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Lezione quotidiana di Kabbalah del 19.01.2012

Gli Scritti di Baal HaSulam, Shamati 59Riguardo al Bastone e al Serpente
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Il Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 98, Articolo “Tre Luci”, Punto 142, Lezione 40°
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TES, Parte 6 “Le Dieci Sefirot di Olam Ha Nekudim”, Punto 6, Lezione 5°
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Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot, Pagina 339, Punto 49, Lezione 25°
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Commenti sul libro “I prossimi 100 anni”

Mi è stato chiesto di esprimere il mio parere sul libro di George Friedman: “I prossimi 100 anni”: previsione per il XXI secolo.

Il mio commento: Il libro è stato scritto con leggerezza, per un pubblico generico. Tutto il libro si basa sul presupposto che il mondo non cambierà e che la natura non ha alcun programma o obiettivo di portare l’umanità all’ unità, con la forza o con la consapevolezza. Ecco perché tutto si riduce a pensieri “meccanici” su come mantenere la superiorità degli U.S.A. in questo mondo predatorio.

È impossibile discutere con questo, perché si basa sui presupposti dell’autore che il mondo sia governato dal potere dell’uomo, ma se il nostro mondo si sviluppasse secondo le leggi della somiglianza dell’umanità con tutto l’universo, a tutti i suoi livelli, allora la legge di sviluppo sociale ci porterebbe a una società di garanzia mutua. Questo dovrebbe accadere in uno dei due scenari:

  • in disaccordo con la necessità della correzione umana attraverso la terza e la quarta guerra mondiale
  • realizzando che non c’è altra alternativa, e le guerre non risolveranno nulla; quindi è necessario unirsi consapevolmente per adempiere la legge della natura in senso buono e farlo per il nostro benessere, rapidamente e senza spargimento di sangue.

Questo secondo metodo è stato proposto dalla Kabbalah.
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Lezione quotidiana di Kabbalah del 18.01.2012

Gli Scritti di Baal HaSulam, Shamati 108 “Se mi lasci per un giorno, ti lascerò per due”
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Il Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 97, Articolo “Tre Luci”, Punto 140, Lezione 39°
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TES, Parte 6 “Le Dieci Sefirot di Olam Ha Nekudim”, Punto 5, Lezione 4°
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Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot, Pagina 337, Punto 47, Lezione 24°
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Ricompensa invece di punizione

Domanda: Che cos’è il “destino in ricompensa e punizione?”

Risposta: In ogni momento della nostra vita affrontiamo la ricompensa e  la punizione. In ogni momento devo chiedere la correzione. Se la chiedo correttamente ricevo la ricompensa, se non lo faccio correttamente ricevo la  correzione.

La ricompensa è ricevere i desideri più forti con i quali mi possa dirigere più accuratamente verso il traguardo. Divento più sensitivo e mi sintonizzo meglio, mi misuro e immagino meglio quello che è il “Creatore”.

Io comprendo questo costruendomi da me stesso in accordo a Lui, imparando come sono costruito quindi, divento più simile a Lui e questa è la ricompensa: essere più in dazione. La punizione è vedere che ho fallito.

Ma anche questo diventa parte della correzione, e allora la punizione diventa la mia ricompensa. Dopo tutto, non fa nessuna differenza se ricevo una reazione positiva o negativa. La cosa principale è che mi permette di trovare la mia deviazione e di correggerla.

Accetto tutte queste deviazioni come buone e benefiche, non importa se sono positive o negative, se sono repulsive o attrattive. Io non so quali desideri addizionali debba scoprire adesso, perché tutti questi mali che devo scoprire, che sono nascosti dentro di me, e quando sono rivelati, li percepisco come ricompensa. Anche se mi sento male, mi elevo sopra i miei sentimenti.

Percepisco tutto quello che ricevo dalla Luce Circostante, non importa come si senta, come una grande ricompensa. Questa è la mia direzione, ma per poterlo fare, ho bisogno del supporto dell’ambiente, in maniera che io possa vedermi costantemente come parte del sistema, solo allora sarò in grado di cambiare per unirmi ad esso.

Supponiamo, ad esempio, che io debba far parte degli amici in uno spazio a forma conica. Mentre cerco di adattarmi alla forma, ricevo costantemente un chiarimento riguardo a quello che mi manca e su come fare con più accuratezza, in modo che possa adattarmi a quella forma speciale.

Per cui, anche se ogni nuova rivelazione potrò sentirla come negativa, i problemi e la confusione per me diventano una benedizione. Si dice che la saggezza della Torah sia opposta a quella dei padroni di casa, perché si è contenti di queste rivelazioni.

Questo è un “ponte molto stretto” che dobbiamo attraversare. L’uomo che avanza per mezzo della spiritualità, trova la ricompensa sia in sentimenti positivi sia in sentimenti negativi. La cosa principale è correggere la nostra sintonizzazione.
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(Dalla 3° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 01.01.2012, Lo studio delle dieci Sefirot)

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La ricetta per la pace

Domanda: I movimenti estremisti della destra in Europa stanno diventando sempre più forti. Quando l’uomo non vede la soluzione ai problemi, tende sempre ad accettare l’apparente semplicità delle richieste radicali. Come possiamo presentare il nostro messaggio per contrastare questo?

Risposta: Prima di tutto ci sono molti fattori scientifici, ma gli scienziati non possono attualmente fornire una piattaforma seria, per cui la dobbiamo organizzare in maniera tale  che mostri il “granello” razionale delle nostre raccomandazioni.

Inoltre non dobbiamo dimenticare che, da una parte le tendenze radicali uniscono le persone, ma dall’altra conducono ai conflitti e alle guerre. Dobbiamo spiegare qui che queste tendenze sono contrarie alla natura, e che nelle attuali condizioni di connessione totale qualsiasi conflitto ci condurrebbe a delle implicazioni molto serie.

È per questo che l’Europa non può separarsi. Prima di tutto non è un favore della Germania. I tedeschi sono pronti a pagare milioni di euro per evitare questo, dopotutto loro sanno dove porterebbe questo: a perdere il loro mercato. Se ti isoli, il giorno dopo la tua economia inizia a soffocare, e allora tutti dopo perderanno e avverrà la  disintegrazione dell’Unione Europea.

Giorno dopo giorno diventa più chiaro che il protezionismo non è la soluzione ai problemi attuali. È usato in maniera molto limitata, ma nell’insieme, tutti capiscono il fatto di essere reciprocamente connessi e che questa connessione non può essere rotta. Potrebbe essere distrutta da una guerra, cioè da azioni estreme, ma non ci sono maniere intermedie.

Io spero che saremo capaci di preparare il nostro metodo e confezionarlo in modo che le persone riescano a capire l’idea di base. Noi offriamo “Proviamo insieme la sua efficacia”, “Continuiamo a svilupparla insieme”, come risultato dobbiamo creare una piattaforma che ci conduca alla connessione reciproca tra le persone a un livello qualitativamente nuovo, che è la base per tutti i cambiamenti che ci saranno nel mondo, nell’umanità.

L’ambiente è il fattore che porterà avanti il cambiamento nelle persone in un modo che le aiuterà ad adattarsi alla connessione che già esiste tra di loro, ad esservi d’accordo, a comprenderla e  non avendo scelta, a parteciparvi. Io non devo essere un angelo, semplicemente capisco che non c’è un’altra maniera, e che devo essere in buone relazioni con tutti quanti, e cerco di sintonizzarmi alla stessa onda anche interiormente: nei pensieri e nei desideri. Perché? Perché dipendo da loro.

Per ottenere questo è necessario solo l’influenza esterna, e tutti afferreranno l’essenza di ciò che sta accadendo. Le persone devono ricevere diversi esempi e spiegazioni, in modo che siano comprese  le linee guida del messaggio, e questo sarà sufficiente per portare dei cambiamenti positivi nel mondo.

Il nostro problema è l’egoismo. Nessuno dubita sul fatto che sia la forza negativa nel livello personale, nel livello politico e in qualsiasi altro livello. Dovrebbe essere solamente “dolcificato” un po’, è tutto. Se sentiamo la dipendenza reciproca tra di noi, sentiremo che non dobbiamo mentirci l’uno con l’altro e saremo capaci di essere d’accordo, anche a livello di governo, non per distruggere il pianeta.

Dipende tutto dall’educazione che dovrebbe basarsi su una semplice verità: dipendiamo l’uno dall’altro e non possiamo farci niente. Non c’è un’altra maniera, il mondo è diventato la nostra casa collettiva e in questa casa collettiva non c’è niente di più sensibile che essere d’accordo. Che altro modo potrebbe esserci? È tempo di smettere di chiamarla “utopia”, oggigiorno è già una necessità cruciale.

Abbiamo già parlato nelle Nazioni Unite e dell’UNESCO. In futuro presenteremo questa piattaforma al pubblico e ai suoi rappresentanti così prima riceveremo l’opinione degli esperti e lo impianteremo. Prima di tutto, e principalmente, dobbiamo aprire, sviluppare e adattare il metodo per l’umanità.

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(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 01.01.2012)

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Il corso per essere Uomo: “Sviluppo Umano” del 17.01.2012

Kabbalah per il Popolo, Il corso per essere Uomo: “Sviluppo Umano”
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Entrare nel sistema della dazione

Domanda: Quale sarà il sistema della dazione tra noi che vedremo una volta che ci sarà rivelato?

Risposta: Dovremmo vedere questo sistema tra noi adesso, dopo il congresso. Ogni persona deve vedere i punti nel cuore e capire che sebbene sia distante dagli altri, esiste una rete che connette i nostri cuori.

C’è una rete più interna, quella di tutti i nostri amici (ed al suo interno, il sistema più elevato di tutti i cabalisti del passato). Intorno vi è una rete più esterna: tutta l’umanità. I sistemi sono interconnessi e questa connessione non cambia ma è costante.  E’ stata danneggiata solo la nostra attitudine corretta.

Come diciamo nel nostro mondo, le relazioni si perdono, il che significa che erano buone e sono diventate cattive. Le relazioni esistono, ma si sono interrotte.

Dobbiamo scoprire il sistema nel quale siamo tutti connessi. È impossibile dividere queste connessioni o cambiarle, possono essere cambiate solo le relazioni all’interno delle connessioni e adesso dipende da noi il modo in cui scopriremo la vita all’interno di questo sistema.

Questo si riferisce a tutto il mondo. Per noi è un’azione interiore, la nostra divulgazione interna. In relazione al mondo è divulgazione esterna, quindi questi due sistemi cominceranno ad interagire.

L’uomo dovrebbe sentire internamente che è così e poi cominciare gradualmente a vedere che il nostro mondo è immaginario. Più l’uomo vede se stesso come parte di questo sistema e sente che ne dipende, più vedrà che tutto nella sua vita, anche nella sua vita esterna e fisica, al lavoro per esempio, dipende dall’intensità del suo sforzo in questo sistema.

Poi, tutte le azioni fisiche, le forme fisiche e tutto il mondo che vedete intorno a voi diventerà gradualmente un qualche tipo di forma esterna montata, come un burattino che si muove perché il burattinaio gioca con lui come se fosse vivo.

Invece che persone, vedrete semplicemente la loro connessione con il sistema generale. Capirete cosa le motiva, quali segnali ricevono dal sistema e la loro relativa reazione. Vedrete che in ognuno c’è la sua connessione con il resto del sistema che opera, e nient’altro che questo. Voi realizzerete che il corpo che riveste questa connessione è come un alone, una nuvola che non ha un’essenza indipendente.

Finché non vediamo questo sistema, ci vengono mostrati tutti questi corpi e questo mondo per dimostrarci che qualcosa esiste e ci da il libero arbitrio di penetrarlo, di cominciare a vivere nel vero mondo. È questo quello in cui dobbiamo entrare adesso.

Il congresso ci ha dato il punto di connessione con questo sistema e noi dobbiamo restarvi aggrappati in modo da poter cominciare a vederne il sistema. Questo è il nostro obbligo.
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(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 25 Dicembre 2011, Gli Scritti del Rabash)

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L’armonia creata da noi

Domanda: Che tipo di messaggio dobbiamo trasmettere alle persone in un corso razionale di economia?

Risposta: Dobbiamo fornire loro delle interessanti statistiche: la quantità di risorse che l’umanità può spendere, un metodo efficiente per utilizzare risorse naturali e umane, energia e altro ancora. In altre parole, insegniamo alle persone un corso di armonia con la natura, in cui non ne prendiamo niente di non necessario, come gli animali.

Dopotutto, nelle nostre vite comuni non siamo diversi dagli animali, quindi perché dovremmo prendere dalla natura più di quello di cui abbiamo bisogno? Un animale scava un buco per se stesso, immagazzina alimenti, procrea istintivamente, alleva la prole, ammazza altre creature e le mangia, ma non fa niente in eccesso riguardo ai propri bisogni, e noi dobbiamo agire nella stessa maniera.

Deve funzionare tutto in armonia con la natura. L’unica differenza è che nel nostro caso quest’armonia è qualcosa che dobbiamo raggiungere coscienziosamente, come opposti all’armonia nei livelli inanimato, vegetale e animato, che si mantiene istintivamente. Dobbiamo creare da noi l’armonia.

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(Da una conversazione sull’educazione integrale del 12.12.2011)

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Lezione quotidiana di Kabbalah del 17.01.2012

Gli Scritti di Baal HaSulam, Igrot, Lettera 34
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La grande depressione del XXI secolo

Nelle notizie (dal Centro di Ricerca sulla Globalizzazione): “L’espansione del capitalismo mondiale (la globalizzazione) dipendeva da una manodopera globale poco costosa.

“Lo sviluppo delle colonie industriali nel terzo mondo ha provocato in questi paesi la ricollocazione delle industrie, portando nei paesi sviluppati ai licenziamenti e alla chiusura definitiva di una vasta gamma di settori produttivi.

“In assenza di una regolamentazione statale significativa, questo processo inarrestabile per minimizzare i costi del lavoro ha portato ad una compressione drammatica delle capacità di consumare della società.

“Lo sfruttamento delle enormi forze di lavoro in Cina, India e altrove, il saccheggio e il trasferimento di miliardi dalla Russia ex comunista e ‘neo-liberalizzata’ al Sud America ha riempito le casse delle vecchie istituzioni finanziarie.

“L’enorme eccedenza dei profitti è stata versata nella finanza, nell’immobiliare e nelle assicurazioni, dando maggiore capitale e potere sociale e politico. Questo ha sminuito l’organizzazione del lavoro, limitando il potere di contrattazione e moltiplicando i profitti.

“Lo stato e la politica dello stato divennero il loro strumento come imprese pubbliche, mentre il terreno, le risorse e le banche sono state privatizzate.

“Questo assalto speculativo, una corsa in tutto il mondo per appropriarsi della ricchezza attraverso la manipolazione finanziaria, è diventata la forza trainante verso la crisi.

“L’incapacità del sistema capitalistico di reinvestire il capitale in modo produttivo ha portato alla crescita su larga scala del capitale speculativo in molte forme.

“I profitti sono stati sostenuti tramite l’inflazione immobiliare basata sull’espansione del credito, influenzando al rialzo il debito e aprendo fraudolenti “strumenti finanziari”.

“La speculazione immobiliare è stata estesa nella classe operaia come un invito ai percettori di stipendio ad approfittarsi dei prestiti facili per aderire alla frenesia della speculazione basata su un’ideologia di irreversibile crescente valore della casa.

“Avendo provocato il tracollo finanziario, hanno incassato inaspettati guadagni attraverso il piano di salvataggio monetario fornito alle banche dall’amministrazione Bush e Obama. Questo favorì il loro controllo sull’economia reale, con la compravendita e l’acquisizione di attività economiche reali; aziende una volta altamente redditizie e crollate, e i gestori di denaro hanno rimesso insieme i pezzi.

“Le misure di salvataggio di Bush/Obama hanno contribuito ad un’ulteriore destabilizzazione con il trasferimento di grandi quantità di denaro a spese dei contribuenti nelle mani dei finanzieri privati, e come risultato di è avuta una spirale del debito pubblico e una centralizzazione senza precedenti del potere bancario.

“I beni statali e tutto ciò che era sotto la giurisdizione dello stato viene dato all’acquisto privato,  quindi gli istituti finanziari sono chiamati alla ristrutturazione e alla privatizzazione dei beni dello stato.

“Quello che stiamo trattando è un processo su larga scala di appropriazione senza precedenti nella storia”.

Il mio commento: Tutto questo deve esplodere, e l’esito dipende dalla consapevolezza di ciò che sta accadendo. Senza dubbio deve essere ricostruito l’intero sistema delle relazioni sociali ed economiche, ma questo è impossibile da realizzare senza un approccio completamente nuovo sul significato dell’esistenza della società, per il gusto dell’accumulo e del consumo (un immaginario appagamento attraverso la ricchezza) o per il gusto della salita morale (una sensazione di reciprocità e di amore).

La natura (lo sviluppo evolutivo delle persone e della società) spinge ad unire. La consapevolezza della necessità consente una transizione ad un nuovo livello di esistenza. L’umanità capirà questo?
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