persona effettua solo questi sforzi, risparmia un sacco di energia e ha sufficienti opportunità per raggiungere l’obiettivo. Se non lo fa, egli finirà per scoprire che la vita è passata, e che non è riuscito a fare nulla. Dipende tutto da come egli è concentrato su questo obiettivo, al fine di sottomettere se stesso innanzi all’unico mezzo che ha.
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(Dalla preparazione alla Lezione del 14.11.2012)

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Cosa manca al popolo d’Israele?

Edizione Speciale: Eventi nel Sud d’Israele

Oggi al popolo ebraico manca l’unione nel livello umano di sviluppo. Questo è l’ “esilio egiziano”- nel quale una persona soffre del suo egoismo. In un primo momento, sembra un buon “re”, ma col tempo diventa chiaro che egli succhia tutto il succo del pianeta e di noi stessi.

Attraverso il volere di questo “Faraone,” abbiamo inquinato quasi tutto ciò che è possibile, in natura, così come nei rapporti fra di noi. C’è una crisi, ciò che viene chiama i “sette anni di vacche magre”, quando ci rendiamo conto che il nostro ego ci sta letteralmente uccidendo. Vogliamo usare gli altri, invece di essere un garante per loro.
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 22.11.2012

Preparazione alla Lezione
Video / Audio

KFS, Rav Yehuda Ashlag, Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot, Pagina 327, Punto 25, Lezione 9
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Il Libro dello Zohar, Parashat “Emor”, Punto 149, Lezione 12
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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Il futuro è nella Super umanità

Opinione (Ken MacLeod, lo scrittore vincitore del premio di fantascienza): “Teoricamente, il marxismo è venuto su con i laici, la spiegazione materialistica di ciò che distingue l’umanità: un complesso in continua evoluzione, indefinitamente estendibile nelle interazioni di lavoro, di coscienza e nelle relazioni sociali, tutte radicate nel rafforzamento reciproco e nel co-sviluppo delle mani, cervello e lingua. …

“Ma gli obiettivi della maggior parte dei milioni di cittadini che hanno creduto nel socialismo erano modesti: piena occupazione, previdenza sociale, istruzione gratuita e assistenza sanitaria.”

Il mio commento: Per la prima volta nella storia umana, possiamo selezionare in anticipo uno dei due modi del nostro sviluppo verso lo stato di completo equilibrio che è stato stabilito dalla natura. Abbiamo bisogno di vedere il nostro stato futuro perché è opposto alla nostra natura egoistica. Se fosse stato abbinato dalla natura, ci saremo spostati solo in avanti automaticamente come nel corso della nostra storia, spinti dal nostro crescente egoismo.

E’ l’opposizione della nostra natura egoistica rispetto al prossimo stato altruistico dell’umanità che ci ferma nella transizione a questo stato. La pressione su di noi, egoisti individualisti, dall’integrale natura altruistica aumenterà costantemente, producendo crisi e disastri che ci spingeranno a capire le cause della nostra sofferenza, e ad accettare l’equilibrio con la natura, per raggiungere l’unità tra noi e essa come culmine del nostro sviluppo.
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