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La crisi di genere

Nelle News (dal screendigest.com): L’HS Screen Digest, industria di analisti che ricoprono i mercati globali dei media ha pubblicato un’opinione sul destino del formato 3D dei film.

“Nel 2011 fino ad oggi, i film rilasciati in 3D hanno incassato una media del 64.4 per cento del totale del botteghino degli schermi a 3D negli Stati Uniti, una leggera flessione rispetto al 69 per cento dei primi tre mesi del 2011 dei 3D/2DE, e sotto la media totale del 2010 (66.8 per cento)…”

“Questo ci mostra come i consumatori abbiano girato il loro apprezzamento verso i 3D dei mercati esteri e in certi casi possano credere che offra poco valore aggiunto riguardo alla versione standard dei 2D”

Il mio commento: Le persone si stancano di storie di guerra e di terrore senza senso; tutto passa, anche le sciocchezze…
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I Kabbalisti sulla natura dell’uomo e sulla natura del Creatore, Parte 6

Cari amici, per favore, fate delle domande su questi passaggi dei grandi Kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

L’egoismo è incorporato nella natura di ogni persona

… Mentre l’essenza stessa dell’uomo è solo di ricevere per se stesso. Per natura, siamo incapaci di fare neppure la più piccola cosa per il beneficio degli altri. In cambio, quando diamo agli altri, ci vediamo obbligati a sperare che alla fine, riceveremo una ricompensa di cui vale la pena (al contrario, saremmo incapaci di portare a compimento questo atto).

Baal HaSulam, “Un discorso per la conclusione dello Zohar”

Il lato dell’equivalenza in tutta la gente del mondo è che ognuno di noi è disposto a sfruttare ed abusare di tutta la gente per il suo beneficio personale con tutti i mezzi possibili, senza prendere in considerazione alcuna, che va a costruire sulle rovine del suo amico (oppure a farlo consciamente, rovinando il suo amico, il che fa si che il suo riempimento si veda e si senta ancora maggiore).

-Baal HaSulam, “La pace nel mondo

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Il mio ruolo nel gruppo

Domanda: Quale dovrebbe essere il mio ruolo nel gruppo: Zeir Anpin o Malchut? O ambedue?

Risposta: Tu hai bisogno di riempire i tuoi amici con tutte le tue forze. Questo è il comandamento principale della Torà: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Io non sono Malchut, sono Zeir Anpin. Il mio unico desiderio è ricevere i desideri di tutti e riempirli.

Allora, chi rappresenta Malchut? Io gioco il ruolo di Malchut davanti ai miei amici, col fine di ricevere da loro la forza di dare. Questo è un canale differente di interconnessione. Ricevo da loro la forza per essere il datore e quindi mi elevo al di sopra di loro per dare loro. Le cellule del corpo interagiscono allo stesso modo: ogni cellula riceve dalle altre e dona loro.
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(Dalla 5° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 27.06.2011, “Matan Torà (Il Dono della Torà))

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 01.08.2011

Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 18 “Che cos’ è l’ Anima mia piangerà in segreto nel lavoro”
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Il Libro dello Zohar, Trumà (Donazione) 2, “Tre orologi della notte”, Punto 861, Lezione 38
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TES, Parte 2, Punto 5, Lezione 5
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Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, Punto 49, Lezione 30
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Rav Yehuda Ashlag, Articolo “La Pace”, Pagina 263, “Secondo metodo: Due Autorità”, Lezione 4
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La Luce, così insondabile in essenza

Baal HaSulam, Lo Studio Delle Dieci Sefirot, parte 1, “Tabella di domande e risposte sul significato delle parole”: domanda 14. Cos’è Hitpashtut (la dispersione della Luce).

Ohr (Luce) che nasce dal Maatzil (l’Emanatore) verso il Ne’etzal (l’essere emanato) è chiamata Hitpashtut de Ohr. Di fatto, la Ohr Elyon (la luce superiore) non è influenzata in nessun modo da questo. È come accendere una candela con un’altra, in modo tale che la prima non sia sminuita da questo. Il nome indica solo la ricezione del Ne’etzal.

Non ci sono differenti Luci nel Creatore o nella creatura. La Luce non esiste di per sé. La Luce è rappresentata dalle impressioni della creatura sul riempimento che esisteva in questa precedentemente.

Quando la creatura improvvisamente sente questo riempimento in qualche maniera particolare, si considera che la Luce entra in essa. La Luce “brilla” per noi tanto quanto reagiamo ad essa, nella misura della nostra capacità di sentirla; e se non ne siamo capaci, si considera che non abbiamo la Luce e questa esce e se ne va.

Parliamo della Luce come se questa entrasse ed uscisse, delle Luci che “fanno oscillare” i vasi, che realizzano delle azioni. In realtà, la Luce non altera il suo effetto sul desiderio. I desideri sono organizzati in maniera tale da aggiornare continuamente i geni informativi (Reshimot) sul fondo della Luce costante; e pertanto il desiderio (vaso) reagisce in maniera diversa e sente come se la Luce scorresse attraverso si esso, lo cambiasse, lo stimolasse oppure uscisse.

Tutto ciò è una conseguenza della nostra percezione scorretta della realtà che ci accompagnerà fino alla fine della correzione (Gmar Tikkun). Sentiremo sempre che questi cambiamenti avvengono in qualche luogo al di fuori di noi. Allo stesso modo, è così che immaginiamo che questo mondo esiste in qualche luogo al di fuori di noi, anche quando è all’interno.

In relazione alla Luce, diciamo che anche Questa agisce su di noi dall’esterno, invece di dire che i geni informativi lavorano costantemente in noi a turno, l’uno dietro l’altro. Attraverso questi nuovi geni, sento la Luce, cioè reagisco ad essa in maniera nuova.

La Luce in sé non cambia assolutamente, è del tutto invariabile. Non c’è divisione tra cinque o dieci Luci, o che la Luce entri od esca dal desiderio; tutto esiste solo nella percezione del vaso in base al grado della sua impressione di ciò che lo riempie. La sensazione della creatura sul riempimento è chiamata Luce.

Parliamo solo della materia e della forma rivestita nella materia. La materia è il desiderio di ricevere piacere e riguardo alla forme rivestite nella materia, le chiamiamo “Luci”, “proprietà”. Non parliamo di nient’altro che di questi due concetti, non della forma astratta, né dell’essenza. Cioè, la Luce è l’impressione del vaso rispetto ad un determinato riempimento sconosciuto. Come sa il vaso che c’è qualcosa dentro di sé? Lo sa in accordo ai risultati …

Come nel nostro mondo, se all’improvviso mi viene la febbre, vado da un dottore e lui dice che ho un virus, ma come sa cosa mi è successo? Lui esamina i sintomi esterni che indicano alcuni processi interni.
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(Dalla 3° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 20.06.2011, Talmud Eser Sefirot)

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