Pubblicato nella '' Categoria

Imparate a lavorare con la testa spirituale

Prima la connessione con la Luce è compiuta nella testa del Partzuf spirituale, dove avvengono tutte le valutazioni. Solamente dopo, tutte le decisioni che sono state prese nella testa si diffondono nel copro e si realizzano nella pratica.

Nella realtà non esiste altro che il desiderio. Una testa rappresenta lo stesso desiderio di ricevere che c’era nel mondo di Ein Sof (l’Infinito), ma lì non aveva una mente, non aveva una testa. Era solamente un desiderio di ricevere.

Ma in seguito questo desiderio decide di voler rispondere al Padrone di Casa, al Creatore, e al fine di farlo, deve avere una testa. Infatti, non abbiamo bisogno di altro se non di una testa!

Ripetiamo le stesse azioni che avvennero durante la diffusione dei mondi, dei Partzufim, delle Sefirot, e delle anime dall’alto verso il basso. Adesso dobbiamo ripetere questa estensione in senso opposto, dal basso verso l’alto, e questa volta dobbiamo farlo da soli. Quindi, ne risulta che la nostra mente, la nostra testa è in continua crescita.

La testa cresce un pochino, e allora posso fare un po’ di più, cresce di un altro po’ e posso fare qualcosa d’altro. In questo modo progredisco continuamente sulla scala spirituale, e la mia testa continua a crescere come un cono, fino a quando non sarà uguale al mondo di Ein Sof. Ciò significa che oggi ho dei pensieri e prendo delle decisioni che avvolgono tutti i miei desideri, una consapevolezza e una comprensione di tutte le azioni.

Queste azioni rimangono di per se uguali. Io riproduco tutto quello che è avvenuto durante la discesa dall’alto verso il basso e poi lo ripeto dal basso verso l’alto. Ma tutto questo è preceduto da valutazioni personali, dai conseguimenti. Perciò l’ascesa lungo la scala è chiamata i livelli dei conseguimenti, la scala dei conseguimenti.

Adesso siamo in fondo a questa scala e dietro di noi c’è tutta l’umanità che è pronta a salire. La sola cosa di cui abbiamo bisogno per farlo è di far crescere la nostra mente, la “testa” ed incominciare a lavorare con la “testa spirituale”. Perciò, la conoscenza che precede tutte le azioni è così importante.
[87928]

(Dalla 3.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 09.08.2012, Lo Studio delle Dieci Sefirot)

Materiale correlato:

Laitman blog: Quali parole non possono trasmettere
Laitman blog: Una scala bianca e nera verso l’alto

La nostra vista ci fa vedere solamente quello che vediamo?

Opinione (Dale Purves, R. Beau Lotto Perché vediamo quello che facciamo in modo ridotto): “La prima edizione di questo libro provocatorio esamina una vasta gamma di prove che portano alla conclusione che il nostro sistema visivo non rivela il mondo fisico da un’analisi delle immagini della retina e la loro rappresentazione dal sistema visivo. Piuttosto, quello che vediamo è basato sulla storia della specie e dell’individuo contesa con l’incertezza intrinseca di stimoli luminosi. Ne consegue che le percezioni visive sono manifestazioni riflessive dei passati successi comportamentali piuttosto che il risultato di un’elaborazione logica degli stimoli presenti.

“Quando gli scettici di Darwin attaccarono la sua teoria dell’evoluzione, si concentrarono spesso sull’occhio. Darwin stesso ha confessato che era ‘assurdo’ proporre che l’occhio umano si è evoluto attraverso la mutazione spontanea e la selezione naturale. Gli scienziati del laboratorio europeo di biologia molecolare (EMBL) ora hanno affrontato la sfida importante di Darwin in uno studio evolutivo, pubblicato sulla rivista Science. […]

“I ricercatori nei laboratori di Detlev Arendt e Jochen Wittbrodt hanno scoperto che le cellule sensibili alla luce dei nostri occhi, i coni e i bastoncelli, sono di origine evolutiva inaspettata – provengono da un’antica popolazione di cellule sensibili alla luce che inizialmente erano situate nel cervello.

“‘ Non è sorprendente il fatto che le cellule degli occhi umani provengono dal cervello. Abbiamo ancora le cellule sensibili alla luce nel nostro cervello oggi che rilevano la luce e influenzano i nostri ritmi di attività quotidiana,’ spiega Wittbrodt. ‘ Molto probabilmente, l’occhio umano ha origine da queste cellule sensibili alla luce nel cervello. Solo più tardi nell’evoluzione queste cellule cerebrali potrebbero essersi ricollocate nell’occhio che ha acquisito la possibilità di dare la visione.'”

Fonte: (http://www.sciencedaily.com/releases/2004/10/041030215105.htm)

Il mio commento: Secondo la Kabbalah, non c’è nulla “intorno” a noi, tutto ciò che vediamo come esistente è un’illusione. Tutto ciò che sentiamo dentro di noi: noi stessi e il mondo intorno a noi. Cambiando noi stessi, le nostre proprietà, che Kabbalah ci permette di fare, possiamo “cambiare il mondo intorno a noi.” Piuttosto, noi iniziamo a sentire la sua relatività, la dipendenza dell’immagine del mondo sulle proprietà di una persona (osservatore). Vedere “Introduzione al libro dello Zohar“.
[89256]

Materiale correlato:

Laitman blog: Tutti i cambiamenti sono dentro di me, non al di fuori
Laitman blog:Trasformare la fantasia in realtà