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Il ruolo dei Kabbalisti in ogni Generazione

Domanda: Qual è stato il ruolo dei kabbalisti prima della rivelazione della Kabbalah ai nostri giorni? O semplicemente era il trasferimento di informazioni da una generazione all’altra?

Risposta: Il ruolo dei Kabalisti era quello di sviluppare sempre più la Kabbalah in ogni generazione fino ai nostri tempi. Non c’era un altro uso in pratica. C’erano diversi Kabbalisti in ogni generazione che dovevano continuare a svilupparla nella loro generazione.

Un Kabbalista è una persona che è interessata al sistema di gestione del nostro mondo: perché, per che cosa, e come lavorare con esso. Rivela questo sistema, lo studia, e lo descrive in base al suo livello.

Un Kabbalista della prossima generazione è su un piano diverso rispetto al Kabbalista del passato. Proprio come tutte le altre persone, si evolve con altre esigenze e in base a quelle egli sviluppa ulteriormente la Kabbalah. In altre parole, lo sviluppo dell’umanità e della Kabbalah sono parallele, fino a quando la gente comincia ad averne bisogno, allora la Kabbalah viene rivelata.
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(Dal Congresso di Giorgia 05.11.2012, lezione 1)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 14.11.2012

Preparazione alla Lezione
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KFS, Rav Yehuda Ashlag, Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot, Pagina 320, Punto 11, Lezione 4
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Il Libro dello Zohar, ParashatEmor”, Punto 71, Lezione 6
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TES, Volume 3, Parte 8, Punto 48, Lezione 33
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Scritti di Baal HaSulam, “L’ Essenza della Saggezza della Kabbalah”, Lezione 2
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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Europa: la disciplina e la solidarietà…

Opinione (D. Soros, presidente dei fondi Soros Fund Management e società aperta): Inizialmente, l’Unione europea era un “fantastico oggetto”, un obiettivo desiderabile. L’ho visto come l’incarnazione di una società aperta – una associazione di Stati che hanno lasciato da parte la loro sovranità per il bene comune e formato un’ alleanza.

Ma la crisi dell’euro ha trasformato l’UE in qualcosa di completamente diverso. I paesi membri sono suddivisi in due classi – creditori e debitori – con i creditori in testa.

L’unico modo per invertire è tendere ad un ritorno dello spirito di solidarietà, che era l’anima del progetto europeo fin dall’inizio. Il mio scopo è quello di rilanciare l’idea dell’UE come strumento di solidarietà e non solo come  disciplina.

Il mio commento: Quante volte abbiamo già sentito i buoni auspici e pensieri dei finanzieri! La solidarietà, che era l’anima del progetto europeo fin dall’inizio è bella. Ma in che modo si è espressa? Vietare ai portoghesi di pescare – l’unica fonte di reddito, e ai lituani annullare la loro industria lattiera che li alimenta – ecc. ecc. a favore di alcuni paesi potenti? È solidarietà? E così siamo arrivati alla crisi.
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