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Una correzione a “Coppie” in tutti i livelli

Domanda: Perchè ci connettiamo durante il congresso? E’ per preparare il vaso alla rivelazione dell’attributo della dazione o solamente per sostenere gli uomini?

Risposta: Primo, non c’è un vaso separato maschile e femminile. Malchut del mondo di Atzilut comprende tutte le anime in sé e se gli uomini e le donne non si connettono ad esso, non facciamo in modo che Zeir Anpin e Malchut si connettano per attirare la Luce dall’Alto che ci corregge.

Oggi, noi, gli uomini e le donne, cioè le anime spezzettate, dobbiamo elevare MAN (la richiesta della correzione ) a Malchut del mondo di Atzilut. Questa richiesta dovrebbe essere compresa nel desiderio collettivo degli uomini e delle donne ed in contatto con la sua parte superiore, Zeir Anpin (ZA). Allora essi possono anche mettere in funzione una coppia superiore che è chiamata “padre e madre”.

Dunque, ci sono tre coppie in funzione qui, che corrispondono alle stesse fasi di sviluppo o di regressione. Con la nostra “iniziativa” evochiamo la seconda coppia, che evoca la terza coppia, e la quarta coppia già appartiene a Arich Anpin, a Ein Sof (l’Infinito).

Ciò significa che dobbiamo stabilizzare noi stessi in modo equilibrato rispetto ai livelli spirituali di cui ci parlano i Kabbalisti. Ci sono due “metà” qui, maschio e femmina che compiono un’azione spirituale, totalmente complementari tra loro per donare. Se noi ci comportiamo esattamente nello stesso modo, ci adatteremo alla parte superiore e poi scopriremo di essere in ascesa verso di Lui.

(Dalla 2.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 13.01.2013, Shamati #7)

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Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, Shlavey HaSulam, Articolo 7
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Il Libro dello Zohar, Parashat “Shlah Lecha”, Lezione 8
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TES, Parte 9, Domanda 120, Lezione 21
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La Forza di un Gruppo: L’altruismo sostenibile

Notizie (tratte da National Science Foundation): “I batteri che resistono ai trattamenti sono un problema in molti settori, soprattutto nelle istituzioni che si occupano della salute. Mentre i modi in cui queste cellule diventano resistenti sono comprensibili a livello cellulare, mentre le strategie di sopravvivenza dei batteri a livello di diffusione tra popolazione sono rimaste oscure.

“Un nuovo studio di James Collins e dei suoi colleghi dell’Università di Boston e dello Wyss Institute for Biologically Inspired Engineering dell’Università di Harvard rivela che una sorprendente piccola percentuale di batteri diventano dei ‘supermutanti’ altamente resistenti. Infatti, molti dei batteri analizzati nello studio sono sopravvissuti senza essere resistenti all’effettiva dose di antibiotici somministrata nell’ambiente. Vale a dire, i generi individuati di batteri non erano resistenti agli antibiotici come lo era l’intera colonia.[…]

“Ulteriori esperimenti hanno rivelato che, oltre che ad essere resistenti ai trattamenti, questi rari supermutanti hanno prodotto alti livelli di indolo, una molecola che manda segnali prodotta da batteri sani. L’indolo può anche favorire la sopravvivenza in ambienti ostili. Quando i batteri vengono sottoposti ad un attacco degli antibiotici, le cellule morte o che stanno morendo smettono di produrre l’indolo, il che probabilmente contribuisce a favorire la morte delle cellule. Con una sovrapproduzione chimica, questi supermutanti riescono a proteggere i batteri più vulnerabili facendo il minimo per sostenere una maggiore colonia di cellule.

“Tuttavia, questa produzione di indolo è costosa per i supermutanti, che crescono più lentamente dei mutanti che non la producono. ‘Questo comportamento altruistico sostiene l’evidente prova che suggerisce come organismi mono-cellulari agiscono come una comunità. Pensiamo che gli studi sui comportamenti di queste colonie fornirà importanti nuove conoscenze delle dinamiche evolutive’, ha spiegato Collins.

“Questi risultati confermano le osservazioni fatte ovunque dai professionisti delle cure mediche: i trattamenti delle infezioni batteriologiche resistenti ai trattamenti medici sono più complicati e impegnativi di quello che si potrebbe pensare. Secondo Collins, ‘le colonie batteriologiche hanno un esteso arsenale di tecniche per far fronte all’assalto degli antibiotici. Comprendendo le varie strategie che usano per sopravvivere, potremmo essere in grado di sviluppare dei trattamenti medici più efficaci'”.

Il mio commento: Niente aiuterà gli uomini contro le malattie; le malattie sono tutte il risultato della nostra separazione. Fino a quando non incominceremo a comportarci come i batteri, insieme, non le sconfiggeremo. E lo stesso vale con ogni cosa nel nostro mondo. L’unione ad ogni livello è la linea di sviluppo di tutte le parti della natura, e se non lo accettiamo, avremo perso in tutti i settori della nostra vita. Gli antibiotici non serviranno! Per aiutare la nostra salute, abbiamo bisogno di diventare più uniti dei batteri. Infatti, ogni manifestazione del male serve ad aiutarci ad elevarci al di sopra di noi stessi.
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Non vergognarti del cambiamento

Baal HaSulam, “Corpo e Anima”: E loro rappresenteranno il corpo come una macchina elettronica con fili che vengono tirati dal corpo alla mente e operano tramite incontri con cose esterne.

In più, loro mandano le sensazioni di dolore o piacere alla mente, ed essa istruisce i comandi all’organo.

Domanda: Tutto quello che il corpo sente è realmente la nostra vita come un “film” in cui è proiettata?

Risposta: Ci sono due approcci che vengono qui integrati, il soggettivo e l’oggettivo. Nel complesso, se già vedi, se percepisci una figura certa del mondo, non puoi cancellarla e dire che è la tua immaginazione. Potrebbe essere la tua immaginazione, ma questa “immaginazione” è la nostra vita e noi dobbiamo accettarla come un fatto.

Domanda: Quindi dov’è la verità?

Risposta: Non c’è verità. Tutto è relativo riguardo a una persona. Ci sono sette miliardi di persone sulla terra e ognuno detiene la sua verità. Dopo tutto, noi non abbiamo una scala assoluta in accordo alla quale misuriamo la verità. Noi siamo tutti appesi nello spazio, come la terra, come tutto l’universo; chi conosce dove siamo “appesi?” Sei vivo ora, ma in un momento potresti morire e chi sta controllando questo? In che mani sono i fili?

Nel nostro stato corrente, quando non ci sono standard di base, noi non misuriamo le cose accuratamente. Abbiamo stabilito molti sistemi e unità di misura, che sono relativi: il meridiano di Greenwich, un kilogrammo, un watt, un ohm, ma questi sono unità relative per misure comparative. Loro confermano solo il fatto che non c’è nulla su cui ci possiamo afferrare e che in realtà non possiamo misurare alcuna cosa.

Non conosciamo cosa sia la verità, e siamo d’accordo su un certo quadro di riferimento di comparazioni nominali giacché noi necessitiamo un linguaggio comune al fine di condurre una vita normale. Altrimenti, come riusciremmo a tenere la connessione tra noi e viverla insieme? Allora non c’è realtà. Nessuna ne ha bisogno. Se le persone scoprono qualcosa che è assoluto, io vorrei accettarlo come un fatto, e preferisco la mia propria “verità.” E’ vero che possiamo raggiungere valori assoluti, ma il nostro ego non ci lascerà farlo e quindi siamo immersi in relatività e instabilità.

Noi dobbiamo abituarci a questo stato e ad accettarlo, ad accettarlo come un fatto. E’ normale mostrare che sono cambiato in relazione a ieri. Una persona che avanza comprende che nulla è certo e stabile. Se ciò che era buono ieri, sembra buono ancora oggi significa che sono “inanimato”, nemmeno al livello “vegetativo”, ma al livello di natura “inanimata.” Al livello “parlante”, comunque, ho visto “un mondo opposto” ogni giorno. Dopo tutto, ogni livello è opposto da quello che ha preceduto.

Nel cammino spirituale, non aggiungo semplicemente a quello che esiste già; io mi sto trasformando ogni istante e non c’è nulla di cui vergognarsi. Non c’è necessità di essere una “pietra indistruttibile”; noi tutti stiamo costantemente cambiando, il che è un bene. Solo i bambini piccoli che sono costantemente inquieti e agitati possono crescere.

Dunque, noi non possiamo determinare che tutto sia assoluto, e allora dobbiamo credere che “un giudice ha solo ciò che i suoi occhi possono vedere,” e accettare questa figura come reale. C’è solo una realtà – che non c’è nulla di stabile e che tutto cambia riguardo a una persona.
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(Dalla 1° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 31.12.2012, “Corpo e Anima”)

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Il Libro dello Zohar, Parashat “Shlah Lecha”, Lezione 7
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TES, Parte 117, Domanda 117, Lezione 20
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La metà del cibo del mondo è sprecato

Nelle notizie (da BBC News): “L’Institution of Mechanical Engineers ha detto che lo spreco è causato dalla cattiva conservazione, la rigorosità delle date di scadenza per i venditori, dalla sovrabbondante offerta e dalla pignoleria dei consumatori. […]

“Secondo il rapporto -“Global Food, No rifiuti, Non gli vogliamo”- dal Regno Unito come istituzione base, si getta tanto quanto la metà del cibo prodotto nel mondo, pari a due miliardi di tonnellate, è quello che viene sprecato. […]

“Il rapporto dice che tra il 30% e il 50% dei quattro miliardi di tonnellate di cibo prodotte in tutto il mondo ogni anno viene sprecato.

“Si suggerisce che la metà del cibo acquistato in Europa e negli Stati Uniti viene buttato via.”

Il mio commento: Dall’alto, ci viene dato tutto, abbastanza in tutte le aree della nostra vita, e solo il nostro egoismo che trasforma tutto il bene che scende dall’Alto nel male, sotto forma di salute, istruzione, cibo, le armi, la cultura, la scienza , ecc, tutto ciò che facciamo, lo facciamo a nostro danno perché c’è l’egoismo al centro delle nostre azioni, come è detto nella Torà, “un aiuto contro di te”, che in ogni caso trasforma tutto contro di noi.

È per questo che l’unico metodo per correggere la onnipresente “distorsione” è quello di sostituire il nostro egoismo con il suo opposto la proprietà della dazione ed amore. Non è affatto difficile se lo facciamo insieme. L’unico problema è quello di iniziare, ed è puramente psicologico!
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