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Non esiste nulla tranne Lui

Domanda: Cosa significa “Non esiste nulla tranne Lui”?

Risposta: Questo è esattamente quello che dobbiamo scoprire. In altre parole, esiste una causa per tutto quello che possiamo verosimilmente immaginare e questa causa ha una sola, unica origine.

Essa dispone, decide, realizza ed opera in tutto e si chiama “Non esiste nulla tranne Lui”. Chi è Lui? È la forza della dazione e dell’amore. Queste sono le Sue qualità per quanto riguarda noi. A parte questo, noi non sappiamo nulla di Lui.

Domanda: Come dovrei lavorare con questa forza?

Risposta: Devi rivelarla costantemente in ogni situazione, in ogni azione, in ogni intenzione e in ogni pensiero: in tutto, con la consapevolezza che c’è una sola causa per ogni cosa. Dopotutto, la nostra natura è la materia, il desiderio di ricevere, e ciò che lo mette in moto, in ogni sua forma, è la stessa unica forza, oltre alla quale non esiste nulla.

Perché questa forza anima la materia? Perché vuole spingere il mondo materiale verso l’unione. Perché? Ha progettato per la materia la capacità di arrivare ad essere come la stessa e unica forza che è la causa di tutto, ma la materia deve prima realizzare lo stato di unione.

E allora, questa materia, nella misura in cui si connette nonostante le proprie resistenze, realizza “Non esiste nulla tranne Lui”, l’unica forza, e mentre la realizza, sperimenta se stessa mentre esiste e ne ha il pieno controllo.

In aggiunta, oltre alla propria esperienza dell’esistere, realizza anche cosa significhi esistere ed essere sotto il controllo di tutta la realtà, dato che proprio lo stesso motivo “Non esiste nulla tranne Lui”, conferisce a questa materia, a questa creazione, la capacità di essere al Suo livello, al livello del Creatore.

E allora, il mondo intero, ovvero il desiderio di ricevere che è stato creato, è sotto il controllo del desiderio stesso e non sotto il controllo del Creatore. Questo e ciò che si intende per perfezione.

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Dalla prima parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah del 15/12/17, lezione sul tema: “Hanukkah nella Saggezza della Kabbalah

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La Kabbalah e le facoltà intellettive

Domanda: Lei afferma che per studiare la saggezza della Kabbalah non sia necessario possedere delle particolari facoltà intellettive e che l’unica cosa necessaria sia attirare la Luce superiore. Non sarebbe meglio allora avere degli studenti illetterati?

Risposta: Il fatto è che stiamo parlando di una mente animale ed egoistica che è di grande aiuto alla persona in questo mondo. Il tipo di intelligenza può variare da uno stolto ad un Einstein, ma non ha niente a che fare con la Kabbalah.

Perciò, la cosa principale per una persona è desiderare la realizzazione del Creatore, e non dipende da nessuna facoltà intellettiva.

Tuttavia, la maggior parte dei miei studenti hanno completato l’istruzione superiore.

Domanda: Ma se non avessero nessuna istruzione, avrebbe importanza per lei?

Risposta: Assolutamente no! Solo la domanda “Qual è il significato della vita” è importante, insieme ad un grande desiderio di scoprirla e realizzarla.

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Dalla lezione Kabbalah in lingua russa del 24/09/2017

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Lo spirito di sapienza di Giosuè

Dalla Torah, (Deuteronomio 34:9): “E Giosuè figlio di Nun era pieno di spirito di sapienza, poiché Mosè aveva posate le sue mani sopra di lui; e i figli d’Israel eseguirono ubbidienti i suoi ordini, come il Signore aveva comandato a Mosè.”

Giosuè è il prossimo passo, inferiore a Mosè. Ma, dato che è inferiore e leggermente immerso nell’egoismo, Giosuè può guidare gli uomini più lontano e più in alto; può conquistare i desideri egoistici e può trasformarli in desideri per la dazione. Questo è il significato di “Il lavoro nella terra d’Israele”.

Mosè non lo può fare. Quindi trasferisce i suoi incarichi a Giosuè.

Dalla Torah, (Deuteronomio 34:10 – 34:12): “Né più surse in Israel un profeta come Mosè, col quale il Signore trattava a faccia a faccia. Nessuno dico, l’uguagliò in quanto a tutt’i segni e miracoli, ch’il Signore lo mandò ad operare nella terra d’Egitto, a Faraone, ed a tutt’i suoi servi, ed a tutt’il suo paese. Ed in quanto a tutti gli atti di potente mano, ed a tutte le cose grandemente terribili, che Mosè fece alla vista di tutt’Israel.”

La qualità di Keter (il Creatore) e la qualità di GAR de Bina (Mosè) sono le stesse proprietà della dazione assoluta. Questo spiega perché è scritto che loro si trovavano “faccia a faccia”.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 6/02/2017

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Come possiamo percepire correttamente il metodo della saggezza della Kabbalah

Domanda: Come percepiamo correttamente il metodo senza fraintendimenti?

Risposta: Dobbiamo leggere sempre di più, facendo passare tutto il materiale kabbalistico attraverso di noi, come attraverso un tritacarne.

Inoltre dobbiamo ascoltare le lezioni sistematicamente, cercando di non perderle perché ciascuna lezione, anche se tratta un argomento completamente diverso, è sempre ad un livello successivo alla lezione precedente.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 14/01/2018

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Il kabbalista può resistere ai pensieri cattivi?

Domanda: Il Kabbalista controlla i pensieri che gli arrivano con l’aiuto dello schermo. Può mettere una barriera ai pensieri maligni?

Risposta: Solo con l’aiuto della Luce superiore, mai da solo. Da dove potrebbe trarre una tale forza? Tutto il male, cioè i desideri egoistici che esistono in lui, gli vengono inviati dall’alto. La Luce superiore li rivela e aspetta che una persona se ne renda conto e chieda che la Luce li corregga.

In generale, non c’è niente di maligno nel mondo. I desideri egoistici che esistono nell’uomo vengono rivelati come tali in lui.

Non c’è niente di nuovo nel mondo. Ogni cosa che accade e che accadrà è già impiantata in noi e non possiamo sfuggirle. Comunque, dobbiamo affrontarla. Come dice il proverbio: “Ciò che era, sarà.” E dobbiamo essere pronti a giustificare ogni cosa in ogni momento.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 3/09/2017

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Le risposte alle vostre domande – Parte 212

Domanda: E’ detto: “Non c’è Luce senza un Kli.” Il nostro Kli non è ancora pronto, ma la Luce lo circonda sempre (l’Ohr Makif) quando studiamo. Come possiamo comprendere questa affermazione?

Risposta: Ohr Makif non ha bisogno di un Kli corretto perché essa circonda, è esterna.

Domanda: A cosa dovrei prestare attenzione nel mio lavoro all’interno del gruppo, nella mia decina? Che cosa deve essere rafforzato nel lavoro spirituale in modo che diventi chiaro per me in quale ambito è meglio che io trovi un lavoro nella vita quotidiana?

Risposta: Se è possibile, il lavoro non dovrebbe distrarre una persona dai pensieri sullo scopo della propria vita.

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Congresso mondiale di Kabbalah – Newark – New Jersey – Maggio 2018

Domanda: Qual è la ragione principale per cui una persona dovrebbe partecipare ad un congresso di Kabbalah?

Risposta: Ci troviamo in un’epoca in cui la saggezza della Kabbalah sta diventando sempre più riconosciuta, non come è stata fraintesa comunemente nel corso della storia e quindi etichettata come religione, misticismo, magia o filosofia, solo per citarne alcuni, ma come un metodo concreto attraverso il quale possiamo migliorare noi stessi e il mondo intero.

La saggezza della Kabbalah spiega la struttura delle relazioni umane a livello personale, familiare, sociale, nazionale e mondiale. Affronta l’educazione sia degli adulti che dei ragazzi in base a cosa sia più importante nella vita, come dare priorità ai valori umani e agli impegni, come pianificare la vita personale, familiare e nazionale, allo scopo di creare una futura generazione armoniosa.

In altri termini, la saggezza della Kabbalah ci apre gli occhi su una nuova e migliorata mappa del mondo, mostrandoci dove il mondo è diretto e spiegandoci le leggi della natura: perché e come lavorano su di noi. Non chiede a nessuno se voglia conoscere o meno la saggezza e la consapevolezza che essa offre. Tuttavia, se è importante per noi trovare il nostro posto ideale nel mondo e avere vite più felici e più semplici, allora è importante per noi almeno apprendere e sperimentare un po’ di ciò che la Kabbalah ha da offrire.

Pertanto, invito tutti al Congresso Mondiale di Kabbalah. Sono certo che tutti torneranno a casa con un approccio di vita più sano, razionale e pratico, in relazione sia alla vita personale di ciascuno sia al mondo in generale. Nella vita moderna, che è globalmente interdipendente, tale approccio è assolutamente necessario.

Domanda: Quali sentimenti può sperare di sperimentare una persona in un congresso di Kabbalah?

Risposta: Ci aspettiamo di rendere questo congresso di Kabbalah pratico, in modo da dare ai suoi partecipanti la capacità di sentire le forze della natura che agiscono su di noi, così come l’apprendimento su come agire su di loro e persino gestirli. Così facendo, saremo in grado di gestire le nostre vite, su scala individuale, sociale, nazionale e persino globale. Attraverso questo, sapremo cosa aspettarci nel prossimo futuro, così come nelle generazioni future. Ci aiuterà nella nostra educazione, nell’educazione dei bambini, in tutto, cioè, io saprò come essere in accordo con tutto e tutti.

Pertanto, la partecipazione fisica al congresso è molto importante, perché non possiamo cogliere queste cose da lunga distanza, attraverso Internet.

Inoltre, le persone avranno la possibilità di porre domande e ottenere risposte, e ci saranno molte persone che aiuteranno tutti a scrutare e chiarire tutto ciò che impariamo e sperimentiamo. Saremo molto felici di vedere partecipanti di ogni età e provenienza, senza limitazioni, perché la saggezza della Kabbalah appartiene all’intera umanità, tutti inclusi, e tutti sono uguali in relazione alla saggezza della Kabbalah. Essa ci arriva da Adam HaRishon (“il Primo Uomo”), quindi è uguale per tutti.

Raggiungere una nuova prospettiva

Domanda: Come usa il kabbalista il sesto senso per analizzare le proprie azioni e desideri?

Risposta: Quando la Luce superiore rivela in te la proprietà della dazione (Bina), che prima non avevi e che ora hai perché ti sei convertito in una persona caritatevole e comprensiva che vede tutto nella Luce riflessa, allora raggiungi una prospettiva totalmente diversa. Allo stesso tempo, guadagni una nuova dimensione al di sopra di quella terrena e tutto diviene più chiaro.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 3/09/2017

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Come cresce l’embrione spirituale?

E’ necessario comprendere che cosa implichi l’avanzamento nel cammino verso il Creatore. Noi pensiamo che l’andare oltre sia realmente ciò che ci farà superare gli ostacoli e che con questo stiamo crescendo e ci eleviamo. Però in realtà è il contrario: l’esercizio dello sforzo sta nel mantenere il punto di adesione con il Creatore al di sopra di tutti i problemi e le difficoltà.

In pratica avviene quando raggiungo il punto nel quale mi annullo al superiore, quando mi trovo all’ingresso nello stato chiamato embrione e lì rimango, sempre in questo punto. Non importa quanti pensieri e problemi strani insorgano, devo comprendere che provengono tutti da “Non esiste nulla tranne Lui”, e io devo solo annullarmi al di sopra di tutti questi pensieri strani, eventi e influenze che scendono su di me.

E nella misura nella quale io continuo ad annullarmi davanti al Creatore, ogni momento di più, espando la mia adesione con Lui: dal punto chiamato “embrione” in poi; come se questo punto di embrione si espandesse; in altre parole, lo stesso seme originale cresce e riempie tutti i desideri e i pensieri altrui, quelli che sorgono dentro di me con il potere della fede e la forza della dazione. Cosi cresce l’embrione.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah dell’8/12/2017, lezione sul tema: “Mantenere lo stato di ingresso all’Ibur (concepimento) al di sopra di tutti i disturbi”

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La Kabbalah e la psicologia umana

Domanda: Un kabbalista capisce le persone meglio di chiunque altro?

Risposta: No. Un kabbalista non è uno psicologo, non analizza la personalità della gente, non gli interessa.

La psicologia comune è la psicologia del nostro egoismo animale. Tutti concordano nel non considerarla una scienza perché il mondo egoistico interiore di una persona non può essere conosciuto. Possiamo dedurre alcuni modelli attraverso mezzi puramente sperimentali, ma niente di più.

Baal HaSulam apprezzava la psicologia perché permette ad una persona di allontanarsi dalla mentalità idealistica e religiosa, che ci assicura di poter raggiungere il mondo futuro dopo la morte.

In linea di principio, occorre comprendere che quando il corpo di una persona muore, il suo egoismo non scompare, perde semplicemente un certo spessore del suo desiderio egoistico. Il desiderio rimane, ma assolutamente non nella forma egoistica terrena.

La psicologia umana dà alla persona una solida base con cui si può vedere il mondo in modo corretto e maturo. Dopotutto, il punto di partenza determinante nella Kabbalah è che una persona non ha più di ciò che i suoi occhi possano vedere, e questo è il modo in cui dovrebbe relazionarsi a tutto. Pertanto, la Kabbalah è una scienza precisa, sviluppata e rigorosa, senza alcuna filosofia o psicologia.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 9/03/2017

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