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Non lasciatevi andare agli eccessi

Domanda: Quale ruolo gioca l’ ascetismo nello sviluppo umano?

Risposta: La Kabbalah ha un’ opinione molto negativa di varie forme di restrizione. La Kabbalah non chiede nulla all’ uomo della sua vita terrena. In linea di principio, si può fare qualsiasi cosa si voglia fare.

La questione è diversa quando ci si lascia dominare dagli idoli della vita terrena che ci portano ad assumere abitudini o manie diverse. Vivete normalmente. Se vi piace lo Yoga, allora praticatela. Se vi piace correre al mattino, allora correte. Se una certa dieta vi fa bene ed un’ altra no, allora seguite quella giusta. La Kabbalah non si occupa di niente di tutto questo. La cosa più importante è di non trasformare niente in un culto.

La Kabbalah tratta ogni persona in modo assolutamente normale. Non si interessa di come un uomo vive, di quali sono le sue abitudini, i suoi costumi, le sue convinzioni religiose, e le sue inclinazioni. Quello che è nella sua vita terrena non interessa neanche un po’.

In questo modo ritorniamo ancora una volta all’ essenza: l’ egoismo cresce dentro di noi affinché lo neutralizziamo elevandoci al di sopra di noi stessi. Questa è la ragione per cui non importa neanche un po’ come siamo. Limitarci nel cibo o applicarci in ogni genere di metodo: niente di tutto questo servirà. Niente servirà.

Invece, un uomo che compie certi esercizi fisici o si pone delle limitazioni severe pensa di essere già andato avanti, di aver raggiunto qualche livello, di essere giusto e così via.

Tutto questo può soltanto confondere le persone. Perciò, vivete normalmente, in pace, mangiate bene, e pensate alla vostra salute e al vostro lavoro. Prendete parte a tutte le cose che interessano la società in cui vivete.

E oltre a questo, studiate la Kabbalah. Questo stato normale ed equilibrato è quello che si deve preferire di più. Il destino vi ha posti in questo ambiente, quindi andate dietro alla corrente. Allora vedrete che nella realtà, tutto ciò che avete intorno si trova in uno stato ideale, a parte voi.

Il segno meno è compensato dall’ esatto segno più.
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(Dalla seconda lezione al Congresso di Berlino del 28.01.2011)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 16.02.2011

Scritti di Rabash, Articolo 22
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Il Libro dello Zohar: Punto 213, Art. “Il Quarto Comandamento”, Lezione 3
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Talmud Eser Sefirot, Parte 8, Punto 79, Lez. 46
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Introduzione al Libro Panim Meirot uMasbirot, Lezione 2
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Il Libro dello Zohar – La grande porta della Torà

RASHBI compose il Libro dello Zohar, a causa dell’ illuminazione che gli arrivò durante la correzione nella grotta … Questa è una composizione grande ed impressionante che rivela la profondità dei segreti per mezzo dello scrutinio della Torà stessa. Ed è chiamata la rivelazione della Torà nella sua interiorità.

-Ramchal, Adir BaMarom (Potente nelle altezze), 24

A Rabbi Shimon Bar Yochai furono rivelati i segreti della Torà e gli amici ascoltavano la sua voce connettendosi a lui, ed ognuno apportò la sua parte a questa unità. Allo stesso modo la Mishnà fu creata dal Tanaita, Rabbi Yehuda HaNasì che espresse l’opinione comune e preparò il libro.

Questo è ciò che voleva Rabbi Shimon Bar Yochai, che il Libro dello Zohar includesse gli articoli dei suoi discepoli e fosse composto sulla Torà. Altri libri parlano di fatti privati, ma lo Zohar che è scritto sulla Torà è la più grande rivelazione della totalità della Torà. Rabbi Shimon Bar Yochai ordinò a Rabbi Abba di scrivere e sistemare tutto quello di cui parlarono i membri del suo gruppo, in accordo all’ordine della narrazione della Torà.

-Ramchal, Adir BaMaron (Potente nelle altezze), 24

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Andare avanti secondo la tabella di marcia

L’ articolo del Rabash, Shlavey HaSulam (I gradini della scala), “Che cos’ è la proibizione nel lavoro di rendere i propri saluti prima che l’uomo abbia ossequiato il Creatore?”: L’uomo deve servire il Creatore e cercare sempre i modi renderLo felice in modo che il Creatore possa essere contento delle sue azioni.

E’ scritto: “Il Creatore si rallegrerà delle Sue azioni.” Questo perché le azioni del Creatore sono gli esseri creati che Gli daranno gioia.

Dobbiamo lavorare al di sopra del desiderio per il piacere. Tutto quello che succede in questo desiderio riguarda i livelli inanimato, vegetativo ed animato del nostro mondo, cioè la psicologia materialistica. Qui, noi stabiliamo se ciò che percepiamo è dolce o amaro e, anche se vogliamo innalzarci più in alto, non abbiamo la forza per farlo. Non siamo neanche consapevoli che qualcosa di più elevato esista.

Un uomo acquista la consapevolezza della sua battaglia interiore con l’ egoismo solo dopo un lungo lavoro. Egli si ritrova in mezzo ad un dilemma: il Creatore o un calcolo egoistico, ed egli è lacerato nel mezzo. Allora, dall’”altalena” che si è manifestata nel suo desiderio di ricevere piacere, l’ uomo si eleva ad un’ “altalena” più alta, lo stato di scelta a cui ci si riferisca come “Klipat Noga (il guscio di Noga).”

Questo succede quando i continui calcoli tra le tenebre e la Luce che avvengono nel suo desiderio egoistico finiscono. Ora, la “Luce” si ha quando, indipendentemente dal suo desiderio, l’uomo sente che il Creatore lo sta cambiando, “lavora” su di lui, libera il suo animo dalla sua natura, e lo aiuta ad innalzarsi al di sopra del suo egoismo.

Il Creatore fa uscire l’uomo dai calcoli del suo vantaggio personale, ed Egli gode delle Sue azioni. Noi siamo le azioni del Creatore, il Suo lavoro. Il Creatore è felice a cambiarci.

Questa è la ragione per cui l’ uomo deve essere pronto a “sacrificare” se stesso, in altre parole, ad avvicinarsi, “ad entrare nella stanza dei bottoni”, e affidarsi al lavoro che il Creatore compie su di lui. In questo modo, l’ uomo arriva alla verità.
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(Dalla 1a. parte della lezione quotidiana del 23.01.2011, gli scritti del Rabash)

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