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Lezione Introduttiva: “ARVUT (Mutua Garanzia)” – 16.08.2011

Kabbalah per il Popolo, Lezione Introduttiva: “ARVUT (Mutua Garanzia) prima di tutto”
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Lo Zohar rivela il Mondo Superiore

Quando leggiamo il Libro dello Zohar, ci poniamo sempre la stessa domanda: perché abbiamo bisogno di questo libro? Dopotutto, è del tutto incomprensibile e parla di cose magiche, irreali, di azioni che suonano come comandamenti che conosciamo di questo mondo e di persone, animali o paesaggi, come fiumi, colline o montagne.

Dobbiamo capire che il Libro dello Zohar deve diventare per noi la rivelazione del mondo superiore, ed il nostro mondo inferiore è soltanto un’impressione di quello superiore. Supponiamo di costruire una torre partendo da un blocco di argilla, ci metto del gesso e dopo questo si indurisce prendendo la forma della torre. Dopo tolgo il gesso ed ottengo un modello ed uno stampo, un timbro ed un’impressione.

Lo stampo superiore è il mondo superiore e la forma che resta nel suolo è il mondo inferiore. Così il mondo superiore e quello inferiore si relazionano l’uno all’altro. Quindi, anche quando parliamo del mondo inferiore e di tutto quello che succede in esso, le colline, i mari, le vie, gli animali, le persone, il sole e la luna, anche così dobbiamo ricordare costantemente che questo punta alla sua proiezione: al mondo superiore.

Lo Zohar descrive il mondo superiore, mentre il mondo inferiore è la sua impressione. Ciò che nel nostro mondo viene considerato il desiderio di ricevere piacere, nel mondo superiore è il desiderio di dare. Cercando il progresso del nostro desiderio di ricevere e di arrivare alla spiritualità, unendoci durante il nostro studio con il gruppo, diventeremo non dei punti individuali sparsi per il mondo, ma costruiremo una certa forma, pur essendo materiale, una parte del nostro mondo inferiore. Questo è il nostro gruppo nel mondo inferiore.

Però, in realtà, esiste un simile gruppo nel mondo superiore e siamo già lì, nella dazione reciproca e nell’unicità, in uno stato completamente corretto, poiché lo stato iniziale (1) e quello finale (3) esistono già nell’Infinito. Dobbiamo solo pensare a come attrarre la forza, il desiderio ed i mezzi dello stato nel quale siamo corretti, con il fine di realizzarlo nella realtà, di renderlo reale (di ascendere a questa dimensione superiore nella nostra sensazione e comprensione, nella nostra vita).

Pertanto qui, in questo mondo, dobbiamo arrivare a sentire la nostra unità e visualizzarci nel gruppo superiore, in alto, totalmente corretti, nell’unità e la dazione reciproca, nel nostro stato più elevato. A parte questo, desideriamo che dall’Alto, proprio da questo grado superiore, la Luce si espanda verso di noi e ci attiri verso l’alto.

Così, lo Zohar parla del nostro stato superiore mediante l’uso di parole di questo mondo, il linguaggio dei rami; ed io, leggendolo, devo costantemente pensare a me stesso in totale unione con il gruppo, nella dazione reciproca, poiché è lì che trovo il mondo superiore.
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(Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 29.07.2011, Lo Zohar)

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I Kabbalisti sulla natura dell’uomo e la natura del Creatore, Parte 20

Cari amici, per favore, fate delle domande su questi passaggi dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

La lontananza dal Creatore è la ragione di ogni sofferenza

Se una persona di Israele degrada la virtù dell’interiorità della Torà, che si occupa della correzione delle anime, in relazione al vantaggio dell’esteriorità della Torà, che si riferisce solo all’osservanza dei riti meccanici, per mezzo di questa degrada i figli di Israele ed eleva le Nazioni del mondo al di sopra di loro, le quali manterranno Israele come qualcosa di superfluo, come se il mondo non avesse bisogno di lei. Inoltre, una persona evoca il rafforzamento dei distruttori del mondo, che portano ai pogrom ed alle guerre.

-Baal HaSulam, “Introduzione al Libro dello Zohar”, articolo 69

La Luce dell’amore non si risveglierà nel mondo prima che Israele inizi la partecipazione nella Torà per il bene della correzione e non della ricompensa. Pertanto, l’estensione dell’esilio e l’afflizione dipendono dalla nostra decisione di correggerci. Allora la Luce dell’amore si risveglierà immediatamente e ci sarà concessa la redenzione completa (dall’egoismo).

-Baal HaSulam, “Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot”, articolo 36

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I pensieri che distraggono: L’alimento per l’anima

Domanda: qual è lo scopo dei pensieri che distraggono che vengono durante la lettura del Libro dello Zohar e mi impediscono di concentrarmi su di essa?

Risposta: Tutto questo viene dato dall’Alto e non sappiamo perché abbiamo questi o altri pensieri in una maniera o nell’altra, o perché siano necessari. Noi possiamo fare diverse speculazioni ma mai scopriremo la loro vera ragione.

I pensieri possono essere molto ossessivi ed all’improvviso tutti possono scomparire e non tornare mai più. Possono venire per dei momenti, adesso penso ad una cosa e dopo ad un’altra. Evidentemente, sono necessari. Dopotutto l’anima cresce in base a questi pensieri.

Di conseguenza, dobbiamo considerare, cioè comprendere che tutto questo viene dall’Alto e non c’è casualità. Noi riceviamo le condizioni dall’Alto ed in base ad esse, dobbiamo crescere.
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 16.08.2011

Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 175 “E se il cammino è troppo lungo per te”
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Il Libro dello Zohar, Hukat (Lo Statuto), Art. “E il popolo parlò contro Dio e Mosè”, Punto 70/a, VaYichael, Punto 1, Lezione 6
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TES, Parte 2, Capitolo 2, Punto 1, Lezione 10
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Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, Pagina 596, Punto 61, Lezione 35
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Scritti di Baal HaSulam “La Nazione”, Inizia con “In aggiunta a tutto quanto sopra…”, Lezione 2
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Le quattro tappe dello sviluppo della natura, Un esempio

Opinione: [Yurij Tchaikovsky, (I zigzag dell’evoluzione)]: Quando il corpo entra in uno stato di stress attiva un meccanismo di ricerca genetica. Il sistema genetico taglia ed unisce dei frammenti di geni finché incontra una variante che produce un anticorpo che può unirsi all’antigene invasore. Il processo di adattamento richiede uno o due giorni. L’anticorpo così creato, si propaga intensamente (attraverso clonazioni di se stesso) per combattere l’infezione e dopo viene immagazzinato nell’organismo fino alla fine della sua vita.

Tutto questo avviene in quattro passaggi (tappe):

  1. L’antigene viene trasportato direttamente attraverso le cellule immuni.
  2. Lì, all’altro estremo, viene sezionato e esposto
  3. Vengono create delle varianti di anticorpi, che si differenziano le une dalle altre per uno o due elementi (nucleotidi). Gli anticorpi ottenuti si applicano all’esteso e presentato antigene e viene compiuto l’adattamento.
  4. Una volta trovata la variante di linfociti adeguata, questa viene clonata ed immagazzinata nel sistema genetico del corpo per tutta la vita.

Questa selezione diretta è fatta attraverso lo stesso antigene. È come se il gene si trovasse nel laboratorio di un sarto e fare da modello per produrre un nuovo abbigliamento che verrà poi prodotto in serie. Il risultato è la formazione di un anticorpo completamente opposto all’antigene.

La formazione di un anticorpo può anche portare alla produzione di un antigene artificiale. In questo caso, nasce un nuovo pezzo di informazione genetica, che non era mai esistito prima in natura.
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