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Cosa porta l’appagamento nella vita

Oggigiorno, le persone sono sempre più preoccupate del proprio benessere. Essenzialmente tutte le persone possono essere provviste di tutto quello di cui hanno bisogno, ma siamo incapaci di realizzarlo. Perfino le persone più ricche e più potenti non sentono assoluta sicurezza e soddisfazione, che può essere compiuta dall’amore collettivo assoluto: la garanzia mutua. Sarà possibile unicamente se ci preoccupiamo uno dell’altro.

L’umanità pensava che la ricchezza materiale potesse soddisfarlo, ma il sogno americano, la società di consumatori, ha rovinato se stessa. Abbiamo raggiunto il bisogno di cambiare la nostra attitudine verso la vita. La sensazione di benevolenza, di pace e completezza non è definita da quanto abbiamo. Non possiamo essere soddisfatti da nessun riempimento.

La vera contentezza diventerà possibile soltanto quando la Luce inizierà a fluire tra di noi. Ma per ottenere questo, dobbiamo aprire la via attraverso il mutuo interessamento l’uno verso l’altro. Mentre si pensa agli altri, io sblocco il sistema, grazie al quale la contentezza definitivamente riempirà loro e me. Noi abbiamo bisogno di questo appagamento per realizzare l’Arvut (garanzia mutua) in modo di poterci preoccupare di come soddisfare il Creatore.

All’inizio noi pensiamo che i nostri sforzi risulteranno unicamente nel sentirci bene. E solamente quando tutti penseranno veramente a tutti quanti, annullando l’egoismo individuale, allora la nostra intenzione si collegherà all’ altruismo. Per cui da Lo Lishma noi arriviamo a Lishma , nella misura della nostra realizzazione della garanzia mutua.
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 25.11.2010

Il Libro dello Zohar: Art. “Tra tutti i saggi delle nazioni del mondo, nessuno è come te”, Art. 164 , Lez. 2
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Tzav” (Comando), Punto 115, Lez. 9
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Beit Shaar Ha-Kavanot, Punto 55, Lez. 25
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Rav Yehuda Ashlag: Art. “Corpo e Anima”, Lez. 3
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Il linguaggio universale dell’anima

Domanda: Come dobbiamo armonizzare noi stessi mentre leggiamo i libri che rivelano la “fisica” del mondo spirituale: Beit Shaar HaKavanot (Le porte dell’intenzione) o TES (Lo studio delle dieci Sefirot)?

Risposta: Il mio compito primario è di rendermi simile al creatore, per salire a lui. Quindi, ho bisogno di ripetere le sue azioni e atteggiamenti: se il creatore considera il gruppo come “Buono e fa del bene”, ciò significa che io dovrei trattarlo con lo stesso tipo di bontà.

Per questa ragione ho bisogno prima di prendermi cura del mio atteggiamento verso gli amici, che è dato a me come lavoro, in modo che diventeremo un intero in unità e amore. Se raggiungo questo stato, comincio a trattarli come fa il creatore, e a questo punto comincio a sentire il creatore. Dopo tutto, siamo diventati serrati con lui per l’effetto della legge dell’equivalenza della forma, nel sentirci reciprocamente. In questo modo, raggiungiamo l’aderenza con lui. Questa è l’unica cosa che dovremmo pensare.

E è abbastanza soltanto guardare in un libro e ascoltare, fintanto che essa è autentica, la vera fonte primaria. Si potrebbe anche non sapere la lingua, che è irrilevante; non capisci niente comunque.

Devi solo ricordare che ora stai ricevendo la medicina che dovrebbe guarirti! Essa dovrebbe rivelare un ulteriore senso in te, e poi sentirai il mondo spirituale e capirai senza parole, poiché la sensazione non può essere espressa in parole. Non ci sono parole necessarie al fine di sentire. Le parole sono necessarie solo per dire a qualcun altro qualcosa su di esso, ma entro la sensazione di sé, a questo servono le parole.

E uno dovrebbe aspettare che la sensazione spirituale si aprisse dentro di lui senza parole. Questo è ciò che è la vera scienza della Kabbalah: ti aiuta a raggiungere la percezione!
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Che la luce continui il suo corso

Lo studio della Kabbalah ci da la connessione coi mondi superiori. La frattura fra noi e il mondo spirituale è un abisso, una barriera, una parete di ferro che non si può rimuovere, solamente la luce superiore la può annullare. Per questo motivo non possiamo collegarci col mondo superiore, spirituale, salvo studiando alla loro vera fonte le opere del Rashbi, Ari, Baal HaSulam, Rabash. Solo grazie a questo lavoro ci viene la Luce proveniente dalle fonti.

Dobbiamo continuare a studiare le loro opere, dando modo così alla luce di continuare il suo lavoro.

E sentirete che quell’unità che abbiamo raggiunto durante il Congresso, si estenderà dal suo inizio fino alle 10 Sefirot, fino a raggiungere il massimo. Io mi aspetto che ciò avvenga molto presto, con ciascuno dei partecipanti al Congresso.

Noi ancora sentiamo l’ intensa fusione reciproca che siamo stati in grado di raggiungere: uomini, donne e persino bambini ! Ognuno di noi si è procurato un recipiente più grande e profondo, poliedrico e composito, nel quale può già predisporsi a ricevere la luce.

E se adesso, dopo il congresso, viviamo in una stessa tematica, studiando nelle lezioni le opere dei kabbalisti, saremo collegati a quella stessa luce ch’esse portano in sè. E, oltre a ciò, ci collegheremo con tutti i compagni che nello stesso giorno, nel corso delle stesse 24 ore, studiano insieme con noi quello stesso materiale.

Niente ci può unire di più che una presenza quotidiana alle lezioni.

Grazie al fatto che noi, ogni giorno, attiriamo sempre nuove e nuove parti dal mondo circostante – quello al quale abbiamo dato vita al Congresso, quella famiglia che noi abbiamo “gettato nella terra” – continua a svilupparsi, a darci le sue 10 Sefirot. E in esse percepiamo la Luce Superiore, la rivelazione del Creatore.

Noi ci troviamo ad un passo da tutto ciò. Questo processo di accumulazione, com’è scritto “soldo dopo soldo, si mette insieme un grosso capitale”, ed il fatto che al Congresso si sia creata quell’unità, quella grande connessione fra tutti noi, è proprio un grande risultato. Questo è veramente l’inizio di una nuova tappa del nostro sviluppo spirituale.
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Quando il mio bambino è tenuto in ostaggio

Domanda: Io sento che il mio traguardo spirituale “il mio bambino” è tenuto in ostaggio da altri. Cosa posso fare per averlo indietro?

Risposta: Non hai bisogno di averlo indietro, ma piuttosto hai bisogno di assicurarti che queste persone ti siano leali. Dio loda se tu ti preoccupi come se fosse il tuo bambino. Per esempio, se tuo figlio stesse per cadere in mano ai nemici, puoi immaginare cosa potresti sentire? Dopo tutto, lui si trova con dei rivali senza legge, e gioiscono nel fargli del male.

Continuazione della domanda: E questi sono i miei amici?

Risposta: Si, lo sono: É per questo che gli chiami amici. Sono quelli a cui devi unirti. Infatti, se foste già uniti come un insieme, tu sentiresti di essere nel Mondo dell’Infinito proprio adesso. Queste sono le regole iniziali, e non vale la pena cercare di dipingere tutto di rosa. Il nostro egoismo nasconde ancora molte orribili aspirazioni.

Senti adesso come dovrebbe essere il tuo interessamento? Il tuo frutto rimarrà nelle mani dei nemici, e loro cercheranno costantemente il modo di fargli del male, in modo che possa soffrire sempre di più senza morire. La tua unica scelta è quella di far tramutare il loro odio in amore. Per cui, tu devi preoccuparti solamente di farli diventare tuoi amici e far si che ti amino.

Pensa come ottenere questo. Nel gruppo, l’interessamento deve essere presente e sentito. Installalo in tutti quanti; chiedi per questo mentre stai studiando, perché la preghiera durante la lettura dei testi Kabbalistici è la più efficace.
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Kabbalah per Principianti, “Fede” – 24.11.2010

Kabbalah TV Canale 66, Kabbalah per Principianti, “Fede”
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Devi essere pronto per me

Il Creatore non può crearci completi, equivalenti a Se stesso. Piuttosto, attraverso i nostri sforzi noi possiamo promuovere gradualmente lo sviluppo, passo dopo passo, al Suo livello. L’anticipazione del Creatore è costante, il che significa che Lui si aspetta sempre che noi compiamo degli sforzi per essere similari a Lui, cosi come i bambini desiderano diventare adulti.

Ogni creazione è diretta allo stato finale dell’esistenza; tutta la creazione è la preparazione per questo. Tutto quello che attraversiamo ha lo scopo di prepararci per la rivelazione. Che cosa riveleremo? Troveremo un posto dove io e la Luce siamo sempre presenti, ma che attualmente ci è occulto per le nostre proprietà non corrette. È come se da un momento all’altro noi facessimo sparire la nebbia dal posto in cui ci troviamo.

Non l’abbiamo mai lasciato; ed il Creatore stesso non se ne mai andato. Abbiamo semplicemente perso l’abilità di sentirLo, e Lui è scomparso dalle nostre sensazioni, “sfumato nell’aria”. Adesso noi, noi stessi, ci stiamo preparando per sentire Lui, esplorando continuamente dentro di noi la qualità di dazione, e con ciò causando l’apparizione della Sua immagine “fuori dalla nebbia”. La nostra uscita e discesa dall’Infinito verso il mondo corporale ed il nostro ritorno a esso è la nostra preparazione per la fine della correzione (Gmar Tikkun) dei nostri organi sensitivi in modo di poter percepire il Creatore.

Tutto dipende dalla preparazione. Prendiamo per esempio l’esibizione di un’orchestra sinfonica. Un ascoltatore senza educazione si chiederà cosa ci fa li. Lui si aspettava di trovare qualcosa d’interessante, aveva anche portato le patatine ed una coca con se, ma al posto dell’atteso spettacolo si trovò con una “sinfonia B-piatta”.

Ed accanto a lui siede un grande conoscitore della musica che coglie ogni nota con incanto solenne. Quest’ultimo sperimenta una scala musicale indimenticabile ed il primo è incapace di addormentarsi solamente perché è molto irritato. Tutto dipende dalla preparazione. Quello che si è preparato gioisce, e quello che non si è preparato soffre.

Se sperimentiamo una sensazione negativa quando sentiamo che il fatto di riunirsi è assolutamente buono, è solamente perché non siamo sufficientemente preparati. Perciò, ora, prima del Congresso, dobbiamo concentrarci unicamente nella preparazione. Avendo rafforzato le parti del Kli collettivo, noi sperimenteremo il risultato del nostro sforzo in questo.

È come se il Creatore ci stesse dando una risposta lusinghiera, e noi dobbiamo essere molto seri su questo. Noi costruiamo l’intere fondamenta all’interno di noi, e da parte Sua non ci saranno dei cambiamenti dato che l’Infinito è invariabile. Allora, saremo capaci di sentire quello che già esiste?

Infine, dobbiamo mantenere i nostri cuori ben aperti, cioè dobbiamo correggere il desiderio con lo scopo della dazione reciproca. Speriamo di ottenere questo nei giorni a venire.
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Aprite Lo Zohar

Non importa quanto stanchi siamo a causa degli sforzi per leggere il Libro dello Zohar. Non importa quanto insipida possa risultare, durante la lettura dobbiamo essere uniti in una sola intenzione, in un solo desiderio. Questo è il lavoro che condividiamo con garanzia mutua, contro le distrazioni interiori di ogni persona, con i nostri pensieri sull’unità.

Vogliamo dormire ed abbandonarci e perdere il filo della narrazione, vaghiamo nella nebbia ed il testo non ci attrae, né ci suscita sensazioni. Tuttavia, questo è il luogo che contiene la Luce, che deve fare le correzioni dentro di noi, portandoci all’unità, alla forma spirituale.

Dal lato nostro dobbiamo bramare l’unità ed aspettare un’azione dal lato della Luce affinché ci trasformi in quello che è necessario. Vogliamo unirci e focalizzarci nel desiderio unico di essere uniti quando ogni persona china il capo. Io faccio questo sforzo e desidero che la Luce realizzi questa azione come risposta dall’Alto.

Questo si chiama “Israel, la Torà ed il Creatore sono uno”. Per mezzo della Torà stiamo cercando di rivelare il Creatore, la Torà è la Luce che Riforma e ci unisce ed il Creatore si rivelerà all’interno della nostra unità. Che la persona continui la lettura; per me ogni parola è una goccia di Luce che ci unisce come un tutt’uno.

Mi rivolgo a tutti i nostri amici di tutto il mondo: ci manca questo sforzo congiunto.
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(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 14 Novembre 2010 – Lo Zohar)

Come utilizzare Il Libro dello Zohar

Domanda: Sento che non traiamo il massimo possibile dal testo del Libro dello Zohar. Come possiamo valerci del testo kabbalistico ?

Risposta: Inizialmente devi immaginare che fra te e gli altri ci sono tutti i mondi: dal punto dove ti trovi tu, all’ Infinito (Ein Sof). Qualora tu riesca ad avvicinare qualcuno e pienamente collegarti a lui, significa che hai raggiunto l’ Infinito (Ein Sof). Se tu riesci ad arrivare a qualcunaltro ed a collegarti a lui completamente, significa che hai raggiunto l’ Infinito.

Per questa strada tu attraversi i mondi, i parzufim, le sefirot, e ti procuri tutti i dettagli possibili della percezione. Lo Zohar te li descrive metaforicamente e ti racconta di innumerevoli azioni per l’ instaurazione di reciproche connessioni.

Mentre incominci ad avvicinarti a ciò che ti descrive il testo, incominci a percepire il mondo spirituale. Un flusso di donazioni da te agli altri e dagli altri a te – questa è “la luce superiore”, che tu vuoi scoprire.
Questo è il rinnovato legame cogli altri, che tu vuoi correggere.

Accomodandolo secondo i tuoi desideri egoistici, è possibile che tu riesca ad ottenere per un po’ di tempo una bella vita. Tuttavia l’ esempio della rivoluzione in Russia ci fa vedere dove porta questa strada.

Ma se tu sei fermamente deciso a donare, se vuoi che la tua connessione venga corretta dalla luce del Libro dello Zohar, se ti sforzi di cercarvi dentro ciò che stai leggendo, scoprirlo, conoscerlo ed assimilarlo, allora il testo ti porterà alla correzione del legame, e tu trarrai dal libro il massimo possibile.

Perseverando sentirai veramente come lo Zohar trasformi completamente il tuo modo di percepire, riempiendoti di nuovi colori ed entusiasmo.

Tu vedrai coi tuoi propri occhi come si sta rinnovando il legame e come in esso incomincino a manifestarsi gli stati descritti dallo Zohar.
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(Dalla lezione sul Libro dello Zohar del 23.11.2010)

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Il Libro dello Zohar: Hakdama, Laila de Kale, Introduzione Art. “La notte della Sposa”, Art. 149, Lez. 9
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Tzav” (Comando), Punto 98, Lez. 8
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Beit Shaar Ha-Kavanot, Punto 51, Lez. 24
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