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Il vento in poppa delle interruzioni

Un uomo può avere un’anima speciale che lo risveglia sempre e che lo costringe a lavorare nonostante l’indurimento del cuore e la confusione. Ma se egli non ce l’ha, la sola opzione che egli ha per rimanere sulla strada giusta è il giusto ambiente che non lo lascia scappare e che fa sì che egli abbia gli strumenti che lo aiuteranno a ritornare al giusto tipo di vita.

Un uomo non ha alcuna possibilità di avanzare e non ha alcuna forza per rispondere correttamente in ogni momento alle interruzioni che si presentano, se non ha l’adeguata preparazione, l’abitudine a lavorare interiormente, e la connessione con l’ambiente che protegge la connessione tra l’uomo e le fonti, il maestro, ed il gruppo. Ed allora ne risulta che l’uomo non fa affatto attenzione alle interruzioni oppure viene attirato in esse.

Nel primo caso, egli non è abbastanza sensibile, quindi egli abbassa la soglia della sua sensibilità per evitare la forte influenza delle interruzioni. In questo caso egli non avanza. La sua vita diventa più pacifica e tranquilla ed invece di incontrare delle interruzioni dieci volte all’ora, per esempio, egli percepisce le interruzioni alcune volte al giorno ed è tutto qua. Il ritmo del suo avanzamento viene determinato di conseguenza, il che significa che egli si trattiene di proposito. Ma se egli sente le interruzioni e cerca di combatterle, incolpando se stesso ed il suo ambiente, il maestro ed il cammino spirituale in generale, potrebbe allontanarsene e abbandonare tutto; il che è molto serio.

E’ molto difficile prendere e accettare tutte le condizioni che risvegliano come desiderabili e come mandate dal Creatore, da “non c’é nessuno tranne Lui”. Queste sono le condizioni migliori per il nostro avanzamento e la sola domanda è come rispondere ad esse correttamente, accettarle correttamente, ed essere grati per esse al fine di avanzare verso lo scopo.

Abbiamo bisogno di studiare intensamente e con pazienza, e di prepararci a costanti passaggi da uno stato all’altro. La cosa principale è la nostra sottomissione, la capacità di comprendere che tutte le difficoltà che arrivano sono le giuste interruzioni lungo la strada. Ogni uomo nel mondo riceve queste interruzioni e si chiarisce se dovrà avanzare per mezzo di queste interruzioni oppure no e in quale direzione.

Alcune persone fissano un certo atteggiamento all’inizio della strada, che può essere sia giusto che sbagliato rispetto al gruppo, al maestro, e ai libri. Altri devono chiarirsi le idee nuovamente ogni volta e possono cambiare. Questo è il modo in cui avanzano.
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Dalla 1.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 07.07.2013, Gli Scritti del Rabash

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L’ Arte del Futuro

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come consideri l’arte?

Risposta: L’Arte è l’espressione naturale del nostro mondo interiore, una parte del quale la persona vuole ritrarlo in qualche modo, glorificarlo e renderlo perpetuo.

Domanda: l’Arte  è l’egoismo o l’amore per il prossimo?

Risposta: Certo, è l’egoismo!

Domanda: Quindi, dobbiamo sbarazzarci di esso?

Risposta: No. Lo dobbiamo convertire. Tutta la nostra natura è egoista, ma non dobbiamo distruggere l’egoismo. Tocchiamo qui una domanda molto interessante. L’egoismo non si distrugge, ma si trasforma in amore per il prossimo. Va invertito – si chiama “aiuto contro di te.”

Domanda: Posso esprimerlo in opere d’arte?

Risposta: E come! Vedrete quali capolavori saranno! Dopo tutto, le persone saranno in grado di realizzare non solo i loro impulsi egoistici, ma anche altruistici, (sommare da ognuno verso uno), sentendo gli altri come se stessi, e in questa simbiosi creare le nuove opere. Troveremo sensazioni e mezzi di espressione totalmente nuovi!
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Da un’ intervista a Toronto con V.Kanevsky 08.05.2014

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