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Workshop Mondiale – 02.09.2012

Workshop Mondiale
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Divulgatori d’idee integrali

Domanda: In Russia abbiamo gruppi di 10-12 persone l’uno, che si specializzano nell’educazione integrale. Hanno studiato il materiale per sei mesi, hanno iniziato a scrivere degli articoli e adesso è arrivato il momento della formazione pratica. Questi sono i cerchi che abbiamo preparato per diventare insegnanti ed educatori. Quali sono i nostri traguardi e obiettivi?

Risposta: Io penso che prima di tutto debbano studiare il materiale sull’educazione e sulla crescita integrale, imparare a condurre gruppi focalizzati, lezioni avanzate, letture e poi fare la formazione pratica.

I gruppi possono essere formati da più di dodici persone. Lasciamo che altri si uniscono a loro – i grandi circoli sociali hanno ancora bisogno di essere esposti alla conoscenza integrale.

Prima dovrete formare una classe dove potrete insegnare e coinvolgere le persone nella preparazione dei materiali per la pubblicazione di libri sull’educazione integrale, perché questo li fa avanzare.
In secondo luogo, è necessario formarli in un gruppo che userà questo materiale (perfino prima che il libro vero e proprio sia pronto e alcune parti di esso siano ancora in preparazione) e presentare questi estratti, questi piccoli lavori a degli esperti, e avere diverse riunioni con loro.

In questa maniera, questo tipo di lavoro, la raccolta di materiali, che basicamente si basano nell’informazione di una determinata comunità, un club, che genererà dopo le proprie idee in modo più pratico, adattato all’ambiente sociale nel quale si trova il club.

Il nostro obiettivo è quello di fare diventare queste persone dei divulgatori attivi della nozione della comunità, che potrebbero realizzare questo attraverso la ricerca di scienziati appropriati e specialisti che concordino con le idee integrali. Penso che questo conti più di tutto.

Perché non importa dove ci troviamo, dobbiamo prima di tutto stabilire connessione con persone che la società considera portatori di conoscenza, che potrebbero unirsi a noi e supportarci e fare questa idea accessibile a cerchi più grandi di persone. È molto importante per la popolazione la provenienza delle idee; in altre parole, dev’essere una grossa comunità.
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(Tratto da “Una conversazione sull’ educazione integrale” del 31.05.2012)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 02.09.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Lettera 24
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Il Libro dello Zohar, Safra de Tzniuta (Libro della modestia) , Lezione 11
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Il Libro dello Zohar, Aharei Mot, Lezione 1
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TES, Volume 1, Parte 3, Histaklut Pnimit, Capitolo 2, Punto 3, Lezione 31
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KFS, Pagina 148 “Una serva che è l’ erede della sua padrona”, Lezione 2
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Non vergognarti di giocare

Il Primo Grado Spirituale é il più difficile. Quanto lavoro un bambino piccolo deve fare per far questi primi passi. Quanto lavoro gli è necessario per impugnare qualcosa, per dire la prima parola. Quanti sforzi interiori la natura gli fa compiere. Perché? Per quale motivo non possiamo svilupparci pacificatamene, liberamente?

Guarda come un bambino piccolo lavora senza sosta, sette giorni alla settimana. Un bambino, può avere anche la febbre alta ma nonostante questo gioca e desidera qualcosa. Non ci sono inconvenienti che lo possono fermare; è così cocciuto e persistente. E noi dobbiamo seguire il suo esempio. Dobbiamo fare la stessa cosa per entrare nel mondo superiore, per diventare adulti.

Dopotutto questa è una cosa già nota anche se non completamente. Il medesimo bambino che ha già imparato a parlare e a camminare all’età di quattro, cinque o sei anni, inizia un processo completamente differente di acquisizione della conoscenza, con maggior consapevolezza. Nel nostro caso nel processo che ci porta all’ottenimento degli stati più elevati, otteniamo degli strumenti maggiormente consapevoli.

Abbiamo già trascorso la prima età, sappiamo già come collegarci, con chi “giocare”, come un bambino che a tre anni acquisisce la percezione di quanti gli sono attorno e comincia a capire che è meglio giocare con gli altri che per conto suo.

Così sviluppiamo le relazioni con gli altri: come interagire con loro, come sia possibile svilupparci in modo veramente saggio interagendo con loro, come fare i nostri “giochi”.

Ecco perché giochiamo così tanto. Sembra una cosa assurda, ma in realtà sono dei giochi molto importanti. Noi non desideriamo questo, ci sentiamo ridicoli. Dopo tutto, siamo adulti, gente seria! Cosa stiamo facendo? Vale forse la pena di spenderci del tempo?

Ed infatti, si, se comprendiamo che lo sviluppo di nuove proprietà in ciascun momento del processo avviene proprio come nel bambino; nel gioco nei workshop, in tutti i tipi di azioni insieme, abbiamo l’opportunità di avvicinarci gli uni agli altri e così attirare la luce superiore su di noi.

Anche se la nostra mente egoista considera queste azioni irrazionali, non serie, infantili, invece sono l’esercizio più elevato perché noi desideriamo andare contro la nostra natura.

In seguito, dopo aver superato il primo livello, otteniamo una sostanziale ricarica della mente, una comprensione dello schema iniziale, come un bambino piccolo che è già pratico nel nostro mondo e che per una certa misura comprende quel che è bene e male, come muoversi in avanti, dove trovare i giocattoli ed usarli, come svilupparsi ed imparare cose nuove etc. Il bambino inizia a capire come usare il mondo degli adulti per svilupparsi ulteriormente. La nostra relazione con il mondo superiore è simile a questo.

Quindi, la cosa importante per noi è raggiungere il primo grado. Dopo di quello, ogni cosa sarà chiara e compresa. Dopo quello nessuno scapperà dai nostri gruppi per ritornare di nuovo a quella vita, perché in questa vita non ha avuto la pazienza di scoprire lo strato più elevato.

Dobbiamo correre e raggiungere quel livello, in modo da aiutare tutti gli altri. Per questo motivo, abbiamo ricevuto un risveglio nel prossimo livello. Il nostro compito è rivelarlo, ottenerlo. La misura secondo cui ci sforziamo di far questo lavoro per il bene di tutti gli altri sarà un’indicazione della manifestazione della nostra attrazione verso la dazione. E così riceveremo una porzione ancora pù grande della luce superiore.
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(Dalla Congresso di Kharkov “Unirsi per Ascendere” 17.08.2012, Lezione 1)

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