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Il dolore è un esame per l’amore

Amiamo il  Creatore  perchè è la sorgente da cui deriva il piacere. Chiaramente questo è un amore egoistico e condizionato. Se il creatore ci avesse mandato invece dolore, certamente avremmo risposto odiandoLo.

 

Ma quando una persona chiamata un “lavoratore del Creatore,” soffre facendo il lavoro spirituale, egli associa il dolore con il suo  egoismo  e cerca di correlare il Creatore con l’amore. Significa che divide se stesso in due parti, quella che riceve e quella che da. Nella parte che riceve egli sente la sofferenza ma desidera trascendere al di sopra di essa. E allora, considera le sue sofferenze un “controllo” del fatto che il suo amore copra veramente tutte le trasgressioni e che può veramente salire sopra tutti gli stati che lo fanno soffrire.

Poi, capisce, vede e conosce per certo che la sua attitudine verso il Creatore non dipende dal suo ego. Altrimenti, egli non ha mezzo o criteri per fare il controllo.

Quindi la relazione con il Creatore è basata sul fatto che egli si annulla per il fine della dazione, e che egli percepisce il suo egoismo originario come fosse una cosa peggiore della morte. Ma solo sotto questa condizione egli può essere sicuro che il suo amore per il Creatore è incondizionato e perfetto.
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(Dalla preparazione alla lezione quotidiana di Kabbalah 12.08.2012)

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Il costo economico del riscaldamento globale: Rovina le nazioni povere e privilegia quelle ricche

Nelle Notizie (del MIT News): “Anche il rialzamento delle temperature danneggia in maniera significativa la crescita economica delle nazioni in via di sviluppo del mondo, secondo una nuova ricerca di un co -autore del MIT economist.

“Osservando i dati meteorologici nel corso dell’ultimo mezzo secolo, la ricerca ci dice che ogni grado Celsius che aumenta nei paesi poveri, durante il corso di un dato anno, riduce la sua crescita economica del 13%. Tuttavia, questo riguarda solo le nazioni in via di sviluppo; le nazioni più ricche non vengono influenzate dalla variazione delle temperature.

“Le temperature più elevate conducono sostanzialmente verso una crescita economica inferiore nei paesi poveri”, dice Ben Olken, un professore di economia alla MIT, che ha contribuito alla ricerca. E mentre vediamo in modo diretto come le correnti e il caldo rovinano le agricolture, la ricerca indica che le ondate di caldo hanno una più vasta influenza sull’economia.

“Quello che stiamo dicendo è che questa influenza sia molto più vasta e non riguarda solo l’agricoltura”, Olken aggiunge:”Influenza gli investimenti, la stabilità politica e la produzione industriale”.

Il mio commento: La Natura (che è come dire la forza superiore) è un sistema unico, e perciò si manifesta nell’impatto con l’umanità in molti modi, a volte contraddittori, e che a noi sembrano, almeno, che non siano correlati.
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