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Una piuma che pesa cento tonnellate

Domanda: Che tipo di sforzo è il mezzo per l’avanzamento spirituale, e posso aiutare un amico a sforzarsi da solo o rubo il suo lavoro facendo questo?

Risposta: Lo sforzo è qualsiasi cosa al di sopra delle mie abilità umane. Io non posso aiutare un altro e completare il suo lavoro, ma posso fargli un esempio di modo che possa essere più facile sforzarsi per lui.

Quindi, io non rubo il suo lavoro, ma lo aiuto. Maggiormente ci aiutiamo l’uno con l’altro portando esempi, più facile sarà per un amico sforzarsi di più, e più efficientemente avanzeremo.

Con questo, noi cambiamo lo sforzo corporale con uno sforzo spirituale! Allora il lavoro corporale sembra molto difficile e il lavoro spirituale veramente facile perché addizioni la forza del gruppo a questo. Il risultato è che devi muovere un carico di centinaia di tonnellate e lo muovi, ma hai l’aiuto di milioni di persone che spingono il carico con te.

Tu non devi sentire il peso del carico che è di 100 tonnellate. Queste 100 tonnellate sono necessarie solo se attraverso queste riesci a raggiungere la connessione con milioni di persone.

Dunque, non c’é nessun bisogno di sofferenza senza senso; tutto quello che dobbiamo fare è comprendere perché soffriamo.

Se noi ci sentiamo in difficoltà, abbiamo paura, rigetto, e paura in un certo posto, significa che non è lo sforzo corretto. E’ detto: ”Invece tu non mi hai invocato, O Giacobbe.” Se con grande impegno e sudore porterai il carico che ti è stato dato dal Creatore, significa che non ti stai sforzando correttamente, e questa pressione dipende da qualcun altro e non dal Creatore.

Il piacere dal lavoro è sapere per Chi ci stiamo esercitando.
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(Dalla 1° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 15.06.2012, Shamati 117)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 22.10.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, Shlavey HaSulam, Articolo 20
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Il Libro dello Zohar, Aharei Mot (Dopo la Morte), Punto 387, Lezione 28
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TES, Volume 3, Parte 8, “Ohr Pnimi”, Punto 35, Lezione 20
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KFS Matan Torà (Il Donodella Torà), pag.242, Punto 4, Lezione 2
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La crisi si diffonde in America Latina

Nelle Notizie (da La Commissione Economica per l’America Latina): “La debole economia globale, dovuta principalmente a causa delle difficoltà incontrate da Europa, Stati Uniti e Cina, ha colpito la crescita in America Latina e nei Caraibi. Secondo le stime presentate oggi dalla CEPAL, nel 2012, la crescita della regione sarà più lenta rispetto agli anni precedenti.

“Nell’Indagine Economica dell’America Latina e dei Caraibi 2012, lanciata a Santiago del Cile, l’agenzia delle Nazioni Unite afferma che il rallentamento sperimentato dalle economie nel 2011 è stata riportata anche nella prima metà del 2012, e questo ha portato giù la proiezione di crescita per l’ intero anno dal 3,7% annunciato a giugno, al 3,2%.

“Secondo il documento, il consumo privato è stato il principale motore della crescita regionale, grazie alla crescita dei mercati del lavoro, l’aumento del credito e – in alcuni casi – le rimesse. Tuttavia, il rallentamento repentino della domanda estera e la tendenza al ribasso dei prezzi delle merci di esportazione hanno fatto del commercio estero, il modo principale in cui le crisi internazionali sono passate alle economie della regione. “

Il mio commento: Fino a poco tempo, Russia, Cina, Brasile e altri paesi gongolavano per la crisi dei “capitalisti”, ma il mondo è globale e integrale ed è per questo che siamo insieme sulla stessa barca che affonda, e noi dobbiamo essere salvati insieme. La nostra salvezza dipende dal nostro aiuto reciproco. In tal modo, infatti, la Natura ci costringe ad unirci prima che sia troppo tardi, perché in caso contrario ci troveremo di fronte ad un conflitto mondiale.
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