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Quale è la formula dell’ ispirazione

Qualsiasi tipo di forma artistica, incluso la pittura, la musica, la danza e tutti i mezzi di auto espressione, sono anche considerati “scienza” perché provengono dallo stesso ego, il desiderio di ricevere. Come le ricerche di questo mondo, che significa che io studio le mie qualità egoistiche in relazione alla Luce, allo stesso modo, attraverso la danza, l’ arte o la musica, studio le mie espressioni sul fondo della Luce bianca.

Ambedue riflettono le regolarità esistenti. Tuttavia, nelle arti, io studio le mie qualità specifiche, individuali, mentre nella scienza ricerco il mio desiderio a livello della nostra natura egoistica comune. È per questo che tutti scopriamo lo stesso fenomeno, chiamandolo scienza.

Per esempio, cosa è la fisica? È la ricerca di come vedo la mia natura sul fondo della Luce bianca. Tutti riceviamo gli stessi risultati, qualificandoli come “fatti” perché le ricerche avvengono ad un livello nel quale tutti abbiamo le stesse qualità (nei livelli inanimato, vegetale e animato della natura).

Tuttavia, c’ è anche un livello più elevato della natura egoista, chiamato “umano o parlante” e non è lo stesso in tutti noi, perché contiene una radice spirituale unica per ogni persona e la nostra libera volontà. Pertanto, quando la usiamo, balliamo, cantiamo, disegniamo o suoniamo strumenti musicali ed il risultato di ogni persona è unico. Comunque, tutto proviene dalla stessa volontà di ricevere.

La Kabbalah fornisce un orientamento generale sulla percezione della realtà. Ci sembra soltanto che le leggi scientifiche del tutto rigorose non siano relazionate all’ arte libera, mentre di fatto, ambedue sono il prodotto del nostro desiderio egoista. Quando tutti facciamo qualcosa allo stesso modo, consideriamo che questa forma esista in modo costante in natura, dichiarandola una legge e costruendo le nostre scienze su di essa.

Tuttavia, componendo musica, una persona compone una melodia, un’ altra ne compone una diversa, ed una terza ne compone un’ altra ancora. Finiamo con migliaia di melodie diverse, per la qual cosa diciamo che non è una scienza perché ogni persona, nonostante tutto, fa quello che vuole.

Nel livello “umano” non osserviamo più le “scientifiche” regolarità precise. Questo livello include la psicologia e tutte le forme di arte: la pittura, la musica e la danza. Tuttavia, sono anche “scienza”, cioè le forme di espressioni del mio desiderio sul fondo della Luce bianca, che possiamo vedere e studiare. Comunque, possiamo farlo solo nella pratica.

Solo che adesso, nel livello umano, non siamo capaci di capire queste forme; ma quando svilupperemo questo livello “umano” con l’ aiuto della scienza della Kabbalah, saremo capaci di ricercarla in maniera completamente scientifica e precisa. Allora, capiremo perché disegniamo, balliamo, o cantiamo, come lo facciamo e da dove proviene. In quel momento diventerà una scienza esatta che studia l’ espressione dei nostri desideri sul fondo della Luce bianca.

(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 15 Dicembre 2010, “Una serva che ha ereditato dalla sua padrona”)

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Raggi X del mio Ego

Ci sembra di essere in un mondo che esiste davvero ed è relativamente stabile. Non ci permettiamo neppure di pensare che tutto quello che vediamo è instabile e relativo.

L’ umanità ha sempre creduto che il mondo esiste davvero e che stiamo vivendo in esso. Questa credenza si è vista rinforzata dal fatto che la gente ha visto il nostro pianeta, le stelle e le galassie. Anche se una persona nasce, vive e muore, tutte queste cose restano al posto loro a prescindere dai tempi mutevoli. Cioè, tutto quello che ci circonda esiste al di fuori di noi. La gente lo ha creduto per migliaia di anni.

Poi, arriva la scienza della Kabbalah e distrugge completamente i fondamenti sui quali si basa la nostra percezione. La prima cosa e più importante è che questa scienza spiega che tutto quello che vediamo davanti a noi, in verità esiste dentro di noi, nel nostro desiderio e non al di fuori di noi.

Questo significa che se la gente che vedo davanti a me esiste nella mia testa, allora anche io esisto lì. Secondo la Kabbalah, questo è vero e la nostra percezione della realtà è falsa.

La Kabbalah ci dice che abbiamo un “proiettore” nella parte posteriore del cervello e che questo proietta ciò che sento, nelle immagini che vedo davanti a me. Così sono capace di vedere il mio corpo, oltre a tutto quello che è al di fuori di esso.

I kabbalisti spiegano questo con profonda serietà, enfatizzando che è proprio a causa del fatto che ho la sensazione delle cose dentro di me e le vedo all’ esterno, che ottengo una speciale realizzazione, la rivelazione del Creatore. Vedo come, in ogni momento, tutto intorno a me cambia ed acquisisce uno slancio. Questo avviene in accordo ai cambiamenti nelle mie qualità e significa che sto disegnando la mia realtà.

La saggezza della Kabbalah ci dice che al di là del punto chiamato “io”, tutto il resto è la Luce Superiore, la Luce dell’ Infinito, nella quale io esisto. L’ unica qualità di questa Luce è l’ amore e la dazione. Sul fondale di questo amore e dazione, vedo le mie qualità che sono opposte alla Luce.

Mi sembra che ci sia un gran mondo che esiste al di fuori di me, nel quale tutto si muove. Tuttavia, tutto questo viene proiettato dal mio desiderio, dal mio ego e dalle sue diverse qualità, mostrandomi la mia immagine interiore, come in una radiografia.

Posso cambiare la realtà? Si, ma a condizione di cambiare me stesso. Questo è molto difficile. Ho la mia famiglia, il mio lavoro ed un grande mondo intorno a me. Anche se sento tutte queste cose come solide, è ancora in mio potere cambiarle tutte.

Se comincio a cambiare me stesso, allora cambierò il mondo perché una persona è un mondo in miniatura che contiene tutto dentro di sé. All’ esterno, c’ è solo la Luce circostante del Mondo dell’ Infinito.

Pertanto, tutto dipende dalla persona. La mia percezione della realtà dipende solo da me e da nessun altro.
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(Dalla serie di letture introduttive, “Percezione della Realtà” del 23 Novembre 2010)

Essere sempre giovane

Domanda: Da quando ho iniziato a studiare la saggezza della Kabbalah ed sono entrato nel gruppo, è stato come sentire il mio desiderio per il sesso e gli altri piaceri mondani crescere in me. Come faccio a  lavorare con loro?

Risposta: E’ scritto: “Colui che è più grande del suo amico, il suo desiderio è più grande di lui.” Durante l’ intero corso della nostra storia, siamo sviluppati in modo egoistico, il nostro ego è stato in costante crescita. Alla fine, siamo arrivati ad uno stato in cui stiamo utilizzando tutti l’ egoismo enorme che contiene questo mondo.

Pertanto, le persone si sentono disperate, vanno in depressione e fanno abuso di droga, il terrorismo e altre disgrazie si espandono. Non sappiamo più cosa fare con le nostre vite. Ora, dobbiamo fare un ulteriore salto con maggiore egoismo al fine di raggiungere il mondo spirituale e il Creatore.

Pertanto, le persone che vengono alla saggezza della Kabbalah pensano che ora saranno come “angeli con le ali”, come se le ali fossero l’ unica cosa che manca quando con non piaceri mondani non ci si riempie più. Tuttavia, quando una persona inizia a studiare, scopre improvvisamente più desiderio per il cibo, il sesso, i viaggi, e altri piaceri corporali.

Perché è così? L’ ego è in aumento, e non c’ è niente che possiamo fare. L’ età non ha importanza. Una persona può essere di 80 o 90 anni, lui inizia ancora ad avere i desideri, come farebbe un giovane. Non vogliamo fare pubblicità, o rivolgerci a un gruppo di vecchi. Ma, in verità, non c’ è salvezza, in una persona che studia la saggezza della Kabbalah, tutti i desideri devono continuare a crescere.

Il fondamento di tutti i desideri è il piacere sessuale, la cui radice è l ‘adesione alla Luce e al desiderio ( Kli, vaso), l’ accoppiamento delle parti maschili e femminili della Creazione. Per questo motivo, una persona esperimenta per prima cosa un aumento del desiderio sessuale di un così alto grado, come non era mai accaduto prima.

In precedenza, era una persona stabile e tutti i suoi desideri erano sotto controllo. Tuttavia, ora, si manifestano in una forma grottesca come non erano mai stati nella sua vita normale. Tutto questo è vero, e sappiamo che come una persona inizia lo studio della saggezza della Kabbalah, tutti i nostri desideri e le tendenze vengono rinnovati.

Che cosa facciamo per questo? Si può apprendere dalla saggezza della Kabbalah, che è vietato resistere ai propri desideri. Non sfidate l’ “inclinazione al male” direttamente, come se steste combattendo come un eroe, non vincereste. Proprio immergendovi negli studi, nel gruppo, e connettendovi con loro al meglio delle vostre capacità  farete in modo che la Luce Superiore possa incidere più fortemente. Solo in questo modo sarete in grado di passare attraverso questa, con tutti i tipi di ostacoli che vi circondano.

Inoltre, non vi è altra scelta. Tutto è stato progettato per purificare l’ intenzione e i pensieri per cercare in tutti questi ostacoli  il punto di legame con il gruppo e il vostro libero arbitrio si trova solo in esso.

Sono stati dati tali Stati in modo che si possano chiarire per sempre nella vostra scelta, anche sulla base di tutti i desideri di ricchezza, sesso, famiglia, e altri piaceri del mondo corporeo. Su questo terreno, il legame più stretto con il gruppo realizza la vostra unica libera scelta.

Non avete il potere di combattere i vostri desideri. Non siate uno sciocchi iniziando una guerra con loro. Dopo tutto, non ne siete in grado, non è il vostro lavoro. Sono date tali condizioni esterne in modo che si possa esercitare il proprio libero arbitrio in misura maggiore.

Questo deve essere recepito per affrontare qualsiasi situazione nella nostra vita. Atto normale nel nostro mondo. Non ci dovrebbe essere alcun cambiamento in casa, nella famiglia, nelle vacanze, e nella salute. Tuttavia, tutta la vostra attenzione dovrebbe essere focalizzata sulla propria unica libera scelta.
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 22.12.2010

Il Libro dello Zohar: Punto 45, “BeHibaraam”(Quando son stati creati) – “BeAvraham”(In Abramo)
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Il Libro dello Zohar: Introduzione “Visione di Rabbi Chiya”, Punto 48, Lezione 1
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Talmud Eser Sefirot, Parte 8, Punto 31, Lez. 17
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Beit Shaar Ha-Kavanot, Punto 93, Lez. 44
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Rav Yehuda Ashlag: “Pace nel mondo”, Lezione 3
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Rendere il creatore importante

Il Creatore ha voluto creare la creatura identica a lui. E questa è una vera benedizione. Perché allora la creatura non diventa come il Creatore sin dall’inizio? È perché la creatura deve costruire se stessa.

Il rapporto tra il Creatore e la creatura viene eseguito per mezzo della ricezione e dazione. Il Creatore concede prontamente l’ appagamento alla creatura e, inoltre, dà alla creatura l’opportunità di fare la stessa cosa in cambio. Più importante è il Creatore agli occhi della creatura, più questa può dare a Lui. Alla fine, diventerà davvero indipendente e pari al Creatore.

Pertanto, loro stabiliscono una totale reciprocità. Uomo riceve appagamento crescente a livello del Creatore, ma solo se egli vuole diventare identico a lui.

Questo desiderio supplementare che dobbiamo acquisire viene chiamato aspirazione. Esso deriva dal rendersi conto dell’ importanza del Creatore. Osserviamo lo stesso nel nostro mondo: se qualcuno è importante ai miei occhi, mi sforzo di dare qualcosa a quella persona. Per esempio, un bambino è importante per i suoi genitori, e loro si sforzano di dare a lui doni.

Si scopre che devo lavorare costantemente per rendermi conto dell’ importanza di questo gradino, la proprietà denominata “Creatore”. In questo modo otteniamo la somiglianza con il Creatore, naturalmente trovando ciò che è importante per noi: la proprietà di dazione.
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Una rosa tra le spine

“Introduzione del Libro dello Zohar”, articolo “La Rosa”: “Katnut (infanzia, piccolezza) si chiama “una rosa tra le spine”, poiché i suoi nove inferiori furono svuotati della luce di Atzilut e si mantennero come spine. Gadlut è chiamata semplicemente “una rosa” o “l’ Assemblea di Israele”. È per questo che fu detto: “C’ è una rosa e c’ è una rosa”.

Domanda: Che consiglio darebbe ad un nuovo studente che si trova in una lezione di Kabbalah per la prima volta?

Risposta: La nostra Fonte è chiamata “Infinito” (Ein Sof). Da lì e attraverso il mondo di Adam Kadmon (AK), la luce discende al Tabur comune (ombelico). Di seguito, si presentano i Partzufim del Mondo di Atzilut: Atik, Arich Anpin (AA), Abba ve Ima (AVI) e ZON (Zeir Anpin e Nukva). Al di sotto di essi ci sono i mondi di Beria, Yetzira e Assiya (BYA).

Studiamo quello che succede nel mondo di Atzilut. Per noi, è di grande importanza perché è qui che il governo si compie, dove passato, presente e futuro sono contenuti. Si conclude con il Parsa (frontiera, linea che separa) che restringe la diffusione della Luce di Chokhmà (Saggezza).

Sotto, nei Mondi di BYA, ci sono le anime frammentate, mentre il nostro mondo è tutto il cammino nella parte inferiore, al di sotto della comune consumazione (Sium), linea che deriva dall’ Infinito. Qui, esistiamo nei nostri corpi fino a che veniamo risvegliati spiritualmente.

Le anime elevano il loro desiderio, la loro richiesta per la correzione a Malchut del Mondo di Atzilut. Questa utilizza la sua connessione con Zeir Anpin ed eleva il desiderio dalle anime ad esso.

Nella misura in cui Zeir Anpin si connette a Malchut, diventano un Partzuf unito, chiamato ZON ed ascende ad AVI. Zeir Anpin ascende ad Abba, il Partzuf paterno, mentre Malchut ascende ad Ima, il Partzuf materno.

ZON obbliga “il padre e la madre” a dargli tutta le Luci Necessarie, le correzioni ed i riempimenti, e poi ritornano ai loro luoghi. Lì, diventano “grandi”, acquisiscono lo stato adulto di Gadlut. Questo ci aiuta a chiarire il significato dei due stati della “rosa” o Malchut: Katnut e Gadlut.

Nel primo stato, essa rappresenta solo il punto della Sefirà Superiore, Keter, mentre le sue altre nove Sefirot sono al di sotto del Parsa. Anche qui ci sono le forze impure (Klipot, gusci). Questo è il significato della frase “una rosa tra le spine”: Malchut tra le Klipot. È il primo e più piccolo stato di Malchut.

Nel suo stato adulto, Malchut eleva le sue nove Sefirot inferiori, facendo uno Zivug (accoppiamento, copula) con Zeir Anpin mediante l’ unione con esso, e pertanto diventa una vera rosa, fioritura della sua bellezza. Malchut può diventare così solo quando le sue “spine”, cioè i Kelim (i vasi) che sono estranei e senza il riempimento di Zeir Anpin, ascendono ad uno Zivug con lui.

Tutto questo è evocato dalle anime frammentate quando si uniscono, e sono loro che portano a compimento la correzione di Zeir Anpin e Malchut. In questo risiede tutto il nostro lavoro, nell’ ottenere la correzione di ZON, fino a che essi raggiungano il loro stato finale.
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(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 28 Novembre 2010, “Introduzione del Libro dello Zohar”, articolo “La Rosa”)