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Azioni interiori e la loro espressione esteriore

Dr. Michael LaitmanLa Parashat Hashavua (Porzione settimanale) (Dopo la morte) ci dice cosa succede dopo la morte dei figli di Aronne, Nadav e Avihu. Essi commisero un grave peccato, furono perciò condannati, e la terra li inghiottì.

Noi sappiamo che la Torà parla solamente delle qualità interiori di una persona che devono essere corrette. Tra queste qualità ce ne sono alcune che sono tagliate e divorate successivamente, e altre qualità (e desideri) che sono bruciate, annegate, seppellite e soffocate.

In altre parole, ci sono un migliaio di modi per combattere i desideri egoistici di una persona che vengono espressi apparentemente in azioni esteriori che sono veramente spaventose. Ma di fatto, sono tutte azioni interiori che si esprimono in pratica in questo modo.

Come per Aronne, i suoi figli sono le nostre qualità interiori più elevate, i figli di Aronne sono più grandi di Aronne poiché un figlio è il livello successivo più elevato. Per esempio, vediamo continuamente Rabbi Elazar, che è il figlio di Rabbi Shimon, accanto a Rabbi Shimon a scrivere il Libro dello Zohar.

Così, se la qualità di Rabbi Shimon si riferisce alla correzione di una persona, la qualità di Elazar, essendo un livello più elevato, si riferisce alla correzione del mondo intero.

Aronne è il livello più elevato di amore e di dazione e questa è la ragione per cui è chiamato sacerdote. Due rami hanno origine da lui, i suoi due figli, Nadav e Avihu. I due rami che si connettono in una persona credono di potere elevare un incenso speciale, nel senso di compiere la correzione e di ascendere al livello più alto possibile con il loro fuoco. Ma tutto questo è impossibile fino alla fine della correzione. Perciò, la qualità di Nadav e Avihu in una persona devono per intanto essere messe a morte, nascoste e non è permesso che siano utilizzate.

Entrare con il loro fuoco significa che una persona può operare da sola sulla qualità della dazione, il che significa ricevere al fine di donare e di cooperare reciprocamente con la Luce di Hochma. Una persona può anche riflettere la Luce da sé; ma questo è impossibile prima che sia entrata nella terra di Israele.
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Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 03.06.2014

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Dal libro: Il Segreto Essenziale degli Ebrei, M. Brushtein:

Cellule – Comuniste

La materia vivente, anche se materialmente insignificante nella biosfera, in primo luogo agisce energicamente. (Vladimir Vernadsky, Scientific Thought as a Planetary Phenomenon [Il pensiero scientifico come fenomeno planetario])

Il film insignificante della vita vivente fondamentalmente ha ridotto in schiavitù tutta la Terra. Com’è potuto accadere? Potrebbe essere che i singoli elementi della materia vivente non sono solo uniti, ma anche interagiscono attivamente tra di loro?

Ogni singolo membro ha un proprio interesse personale. L’essenza dell’evoluzione è che i singoli elementi che hanno interessi personali diventano uniti in un unico corpo, e cominciano ad agire nell’interesse pubblico. (Elisabet Sahtouris, “The Biology of Globalization” [“La biologia della globalizzazione”])

Perciò, l’evoluzione si sta dirigendo verso l’unificazione. La domanda è, quando questo processo “sociale” è cominciato.

La capacità delle cellule di muoversi attivamente e interagire reciprocamente secondo regole determinate permettono oggi agli scienziati di parlare del ”comportamento sociale” delle cellule. Probabilmente, qualcosa come la cooperazione descritta di cellule simili è accaduta sul nostro pianeta circa 4 miliardi di anni fa, sulla soglia della comparsa della vita. (Eugene N. Panov, Escape From Loneliness [Fuga dalla solitudine])

Sembra che quest’abilita di interagire o più precisamente di cooperare, che è apparsa da qualche parte, esprime l’essenza della differenza fra i viventi e l’immobile.

Finalmente, a nostro avviso, la cosa più importante è che le cellule non solo interagiscono. Insieme, si prendono cura del corpo intero e lavorano per il bene comune, lasciando a se stesse solo quello di cui necessitano per la vita. Infatti, il loro lavoro illustra un principio comunista noto – “Da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni.” (Karl Marx, The Critique of the Gotha Program [La Critica del Programma di Gotha])

Anche il sacrificio di sé, non è estraneo a loro.

I ricercatori dell’Università della California a San Francisco (Stati Uniti) hanno trovato il sacrificio di sé a livello cellulare.

Si scopre che le cellule madri di lievito danno i loro mitocondri alla prole e fanno questo così disinteressatamente che alla fine esse stesse muoiono.

Noi possiamo riassumere. Le cellule tendono non solo a unire – cercano cooperazione. Come risultato di quest’attività, le cellule salgono al livello successivo della scala sociale – il livello degli organismi.
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