Il Mondo deve affrontare un atterraggio difficile

Nelle Notizie (da Ereport.ru): “Moody Investors Service ha ridotto le sue previsioni di crescita sia per le nazioni progredite che per quelle emergenti nel G-20, citando un aumento degli aspetti negativi di rischio nella ripresa globale.

“Nella sua ultima Prospettiva di Rischio-Macro Globale aggiornata al 2012-2013, l’agenzia di valutazione dice che la crescita reale dell’economia del G-20 sarà di circa 2,8 % nel 2012 e del 3,4% l’anno successivo. Questi dati sono rispettivamente 20 punti base e 10 punti base in meno rispetto alla previsione di Moody dello scorso aprile.

“Secondo l’agenzia, i rischi principali della crescita globale sono le recessioni profonde e impreviste dell’eurozona; il pericolo di un atterraggio difficile nei principali mercati emergenti come la Cina, l’India e il Brasile; e da un lato il prezzo shock di fornitura del petrolio causato dal rischio geopolitico riemerso negli Stati Uniti, insieme ad una potenziale, improvvisa e forte stretta fiscale prevista per l’ anno prossimo. […]

Il funzionario di Moody del gruppo di credito per il rischio sovrano, Elena Duggar, dice: “Nella nostra opinione, gli sforzi per una consolidazione fiscale, un indebolimento dei consumatori e della fiducia nell’impresa, un ’indebitamento del settore bancario e delle famiglie, il livello elevato e persistente della disoccupazione e l’indebolimento dei mercati immobiliari, continueranno a crescere nelle economie più progredite”.

L’agenzia di valutazione ha anche previsto che le economie emergenti del G-20 cresceranno del 5,2% nel 2012 e del 5.7% l’anno successivo. Questi dati sono praticamente inferiori a quelli del 2011 pari al 6.6% e di quelli del 2010 pari al 8% .

“E. Duggar continua:”Stiamo rivalutando verso il basso le nostre previsioni per le vaste economie dei mercati emergenti, dove il debole ambiente esterno e la decelerazione della domanda causano una diminuzione del’impulso alla crescita.

“Continuiamo a prevedere che il rallentamento delle economie progredite e il flusso di capitale fluttuante soffocheranno la crescita dei mercati emergenti”.

Il mio commento: C’è solo una domanda: la rapidità dell’approfondirsi della crisi è più veloce o più lenta di quella delle riflessioni dei politici? Se la crisi supererà in velocità l’opportunità di riflessione su quello che sta accadendo, allora il mondo sprofonderà nel buio della guerra, della fame e del disastro naturale. Se invece saranno capaci di interpretare gli eventi e riusciranno ad elevarsi sopra ai loro calcoli egoistici (o piuttosto fallimenti), allora supereremo la crisi con poche perdite e inizieremo a costruire una nuova economia in una nuova società.
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