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Perché dovremmo accettare l’invito ad un congresso di Kabbalah?

Dalla mia pagina Facebook Michael Laitman – 13/03/2018

Mi è stato chiesto di dare il mio contributo, come parte della “campagna pubblicitaria” che stiamo conducendo in vista del prossimo grande evento, rispondendo alla domanda: “Qual è il motivo principale per cui una persona dovrebbe partecipare ad un congresso di Kabbalah?”

La mia risposta è la seguente…

Ci troviamo in un’epoca in cui la saggezza della Kabbalah sta diventando sempre più riconosciuta, non come è stata fraintesa comunemente nel corso della storia e quindi etichettata come religione, misticismo, magia o filosofia, solo per citarne alcuni, ma come un metodo concreto attraverso il quale possiamo migliorare noi stessi e il mondo intero.

La saggezza della Kabbalah spiega la struttura delle relazioni umane a livello personale, familiare, sociale, nazionale e mondiale. Affronta l’educazione sia degli adulti che dei ragazzi in base a cosa sia più importante nella vita, come dare priorità ai valori umani e agli impegni, come pianificare la vita personale, familiare e nazionale, allo scopo di creare una futura generazione armoniosa.

In altri termini, la saggezza della Kabbalah ci apre gli occhi su una nuova e migliorata mappa del mondo, mostrandoci dove il mondo è diretto e spiegandoci le leggi della natura: perché e come lavorano su di noi. Non chiede a nessuno se voglia conoscere o meno la saggezza e la consapevolezza che essa offre. Tuttavia, se è importante per noi trovare il nostro posto ideale nel mondo e avere vite più felici e più semplici, allora è importante per noi almeno apprendere e sperimentare un po’ di ciò che la Kabbalah ha da offrire.

Pertanto, invito tutti al Congresso Mondiale di Kabbalah. Sono certo che tutti torneranno a casa con un approccio di vita più sano, razionale e pratico, in relazione sia alla vita personale di ciascuno sia al mondo in generale. Nella vita moderna, che è globalmente interdipendente, tale approccio è assolutamente necessario.

Per maggiori informazioni:
one.kabbalah.info/world-kabbalah-convention

 

L’unione in un cerchio risolverà tutti i problemi

Domanda: Quando le persone creano un cerchio, è molto importante che si sentano correttamente fiduciose che in esso si possa risolvere qualsiasi problema. Da dove viene questa fiducia?

Risposta: Nel cerchio c’è un gruppo di egoisti, ognuno dei quali si innalza al di sopra di se stesso, al di sopra del proprio egoismo personale, e insieme essi cercano di creare un punto comune di connessione in cui iniziano a sentire il Creatore.

Essi comprendono che davvero nel cerchio possono risolvere tutti i propri problemi nella misura in cui scoprono questo potere.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 22/10/2017

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Il compito di tutti è quello di essere integrati in un cerchio

Vedere da un capo all’altro della Terra

I livelli inanimato, vegetale, animato e umano, nella spiritualità, rappresentano la misura della nostra partecipazione al sistema della realtà. Al livello inanimato, rivelo questo sistema solo passivamente, essendo sotto il controllo totale della forza superiore.

Sono come un embrione nell’utero della madre il cui unico lavoro consiste nel completo annullamento di sé. Questo lavoro è a livello inanimato: nella misura in cui mi annullo rivelo il superiore.

Nel grado vegetale, mantengo il livello inanimato perché tutto deriva da esso, ma già ho svolto azioni speciali che mi permettono di rivelare più profondamente il superiore. Significa che divento una pianta.

Tuttavia, la mia crescita avviene in armonia con il superiore: qualsiasi cambiamento scopro in Lui, io cambio nello stesso modo. Mantengo sempre la somiglianza con Lui, cioè, l’adesione, come una pianta che cerca sempre di raggiungere la luce, il sole.

Poi vedremo che tutto il mondo: inanimato, natura, piante, animali ed esseri umani, chiunque tranne i kabbalisti, ripete diligentemente i movimenti del Creatore, nel senso che tutti loro esistono in adesione alla forza superiore. Tuttavia, il kabbalista deve raggiungere consapevolmente l’adesione con il Creatore.

Nel livello inanimato della spiritualità, possiamo connetterci solo attraverso il nostro annullamento. Annullando me stesso, posso entrare nell’altro senza essere percepito da lui, ma allora anche la comunicazione è impossibile fra noi. Nasce una connessione fra noi che non porta ancora a nessuna conseguenza. Tuttavia, fornisce semplicemente le basi per successive forme di comunicazione.

Quando ci connettiamo reciprocamente in questo modo inanimato, annullandoci l’uno con l’altro, raggiungiamo il contatto con il Creatore, solo che ancora non lo percepiamo.

C’è una sensazione comune di essere sotto il controllo di un qualche tipo di potere, di dominio, ma niente di più. Sebbene questo sia già uno stato spirituale, cioè la Luce generale di Nefesh, ci sono una percezione e una comprensione molto limitati in essa, solo la sensazione di essere in un ambiente spirituale. Comunque, c’è già il contatto con la forza superiore.

L’annullamento di una persona davanti al Creatore è chiamato “santo immobile,” uno stato di santità inanimato. Diventa assolutamente senza parole, e accetta tutto ciò che fa il superiore. Perciò, sente di esistere dentro al superiore come un embrione nel grembo della madre che “vede da un capo all’altro della Terra, una candela brucia sopra la sua testa e gli viene insegnata l’intera Torah.” Tutto ciò perché ha annullato completamente se stesso al suo livello.
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Dalla terza parte della Leziona quotidiana di Kabbalah dell’11/1/18, Gli scritti di Baal HaSulam, “Introduzione a Il Libro dello Zohar”

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