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Fede e realizzazione

Domanda: Quando la fede si trasforma in realizzazione?

Risposta: Se si tratta di fede sopra la ragione, allora diventa un vaso o un Kli per la realizzazione. Dopo tutto, la fede è un nome per la luce di Hassadim.

La Fede sopra la ragione è la qualità della dazione che governa il desiderio di godere. Il desiderio di godere con l’intenzione di dare diventa un vaso o un Kli per la luce di Hochma.

Poi la luce di Hochma, rivestita in Luce di Hassadim, inizia dominare dentro il desiderio di godere, e questa è la realizzazione.

L’appagamento della luce di Hassadim dalla luce di Hochma viene chiamato “fede totale o completa” (Emuna Shlema).
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I Kabbalisti sullo Studio della Kabbalah, Parte 2

Cari amici, fate delle domande sui passaggi degli scritti dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

Riguardo all’obbligo per ogni persona di studiare la Saggezza della Kabbalah

La regola di rivelare i segreti della Torà è lo scopo ideale della vita e della realtà (poiché in questo caso una persona agisce in maniera ottima).

-Rav Kook, Le luci della Santità, 1, 132

I segreti della Torà portano alla redenzione (dall’egoismo e pertanto da tutte le sofferenze); conducono Israele (coloro che desiderano rivelare il Creatore) di ritorno alla sua terra (desiderio, Ratzon proviene dalla parola terra, Eretz).

-Rav Kook, Orot (Luci), 95

Proprio in un’epoca di grande pericolo (per risolvere il problema, come sempre, mediante la guerra mondiale) e di crisi (globale, totale interdipendenza) dobbiamo prendere la migliore delle cure (il cammino della Luce invece del cammino della sofferenza).

Rav Kook, Igrot (Lettere), Vol.2, pag. 123, 125

I giovani o quelli che soffrono (a causa di questo mondo) e con pochi desideri (un punto nel cuore, un’aspirazione verso il Mondo Superiore che si sveglia nel cuore, i desideri egoisti) per la Luce Interiore (la vera natura del mondo) devono, come minimo, imporsi la regola di dedicare una o due ore al giorno alla saggezza della verità. A suo tempo, le loro menti si espanderanno.

Rav Kook, Lettere di Raia, 1, 82
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Preparandoci per la Lezione ancora una volta

La Luce costruisce la nostra connessione e ci rivela il Creatore solo dentro di essa. Dobbiamo aspirare a questo non per il nostro bene, ma solo per dare piacere a Lui. Una volta che raggiungiamo l’amore per il Creatore, ci rivelerà il suo amore per noi. Tutto il nostro studio ha lo scopo di rivelare o risvegliare il nostro amore per il Creatore.

Ovviamente, in questo momento non sentiamo la minima necessità per questo. Ci ricordiamo dell’esistenza della Forza Superiore solo quando ci sentiamo male. E’ la nostra natura che ci fa agire solo quando ci manca qualcosa, desiderosi di completare e riempire noi stessi.

Noi non sentiamo alcun bisogno del Creatore e tanto più d’amarlo. Ma se proviamo aartificialmente ad aspirare al Creatore per mezzo del lavoro nel gruppo, progressivamente avremmo provocato l’influenza della luce su di noi che ci porta qualità speciali, quelle dell’amore e della dazione.

La qualità può essere diretta solo verso il Creatore poiché Egli è il solo ad esistere attraverso noi. Tuttavia, al fine di arrivare a Lui siamo stati posti in uno stato speciale chiamato “questo mondo”. Qui, con l’aiuto dei nostri familiari e amici, possiamo fare sforzi e pratica per acquisire l’amore per l’ambiente adeguato. Poi andremo dall’amore per le creature al grado di amore per il Creatore.

E’ così che usciremo dall’egoismo, passando dall’amore di sé all’amore per il prossimo, e tramite la nostra famiglia e gli amici, acquistiamo l’amore per il Creatore.

Poi si rivelerà la vera natura degli “strumenti” che abbiamo usato. Si scopre che il Creatore stesso divide la nostra realtà in questo modo, così d’avere la possibilità di venire a Lui per mezzo di questi “esercizi”. In realtà non c’è nulla oltre a me, che include tutta la realtà e il Creatore, che è al di sopra di essa.

Cerchiamo quindi di costruire l’intenzione di ricevere la Luce che Riforma dallo studio reciproco, al fine di rivelare l’amore tra noi e il nostro amore al Creatore.

(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah 24/11/10, Lo Zohar).

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