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Seminario di Unità

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Lezione virtuale – Fondamenti della Società Integrale – 04.11.2012

Fondamenti della Società Integrale, Kli Americano, Domande
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Uno stimolo dalla Luce

Siamo all’interno di una forza chiamata il Creatore (Boreh). Dal momento che non lo abbiamo ancora raggiunto secondo il principio di “vieni e vedi” (Bo-reh), gli diamo nomi diversi secondo la misura attuale della sua rivelazione verso una persona.

Io sono in questo campo di Forze insieme a tutti gli altri. La domanda è: come posso indurre la sua influenza? In effetti, questo è l’intero lavoro dell’uomo: come è possibile risvegliare questa forza in modo che possa elevarmi?

Siamo scesi di proposito dall’altezza spirituale al “livello zero”, e ora spetta a me ascendere alla stessa altezza. Per fare questo, devo risvegliare su di me la Luce che Riforma. Non c’è altra forza che mi possa elevare verso la spiritualità. Ho solo i mezzi che esistono al mio livello. Il Creatore mi sveglia dal sogno attraverso il primo “stimolo”, e poi devo elaborare, attraverso mezzi speciali come: il gruppo, lo studio e l’insegnante, ciò che mi ha risvegliato interiormente.

Quindi mi rivolgo alla Luce che, inizialmente, mi ha risvegliato. Chiedo che mi influenzi, e lo faccio coscientemente e consapevolmente. La Luce mi stimola di volta in volta affinché io instauri il mio atteggiamento verso di essa: che cosa le chiedo, che tipo di influenza mi aspetto, che cosa voglio raggiungere, e così via. Nel complesso immagino di essere in conformità con Colui che mi “stimola”. Devo osservare la sua forma, la sua immagine e chiederGli:

– “Voglio dare!”
– “Come vuoi diventare uno che dona? È davvero colui che da’? Come sarà il tuo dare?”
– “Non lo vedi? Io studio, lavoro in un gruppo e nella divulgazione, compio tutti i tipi di azioni, e chiedo in base a questo”.

Se una persona non esegue azioni indirizzate verso l’unione, non vi è alcuna base per la sua richiesta. Queste azioni costituiscono l’infrastruttura che egli può utilizzare per elevare MAN, una preghiera. Costruisco questa infrastruttura tra me e gli amici da cui sorge MAN, “la preghiera dei molti“. Non sarò mai in grado da solo di chiedere la connessione. Una preghiera per la connessione può essere solamente collettiva, o almeno tra due persone.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 04.10.2012, Scritti di Baal HaSulam)

Materiale correlato:

Laitman blog: Ascesa dal Punto Zero
Laitman blog: Il passaggio graduale da Lo Lishma a Lishma

Lezione quotidiana di Kabbalah – 04.11.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 30 “L’essenziale è di desiderare solo il dare in assoluto”
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Il Libro dello Zohar, Parashat “Kedoshim”, Punto 124, Lezione 10
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Il Libro dello Zohar, Parashat “Emor”, Lezione 1
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TES, Volume 3, Parte 8, Punto 45, Lezione 29
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KFS, Matan Torà “Il Dono della Torà”, Pagina 247, Punto 13, Lezione 7
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Avanzando verso il futuro luminoso

Domanda: Dovremmo parlare della crisi, riguardo ai problemi esistenti, e delle cose negative quando stabiliamo la percezione del sistema sociale che è basato scientificamente, o dovremmo parlare solo riguardo cose che influenzano positivamente la società?

Risposta: Nel complesso sì. Ma noi percepiamo che la società senta il bisogno di muoversi verso un altro stato.

In accordo alla legge dello sviluppo noi osserviamo che correntemente ci sono certe caratteristiche e attributi negativi nel sistema che non ci permettono di funzionare positivamente e provvedere a tutto quello che c’é bisogno. Improvvisamente si scopre che c’é bisogno di scappare e allora c’é necessità di un cambiamento.

Quindi, qua deve esserci un fattore negativo. Noi semplicemente non dovremmo farlo tre volte meglio di quello che é e portarlo agli estremi, ma nel complesso deve essere sentito nel sistema come qualcosa che riassume un nuovo approccio rivoluzionario.

Noi abbiamo notato questo anche nelle piante e negli animali, nello sviluppo di ogni organismo. Noi ci muoviamo da uno stato all’altro solo quando siamo forzati a farlo perché lo stato precedente o quello attuale ci sembrano difettosi o si arriva ad una fine e non si può continuare riempiendosi con conoscenza, cibo, o con tutto quello che ci serve.

In ogni caso, il movimento può solo essere negando lo stato corrente e muovendosi verso uno migliore.
Noi non sviluppiamo stati negativi; noi non viviamo in negatività. Ci sono società nelle quali le persone fanno esperienza di stati negativi costantemente. Noi non gli diamo attenzione.

L’unico nostro movimento è andare avanti, solo attraverso il lato positivo. Non è fuggire dal precedente stato negativo, ma dar luce al futuro stato positivo e muoverci verso di esso.

Noi vogliamo persone che capiscano che qualcosa di chiaro, buono, piacevole e tiepido sta aspettando lì di fronte e vogliamo attrarli a questo.
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(Da KabTV “Il mondo Integrale: La Formula di una Società Integrale 01.07.2012)